TAXACEAE Divisione: Spermatophyta Sottodivisione:Gymnospermae Classe: Coniferae Famiglia: Cupressaceae, Taxaceae Generi: Taxus (tasso) Il nome comune deriva dal greco taxon che significa "freccia", e l'appellativo di albero della morte nasce proprio dal suo impiego nella fabbricazione di dardi velenosi, data la sua caratteristica tossicità, e al suo utilizzo nelle alberature dei cimiteri. E’ originario dell'Eurasia e del Nord-Africa, è diffuso in tutte le regioni dell'Europa centromeridionale, dove cresce allo stato spontaneo nei boschi ombrosi di latifoglie da 300 a 1500m, soprattutto su terreni calcarei. Preferisce i luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno calcareo. In Italia è presente soprattutto nei parchi e giardini, mentre allo stato spontaneo è poco comune tanto da essere considerato specie protetta in alcune regioni. E' ampiamente coltivato come pianta ornamentale, per siepi, in quanto sopporta bene la potatura; resiste inoltre all'atmosfera delle città e non ospita gravi parassiti. Questa pianta, molto longeva e largamente (Foto da www.mglobba.iitalia.com) piú diffusa in passato, può raggiungere anche 2000 anni di età. Numerose sono le varietà conosciute, che si differenziano per il portamento e per il colore delle foglie e dei frutti. Ha una crescita molto lenta, per questo motivo in natura spesso si presenta sotto forma di piccolo albero o arbusto, tuttavia in condizioni ottimali può raggiungere i 15 – 20 metri di altezza; la chioma ha forma globosa irregolare, con rami molto bassi. Polline: inaperturato, apolare, sferoidale, 20-28 µm di diametro. Esina con microgemme non decidue distribuite irregolarmente in gruppi; intina spessa e contenuto citoplasmatico stellato al centro del granulo Allergie da polline: Polline moderatamente allergenico e poco documentata è la Polline di Taxus sp. sua importanza nel generare sintomi di pollinosi. Foglie: aghiformi lineari persistenti, con apice acuto ma non pungente, lunghe fino a 3 cm e di colore verde molto scuro nella pagina superiore, più chiare inferiormente, leggermente arcuate, appiattite e piccole, inserite a spirale sul ramo, in due file opposte. Sono molto velenose. Fiori: unisessuali su individui diversi non sono avvolti da brattee. I fiori maschili, ascellari, solitari o riuniti in piccole infiorescenze terminali sferiche e gialle; i fiori femminili isolati e alla base delle foglioline, poco vistosi, simili a piccole gemme verdi. Fioritura tra gennaio e aprile. L'impollinazione è anemofila. Frutti: i falsi frutti sono degli arilli, ovvero delle escrescenze carnose a forma di campana che ricoprono un unico seme. (Foto da www.upload.wikimedia.org) Inizialmente verdi, rossi a maturità, contengono un solo seme, duro e molto velenoso. ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli Portamento: arboreo o cespuglioso, raggiunge anche i 30 m di altezza, ramificato fin dalla base, chioma piramidale espansa, verde cupo. La corteccia, di colore bruno rossastro, inizialmente è liscia ma con l'età si solleva arricciandosi e dividendosi in placche. I giovani rami sono verdi. Usi: è molto usato come siepe ornamentale o pianta isolata, potata secondo i criteri dell'ars topiaria. Numerose le varietà ornamentali, che si differenziano per il portamento e per il colore delle foglie e dei frutti. Il legno pesante, omogeneo, elastico e tenace, è durissimo e di grana molto fine: è molto usato nei lavori al tornio e in ebanisteria, in quanto, trattato con sali di ferro, diventa nero. Storicamente il tasso è il legno per eccellenza nella costruzione di archi, e sin dalla preistoria è attestato il suo utilizzo per la fabbricazione di quest'arma, vista l'enorme resistenza, sia alla compressione che alla trazione, e l'incredibile elasticità. La corteccia, rami, foglie e semi del tasso sono velenose. Il principio attivo responsabile di tale tossicità è una molecola estremamente complessa chiamata taxolo. Ha effetto narcotico e paralizzante sull'uomo e su molti animali domestici, a causa dell'inibizione nella sintesi dei microtubuli a livello cellulare. Gli organi che ne contengono di più sono le foglie vecchie. C'è (Foto da www.bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario) però da dire che molte di queste sostanze tossiche, alle dosi presenti nella pianta, possono essere usate come principi attivi di prodotti chemioterapici per la lotta ad alcune forme di cancro. Calendario pollinico delle Taxaceae: medie mensili biennio 2007-2008 STAZ. PORTICI 10,00 set ott nov dic set ott nov dic lug ago 10,00 ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli lug giu 0,00 apr dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb 0,00 20,00 mag 10,00 30,00 feb 20,00 40,00 mar 30,00 gen n° valori/mc aria 40,00 gen ago gen STAZ. POLICASTRO STAZIONE CASTELVOLTURNO n° pollini/mc aria giu 0,00 dic ott nov set ago lug giu mag apr mar feb 0,00 20,00 apr 10,00 30,00 mag 20,00 40,00 feb 30,00 mar n° pollini/mc aria 40,00 gen n° pollini/mc aria STAZ. NAPOLI