G M M L’acido acetilsalicilico in cardiologia: gli inizi della seconda era dell’aspirina Acetylsalicylic acid in cardiology: the beginning of aspirin second era Serena Michelini * Vittorio Podagrosi # Rosa Corretti ° Antonio Facciorusso • Mario Stanislao • Michelangelo Nasuto § Guido Valle ◊ Giovanni de Luca • Riassunto - Da quando è stata commercializzata nel 1899, l’aspirina è stata usata come farmaco antipiretico ed antidolorifico (cosiddetta “prima era” dell’aspirina). Nella seconda metà del XX secolo, in seguito alla scoperta della sua azione antitrombotica, l’aspirina è divenuta un presidio farmacologico di assoluto rilievo nel trattamento delle patologie cardiovascolari ed è oggi considerata un farmaco di prima scelta nella prevenzione primaria e secondaria della cardiopatia ischemica (“seconda era” dell’aspirina). Questo articolo vuole ripercorrere brevemente la storia delle osservazioni iniziali che portarono all’introduzione dell’aspirina nella terapia delle patologie cardiovascolari con particolare attenzione alle figure di Lawrence L. Craven, che per primo evidenziò l’azione dell’aspirina nella prevenzione dell’infarto miocardico, e di John R. Vane che identificò il meccanismo d’azione con cui l’aspirina inibisce l’aggregazione piastrinica. Dopo un breve compendio degli studi che hanno dimostrato l’azione protettiva dell’acido acetilsalicilico nella cardiopatia ischemica il lavoro affronta il problema della resistenza all’aspirina e si conclude con un richiamo all’azione antineoplastica di questo farmaco (“terza era” dell’aspirina). Parole chiave: aspirina, acido acetilsalicilico, storia, cardiologia. Summary - Aspirin has been used, since its introduction in the market in 1899, as a pain killer and fever relief (aspirin’s first era). In the second half of the XX century, due to the discovery of its antithrombotic action, aspirin gained a well-recognized role in the treatment of cardiovascular disease. It is also considered the first choice drug in primary and secondary ischemic heart disease prevention (aspirin’s second era). The present article is a brief history of the early introduction of aspirin in cardiovascular therapy. A special emphasis is put on the figures of Lawrence L. Craven, who first recognized the preventive role of this drug on myocardial infarction, and of John R. Vane, who gave essential insights into the method of action of aspirin on platelets’ function. Then a short review of the studies explaining the protective action of aspirin on ischemic heart disease is reported. Finally the paper summarizes the problem of aspirin resistance, as well as providing some points on the increasing evidence of aspirin’s anticancer action (aspirin’s third era). Key words: aspirin, acetylsalicylic acid, history, cardiology. * Dott.ssa, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” - Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia, Roma. ° Dott.ssa, Ministero dell’Interno-Direzione Centrale di Sanità, Roma. • Dott., Unità di Cardiologia, IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza”, San Giovanni Rotondo. # Dott. Prof., Dipartimento di Chirurgia, Ospedale Santo Spirito, Roma. § Dott., Dipartimento di Radiologia, Università di Foggia, Foggia, Italy. ◊ Dott. Prof., Unità di Medicina Nucleare, IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza”, San Giovanni Rotondo. G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 37 G M M Introduzione I salicilati, ininterrottamente usati in Vecchio (I secolo d.C.) e Galeno (II Nel 1758 il reverendo Edward Stone secolo d.C.) trattano del potere antal- riferì alla Royal Society di aver ottenuto gico della corteccia di salice. apprezzabili risultati impiegando la terapia da oltre 35 secoli, hanno avuto, con la commercializzazione dell’Aspirina (ASA, acetylsalicylic acid) da parte dell’industria farmaceutica Bayer nel 1899, un rinnovato e più largo impiego in Medicina. All’usuale impiego dell’ASA come antiflogistico, antipiretico ed antidolorifico (prima era dell’aspirina), si è aggiunto, nella seconda metà del secolo scorso, l’impiego come antiaggregante piastrinico nelle malattie cardiovascolari (seconda era). Per comprendere l’importanza del trattamento con aspirina nella prevenzione secondaria della cardiopatia ischemica basterà qui ricordare che ogni anno sono colpiti da infarto circa 200.000 italiani, che la metà di essi ha meno di 70 anni, che un quarto dei decessi si verifica entro le prime due ore dall’insorgenza dei sintomi e generalmente prima del ricovero e che il 10% degli infartuati va incontro ad un secondo infarto entro l’anno. La mortalità nel primo anno dell’infarto è del 10-13% e scende al 4-6% negli anni successivi. Ripercorriamo in questo scritto la storia entusiasmante dell’introduzione dell’aspirina nella prevenzione della cardiopatia ischemica di cui oggi rappresenta un elemento imprescindibile, mentre si va profilando con sempre maggiore evidenza un suo ruolo anche in oncologia (terza era) La sintesi dell’aspirina L’uso in medicina della corteccia di salice (Fig. 1) era già noto agli antichi Egiziani ed è riportato nel papiro di Smith, (XVI secolo a.C.). Sia Ippocrate (V secolo a.C.) che Celso, Plinio il 38 G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 Fig. 1 - Salix alba (salice bianco). Il salice bianco è stato nei secoli scorsi la principale fonte di salicilati. Peraltro, tali sostanze sono presenti nella corteccia di molte altre specie appartenenti al genere Salix e di altri vegetali. Immagine tratta da “Flora von Deutschland in Abildungen nach der Natur” (a cura di J Sturms), K.G. Lutz editore (organizzazione Eckstein & Stähle), Stoccarda, 1900-1907. G M M corteccia di salice nella terapia degli accessi febbrili malarici. A differenza della corteccia della china, però, quella del salice era priva di attività sul plasmodio. Già nel 1826 due studiosi italiani, Brugnatelli e Fontana, avevano isolato la componente farmacologicamente attiva della corteccia del salice. Due anni dopo, nel 1828, Johann Buchner, professore di farmacologia dell’Università di Monaco, isolò, in forma pura, una piccola quantità di cristalli gialli ed aghiformi della stessa sostanza cui dette il nome di “salicilina”. Nel 1829 il chimico francese Henri Leroux migliorò la tecnica estrattiva riuscendo ad ottenere 30 grammi di salicina da 1.5 Kg di corteccia di salice. Nel 1833 J.W. Löwig isolò la salicilina da due ulteriori specie vegetali: le erbe Gaultheria e Spiarea ulmaria (Fig. 2). Da quest’ultima (rimedio popolare in Svezia per la terapia del dolore) già dal 1830 il farmacista svizzero Johann Pagenstecher aveva ottenuto un estratto farmacologicamente attivo. Nel 1838 Raffaele Piria, un chimico italiano che lavorava alla Sorbonne, scisse la molecola di salicilina in uno zucchero ed in una componente aromatica (salicilaldeide) e convertì quest’ultima in un acido cristallizzabile in forma di aghi