PALMAE
Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione:Angiospermae
Classe: Monocotyledones
Famiglia: Palmae (o Arecaceae)
Generi: Chamaerops humilis (palma nana)
La famiglia delle Arecaceae è un grande gruppo
che riunisce circa 3400 specie arboree distribuite
nelle regioni equatoriali, tropicali e subtropicali
del globo, dove costituiscono un elemento molto
caratteristico del paesaggio. Le principali aree
geografiche che hanno avuto il ruolo di centri di
differenziazione
sono
le
coste
equatoriali
dell'Africa, la Regione Indomalese, le Isole della
Sonda,
l'Oceania,
la
costa
del
Brasile,
l'Amazzonia e le Antille. L'habitus delle palme è
molto tipico, in quanto esse sono caratterizzate
da un lungo fusto (fino a 80 metri in Cocos), non
ramificato o, raramente, dicotomo (Hyphaene), e
di diametro costante dal basso verso l'alto, con
all'apice una rosetta di grandi foglie coriacee,
sempreverdi, palmate o pennate, lunghe fino a
qualche metro. Il fusto si può mantenere anche
molto sottile e in tal caso diviene strisciante
(Calamus), o può essere brevissimo nelle specie
acauli (Phoenix acaulis). Un'altra peculiare
caratteristica della famiglia risiede nel fatto che il
fusto raggiunge il suo diametro definitivo prima
che inizi il suo accrescimento in altezza; le palme,
(Foto da www. dipbot.unict.it)
infatti, mancano di un accrescimento secondario.
È nel Cretaceo che questo gruppo ha avuto la sua massima diffusione e differenziazione,
lasciando numerosi resti fossili di tronchi e foglie.
Il frutto può essere una bacca (Phoenix) o una drupa (Cocos). Solitamente una sola
loggia fecondata continua lo sviluppo, mentre le altre regrediscono, cosicché il frutto
contiene un solo seme. L'impollinazione è prevalentemente anemogama e, allo scopo, la
pianta produce una grande quantità di polline. Vi sono anche alcune specie entomogame.
Le Palmae comprendono piante molto importanti per l'economia umana. In particolare,
dalla palma di cocco (Cocos nucifera), diffusa lungo le coste marine equatoriali del
Vecchio Mondo, si ricavano una moltitudine di sostanze alimentari; infatti, dalla drupa,
detta noce di cocco, con la cavità dell'endocarpo occupata da un enorme albume e da un
liquido detto latte, si ricavano grassi, olio, latte di cocco. Le gemme, inoltre vengono
utilizzate come verdura, e il tronco viene adoperato come legname. Grande importanza
ha anche Phoenix dactylifera, la palma da dattero, soprattutto nell'economia dei paesi
maghrebini, che produce grandi quantità di frutti (bacche). Molte specie vengono, poi,
impiegate per la produzione di fibre vegetali (Sabal, Chamaerops, Trachicarpus,
Borassus, ecc.), altre, con endosperma corneo, per la produzione del cosiddetto avorio
vegetale (Phytelephas macrocarpa). Moltissime palme vengono anche impiegate, nelle
nostre regioni a clima più mite, per la realizzazione di alberature in parchi, giardini,
piazze e viali. Tra le più utilizzate a questo scopo si ricordano Phoenix canariensis, P.
dactylifera, Washingtonia filifera, W. robusta, Syagrus romanzoffiana, Trachycarpus
fortunei, ecc.
Allo stato spontaneo in Italia è presente unicamente il Chamaerops humilis.
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
Polline: Il polline di palma è monocolpato, eteropolare, subprolato, 22-28µm di
diametro. Esina ispessita e foveolata, intina sottile.
Allergie da polline: scarso il significato allergologico
dei
pollini,
comunque
da
relazionare
al’entità
dell’esposizione e, quindi, con la maggiore o minore
presenza di piante nel territorio.
Polline di Palma sp.
CHAMAEROPS HUMILIS (palma nana)
Il Chaemerops humilis è una specie di non grandi
dimensioni, frequente lungo le coste del Meridione e
delle Isole maggiori, dove si insedia in aree costiere,
partecipando alla costituzione di aspetti di macchia
termo-xerofila dell'Oleo-Ceratonion. Molto bassa allo
stato naturale, spesso strisciante, può arrivare a 7-8 m
quando è coltivata come pianta ornamentale
sempreverde. Preferisce terreni drenati, poco umidi,
ampliamente soleggiati e teme le gelate prolungate.
Tutte le palme producono abbondanti quantità di
polline.
Foglie: grandi e apicali, palmato partite a ventaglio,
lembo suddiviso e sfrangiato, lungo picciolo legnoso
con aculei sui margini.
Fiori: unisessuali, ermafroditi, giallo-verdognoli riuniti
in infiorescenze a pannocchia alla base delle foglie.
Fioritura tra maggio e giugno.
Frutti: drupe (datteri) ellittiche, giallo-brune.
Portamento:
stipite eretto (contorto e strisciante
(Foto da www.vivaipaterno.it)
nelle sponatanee) ricoperto dalle cicatrici delle vecchie
guaine fogliari, a volte ramificato alla base; chioma sferica.
Usi: pianta ornamentale sempreverde
Calendario pollinico delle Palmae: medie mensili biennio 2007-2008
STAZ. NAPOLI
STAZ. PORTICI
1,00
dic
ott
ott
nov
set
set
lug
ago
ago
gen
STAZ. POLICASTRO
STAZIONE CASTELVOLTURNO
5,00
1,00
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
dic
nov
lug
0,00
giu
dic
nov
ott
set
ago
lug
giu
mag
apr
mar
feb
0,00
2,00
apr
1,00
3,00
mag
2,00
4,00
mar
3,00
feb
4,00
gen
n° pollini/mc aria
5,00
gen
n° pollini/mc aria
giu
0,00
dic
nov
ott
set
ago
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giu
apr
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feb
0,00
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apr
1,00
3,00
mag
2,00
4,00
feb
3,00
mar
n° pollini/mc aria
5,00
4,00
gen
n° pollini/mc aria
5,00