GIARDINI SENZA POLLINE – Articolo per ACER Abbiamo oggi sufficienti informazioni sui meccanismi che hanno determinato un forte aumento delle pollinosi e ciò ci permette di individuare possibili soluzioni. Un errore che abbiamo commesso è stato addossare alle specie esotiche l'incremento delle allergie. Ora se la betulla o la cryptomeria sono specie allergeniche, lo sono in Italia così come nei loro paesi di origine e lo sono tanto quanto alcune specie autoctone che continuiamo a usare massicciamente senza considerare gli effetti negativi su una parte della popolazione. Proteine allergeniche sono contenute probabilmente in tutti i pollini. Ma dalle statistiche emerge che a creare grossi problemi sono le specie anemofile maggiormente diffuse in quel determinato territorio. Pollini ne possono arrivare anche da lontano ma sono soprattutto le piante prossime a noi a far sì che si superi quel valore soglia oltre il quale iniziano i disturbi, perché va ricordato, pollini nell'aria ce ne sono durante tutto l'anno. La sovraesposizione è dunque deleteria per gli allergici ma lo è potenzialmente anche per le persone sane geneticamente predisposte. Il clima caldo umido e l'abbondanza di CO2 stanno favorendo alcune specie ampliando la durata della fioritura. La scarsa cura del territorio e dei boschi, i campi incolti, la riduzione della pastorizia sono tutti fenomeni che contribuiscono ad aumentare le emissioni di polline. In città poi, l'inquinamento aderisce sulla superficie dei granuli pollinici e li rende più aggressivi e pronti a reagire quando arrivano a contatto con le mucose. Ciò spiega perché paradossalmente si registrano più allergie in ambiente urbano che in campagna. Che fare allora? Occorre mantenere bassi i livelli di polline. Progettisti, vivaisti, boscaioli e giardinieri possono fare molto in questo senso. Analogo impegno va richiesto a chi si occupa di di ridurre lo smog. E le piante dioiche femminili sono la carta da giocare in questa fase di rinverdimento delle città per neutralizzare le emissioni degli impianti esistenti.