incolori cui dette il nome di acido salicilico. Nel 1853 il chimico Charles Frédéric Gerhardt, professore all’Università di Montpellier, sintetizzò per la prima volta l’acido acetilsalicilico (Fig. 3) trattando il salicilato di sodio con cloruro di acetile. Fig. 2 - Spiraea ulmaria. Specie vegetale ricca in salicilati da cui deriva etimologicamente la parola “aspirina”. Immagine tratta da “Flora von Deutschland, Österreich und der Schweiz” del Prof. Dr. Otto Wilhelm Thomé, Gera, Germania, 1885. L’acetilazione riduceva sensibilmente la gastrolesività del salicilato. Nella seconda merito della messa a punto della tecnica merito della sintesi. Le rivendicazioni di metà del XIX secolo vennero migliorate di acetilazione e quindi della realizza- Eichengrün sono rimaste pressoché igno- le procedure di acetilazione. zione dell’aspirina (1897) gli venne rate fino al 2000 quando Walter Sneader La sintesi industriale dell’acido acetil- contestato dal chimico tedesco di origine ne ha dimostrato la fondatezza soste- salicilico è comunemente attribuita a ebraica Arthur Eichengrün suo superiore nendo che l’acido acetilsalicilico venne Felix Hoffmann (1868-1946), laureato in presso i laboratori della Friedrich Bayer sintetizzato da Hoffmann grazie alla chimica a Monaco di Baviera. Tuttavia il & Co. di Elberfeld che avocò a sé il guida di Eichengrün (Sneader, 2000). G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 39 G M M del giovane principe. Fu, indubbiamente, un’occasione perduta per comprendere il ruolo dell’acido acetilsalicilico nella prevenzione dei meccanismi trombotici. La trombosi coronarica Proprio in quegli anni negli Stati Uniti, James Bryan Herrick (1861-1964), Fig. 3 - Formule di struttura dell’acido salicilico e dell’acido acetilsalicilico. altresì noto per i suoi iniziali studi sull’anemia drepanocitica, pubblicava su JAMA il fondamentale articolo (Herrick, Il nome commerciale con cui l’acido acetilsalicilico è universalmente noto è Un’occasione perduta: Rasputin e lo zarevic “Aspirina”. Tale molecola risulta di 40 1912) in cui si dimostrava, che la causa dell’infarto miocardico è comunemente rappresentata da un’occlusione trombo- sapore più gradevole rispetto all’acido Grigorij Efimovič Rasputin (1869- tica acuta di un vaso coronarico. salicilico e dotata di maggiore tollerabi- 1916), discusso monaco russo che In realtà l’articolo di Herrick, così lità gastrica. Il termine Aspirina venne godeva fama di guaritore, fu invitato alla come la relazione che lo stesso Herrick brevettato dalla Bayer nel marzo 1899 e corte dello zar per curare il piccolo aveva in precedenza presentato al risulta composto dal prefisso “a” (per Aleksej (1904-1918) primo figlio maschio congresso dell’Association of American acetile), dalla radice “spir”(per Spiraea ed ultimogenito di Nicola II e della zarina Physicians, furono accolti con disinte- ulmaria o olmaria, pianta, come si è Alessandra. Lo zarevic Aleksej soffriva di resse. Solo nel 1918 un suo secondo arti- detto, ricca di salicilati) e dal suffisso emofilia ed i medici di corte gli sommi- colo (Herrick, 1918), in cui si dimostrava “ina”, comune per i farmaci allora impie- nistravano, del tutto incongruamente, altresì l’utilità dell’elettrocardiogramma gati. L’estrazione dei salicilati dalla aspirina a fini antalgici. Ovviamente tale nella diagnosi di infarto miocardico, Spiraea ulmaria risulta di più facile trattamento, assolutamente controindi- ottenne il meritato credito (Acierno & attuazione e consente il risparmio del cato, non faceva che aggravare la condi- Worrell, 2000). salice per altri usi quali, ad esempio, nel zione emorragica in cui il ragazzo caso del Salix viminalis (vimini), la versava. Rasputin, le cui cognizioni di produzione di cesti e canestri. farmacologia paiono quanto meno Lawrence L. Craven L’aspirina fu il primo farmaco ad dubbie, ma forte dell’alone di potente essere sperimentato preventivamente guaritore che lo circondava, con una Per quanto nel 1949 Paul C. Gibson sull’animale (Burke et al. 2006). La sua fortunata intuizione ordinò di cessare la avesse pubblicato su Lancet un articolo popolarità andò grandemente aumen- terapia con acido acetilsalicilico. Le sull’efficacia dell’aspirina nei pazienti tando durante le prime decadi del XX condizioni di Aleksej migliorarono note- con angina pectoris (Gibson, 1949), secolo. Fu il farmaco di riferimento nel volmente e ciò contribuì ad accrescere l’uomo a cui si deve la individuazione trattamento della pandemia influenzale la fama di santone che aleggiava intorno dell’azione antitrombotica dell’aspirina nota come “spagnola” che provocò al monaco-guaritore. è il dottor Lawrence L. Craven (Fig. 4). milioni di morti in Europa negli anni Malgrado l’elevatissima posizione Le notizie che riguardano la sua immediatamente successivi alla fine sociale del paziente, non risulta a chi biografia e le sue opere sono quanto della prima guerra mondiale; non è scrive che a qualcuno, venne allora mai scarse e di difficile reperibilità: escluso che alcuni dei decessi siano l’idea di indagare la ragione per la quale quelle disponibili sono riportate da imputabili a sovradosaggio di acido la aveva Miner e Hoffhines in un interessante arti- acetilsalicilico. ridotto la gravità dello stato emorragico colo apparso nel 2007 sul Texas Heart G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 sospensione dell’aspirina G M M quotidiana di aspirina aveva avuto un infarto miocardico nei due anni successivi (Craven 1950a). Nello stesso 1950, in una seconda lettera pubblicata sul “Journal of Insurance Medicine” egli ribadì il medesimo concetto e annotava come l’introduzione dell’uso dell’aspirina a scopo antalgico nei soggetti da lui sottoposti a adenoidectomia e tonsillectomia fosse risultata in un importante aumento dei casi di sanguinamento post-operatorio. Craven attribuiva inoltre la maggior incidenza di infarto miocardico nella popolazione maschile al minore uso di aspirina rispetto a quanto avveniva nel genere femminile che la usava più largamente a scopo antalgico (Craven 1950b). Craven infine riferiva di aver ricevuto numerose conferme al suo primo lavoro da parte di colleghi che, con la somministrazione di aspirina, avevano prevenuto la trombosi coronarica nei loro pazienti. Nello stesso lavoro Craven, che aveva ormai esteso lo studio a 1500 pazienti che assumevano quotidianamente una piccola dose di aspirina riferì di non avervi osservato casi di infarto miocardico. Nel 1953, in un terzo lavoro pubblicato sul “Mississipi Valley Medical Journal” riportò di aver prescritto l’asFig. 