GRAMINEAE

annuncio pubblicitario
GRAMINEAE
Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione:Angiospermae
Classe: Monocotyledones
Famiglia: Gramineae
Generi: specie spontanee (es. gramigna, erba mazzolina); specie coltivate (es. avena,
orzo, riso, segale, frumento, mais)
Le Graminacee costituiscono una famiglia di erbe annuali o perenni diffusissima su tutta
la terra (9000 specie) e costituiscono la principale componente erbacea di svariati
ambienti: praterie, savane, steppe, pascoli, prati, terreni incolti, scarpate, margini delle
strade, sopravvivendo in condizioni climatiche estremamente variabili dal mare ai monti,
dalla fascia sub-polare all'equatore. Si spingono a tutte le latitudini, con notevole
escursione altimetrica. Sono piante perfettamente adattate ai climi aridi, anche se non
mancano specie mesofile e altre persino acquatiche. Molte sono spontanee, infestanti,
ruderali, altre sono coltivate sia per l’alimentazione umana sia degli animali.
Comprendono le comuni gramigne, tutti i cereali, le canne e tante altre specie, anche di
importanza agraria ed economica: alimento per uomini e animali, preparazione di
bevande alcoliche, preparazione di amido e zucchero: insomma tutte le piante con
spighe, pannocchie, ciuffi o pennacchi.
Polline: monoporato, eteropolare, sferoidale, 2540µm di diametro per le specie spontanee e
>50µm per le specie coltivate. Poro circolare
circondato da annulus e con opercolo. Esina
finemente granulata o scabrata; intina spessa,
soprattutto sotto il poro.
Allergie da polline: Sono in assoluto le prime al
mondo come agenti di allergopatia: così che gli
anglosassoni usano il termine febbre da fieno
(fieno costituito da queste erbe) per definire
genericamente
le
pollinosi.
Nella
fascia
mediterranea le Graminacee pollinano tra Aprile e
Polline di Zea mais
Giugno. Spostandosi verso Nord o salendo in
(Foto da Atlante di Zieger)
montagna la pollinazione ritarda di qualche
settimana e si protrae nei primi mesi estivi. Il
polline, di dimensioni medio/grandi, è responsabile di oculo-riniti e più raramente di
accessi asmatici. Quasi tutti i pollini di graminacee presentano un’elevata cross-reattività
fra di loro. Benchè sia difficile stabilire la concentrazione aerea capace di stabilire
l’esordio dei sintomi, si è valutato che la sintomatologia compare già in presenza
di una concentrazione aerea di pollini compresa fra 0 e 20 granuli/m3 e che essa
incrementi di frequenza proporzionalmente all’aumentare della concentrazione pollinica,
con differenze significative oltre i 50 granuli/m3. la possibilità che le manifestazioni
allergiche insorgano anche a basse concentrazioni è verosimilmente attribuibile al fatto
che gli allergeni pollinici possono essere liberati in aria con un meccanismo di shock
osmotico quando si verifica un aumento
dell’umidità relativa.
Foglie: semplici, alterne, disposte su due file,
costituite da una guaina che avvolge gli internodi
e da una lamina stretta e molto lunga con
evidenti nervature parallele; nel punto di
congiunzione tra guaina e lamina è presente,
salvo
rare
eccezioni,
una
espansione
membranacea più o meno sviluppata detta ligula.
Fiori:
ermafroditi o unisessuali, raccolti in
infiorescenze, denominate spighette che possono
raggrupparsi all’apice del culmo in infiorescenze
Infiorescenza con stami
più complesse denominate come:
(Foto da www.wikipedia.org)
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
• spighe (quando le spighette sono sessili cioè si inseriscono sull’asse principale
dell’infiorescenza
senza peduncoli)
• pannocchie (quando le spighette sono inserite per mezzo di un peduncolo ramificato)
• racemi (quando le spighette sono inserite per mezzo di un peduncolo non ramificato).
Fioritura tra fine marzo e settembre ma alcune fioriscono anche in autunno e in inverno.
L’impollinazione è generalmente anemofila.
Frutti: cariossidi con seme saldato alla parete dell’ovario. Il seme ha endosperma ricco di
amido.
Portamento:
erbaceo, cilindrico (culmo) con pareti sottili ma molto resistenti, è
articolato in nodi ed internodi, con foglie alterne formate da una parte inferiore
avvolgente il culmo (guaina) e una parte superiore libera lineare o filiforme (lamina).
Nella maggior parte delle specie, il fusto è cavo negli internodi e pieno ai nodi mentre
poche specie (es. mais) presentano fusti pieni agli internodi. A livello dei nodi si originano
le foglie e le ramificazioni laterali. Il culmo non si ramifica salvo che in basso. Il fusto
raggiunge la massima altezza al momento della fioritura.
Usi: un'enorme importanza nell'economia della biosfera: comprendono infatti i cereali
elemento base dell'alimentazione umana e animale.
Zea mais (granoturco),
Cynodon dactylon (gramigna),
Dactylis glomerata (erba
mazzolina)
(Foto da bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario)
Calendario pollinico delle Gramineae: medie mensili biennio 2007-2008
STAZ. PORTICI
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
d ic
n ov
ott
set
lu g
ag o
giu
ap r
m ag
feb
m ar
dic
nov
ott
set
lug
ago
giu
mag
apr
mar
feb
15,00
10,00
5,00
0,00
30,00
25,00
20,00
15,00
10,00
5,00
0,00
gen
n° pollini/m c aria
30,00
25,00
20,00
gen
n° pollini/mc aria
STAZ. NAPOLI
STAZ. POLICASTRO
STAZIONE CASTELVOLTURNO
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
dic
ott
nov
set
ago
lug
giu
0,00
mag
dic
nov
ott
set
lug
ago
giu
mag
apr
mar
feb
0,00
10,00
5,00
apr
5,00
15,00
mar
15,00
10,00
25,00
20,00
feb
20,00
gen
n° pollini/mc aria
30,00
25,00
gen
n° pollini/mc aria
30,00
Scarica