biotecnologie colture cellulari

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BIOTECNOLOGIE
Le biotecnologie sono un insieme di tecnologie che utilizzano organismi viventi di
origine microbica (vegetale o animale) per ottenere la sintesi, la degradazione e la
trasformazione di materie prime.
Già i nostri antenati, con la fermentazione, usavano batteri, lieviti e funghi per
trasformare il latte in yogurt, l’uva in vino, il grano in pane, ecc…
Oggi l’uomo usa molto i microorganismi, per sintetizzare antibiotici, vitamine,
vaccini, ecc…
COLTURE CELLULARI
Tra le biotecnologie, un’applicazione è quella che comporta l’allestimento di colture
cellulari, che consentono la crescita di cellule in appositi terreni.
1) Le colture preparate direttamente da un tessuto si dicono colture primarie; le
cellule isolate da un qualsiasi tessuto animale sono in grado di compiere un
numero finito di divisioni cellulari in vitro, dopodiché vanno incontro a
degenerazione e morte. Tale fenomeno avviene indipendentemente dalla
presenza di metaboliti appropriati per la crescita e si indica come senescenza.
In genere il numero di “cicli” che una cellula è in grado di effettuare in vitro
dipende dall’età dell’animale.
2)
Le linee cellulari clonali derivano da singole cellule, servono per ottenere una
popolazione cellulare il più omogenea possibile. In pratica le cellule vengono
diluite prima della semina in modo da avere ogni cellula separata, che prolifera
formando una singola colonia (clone).
3)
Le cellule continue o trasformate hanno origine da mutazioni spontanee o
indotte, che hanno annullato il programma genetico della senescenza. Si dicono
perciò immortali e presentano caratteristiche simili alle cellule cancerose:
proliferano in modo continuo in presenza degli opportuni metaboliti. Molte
linee cellulari continue sono state ottenute a partire da tessuti tumorali (es
HeLa). Spesso crescono senza aderire ad alcuna superficie.
La crescita delle cellule in vitro viene assicurata dalla presenza di elementi nutritivi
di base (glucosio, aminoacidi, sali minerali) e fattori di crescita (presenti nel siero)
Terreni per colture
I terreni usati per le colture cellulari (BME; MEM; DMEM; …)differiscono tra loro
per il contenuto in amminoacidi e sali, e per la concentrazione di glucosio.
Controllo contaminazione
Pur operando in condizioni di sterilità, lavorando con le colture cellulari c’è sempre
rischio di contaminazione da parte di batteri, funghi, micoplasmi e virus.
Per ridurre il rischi di contaminazioni, perciò, vengono aggiunti ai terreni da coltura
degli agenti antibiotici (penicillina, streptomicina, kanamicina,…) e antimicotici
(anfotericina B,…).
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