4 - Lawrence L. Craven nel giorno della sua laurea. Ritratto a matita di Cristiano Michelangelo Ferretti (cortesia dell’artista). sunzione quotidiana di aspirina (325 mg/die) ai soggetti di sesso maschile di età compresa tra 45 e 65 anni sovrappeso e con stile di vita sedentario e che Institute Journal al quale abbiamo fatto come medico di medicina generale nessuno dei soggetti così trattati aveva estesamente riferimento. Nato nel 1883 presso il Glendale Memorial Hospital. sviluppato un infarto miocardico nel a Truro nell’Iowa (USA), Craven nel 1913 Nel 1950, in una prima lettera pubbli- ottenne la laurea in Scienze e l’anno cata sugli “Annals of Western Medicine In un ultimo articolo che venne pure corso di diversi anni (Craven, 1953). successivo conseguì quella in Medicina and Surgery” Craven avanzò per la prima pubblicato sul “Mississipi Valley Medical presso il College of Medicine and volta l’ipotesi che l’aspirina potesse Journal” un anno prima della morte Surgery dell’Università del Minnesota. prevenire la trombosi coronarica. L’ipo- Craven -che era giunto a studiare 8000 Dopo la prima guerra mondiale, durante tesi era suffragata dall’osservazione che pazienti - riportò che nessuno dei la quale aveva prestato servizio come nessuno dei quattrocento pazienti cui nel soggetti che assumeva quotidianamente Capitano Medico si trasferì in California 1948 egli aveva prescritto l’assunzione aspirina era stato colpito da infarto G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 41 G M M miocardico. Tutti e nove i casi in cui era regola (talora fin troppo!) la sperimen- Weiss ed i suoi collaboratori osser- stata posta clinicamente tale diagnosi tazione clinica sull’uomo. I lavori di varono inoltre che le predette azioni erano risultati, all’esame autoptico, dece- Craven, privi di un significativo supporto continuavano a manifestarsi per un duti per rottura di aneurisma aortico. statistico, oggi sarebbero addirittura periodo variabile tra 4 e 7 giorni, anche Nello stesso lavoro Craven riferì inoltre rigettati. Probabilmente poi, per il fatto quando, cioè, l’aspirina non era più che nessuno dei pazienti trattati con di aver somministrato un farmaco per presente in circolo, il che suggeriva che aspirina era andato incontro a ictus o indicazioni diverse da quelle per le quali l’aspirina esercitasse un’azione di tipo ad attacco ischemico transitorio cere- era stato messo in commercio (o, come irreversibile sulle piastrine (Weiss & brale. Nella discussione dei dati Craven attualmente si dice per l’impiego off- Aledort, 1967; Weiss et al. 1968). focalizzò la sua attenzione su 4 punti: label) se fosse vissuto oggi, Craven Per quanto esistesse una crescente 1. L’infarto miocardico è dovuto ad un avrebbe avuto più di un grattacapo con evidenza empirica sull’efficacia dell’aspi- processo trombotico che si sviluppa le autorità sanitarie e di polizia. Tempi rina nella prevenzione e nella terapia rapidamente a livello di una lesione d’oro quelli di Craven, in cui un singolo della malattia coronarica e per quanto aterosclerotica coronarica medico, appassionato gli studi di Weiss avessero identificato 2. L’aspirina produce importanti emor- ancorchè oscuro, poteva da solo realiz- nelle piastrine il “bersaglio” dell’azione ragie nei soggetti sottoposti a tonsil- zare studi di farmacologia clinica in antitrombotica dell’aspirina mancava lectomia e pertanto ha una rilevante grado di modificare per sempre il corso ancora, dal punto di vista biochimico la azione antitrombotica della Medicina! spiegazione del meccanismo d’azione un clinico 3. I soggetti che assumono aspirina Occorreva però chiarire, al di là degli con cui l’acido acetilsalicilico produceva hanno una probabilità assai ridotta effetti osservati empiricamente, su quali i suoi effetti sull’emostasi. L’uomo che di sviluppare un infarto miocardico elementi del sistema emostatico/emocoa- avrebbe risposto a questa domanda, gulativo si esercitasse l’azione dell’acido chiarendo i meccanismi molecolari 4. La comunità medica avrebbe dovuto studiare ed acetilsalicilico. Il ricercatore che riuscì ad dell’azione dell’aspirina, fu uno dei più approfonditamente gli effetti dell’a- più estensivamente identificare nelle piastrine il bersaglio grandi farmacologi di tutti i tempi: il spirina sulla trombosi coronarica dell’azione dell’aspirina fu il dottor Harvey professor John Robert Vane, premio (Craven, 1956). J. Weiss del Dipartimento di Medicina Nobel per la medicina nel 1982. Il lavoro pionieristico di Craven (Ematologia) del Mount Sinai Hospital and non ebbe l’immediata ed universale School of Medicine di New York. John Robert Vane risonanza che avrebbe meritato. Lo stesso Craven, per ironia della sorte, morì per un infarto miocardico il 18 Harvey J. Weiss di fuori dei limiti di età (da 45 a 65 Weiss, in due successivi articoli nel 1944 alla facoltà di chimica dell’Uni- anni) entro i quali aveva raccoman- pubblicati nel 1967 e nel 1968, indicò versità di Birmingham e, ancora studente, dato l’uso dell’aspirina. E’ quindi con larga evidenza sperimentale che accettò l’invito di trasferirsi a Oxford a probabile che, alla data della morte, l’azione antitrombotica dell’aspirina si studiare farmacologia sotto la guida di non assumesse acido acetilsalicilico esercitava a livello delle piastrine. In Harold Burn. Ottenuto il dottorato nel (Miner e Hoffhines, 2007). particolare osservò che l’ingestione di 1953 e dopo una breve permanenza all’u- aspirina, ma non di acido salicilico, niversità di Yale in California, accettò, dal gli effetti antitrombotici dell’aspirina induceva: 1955 una posizione di “senior lecturer” erano 1. un significativo aumento del tempo Certo, i tempi in cui Craven indagò estremamente favorevoli in ambito farmacologico: le rigide normative nazionali ed internazionali sulla sperimentazione clinica erano ancora di là da venire né esisteva tutto quell’apparato burocratico-amministrativo che 42 Nato a Tardebigge (Worchestershire) il 29 marzo 1927, John R. Vane si iscrisse, agosto 1957 all’età di 74 anni, ben al G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 di sanguinamento; 2. una ridotta aggregazione piastrinica da parte del tessuto connettivo; 3. una riduzione del rilascio di ADP da parte delle piastrine. presso l’Università di Londra dove mise a punto una nuova tecnica di dosaggio biologico (blood bathed superfusion bioassay) con cui effettuò un notevole numero di scoperte fondamentali sia sull’enzima di conversione dell’angioten- G M M sina (ACE, angiotensin converting enzyme), sia sulle prostaglandine. Successivamente altri Autori (Roth & Majerus, 1975; Lecomte et al 1994, Wu I primi studi su larga scala dell’uso dell’aspirina nelle malattie cardiovascolari Nel 1969 Vane, insieme a Priscilla 2000) hanno dimostrato che l’aspirina Piper per la prima volta riportò il ruolo (ma non l’acido salicilico!) provoca l’ace- delle prostaglandine e del trombossano tilazione della serina 530 della COX-1 che Il primo studio su larga scala volto A2 (rabbit aorta contracting substance) è localizzata in prossimità del sito attivo ad esaminare l’efficacia dell’aspirina nell’anafilassi (Piper & Vane, 1969). Nel di COX-1 (tirosina 385). L’interposizione nella prevenzione