Valutazione della biodiversità in popolazioni di quinoa (Chenopodium quinoa Willd.) in ambiente Mediterraneo G. De Santis*, A. Rascio, T. D’Ambrosio, L. D’Angelo, M. Fragasso, C. Maddaluno, M. Mucci, M. Rinaldi CRA – Centro di Ricerca per la Cerealicoltura S.S. 673 km 25,200 – 71122 Foggia Corresponding author: [email protected] Riassunto Il presente studio è stato condotto per valutare ed individuare, in linee di quinoa (Chenopodium quinoa Willd.), di diversa provenienza, alcuni genotipi superiori per produzione e qualità e ben adattabili al clima Mediterraneo. A tal fine, 25 linee di Chenopodium quinoa, 4 linee di C. giganteum e 1 linea di C. berlandieri subsp. Nuttalliae, sono state valutate per la produzione in seme, per alcuni caratteri morfologici e qualitativi in un ambiente del Sud Italia per un periodo di 2 anni, con semina primaverile. Tra i genotipi valutati, sono state osservate variazioni significative per tutti i caratteri esaminati. La resa in seme oscillava tra 0.11 e 3.05 t ha-1, con rendimenti più elevati per le linee cilene. Il contenuto in proteine dei semi variava tra 15.8 e 19.8%, mentre la fibra totale tra il 9.4 e il 21.3%. Le stime dell’ereditabilità sono state relativamente elevate per quasi tutti i caratteri considerati, sebbene i valori più elevati siano stati ottenuti per la fibra dietetica insolubile (0.94) e per YPC (0,92). Quasi tutti i caratteri morfologici, mostravano associazioni positive con la produzione di seme, al contrario dei caratteri qualitativi. Di questi, il carattere proteina mostrava il valore più alto (-0.56**). I risultati hanno evidenziato un’ampia variabilità genetica per quasi tutti i caratteri morfologici e qualitativi e la individuazione di genotipi superiori da utilizzare, in un futuro programma di selezione, direttamente come genitori per lo sviluppo di varietà altamente produttive, ben adatte all'ambiente Mediterraneo, da utilizzare per lo sviluppo di nuovi alimenti sani. Parole chiave: Chenopodium quinoa; produzione seme; proteine; fibre; concentrazione pigmento giallo (YPC); quercetina; ereditabilità; Abstract The present study was undertaken to investigate germplasm lines of quinoa (Chenopodium quinoa Willd.) to select superior genotypes for production and quality traits that are well adapted to the Mediterranean climate of southern Italy. For this purpose, 25 germplasm lines of Chenopodium quinoa, 4 lines of C. giganteum and 1 line of C. berlandieri subsp. Nuttalliae, from different origins were evaluated for seed yield, morphological and quality traits in a Southern Italy environment over a 2-year period, with spring sowing. Significant variations for all traits were seen among the genotypes evaluated. The seed yield ranged from 0.11 to 3.05 t ha-1, with higher yields seen for 10 Chilean and one US line. Seed protein ranged from 15.75 to 19.84%, while the total dietary fiber (TDF) ranged from 9.4 to 21.3%. Seed yellow pigment concentration (YPC), was in the range of 10−18 µg/g. Heritability estimates were relatively high for almost all of the traits considered, although the highest heritability was obtained for seed insoluble dietary fiber (0.94) and YPC (0.92). Almost all the morphological traits showed significant positive associations with seed yield, while the quality traits were negatively correlated with seed yield, with seed protein showing maximum value (-0.56**). X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 426 The results