sabato 9 febbraio 2013 ore 17 Ridotto del Teatro
Dedicato a Ennio Pastorino
(1935-2011)
LUIGI DI ILIO
pianoforte solista
BALDASSARRE GALUPPI
Sonata in Do maggiore n. 5:
Andante – Allegro – Allegro assai
MUZIO CLEMENTI
Sonata in Si bemolle maggiore Op. 12 n. 1:
Presto - Larghetto con espressione - Allegretto con XI variazioni
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sonata Op. 26 in La bemolle maggiore:
(dedicata al Principe Carlo von Lichnowsky)
Andante con Variazioni - Scherzo (Allegro molto) - Marcia Funebre sulla morte di un Eroe
Maestoso andante - Allegro
FRANZ SCHUBERT
Sonata in La maggiore Op. 120 (D 664):
Allegro moderato – Andante - Allegro
Il Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara ospita il concerto del pianista Luigi Di Ilio,
docente di pianoforte presso il Conservatorio di Ferrara e interprete assai noto al
pubblico cittadino. Il recital sarà dedicato alla memoria del pianista e didatta Ennio
Pastorino, prezioso testimone della lezione di Benedetti Michelangeli, che tanta
importanza ha avuto nella formazione artistica e culturale del M° Di Ilio. Filo conduttore
del programma sarà l'evoluzione della forma sonata nel repertorio per tastiera dal
Settecento al Romanticismo maturo, a partire dalla Sonata in Do maggiore n. 5 del
compositore e organista veneziano Baldassarre Galuppi (1706-1785). A seguire la Sonata
in Si bemolle maggiore op. 12 n. 1 di Muzio Clementi (1752-1832), tra i primi a dedicarsi al
pianoforte moderno, sia come interprete, sia come compositore. Il giovane Mozart, nel
1782 presso la Corte di Joseph II a Vienna, ascoltò la Sonata in Si b; il tema principale del
Presto iniziale lo colpì a tal punto che, più tardi, lo impiegherà nel Singspiel Die Zauberflöte
(prima rappresentazione a Vienna nel 1791). La seconda parte del Concerto si aprirà con
la Sonata n. 12 in La bemolle maggiore op. 26 di Ludwig van Beethoven (1770-1827),
composta tra il 1800 e il 1801 e nota con il sottotitolo di Marcia Funebre, in riferimento al
terzo movimento. Nell'Andante di apertura l'autore rinuncia al tradizionale assetto della
forma sonata bitematica e tripartita, a vantaggio di una struttura più libera basata
sull'elaborazione tematica. Conclude il pomeriggio la celebre Sonata n. 15 in la maggiore op.
120, composta nell'estate del 1819 da Franz Schubert (1797-1828); nel primo tempo,
Allegro moderato, il modello beethoveniano della forma sonata costruita sul contrasto
tematico è superato, lasciando spazio a due temi di carattere affine, cantabile e soave.
Una forma sonata più convenzionale ritorna nell'Allegro conclusivo, seppur l'attenzione
maggiore sia riservata al celebre secondo tema.
Il pianista abruzzese Luigi Di Ilio ha un repertorio che spazia da Bach ai contemporanei, con
una predilezione per la musica francese (in particolare per Claude Debussy, di cui ha in
repertorio tutta l’opera pianistica) e spagnola (Isaac Albeniz ed Enrique Granados). Si forma
sotto la guida di Lucia Passaglia, già allieva di Benedetti Michelangeli, diplomandosi con il
massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Pescara. Prosegue gli studi all'Accademia
Musicale Chigiana di Siena, con Guido Agosti per il pianoforte e Riccardo Brengola per la
musica da camera, ottenendo il prestigioso Diploma d'Onore. Vince importanti premi nazionali
tra cui “Premio Martucci”, “Premio Rendano”, “Premio Cata Monti”, “Premio Lorenzi” (duo
pianistico per due pianoforti), “Rassegna dai Conservatori” indetta dal Teatro alla Scala di
Milano con il pianista Ermindo Polidori. Goffredo Petrassi gli conferisce un premio speciale in
occasione di un concorso sulla musica del Novecento. Insieme al violinista Fabio Biondi incide
per l’etichetta OPUS 111 l’opera di Gian Francesco Malipiero, l’integrale delle Sonate di
Schumann e le Tre Romanze di Clara Wieck Schumann per violino e pianoforte. Si occupa di
problematiche specifiche strumentali ed in particolare delle diteggiature, del pedale e della
funzionalità del gesto in relazione al timbro ed al colore. Ha tenuto seminari monografici (C.
Debussy) e su tematiche specifiche (Itinerari pianistici) presso l’Accademia Musicale Pescarese e
l’Accademia Musicale Umbra.
Ha ricoperto la cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio di Pesaro, di Parma e
ora presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.