della malattia cardio- 1971 Vane scoprì il meccanismo attra- del residuo acetilico previene il legame vascolare fu il Physicians’ Health Study verso il quale l’aspirina esercita la sua del substrato con il sito attivo e, in defi- che arruolò 22071 medici maschi di età azione antinfiammatoria, analgesica ed nitiva, blocca l’attività cicloossigenasica compresa tra 40 ed 84 anni. Per un antipiretica. Egli dimostrò che l’aspirina piastrinica. Le piastrine, essendo prive di periodo di 5 anni i soggetti, divisi in due ed altri farmaci antinfiammatori non nucleo, non sono in grado di sintetizzare gruppi, assunsero quotidianamente 325 steroidei inibivano l’attività della cicloos- proteine e quindi non possono rimpiaz- mg di aspirina oppure un placebo. I dati sigenasi (COX), l’enzima che permette la zare la COX-1 che viene ad essere perma- preliminari vennero pubblicati nel 1988, sintesi delle prostaglandine responsabili nentemente inibita. Di conseguenza le quelli definitivi l’anno seguente (The dei quattro sintomi “classici” della flogosi: piastrine non possono produrre trombos- Steering Committee of the Physicians’ tumor, dolor, calor et rubor. Tuttavia, sano con definitiva compromissione della Health Study Research Group 1988, inibendo questo enzima-chiave nella possibilità di formare trombi da parte 1989). I risultati non lasciavano adito a sintesi delle prostaglandine, i farmaci tipo della piastrina stessa. L’aspirina inibisce dubbi: nel braccio che assumeva aspi- aspirina inibivano anche la formazione anche COX-2 con un meccanismo rina l’incidenza di infarto miocardico era di prostaglandine fisiologicamente impor- analogo, tanti quali quelle che proteggono la (Mitchell et al. 1994) perché il sito di ma con minore efficacia ridotta del 44% (p<0.00001) rispetto al braccio che aveva assunto placebo. mucosa gastrica dall’acido cloridrico, legame del substrato di COX-2 è più largo Stranamente i risultati dello studi quelle che mantengono la funzione e flessibile di quello di COX-1 (Kurum- statunitense trovarono solo parziale renale e quelle che permettono l’aggre- bail et al. 1996). Pertanto l’azione anti- conferma in un contemporaneo studio gazione piastrinica quando necessaria. flogistica, antipiretica ed antidolorifica britannico della durata di 6 anni su 5139 medici britannici (Peto et al, 1988). L’inibizione di COX da parte dell’aspirina dell’aspirina richiede dosaggi più alti di consente di spiegare quindi anche gli quelli necessari ad ottenere l’effetto effetti collaterali dell’acido acetilsalicilico. antiaggregante piastrinico. Si trattava comunque di studi di prevenzione primaria, un ambito in cui Venti anni dopo, con la scoperta di un Per spiegare l’azione antiflogistica, l’utilità dell’aspirina è oggi riconosciuta secondo enzima COX (COX-2), risultò antidolorifica ed antipiretica dell’acido solo nei soggetti a rischio ischemico chiaro che esistono due isoforme dell’en- salicilico sono stati proposti altri mecca- elevato (rischio a 10 anni > 20%) calco- zima COX: la prima, COX-1, regola le nismi (Xu et al, 1999; Wu 2000). lato sulla base delle carte del rischio del funzioni omeostatiche “Progetto Cuore “ elaborate dall’Istituto fisiologiche, Nel 1982 per le “scoperte sulle prosta- mentre la seconda, COX-2, media i glandine e sulle sostanze biologicamente Superiore di Sanità che tengono conto processi flogistici (Vane & Botting, 2003). attive ad esse correlate” John R. Vane di alcuni fattori di rischio maggiori Nel 1973 Vane assunse la carica di ottenne insieme a Sane K. Bergström e (diabete, ipertensione, ipercolestero- direttore della ricerca della casa farma- a Bengt I. Samuelsson il premio Nobel lemia, fumo, età e genere). ceutica Wellcome continuando effica- per la Medicina. Nel 1985 fondò l’Istituto Si accumulavano invece le prove cemente le ricerche già intraprese. di Ricerca “William Harvey” annesso al dell’utilità clinica dell’aspirina nei soggetti Negli ultimi mesi del 1975 il gruppo di St Bartolomew’s Hospital di Londra ove affetti da cardiopatia ischemica. L’efficacia Vane pubblicò tre importanti lavori in focalizzò la sua attenzione sugli inibitori del trattamento con basse dosi (75-150 cui per la prima volta venivano indicati selettivi di COX-2 e sulle interazioni tra mg) quotidiane di aspirina nella preven- il trombossano A2 (allora chiamato ossido nitrico ed endotelina. Morì il 19 zione secondaria dei pazienti con coro- “rabbit aorta contracting substance) e novembre 2004 in seguito a complicanze naropatia è stata definitivamente stabilita le prostacicline. polmonari post-traumatiche. nel 2002 con una meta-analisi di 65 studi. G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 43 G M M Questa analisi ha evidenziato che nei vascolari, cerebrovascolari o semplice- pazienti affetti da coronaropatia o da mente vascolari rispetto ai soggetti sensi- malattia cerebrovascolare l’aspirina riduce bili all’aspirina e purtroppo non traggono il rischio di infarto miocardico non fatale beneficio dal trattamento aggiuntivo con del 35% e quello di eventi vascolari gravi altri inibitori piastrinici (tirofiban, clopi- del 18%.(Antithrombotic trialists, 2002). dogrel) (Krasopoulos et al., 2008). La resi- Nel 1980 la FDA (Food and Drug stenza all’aspirina rappresenta quindi un Administration) autorizzò l’uso dell’aspi- problema importante ed ancora irrisolto rina dopo ictus ischemico, nel 1985 ne nella prevenzione secondaria dell’infarto approvò l’uso dopo infarto miocardico miocardico e dell’ictus ischemico. terapia acuta dell’infarto (Fuster & Prospettive future Mentre il ruolo dell’aspirina nella La resistenza all’aspirina prevenzione secondaria di eventi trombotici vascolari è ampiamente ricono- L’aspirina rappresenta oggi uno dei sciuto, la prevenzione primaria con ASA farmaci più importanti nella prevenzione è validata solo nei soggetti a rischio secondaria della malattia coronarica. La elevato. Gli studi attualmente in corso risposta individuale al trattamento con sono essenzialmente volti al perfezio- aspirina non è però costante. Nei namento delle indicazioni all’impiego pazienti trattati con aspirina, infatti, l’ini- dell’ASA in prevenzione primaria (De bizione delle piastrine misurata con test Caterina & Renda, 2012). di laboratorio è variabile e molti soggetti La “terza era” dell’aspirina, cioè la in trattamento con acido acetilsalicilico prevenzione primaria (Thun et al., 1993) vanno comunque incontro ad eventi o secondaria (Lai & Liao, 2013) di cardiovascolari. Possibili cause di “resistenza” all’aspirina sono costituite dalla residua produzione di trombossano da parte di COX1 e di COX2, l’aumentato turnover piastrinico, da polimorfismi genetici e 4. Craven L.L.: Acetylsalycilic acid: possible preventive of coronary thrombosis. Ann. West Med. Surg. 1950, 4: 95-99. 5. Craven L.L.: Coronary thrombosis can be prevented. J. Insur. Med. 1950, 5: 47-48. e nel 1996 ne autorizzò l’impiego nella Sweeny, 2011). 