Nome: Bosnia ed Erzegovina Posizione geografica: Balcani occidentali. Confini: è compreso tra Croazia (Nord), Serbia (Est) e Montenegro (Sud-est). A ovest le Alpi Dinariche lo separano dal Mar Adriatico, sul quale si affaccia con un breve tratto costiero (Circa 20 Km). Caratteristiche del territorio: il paese è costituito da due regioni storiche (Bosnia a nord e Erzegovina a sud). Il territorio è in gran parte montuoso e ricoperto da fitti boschi e foreste. L’unica parte pianeggiante è la valle del fiume Sava. Il Fiume principale è il Sava che in parte segna il confine con la Croazia. Verso questo fiume affluiscono quasi tutti i corsi d’acqua (tra cui il Drina e il Bosna). Clima: è di tipo continentale. Caratteristiche economiche: Settore primario: l’agricoltura è poco produttiva, più importante è l’allevamento (ovino e bovino) e lo sfruttamento forestale. Settore secondario: l’industria è in ricostruzione grazie ai contributi e agli investimenti di paesi stranieri tra cui Croazia, Slovenia, Germania e Italia (principale patner commerciale della Bosnia) Settore terziario: poco sviluppato. L’economia del paese principalmente dipende dagli aiuti internazionali e dalle “rimesse”, cioè dall’invio di denaro da parte dei molti emigrati all’estero. Caratteristiche politiche/amministrative, forma di governo: Repubblica federale formata dalla Federazione croato-musulmana (capitale Sarajevo); dalla Repubblica serba di Bosnia (capitale Banja Luka) e dal Distretto autonomo di Brčko. Capitale: Sarajevo, con 602000 abitanti la città conserva quartieri di carattere turco e un centro storico di impronta austriaca. Citta principali: Banjna Luka che con 165000 abitanti è la seconda città del paese e Mostar (111000 abitanti). Principali attrattive turistiche o usi costumi e tradizioni: a Sarajevo c’è la presenza di campanili di chiese cristiane e moschee islamiche che testimoniano il carattere multietnico di Sarajevo. Nella città di Mostar si trova l’antico ponte sul fiume Narenta che univa la parte croata a quella musulmana. È stato ricostruito nel 1994 ed è considerato un simbolo della pacifica convivenza di culture e religioni diverse.