indicated superior genotypes to be used, in a future selection program, directly as parents for developing highly yielding varieties, well adapted to the Mediterranean environment that will be used for the development of new healthy foods. Keywords: Chenopodium quinoa; seed yield; protein; dietary fiber; yellow pigment concentration; heritability; correlation. Introduzione La quinoa (Chenopodium quinoa Willd.), è uno pseudo-cereale appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee, originaria degli altopiani Andini, dove è coltivata fino a 4000 m. s.l.m. e, dove rappresenta una delle principali colture alimentari. E’ una specie autogama (10% interincrocio) (Tajlor e Parker, 2002), particolarmente interessante per il suo alto valore nutrizionale, legato principalmente all'elevato tenore di proteine (14-20%), aminoacidi essenziali, acidi grassi insaturi (linoleico e linolenico) e antiossidanti, che sono almeno 5 volte superiori a quelli delle farine di cereali. La quinoa è anche una buona fonte di amido e fibra alimentare e contiene quantità relativamente elevate di vitamine e minerali e, ferro e calcio. Inoltre, a causa dell’assenza delle proteine del glutine, la quinoa può essere utilizzata per produrre prodotti a base di cereali glutenfree, risultando quindi un alimento idoneo nella dieta degli individui affetti dal morbo celiaco, nonché di coloro che sono allergici al frumento. In effetti, la quinoa è un alimento completo e versatile, che può essere utilizzato e preparato in diversi modi, come granella intera o farina, cibi dolci o salati e bevande, offrendo così un ampio potenziale per future applicazioni tecnologiche (pasta, pane, birra, cereali da colazione, biscotti, concentrati di proteine). Diversi studi hanno indicato la possibilità di aggiungere, in parte o totalmente, farina di quinoa nella preparazione della pasta, caratterizzata da una composizione aminoacidica poco equilibrata e povera di determinate sostanze nutritive, per ottenere così una pasta con valori nutrizionali più elevati e migliori, rispetto alla tradizionale pasta di semola Marconi e Carcea (2001).Tra gli antiossidanti naturali, quercetina e carotenoidi, pigmenti giallo-arancio, sono considerati sostanze efficaci per la prevenzione di malattie infiammatorie (aterosclerosi, cancro, diabete, ecc.). La quercetina, quasi del tutto assente nel grano duro e cereali comuni (segale, avena, orzo, ecc), (Shahidi e Naczk, 1995), è particolarmente abbondante nella quinoa e, per il suo effetto inibitorio sulla crescita delle cellule tumorali, potrebbe essere un componente dei farmaci chemioterapici, e, quindi, essere un ingrediente importante nello sviluppo di nuovi alimenti a base di cereali, con migliorato valore salutistico. Valutare la concentrazione del pigmento giallo (YPC), principalmente dovuta all’accumulo di xantofille e caroteni, è un criterio di particolare importanza per determinare la qualità commerciale e nutrizionale di prodotti finali, come la pasta ed è un carattere qualitativo di grande interesse per la valutazione di materiali genetici, Di Gesù et al. (2009). Grazie alle sue caratteristiche nutrizionali e alle sue ampie capacità di adattamento a differenti condizioni pedoclimatiche (zone aride o umide; ambienti freddi o caldi; suoli acidi o alcalini), diversi Paesi hanno iniziato a promuoverne la ricerca per la sua introduzione. Sebbene la quinoa sia ben diffusa in molte regioni del Nord Europa (Inghilterra, Danimarca, Olanda, Svezia Finlandia), in cui è stato possibile rilasciare nuove varietà, ben adattate alle condizioni climatiche locali, solo nel 1993 è stata introdotta in Italia. Tuttavia, risultati sperimentali, dettagliati, sulla variabilità ed ereditabilità relativa alle principali caratteristiche morfologiche e qualitative di questa specie, in ambiente Mediterraneo, sono del tutto assenti. Materiali e metodi La prova è stata condotta nel biennio 2009-2010 a Foggia (sud Italia: 41° 28' N; 15° 34' E; 76 m slm), presso il Centro Ricerche per la Cerealicoltura. La semina, primaverile (1-10 aprile) in entrambi gli anni, è stata effettuata in seminiere di polistirolo riempite con miscela di torba e perlite. X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 427 Le piantine, a 15 giorni dall’emergenza sono state trapiantate in campo (terreno a tessitura argillolimosa di origine alluvionale) in parcelle di 1.5 m2 (3 file lunghe 1 metro e distanti 50 cm),10 piante/fila, pari ad una densità di semina di 20 piante/m2), secondo uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 3 repliche. La prova è stata concimata in autunno, con 200 kg ha-1 di concime 18/46 (18% N, 46% di P2O5, in peso) e durante la fase vegetativa, con 200 kg ha-1 NH4NO3 (34% N). L'irrigazione è stata fornita al momento del bisogno. Il controllo delle infestanti è stato gestito dalla rimozione manuale in caso di necessità. La raccolta, scalare, è stata eseguita tra il 15 luglio e il 20 agosto di ciascun anno di prova. La collezione consisteva di 30 accessioni di Chenopodium spp. di cui 25 di C. quinoa (Q), 4 di C. giganteum (CG), 1 di C. berlandieri (CB) di diversa provenienza (Cile-Bolivia-Messico-Argentina-USA-India) e una varietà commerciale di C. quinoa, come controllo (cv. Regalona Baer). Per ciascun anno di prova, sono stati rilevati i seguenti caratteri morfologici e qualitativi: epoca di fioritura e maturazione (espressa in giorni dalla data di emergenza –GDE- alla data in cui il 50% delle piante erano allo stadio di fioritura e maturazione del seme, rispettivamente); altezza pianta (espressa in cm, dal livello del terreno all’inserzione dell’infiorescenza sullo stelo principale); produzione (seme e biomassa); peso 1000 semi; proteine (N x 6,25; metodo Kjeldhal), fibre solubili e insolubili, metodo AOAC 991.43 (1997); concentrazione del pigmento giallo (Yellow Pigment Concentration - YPC), (metodo AACC 14-50 (2000); quercetina, (metodo Mattila et al. (2000), modificato). Risultati e discussioni I dati mostrano l’esistenza di un’ampia variabilità tra le accessioni, per tutti i caratteri valutati (Tab. 1). L’harvest index e la produzione di seme hanno mostrato i valori più elevati (CV = 87 e 73 %, rispettivamente), seguiti dalla produzione di sostanza secca (CV = 49%). Delle 30 linee valutate, solo 12 linee (quasi tutte di origine Cilena), hanno mostrato una resa di seme superiore alla media (1.64 ± 1.24 t ha-1), ma di queste, tre linee erano anche al di sopra della media produttiva della varietà R. Baer (2,65 t ha-1); al contrario, ben 8 linee non hanno prodotto seme. A causa della loro diversa sensibilità al fotoperiodo, queste 8 linee non hanno raggiunto la maturità fisiologica o non hanno completato l'antesi fino all'inizio di settembre. Per la produzione di sostanza secca, (range compreso tra 383 e 1870 g m-2), i valori pìù elevati sono stati ottenuti per le linee di C. giganteum , che hanno mostrato valori abbastanza