Bosnia-Erzegovina Questo territorio, abitato da traci e illiri, fu conquistato dai romani e quindi dai goti. Annesso all’Impero d’Oriente nel VI secolo, fu popolato dagli slavi. Nel XIII secolo passò sotto sovranità ungherese e, tra il 1463 e il 1878, sotto quella turca. Agli inizi del XX secolo fu annesso all’impero austro-ungarico e partecipò alla formazione del regno di Iugoslavia. O A Bihac´ G M. Crni Un r m1604 ec a A L P 1961 Klekovaca Dinara 1831 I D I N Sav a o z 978 ara Banja Luka Darventa b Vr BELGRADO a sn M Doboj BOSNIA- Brcko aj Tuzla B o s n i a Vlasić 1943 e v915 ic a -ERZEGOVINA 1907 Vitorog A A Cin R 2006 car ani SARAJEVO ca Konjic 2228 Maglić 2386 Ne I C H E Vr ret va ˇ Plocno E r z e g o v i n Bj Mostar r 1537 Zep Visoko 2112 S E R B I A Vlasenica Javo Zenica Bugojno Bijeljina Drina Prijedor I D K Z Bo R as C Sana Nome ufficiale Bosna i Hercegovina Forma di governo Repubblica federale Capitale Sarajevo Superficie 51 209 km2 Popolazione 3,9 milioni Densità 76 ab./km2 Popolazione urbana 46% Vita media M 72 / F 77 Lingua Bosniaco, serbo-croato Religione Musulmani sunniti 43%, ortodossi 30%, cattolici 18% Reddito nazionale lordo pro capite 2980 $ Moneta Marco convertibile a tasso fisso con l’euro elas 1867 nic rin a Foca a a Vi d u 1419 sa Ljubinje MONTENEGRO Trebinje PODGORICA M A R A D R I A T I C O km 0 SCALA 1 : 4 000 000 ALBANIA 200 POSIZIONE La Bosnia-Erzegovina, fino al 1992 una delle repubbliche federali della Iugoslavia, è situata nella Penisola Balcanica. A nord e a ovest confina con la Croazia. A ovest si affaccia per un brevissimo tratto (circa 22 km) sul Mare Adriatico. A est confina con Serbia e Montenegro. 1 Le cascate di Kravica sul fiume Trebizat. Le rocce calcaree favoriscono i fenomeni carsici, come lo sprofondamento dei fiumi e la formazione di grotte. R. Czupryniak/Shutterstock CARATTERISTICHE FISICHE La Bosnia-Erzegovina ha una superficie di 51 209 km2. Il territorio è in prevalenza montuoso, marcato a ovest dalle Alpi Dinariche che lo separano dalla regione croata della Dalmazia. Il terreno è in prevalenza di tipo carsico [ 1 ]. La fascia settentrionale è invece pianeggiante. Tra i fiumi, Sava, Drina e Bosna scorrono verso nord e sono tributari del Danubio; la Neretva, a sud, sfocia nell’Adriatico. CLIMA E VEGETAZIONE Il clima è continentale con estati calde e inverni rigidi. Nella parte meridionale è di tipo mediterraneo. Le precipita- Copyright © 2008 Zanichelli Editore SpA, Bologna [7047] Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Dinucci GEOGRAFICAMENTE essenziale © Zanichelli 2010 Europa meridionale • Bosnia-Erzegovina 1 G. L. Scarfiotti/Image Bank Sarajevo, un tempo città multietnica, è cambiata dopo la guerra del 1992-95 durante la quale fu assediata dalle forze serbobosniache. Oggi è una città a prevalenza musulmana. 2 POPOLAZIONE Il territorio della Bosnia-Erzegovina è stato colpito più di ogni altro dai conflitti scaturiti dalla dissoluzione della Iugoslavia. Dal 1992 al 1995 in una violenta guerra civile si sono scontrati gruppi etnici e religiosi che fino ad allora vivevano pacificamente nel territorio. Al termine del conflitto il paese ha assunto un assetto federale, da un lato la Federazione croato-musulmana con il 51% del territorio e dall’altro la Repubblica serba Srpska. Attualmente il paese, con circa il 40% di disoccupati, è una delle regioni più povere della ex Iugoslavia. La città più importante e popolosa è la capitale Sarajevo, con 428 000 di abitanti [ 2 ]. Dalla fine della guerra c’è stata un’intensa opera di ricostruzione. La seconda città per numero di abitanti è Banja Luka (220 000 ab.) a nord, diventata la capitale della Repubblica serba. Altra città è Mostar (105 000 ab.) [ 3 ] a sud, uscita quasi completamente distrutta dalla guerra del 1992-95 e oggi in via di ricostruzione. Mostar, durante la guerra civile, fu bombardata dai croati che distrussero lo storico ponte in pietra sulla Neretva. Oggi è abitata dalle comunità croata e musulmana. ATTIVITÀ ECONOMICHE I lavoratori occupati sono così distribuiti: 55% nei servizi, 30% nell’industria, 15% nell’agricoltura. Nelle fertili pianure del nord crescono cereali, nel sud alberi da frutto e viti, ma non in quantitativi sufficienti. Le campagne però stentano a risollevarsi dalle distruzioni della guerra a causa anche della presenza di mine. Consistenti invece le risorse forestali e la pastorizia. Il sottosuolo è ricco di ferro, carbone, lignite. L’industria ha un certo rilievo nei settori siderurgico, del legno e dei beni di consumo di prima necessità. La rete stradale e ferroviaria, fortemente danneggiata dagli eventi bellici, è stata in parte ricostruita per consentire la libera circolazione di persone e merci, ma non è ancora soddisfacente. Gli aeroporti internazionali si trovano presso le città di Sarajevo e Mostar. L. Zugna/Image Bank zioni sono abbondanti, soprattutto nella zona nordoccidentale. Quasi la metà del territorio è ricoperta di boschi e prati. L’abbondante vegetazione decresce a mano a mano che si scende verso sud. La più importante area protetta è il Parco nazionale di Kozara istituito nel 1967 nel nord della Bosnia. 3 Copyright © 2008 Zanichelli Editore SpA, Bologna [7047] Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Dinucci GEOGRAFICAMENTE essenziale © Zanichelli 2010 Europa meridionale • Bosnia-Erzegovina 2