La prevenzione dei disturbi psichici e la lotta allo stigma sociale

La prevenzione dei disturbi psichici e la lotta allo stigma sociale costituiscono obiettivi
primari nell’ambito sanitario la cui realizzazione è affidata ai Dipartimento di Salute
Mentale. I disturbi mentali rivestono un’importanza crescente in tutti i Paesi industrializzati
sia per il costante aumento dei soggetti colpiti sia perché si accompagnano ad un elevato
carico di disabilità, a importanti costi economici e sociali che pesano sui pazienti, sulle loro
famiglie e sulla collettività
I dati provenienti dalla letteratura scientifica internazionale, confermati dall’OMS e in linea
con le stime del Ministero della Salute, evidenziano come nell’arco di un anno il 20% della
popolazione adulta presenti uno o più disturbi mentali elencati nella Classificazione
Internazionale delle Malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’OMS ha ritenuto prioritario intervenire sul problema non tanto l’individuando nuovi
trattamenti per le patologie psichiatriche, quanto attuando interventi finalizzati a:
o aumentare la diffusione e l’accessibilità dei trattamenti efficaci disponibili, si è visto
infatti che solo una parte delle persone che soffrono di un disturbo psichico hanno a
disposizione trattamenti adeguati o chiedono di essere aiutati dato il timore di
essere etichettati. Inoltre studi recenti hanno mostrato come i fattori critici più
importanti nel determinare evoluzione della malattia siano:
l’individuazione precoce degli "stati mentali a rischio“ da considerare come
fattore di rischio per lo sviluppo delle psicosi, su cui é possibile intervenire per
contrastarne l'evoluzione verso uno stato psicopatologico strutturato.
l'intervallo fra l'esordio dei sintomi e l'inizio del trattamento, la maggior lunghezza
di quest’arco temporale si correla con un processo di guarigione più lento e
incompleto, livelli di disabilità più alti, e maggiori costi sanitari collegati ad un
maggior utilizzo dei servizi, sociali collegati alla minor autonomia.
o contrastare gli effetti dell’esclusione sociale dovuta allo stigma e alla discriminazione
nell’accesso alle opportunità offerte agli altri cittadini.
E’ comunemente ormai riconosciuto come la stigmatizzazione e la discriminazione
derivanti dalla malattia mentale siano fra le principali cause che ostacolano una tutela
della salute mentale di qualità adeguata.
Un approccio preventivo alla salute mentale appare in grado di influenzare questi
elementi, modificando lo stigma che accompagna la persona che soffre di un disturbo
psichico, i suoi familiari e i servizi che se ne occupano, attraverso una maggior
informazione sulle malattie e i servizi, incidendo sulle opinioni e i pregiudizi.
Viene così favorita la possibilità di accesso ai servizi, quindi un riconoscimento precoce
delle condizioni di sofferenza e l’accettazione dei trattamenti; parallelamente una maggior
efficacia degli interventi riabilitativi a fronte di una miglior recettività del contesto sociale
rispetto all’utente.
La necessità di introdurre un approccio preventivo in ambito psichiatrico trova la sua
ragion d’essere nel fatto che i disturbi psichici e, più in generale il disagio psichico,
rappresentano una questione di salute pubblica data la loro incidenza e prevalenza, la
potenziale cronicità, i costi che determinano, le conseguenze per coloro che ne sono affetti
e per le loro famiglie.
Il DSM di Rovigo si sta impegnando da anni nel:
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Dare informazioni semplici e corrette sulle malattie mentali nella popolazione
locale.
Svolgere un’attività continua di prevenzione primaria e secondaria del
disturbo e del disagio mentale.
Attivare qualificati programmi nelle scuole in collaborazione con le famiglie
che aiutino a riconoscere e a prevenire il disagio e il disturbo mentale.
Assicurare la formazione dei medici, dei pediatri di base, degli operatori
psicosociali, degli infermieri professionali, degli assistenti sociali, degli
educatori professionali e dei volontari.
Creare una rete con Enti, servizi e volontariato al fine di diffondere
informazioni ed elaborare progetti sui temi della salute mentale.
Nello specifico:
Target: popolazione generale
-Tavole rotonde, conferenze, dibattiti pubblici sul tema della salute mentale
-Sensibilizzazione ai temi della salute mentale e del pregiudizio attraverso la
partecipazione e organizzazione di spettacoli teatrali, festival cittadini e manifestazioni
sportive
-attività ricreative (cene, feste) e culturali (incontri-dibattiti, cineforum) realizzate dalle
organizzazioni di volontariato all’interno delle comunità terapeutiche, rivolte alla
popolazione.
-distribuzione di opuscoli sull’organizzazione del DSM e volantini sulla prevenzione del
disagio e sui temi del pregiudizio
-Ricerca sul pregiudizio (anno 2003-2004) rivolta alla popolazione in generale e a gruppi
specifici (studenti, medici, operatori dei servizi) per conoscere le opinioni riguardo le
persone affette da disturbi psichici e la conoscenza sui servizi di assistenza presenti nel
territorio.
Target: MMG Sono organizzati annualmente corsi finalizzati a implementare le capacità di
diagnosi e trattamento dei disturbi mentali, di relazione con le persone in difficoltà. Inoltre
attenzione viene posta agli atteggiamenti nei confronti della malattia mentale che
condizionano una specifica modalità relazionale e la presa in carico del paziente.
Target: Studenti e Insegnanti di Scuola Media Superiore
A-Progetto di prevenzione al disagio psichico rivolto ai docenti delle classi IV e V
superiori (Ottobre 2000 - Aprile 2001)
L’obiettivo del progetto era quello di individuare i fattori di rischio del disagio
adolescenziale e capire le potenzialità di un intervento preventivo atto a rimuovere i fattori
di rischio presenti nella scuola dove gli insegnanti operavano. Nel contempo si voleva
verificare come la presenza di aspetti che potevano costituire degli elementi protettivi ( la
qualità positiva con l'adulto di riferimento, la presenza di una relazione sufficientemente
sana con il gruppo dei pari, una buona autostima, ecc.) contro il disagio psicologico.
b) -Incontri di sensibilizzazione con gli studenti (anno scolastico 2002/20032003/2004)
Lo scopo di questi incontri rivolti ai ragazzi degli Istituti Superiori è produrre nuove visioni
del disagio psicologico utilizzando interventi non psichiatrici per modificare la conoscenza
e l'atteggiamento di discriminazione e pregiudizio nei confronti del disagio mentale stesso.
Tra gli obiettivi:
Ridurre l’intolleranza sociale affrontando i temi del pregiudizio e dello stigma,
Elaborare un programma di informazione e di interventi educativi alla salute che
vedrà gli stessi studenti promotori di iniziative in tema di salute mentale
accrescendo nei ragazzi il protagonismo e il coinvolgimento attivo sui temi trattati,
Accrescere la consapevolezza della necessità di un tempestivo arrivo alle cure per
una più rapida remissione dei sintomi.
Dall’Ottore del 2004 è in corso un progetto pilota articolato per fasi che prende avvio dalle
esperienze degli scorsi anni e le integra in un quadro di interventi sistematici e unitari. Il
progetto, promosso dalla Regione Veneto, attuato in collaborazione con IRCCS “Centro S.
Giovanni di Dio” Fatebenefratelli (Brescia) si inserisce all’interno del “programma
nazionale per la realizzazione di progetti di prevenzione per la salute mentale… (Legge
finanziaria 23/12/2000 n. 388, art. 98)”, ha la durata di 1 anno e riguarda allievi delle classi
IV e V di Licei e Isituti di Scuola Superiore.