elevati anche per la maggior parte dei caratteri morfologici, caratterizzandosi quindi come buone produttrici di biomassa. Anche per l’epoca di maturazione il comportamento dei genotipi è stato molto variabile con un’oscillazione dei valori compresa tra 108 e 136 gg, indicando la presenza di accessioni più “precoci” nel gruppo C. quinoa ed altre più “tardive” nel gruppo C. giganteum. I dati relativi al contenuto in proteine, fibre totali e carotenoidi, di ogni singola accessione (Tab.1) evidenziano che, quasi tutte le accessioni hanno valori, per questi caratteri, superiori alla cv. R. Baer. Esiste un’ ampia variabilità anche per i caratteri qualitativi, variabilità che potrà essere sfruttata per successivi programmi di selezione. In particolare, il contenuto proteico del seme ha un range compreso tra 16 e 19%, con un basso CV (10%), mentre, le fibre totali presentano un range compreso tra 9.0 e 21.0% con valori di CV modesto (22%) e, la concentrazione dei pigmenti gialli presenta un range tra 9.75 µg/g, per l’accessione Q16 e, 18.74 µg/g, per la Q28. Il contenuto in quercetina (range tra 45 e 150 µg/g), infine, per quasi tutte le linee di quinoa, è risultato significativamente più alto nel 2010 (annata più secca), mentre il contrario si è osservato nella cv. R. Baer, indicando che esiste una significativa interazione genotipo x ambiente per la capacità di accumulo di quercertina nel seme di quinoa (Fig. 1). Le stime di ereditabilità sono state relativamente alte per tutti i caratteri, eccetto per l’altezza pianta alla maturazione e le proteine del seme (33 and 57%, rispettivamente). I valori più X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 428 alti sono stati ottenuti per i caratteri fibra insolubile (94%) e concentrazione del pigmento giallo (92%), seguiti dalla produzione seme e sue componenti che superavano l’80%. Per quanto riguarda le correlazioni, la produzione di seme/pianta risulta correlata con tutti i caratteri morfologici, tranne che con l’altezza alla fioritura (Tab. 2). In particolare, la correlazione è positiva con il peso 1000 semi il peso secco/pianta e l’HI (0.68**, 0.49** e 0,78**, rispettivamene), negativa, con l’altezza pianta alla maturazione (-036**) e con tutti i caratteri qualitativi, proteine, fibre insolubili e pigmento giallo (-0.43**, -0.42**, -0.26*, rispettivamente). L’ampia variabilità genetica per quasi tutti i caratteri morfologici, qualitativi e produttivi, valutati, suggerisce la possibilità di selezionare genotipi superiori da utilizzare nei programmi di miglioramento genetico. In particolare, è stato possibile individuarne alcuni particolarmente adatti all’ambiente di coltivazione, aventi modeste esigenze idriche ed elevate rese in sostanza secca e/o seme. Le accessioni con i valori più elevati per entrambi i caratteri produttivi (sostanza secca e seme) sono risultate essere la Q12, Q18, Q19, Q21, Q22, Q26, Q27 e Q29, quasi tutte di provenienza Cilena. I genotipi provenienti dal Cile, infatti, sembrano essere i più adatti all’ambiente di prova, in quanto caratterizzati da un moderato sviluppo vegetativo, in termini di altezza e peso secco pianta, ma da una maggiore e più costante produzione di seme/pianta, uguale o superiore alla produzione della cv. R. Baer, usata come varietà di controllo. Questi genotipi, sembrerebbero più idonei per l’alimentazione umana, a differenza di quelli provenienti dalla Bolivia e Perù, con piante più alte e fogliose e, quindi, più