3. Burke A., Smith E., FitzGerald G.: Analgesici-antipiretici e farmacoterapia della gotta. In Goodman & Gilman: Le basi farmacologiche della terapia. 11esima edizione, McGrow-Hill, Milano, 2006. neoplasie, come quelle del tratto alimentare e, in particolare, del colon sembra 6. Craven L.L.: Experiences with aspirin (acetylsalicylic acid) in the nonspecific prophylaxis of coronary thrombosis. Miss. Valley Med. J. 1953, 75: 38-44. 7. Craven L.L.: Prevention of coronary and cerebral thrombosis. Miss. Valley Med. J. 1956, 78: 213-215. 8. De Caterina R. & Renda G.: Clinical use of aspirin in ischemic heart disease: past, present and future. Curr. Pharm. Des. 2012, 18(33): 5215-5123. 9. Fuster V. & Sweeny J.M.: Aspirin a historical and contemporary therapeutic overview. Circulation 2011, 123: 768-778 ormai chiaramente dischiudersi rinnovando, ancora una volta, le indicazioni all’impiego di questo vecchio ma prodigioso farmaco. 10. Gibson P.C.: Aspirin in the treatment of vascular diseases. Lancet. 1949, 2(6591):1172-1174. dalla scarsa aderenza del paziente al trattamento (Kasmeridis et al., 2013). Inoltre la biodisponibilità dell’aspirina può Bibliografia essere ridotta dalla contemporanea assunzione di inibitori della pompa protonica per inattivazione dell’aspirina stessa da parte delle esterasi della 1. Acierno L.J. & Worrell L.T.: James Brian Herrick. Clin. Cardiol. 2000, 23: 230-232. mucosa intestinale (Patrono et al., 2005). Lo studio di Krasopoulos e coll. indica che una percentuale compresa tra il 16 ed il 30% dei soggetti è resistente all’aspirina. Questi pazienti hanno un rischio quadruplicato di sviluppare eventi cardio- 44 G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 2. Antithrombotic Trialists’ Collaboration: Collaborative metaanalysis of randomised trials of antiplatelet therapy for prevention of death, myocardial infarction, and stroke in high risk patients. BMJ 2002, 324: 71-86. 11. Herrick J.B.: Certain clinical features of sudden obstruction of the coronary arteries. 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Lecomte M., Laneuville O., Ji C., DeWitt D.L., Smith W.L.: Acetylation of human endoperoxide synthase-2 (cyclooxygenase-2) by aspirin. J Biol Chem. 1994; 269 (18): 13207–13215. 18. Miner J. & Hoffhines A.: The discovery of aspirin’s antithrombotic effects. Tex. Heart Inst. J. 2007, 34: 179-186. 19. Mitchell J.A., Akarasereenont P., Thiemermann C., Flower R.J., Vane J.R.: Selectivity of nonsteroidal antiinflammatory drugs as inhibitors of constitutive and inducible cyclooxygenase. Proc Natl Acad Sci U S A. 1994, 90 (24): 11693–11697. 20. Patrono C., García Rodríguez L.A., Landolfi R., Baigent C.: Low-dose aspirin for the prevention of atherothrombosis. N. Engl. J. Med. 2005, 353: 2373-2383. 21. Peto R., Gray R., Collins R., Wheatley K., Hennekens C., Jamrozik K. Warlow C. Hafner B. Thompson E., Norton S., Gilliland J., Doll R.: Randomised trial of prophylactic daily aspirin in British male doctors. Br. Med. J (Clin. Res. Ed.) 1988, 296: 313-316. 22. 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Xu X.M., Sansores-Garcia L., Chen X.M., Matijevic-Aleksic N., Du M., Wu K.K.: Suppression of inducible cyclooxygenase2 gene transcription by aspirin and salicylate. Proc. Natl. Acad. Sci. U S A. 1999, 96 (9): 5292–5297. 25. The Steering Committee of the Physicians’ Health Study Research Group. Preliminary report: findings from the aspirin component of the ongoing Physicians’ Health Study. N. Engl. J. Med. 1988; 318: 262-264. 26. The Steering Committee of the Physicians’ Health Study Research Group. Final report on the aspirin component of the ongoing Physicians’ Health Study. N. Engl. J. Med. 1989; 321: 129-135. Ringraziamenti Gli Autori desiderano esprimere la loro riconoscenza a Cristiano Michelangelo Ferretti, di Roma, per la realizzazione del ritratto di L.L. Craven e a 27. Thun M.J., Namboodiri M.M., Calle E.E., Flanders W.D., Heath C.W. Jr: Aspirin and risk of fatal cancer. Cancer Res. 1993, 53(6): 1322-1327. Gianmarco Mischitelli, di San Giovanni Rotondo, per il supporto informatico fornito. G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 45 G M M Acetylsalicylic acid in cardiology: the beginning of aspirin second era Serena Michelini * Vittorio Podagrosi # Rosa Corretti ° Antonio Facciorusso • Mario Stanislao • Michelangelo Nasuto § Guido Valle ◊ Introduction The salicylates which have been Mortality rates on the first heart attack In 1758 Reverend Edward Stone in a year are 10-13%, then 4-6% in the reported to the Royal Society about his following years. satisfying results with the employment used continuously in therapies for more In the present article we go back over of willow bark in the treatment of than 35 centuries - with the Aspirin the history of the introduction of aspirin malaria fever attacks. Compared with the (ASA, acetylsalicylic acid) commerciali- and its key role in ischemic cardiopathy china bark, the willow one lacked the zation -1899, Bayer Pharmaceutics – prevention as well as the newly emer- activity on plasmodium. have had a renewed and wider employ- ging role in oncology (third era). In 1826 two Italian researchers – ment in medicine. Brugnatelli and Fontana- had isolated After the usual ASA employment as an antiphlogistic, antipyretic and the pharmacologically active elements The aspirin synthesis of the willow bark. Two years later, in painkiller (as Aspirin was previously 1828, Johann Buchner, Professor in Phar- used) the antiplatelet drug use for The employment of the willow bark macology at the University of Munich, cardiovascular diseases (second era) was in medicine (Fig. 1 - Salix alba (white isolated – in pure form - a small amount added, during the second half of last willow). The white willow was in the past of yellow needle shaped crystals of the century. centuries the main source of salicylates. same substance which was called In order to understand the impor- are “salicin”. In 1829 the French chemist tance of the aspirin treatment in the present in the bark of many other species Henri Leroux improved the extraction secondary prevention of the ischemic of the Salix as well as of other plants. technique and obtained 30 gr. of salicin cardiopathy, it would be useful to note Picture from “Flora von Deutschland in from 1.5 kg of willow bark. that every year there are 200.000 Italians Abildungen nach der Natur” (a cura di In 1833 J.W. Lőwig isolated the affected by myocardial infarction. Half J Sturms), K.G. Lutz editor (organiza- salicin from two further vegetal species: of this number is in their ‘70s and one tion Eckstein & Stähle), Stuttgard, 1900- herbs Gaultheria and Spiarea ulmaria fourth of the deaths occur two hours 1907) was already known by ancient (Fig. 2 - Spiraea ulmaria. Vegetal species before the symptoms insurgence and Egyptians and it’s recorded in the Smith’s rich in salicylics from which, it comes generally before the hospitalization. papyrus (XVI B.C.). Hippocrates (V out ethymologically, the term “aspirn”. Furthermore 10% of the people who B.C.), Celsus and Pliny the Elder (I B.C.) Picture by the “Flora von Deutschland, suffered the heart attack are subjected and Galenus (II B.C.) talk about willow Österreich und der Schweiz” del Prof. to a second heart attack within a year. bark anthalgyc properties. Dr. Furthermore, such substances Otto * MD, University of Rome “La Sapienza” – Second Faculty of Medicine and Surgery, Rome. ° MD, Ministry of Interiors-Healthcare Head Office, Rome. • MD, Cardiology Unity, IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza”, San Giovanni Rotondo. # Prof. MD, Surgery Department, Hospital of Santo Spirito, Rome. § MD, Radiology Department, University of Foggia, Foggia, Italy. ◊ Prof. MD, Nuclear Medicine Unity, IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza”, San Giovanni Rotondo. 46 Giovanni de Luca • G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 Wilhelm Thomé, Gera, G M M Germany, 1885). The last one – the Such a molecule tastes much better treatment to be stopped. Aleksej’s Spiarea ulmaria – was commonly used than the acetylsalecythic acid and is also condition improved immediately which in Sweden in pain killer therapy. In 1830 gastrically more tolerable. The term contributed to increase the monk’s fame the Swiss pharmacist Johann Pagenste- “Aspirin” was patented by Bayern in as a healer and holy-man. Notwithstan- cher has obtained a pharmacologically 1899. It is made of the prefix “a” (acetyl), ding the high social position of the active extract. In 1838 Raffaele Piria, an the core “spir” (Spiraea ulmaria or patient, nobody tried to understand Italian chemist working at the Sorbonne, olmaria, a plant rich in salicylates) and why the suspension of the aspirin split the salicin molecule into a sugar by the suffix “in”, common for the drugs reduced the gravity of Tsarevitch’s and an aromatic element (salicylal- used at that time. The extract of salicy- health situation. It represents indeed a dehyde) and converted it in a crystalli- lates from the Spiraea ulmaria is easier lost occasion to understand the role of sable acid in non coloured needle form than from the willow. It also allows the acetylsalecythic acid in the prevention which was named salicylic acid. willow to be saved for other employ- of thrombosis mechanisms. In 1853 the chemist Charles Frédéric Gerhardt, Professor at the University of ments such as basket – Salix viminalis - production. The coronaric thrombosis Montpellier, synthesized for the first time Aspirin was the first drug tested on the acetylsalecythic acid (Fig. 3 - Struc- animals (Burke et al. 2006). Its popula- ture formulas of the Salicylic Acid and rity increased during the first decades In the same years in the United Acetylsalicylic Acid) treating the sodium of XX century. It was the main drug States James Bryan Herrick (1861- salicylate with acetylene chloride. The employed in the treatment of flu pande- 1964) – also known because of his acetylation the mics called “spagnola” which caused studies on the sickle-cell anaemia millions of deaths in Europe in the years (SCA) – was publishing on the JAMA During the second half of XIX following the end of the First World War. the fundamental article (Herrick, 1912) century acetylation procedures were Some deaths are possibly imputable at which demonstrated how the cause of improved. the overdose of the acetylsalicylic acid. the myocardial infarction is commonly sensitively reduced salicylate gastrolesivity. an acute thrombotic occlusion of a The industrial synthesis of the coronary vessel. acetylsalecythic acid is commonly attributed to Felix Hoffman (1868-1946) who graduated in chemistry at the A lost occasion: rasputin and the tsarevitch The Herrick article as well as his report briefed at the Association of American Physicians congress, hasn’t University of Munich. Nevertheless his success in the realization of the acety- Grigorij Efimovič Rasputin (1869- met huge interest. In only 1918, a further lation technique – thus of the aspirin 1916), the controversial Russian monk article (Herrick, 1918) demonstrated realization (1897) – was contested by renown as a healer, had been invited how the electrocardiogram was useful the German Jewish chemist, Arthur to the tsar court to cure the little Aleksej in the identification and diagnosis of Eichengrűn, his supervisor at the Frie- (1904-1918) the first male child and the myocardial infarction, and had the right drich Bayer & Co Laboratories of Elber- last-born of Nicola II and the Tsarina success (Acierno &Worrell, 2000). feld who took upon himself the credit Aleksandra. The tsarevich had a case of the synthesis. Eichengrűn claims of hemophilia and court doctors admi- have been ignored since 2000 when nistered to him – incongruously- aspirin Walter Sneader demonstrated their legi- for analgesic purposes. Such a treat- timacy by stating that the acetylsa- ment – obviously unsuitable – Lawrence L. Craven In 1949 Paul C. Gibson published an lecythic acid has been synthesized by worsened the Tsarevitch haemorrhagic article in the Lancet on the efficiency of Hoffman due to the Eichengrűn guide conditions. Rasputin – whose pharma- Aspirin in angina pectoris patients (Sneader, 2000). cological notions were quite uncertain nevertheless the person who understood but whose fame as a powerful healer the Aspirin antithrombotic action was was strong- thanks to a fortunate intui- Dr. Lawrence J. Craven (Fig. 4 - tion ordered the acetylsalicylic acid Lawrence L. Craven on the day of his The commercial name for which acetylsalecythic acid worldwide is “Aspirin”. is known G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 47 G M M degree. Pencil drawing portait by patients. In the same article Craven – The pioneering Craven studies did Cristiano Michelangelo Ferretti (courtesy who extended the study to 1500 patients not receive the immediate and universal of the artist). There is very little infor- consuming a small daily dose of aspirin- resonance which they should have mation related to his biography and the stated a total absence of myocardial received. Irony of fate: Craven died one available is stated by Miner and infarction cases. A third Craven article was published shed in 2007 on the Texas Heart Insti- in 1953 in the “Mississippi Valley Medical over considering the average age he tute Journal. Journal”. The article reported about the recommends the use of aspirin: 45-65). August 18, 1957 at the age of 74 (more Born in 1883 in Truro (Iowa), Dr. prescription of 325mg/die of aspirin for It is possible that, at the date of his Craven achieved his degree in Sciences a daily assumption for male overweight death, he did not consume acetylsalicylic acid (Miner and Hoffhies, 2007). in 1913 and the year after his degree in patients of an age between 45-65 and a Medicine at the College of Medicine and sedentary lifestyle. None of the patients Surgery of the University of Minnesota. developed After the First World War – during which during several years (Craven, 1953). a myocardial infarction Surely during the period of time in which Craven conducted his research on the antithrombotic aspirin effects he was enrolled as a Captain Doctor – In a final article published in the the pharmalogic environment was he moved to California as a general ”Mississippi Valley Medical Journal” a extremely favourable to researchers. practitioner at the Glendale Memorial year before Craven’s death – by that In fact the rigid national and interna- Hospital. time he had been observed 8000 tional regulations concerning clinical In 1950, in a letter published on the patients – he stated that none of the experimentation had not yet been “Annals of Western Medicine and observed daily fixed as well as the bureaucracy Surgery” aspirin, had been affected by myocar- currently regulating (sometimes too dial infarction. much!) experimentation on humans. Craven hypothesised the aspirin coronary thrombosis preventive patients assuming capability. The idea was based on the All of the nine cases in which such The Craven works, with no statistical simple observation of 400 patients which a diagnosis had been clinically given, support, would be refused at present. – in 1948 – had been taking aspirin every resulted at the post-mortem examina- If he had lived today, Dr. Craven day. None of them was subjected to a tion of the deceased because of an would probably also have – because myocardial aortic aneurysm. In the same work of the administration of aspirin for Craven stated that none of the aspirin different purposes from the commer- infraction during the following two years (Craven 1950a). During the same year, 1950, in a treated patients faced an ictus or a cere- cialization one (off-label employment) further letter published on the “Journal bral transitory ischemic attack. During – some issues with health authorities of Insurance Medicine” he reaffirmed the the data discussion, Craven focussed as well as with the police. Craven lived same idea. Craven also stated how the on 4 points: in the good old days when a doctor, introduction of the aspirin with antalgic 1. the myocardial infarction is due to a a passionate clinician, could make scope -in his patients subjected to thrombotic developing pharmacological studies - by himself adenoidectomy and tonsillectomy- had rapidly at a coronary atherosclerosis – and were able to forever modify the seen an important increase in post- lesion level; course of Medicine. surgery bleeding cases. He also ascribed 2. aspirin process causes important Beyond the empirical effects a wider incidence in myocardic infarc- haemorrhages in subjects under- observed, it would require an explana- tion in the male population in compa- taking a tonsillectomy, therefore it tion on which elements of haemostatic/ rison to the female population due to a has a relevant antithrombotic action; haemocoagulative system the action of lesser ingestion of Aspirin for antalgic 3. subjects consuming aspirin have a acetylsalicylic acid was exercised. The scope (1950b). Finally he reports about low probability of developing a researcher who identified the aspirin myocardial infarction. target in the platelets was Dr. Harvey J. the numerous confirmations he received 48 because of a myocardial infarction on Hoffhines in an interesting article publi- from his colleagues who, due to the 4. Medical community should have Weiss from the Mount Sinai Hospital and prescription of aspirin to their patients, studied the effects of aspirin deeper School of Medicine, Dpt. Of Medicine prevented coronary thrombosis in their on coronary thrombosis. (Ematology), New York. G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 G M M Harvey J. Weiss attend the Pharmacology studies held In 1973 Vane took up a post as the by Prof. Harold Burn. Having achieved Chief of the research department of In two further articles published in a PhD in 1953 and after a short stay at Wellcome Pharmaceutics and carried on 1967 and 1968 Weiss pointed out, with the University of Yale, California he his studies. During the last months of wide experimental evidence, that the accepted a ‘senior lecturer’ position at 1975 the Vane group published three aspirin antithrombotic action was exer- the London University in 1955. There, important studies in which, for the first cised at platelets level. He noticed that he realized a new technique of biolo- time, the thromboxane A2 (the so called aspirin ingestion – not of acetylsalecythic gical dosing – the “blood bathed super- “rabbit aorta contracting substance”) as acid – provoked: 1- a significant increase fusion bioassay” – due to which he well as the prostacyclin were indicated. of bleeding time, 2- a reduced platelet made a substantial number of funda- Further, more Authors (Roth & aggregation of the connective tissue, 3- mental discoveries on the ACE angio- Majerus, 1975; Lecomte at al 1994, Wu a decrease of platelet ADP release. Weiss tensin – converting enzyme and on the 2000) demonstrated how aspirin (but not and his team also noticed how the above prostaglandins. the acetylsalicylic acid!) caused serine mentioned actions have still been In 1969, Vane together with Priscilla 530 acetylation of the COX-1 located in showing for a variable period of 4-7 days Piper reported, for the first time, the proximity of the active COX-1 (Tyrosine – even when the aspirin was not in prostaglandins and the thromboxane A2 385) site. The interposition of the circulation – which suggested aspirin (rabbit aorta contracting substance) roles acetylic residual prevents the ligament irreversible action on platelets (Weiss & in anaphylaxis (Piper and Vane, 1969). of the substrate with the active site and Aledort, 1967; Weiss et al. 1968). In 1971 Vane understood the mechanism blocks the cyclooxygenase platelet acti- Even if growing empirical evidence through which aspirin exercises its anti- vity. Having no nucleus, platelets are on the effectiveness of aspirin in coro- inflammatory, analgesic and anti-pyretic not able to synthesise proteins then they nary disease prevention and therapy was action. He demonstrated how aspirin as cannot replace the COX-1 which perma- present and Weiss’ studies had identi- well as other antiiflammatory non- nently inhibited the results. As a conse- fied the aspirin antithrombotic action steroidal drugs inhibited the cyclooxy- quence, platelets cannot produce throm- “target” – platelets - , from a biochemical genase (COX) action. This is an enzyme boxane compromising definitely the point of view it was missing the expla- allowing the synthesis of the prostaglan- possibility of the platelet itself to nation of the mechanism due to the dins responsible of the four flogosys develop thrombus’. With a similar but acetylsalecythic acid which produced its symptoms: tumor, dolor, calor et rubor. less effective – as the substrate site of effects on the haemostasis. However, by inhibiting such a key- COX-2 bond is larger and more flexible The person who found an answer enzyme in the prostaglandins synthesis, of the COX-1 (Kurumbail et al 1996) – to such a issue – by explaining the drugs like aspirin also inhibited the mechanism, aspirin inhibits the COX-2 aspirin action of molecular mechanisms formation of physiologically important (Mitchell et al 1994). Thus the antiphlo- – was Professor John Robert Vane, one prostaglandins – the one protecting the gistic, antipyretic and painkiller aspirin of the most remarkable pharmacologists gastric mucosa from chloride acid or the action requires higher doses of the one of all times and the Nobel Laureate for one maintaining kidney functions and able to achieve the platelet anti-aggre- Medicine in 1982. the one allowing platelet functions gate result. John Robert Vane when needed. The COX inhibition due There were other proposed mecha- to the aspirin can also explain the side nisms to explain the salicylic acid antiph- effects of the acetylsalicylic acid. logistic, antipyretic and painkiller actions Twenty years later, with the discovery (Xu et al, 1999; Wu 2000). Born in Tardebigge (Worchester- of a further COX enzyme (COX-2) it was John R. Vane along with Sane K. shire) on March 29, 1927, Sir John R. clear that there were two COX enzyme Bergstrőm and Bengt L. Samuelsson Vane attended the faculty of Chemistry isoforms: the COX-1 regulating homeo- were awarded the Nobel Prize in Physio- at the University of Birmingham in 1944. static physiologic functions and the logy or Medicine in 1982 for their disco- During his studies he accepted an invi- COX-2 mediating phlogistic processes veries concerning “prostaglandins and tation to move to Oxford in order to (Vane &Botting, 2003). related biologically active substances”. G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 49 G M M In 1985 he established at the Research as diabetes, hypertension, hyperchole- itself by the intestine mucosa esterase Institute “William Harvey” annexed to sterolemia, smoking, age and gender). (Patrono at al., 2005). the London Bartolomew’s Hospital Many proofs of the clinical utility of The study by Krasopoulos and his where he focussed on the COX-2 selec- aspirin have been collected in subjects colleagues shows rates between 16-30% tive inhibitors and the interactions affected by ischemic cardiopathy. The of between nitric oxide and endothelin. He effectiveness of daily low dose treatment patients have a risk four times higher of subjects. These died on November 19, 2004 due to post- (75-150mg) in the secondary prevention developing cardiovascular, cerebrova- traumatic pulmonary complications of patients affected by coronopathy was scular or just vascular diseases in compa- First large-scale studies on the employment of aspirin in cardiovascular diseases The first large scale study aimed to examine the effectiveness of aspirin in the prevention of finally defined in 2002 through a meta- rison to the subjects sensitive to aspirin. analysis of 65 studies. Such analysis Unfortunately they will not have any pointed out how in coronopathic or benefits from further treatment with cerebrovascular disease patients, aspirin other platelet inhibitors (tirofiban, clopi- reduces the non-fatal myocardial infarc- dogrel) (Krasopoulos et al., 2008). tion risk of the 35% and the one of Therefore the aspirin resistance repre- serious vascular events of 18%. (Antith- sents a serious and unsolved issue in rombotic trialists, 2002). the secondary prevention of myocardial cardiovascular In 1980, the FDA (Food and Drugs diseases was done by the Physicians’ Administration) authorized the use of Health Study which employed 22071 aspirin post ischemic stroke; in 1985 it male doctors with an average age also approved the use after myocardial between 40-48. For a 5 year period infarction and in 1996 also in acute infarc- subjects, split into 2 groups, had been tion therapy (Fuster & Sweeny, 2011). infarction and ischemic stroke. Future perspectives While the role of aspirin in the taking either 325mg of aspirin, or a secondary prevention of vascular throm- placebo. Preliminary data was published bosis events is widely recognised, the in 1988 while the definitive one, the year The resistance to aspirin primary ASA prevention is only validated in high risk subjects. The current studies after (The Steering Committee of the Research Aspirin is, at present, one of the most are aimed at improving the indications Group 1988, 1989). The outcomes left important drugs in the secondary preven- of the ASA employment in primary no doubts: the group consuming aspirin tion of coronary disease. The individual prevention (De Caterina & Renda, 2012). had myocardial infarction incidence reaction to treatment is not always The so called aspirin “Third Era” i.e. rates reduced by 44% (p<0.00001) constant. In patients treated with aspirin the primary (Thun et al., 1993) and compared with the placebo group. the inhibition of platelets measured with secondary (Lai & Liao, 2013) preven- Physicians’ Health Study Unexpectedly, the results of this a laboratory test is variable and many tion of neoplasms particularly of the American study found just a partial subjects treated with acetylsalicylic acid colon is now opening renewing, once confirmation and in a contemporaneous will face cardiovascular events. again the indications of this old but British study lasting 6 years on a sample of 5139 UK doctors (Peto et al, 1988). Possible causes of aspirin “resi- portentous drug. stance” are the residual COX-1 and COX- prevention 2 production of thromboxane, by the studies, a sphere in which aspirin utility increased platelet turnover or by genetic is nowadays recognised just in subjects polymorphisms as well as by the scarce with a high ischemic risk (at 10 adherence of patients following treat- Authors would like to express their years>20%). Such risk is calculated based ment (Kasmeridis et al., 2013). Moreover gratitude to Cristiano Michelangelo on the “Heart Project” (“Progetto Cuore”) the bioavailability of aspirin could be Ferretti, from Rome for the realization of the Istituto Superiore di Sanità (Italian reduced by the concurrent consumption of the portrait of Mr. L.L. Craven and to National Institute of Health) which takes of inhibitors of the proton pump Gianmarco into account some high risk factors such because of the inactivation of the protein Giovanni Rotondo, for the IT support. They 50 aspirin-resistant were primary G Med Mil. 2014; 164(1): 37-50 Acknowledgements Mischitelli, from San