idonei per l’alimentazione animale (utilizzo foglie e steli). Bibliografia AACC (American Association of Cereal Chemists), 2000: AACC Official Method 14-50. In: Approved Methods of the American Association of Cereal Chemists, tenth ed. St. Paul, MN, USA. AOAC (Association of Official Analytical Chemists), 1997: AOAC Official methods of analysis (16th ed). Gaithersburg, MD, USA: Association of Official Analytical Chemists. Casini, P., and C. Proietti, 2002. Morphological characterization and production of quinoa genotypes (Chenopodium quinoa Willd.) in the Mediterranean environment. Agricoltura Mediterranea 132:15-26. Di Gesù, A.M., Platani C., Cattivelli, L., Mangini G., and A. Blanco 2009. Genetic variability in yellow pigment components in cultivated and wild tetraploid wheats. Journal of Cereal Science 50: 210-218. Marconi, E., and M. Carcea, 2001: Pasta from non-traditional materials. Cereal Foods World 4: 522-530. Mattila et al., 2000. Determinations of flavonoids in plant material by HPLC with diode array and electro array detections. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 48, 5834-5841. Shahidi F. and M. Naczk, 1995. Food phenolics. Lancaster, USA: Thchnomic Publishing Co., Inc.. Taylor, J.R.N., and M.L. Parker 2002. Quinoa. In: Pseudocereals and Less Common Cereals, Grain Properties and Utilization Potential (edited by P.S. Belton & J.R.N. Taylor). Pp. 93–122. X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 429 Figura 2. Variabilità morfologica per caratteristiche dell’infiorescenza e dei semi (sostanze pigmentate) in genotipi di quinoa (Chenopodium quinoaWilld.) X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 430 Tabella 1. Media ± errore standard (S.E.), coefficiente di variabilità (CV%) ed ereditabilità, per i caratteri morfologici e qualitativi in Chenopodium (%) CB9 Mexico 638 122 122 - - - - - - CG13 California, USA 1850 128 185 0.85 0.11 16.23 - 9.53 CG2 India 1818 121 134 - - - - - CG3 USA 1663 127 95 - - - - - CG5 Taiwan 1870 133 171 0.91 2.04 19.84 - 21.27 Q1 New Mexico, USA 1635 132 131 1.89 1.54 16.01 15.79 14.20 Q10 Chile 1586 112 130 1.15 0.95 18.06 18.18 13.32 Q11 Jujuy, Argentina 739 115 111 - Q12 Colorado, USA 1226 107 108 3.51 Q14 Los Lagos, Chile 630 113 105 0.89 Q15 La Araucania, Chile 1233 132 125 1.27 Q16 Jujuy, Argentina 726 117 105 1.54 Q17 Bio-Bio, Chile 1629 113 115 1.95 Q18 Maule, Chile 1203 108 106 2.60 Q19 Bio-Bio, Chile 1449 115 121 2.23 Q20 Bio-Bio, Chile 903 115 123 1.17 Q21 Bio-Bio, Chile 1194 111 116 2.58 Q22 Chile 1098 111 128 1.94 Q23 Chile 1316 113 118 1.78 Q24 Chile 1503 118 142 1.43 Q25 Chile 1384 112 109 2.28 Q26 Chile 1341 111 122 2.30 Q27 Chile 1346 109 111 2.46 Q28 Chile 1581 115 125 1.80 Q29 Chile 1239 114 110 2.29 Q30 Puno, Perù 554 135 108 0.78 Q4 Chile 1244 116 132 0.81 Q6 Bolivia 861 115 114 - Q7 Perù 639 113 109 - Q8 Perù 382 118 111 - R. BAER Chile Mean ± S.E. 1185 1216.0±53.81 108 119.1±0.97 103 121.1±2.55 2.20 1.78±0.07 0.02 0.10 0.09 0.07 0.31 0.05 0.02 0.03 0.12 0.25 0.17 0.24 0.17 0.14 0.06 0.19 0.17 0.18 0.08 0.27 0.03 0.26 49.30 9.25 23.54 37.89 0.14±0.01 86.56 - - 0.33 ± 0.13 0.76 ± 0.19 0.86 ± 0.23 Origine CV % Ereditabilità Sostanza Secca Epoca Maturazione Altezza Pianta Peso 1000 semi (g m-2) (gg) (cm) (g) Harvest index Pigmento giallo seme (µ g-1) Codice Produzione seme Proteine seme (t ha-1) X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 431 Fibra totale seme (%) - - - - 3.05 16.81 12.55 9.60 0.30 16.87 15.06 13.10 0.32 18.27 14.77 14.85 9.75 14.66 0.35 17.90 1.85 15.75 14.81 12.54 3.01 16.65 14.03 11.85 2.18 17.04 15.73 14.31 0.73 18.64 12.36 13.57 2.30 16.39 15.18 9.35 2.01 17.77 13.93 14.14 1.66 16.81 13.80 13.65 0.79 17.05 16.15 18.97 2.63 19.04 15.23 13.90 2.15 15.98 13.26 9.51 2.87 15.96 16.51 14.65 1.07 18.68 18.74 13.53 2.75 16.21 13.39 14.06 - - - - 0.37 19.16 14.03 15.99 - - - - - - - - - - - - 2.65 1.64 ±1.24 16.03 17.48 ± 0.18 12.05 14.66 ± 0.68 11.54 13.14 ± 0.35 72.70 10.13 0.84 ± 0.21 0.57 ± 0.14 40.51 0.92 ± 0.27 0.94 ± 0.23 22.44 0 432 Figura 1. Contenuto in quercetina del seme in Chenopodium X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma (Chile) R.BAER (Chile) Q28 (Araucana, Chile) Q24 (Bio-Bio,Chile) Q20 (Chile) Q27 (Bio-Bio,Chile) Q17 (New Mexico,USA) Q1 (Chile) Q22 (Chile) Q4 (Los Lagos,Chile) Q26 (Maule,Chile) Q18 (Chile) Q29 (Colorado,USA) Q12 (Chile) Q10 (Bio-Bio,Chile) Q21 (Bio-Bio,Chile) Q19 (Chile) Q23 (Chile) Q25 Quercetin content ( µg/g) 200 2009 2010 150 100 50 Tabella 2. Coefficienti di correlazione genotipica tra i caratteri in Chenopodium Produzione Seme/Pianta (g) Epoca Fioritura (gg) Epoca Maturazione (gg) Altezza Pianta Fioritura (cm) Altezza Pianta Maturazione (cm) Peso 1000 Semi (g) Epoca Fioritura Epoca Maturazione Altezza Pianta Fioritura (cm) Altezza Pianta Maturazione (cm) Peso 1000 Semi (g) (gg) (gg) 0.23* -0.21* -0.04 -0.36** 0.68** 0.47** -0.63** -0.53** 0.08 -0.38** -0.14 0.57** PesoSecco Pianta Harvest index Produzione Seme Proteine Seme (%) Fibre Solubili Seme (%) Fibre Insolubili Seme (%) (t ha-1) 0.78** 0.91** -0.43** -0.20 -0.18 0.44** 0.32 -0.47** 0.03 -0.22* -0.31** 0.06 -0.06 -0.10 -0.05 -0.08 0.11 -0.22* -0.13 0.31** -0.25* 0.09 -0.55** -0.44** 0.57** 0.16 (g) 0.49** 0.36** Peso secco pianta (g) Harvest index (µ g-1) Produzione Sostanza Secca (g m-2) -0.42** -0.26* 0.25* -0.05 -0.22* 0.23* 0.29** -0.14 0.05 0.08 0.04 0.09 -0.11 0.51** 0.02 0.22* 0.33** -0.04 0.67** -0.41** -0.31** -0.36** 0.36** -0.22* -0.30** -0.13 0.88** -0.57** -0.16 -0.36** -0.35** 0.19 -0.56** -0.13 -0.35** -0.23* 0.36** 0.03 0.23* 0.31** -0.39** -0.01 0.04 -0.22* 0.13 0.10 Produzione Seme (t ha-1) Proteine Seme (%) Fibre Solubili Seme (%) Fibre Insolubili Seme (%) Concentrazione Pigmento Giallo (µ g-1) Pigmento Giallo -0.14 0.22** 0.03 0.74** 0.13 X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 433 X Convegno Nazionale sulla Biodiversità Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma, 3-­‐5 se=embre 2014 X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-5 settembre 2014 Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma ATTI A cura di: G.Rossi, E.Alba, A.Benedetti, G.Bucci, C.Ciaccia, C.Pacucci, F.Pinzari, G.Scarascia Mugnozza X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-5-settembre 2014 - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma Atti del Convegno A cura di G. Rossi, E.Alba, A.Benedetti, G.Bucci, C.Ciaccia, C.Pacucci, F.Pinzari, G. Scarascia Mugnozza In copertina: Foto di Anna Benedetti Copyright © 2014 CRA-Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo ISBN 978-88-97081-76-0 Ogni autore è responsabile del contenuto del proprio contributo, per tanto i curatori declinano ogni responsabilità in merito. L’elaborazione dei testi anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze. X CONVEGNO NAZIONALE SULLA BIODIVERSITA’ 3-­‐5 settembre 2014, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma