Spasmofilia: sintomi, cura e diagnosi

annuncio pubblicitario
Spasmofilia: sintomi, cura e diagnosi
La spasmofilia è una patologia, che colpisce in prevalenza le donne e rende la vita quotidiana di chi ne
soffre, difficile da sopportare. Le crisi spasmodiche violente manifestano caratteristiche tipiche, come
palpitazioni, tremori, iperventilazione, ecc.
1. Definizione
2. Cause
3. Sintomi
4. Cura
1. Yoga
2. Sofrologia
3. Massaggi
4. Ansiolitici
5. Alimentazione
6. Prevenzione
7. Quando consultare uno psicologo
Definizione
La tetania, altro nome conosciuto per la spasmofilia, colpisce ogni giorno milioni di persone. Le crisi
presentate non sono severe, ma impressionano. Non è stata ritrovata alcuna causa organica per la
spasmofilia, gli esperti, concordano per affermare che stress e angoscia conservino i fattori principali che
innescano questa malattia. La spasmofilia si caratterizza con la sopraggiunta di spasmi e contrazioni
muscolari. Questa situazione provoca, in chi ne è affetto, malessere angosciante e crisi allarmanti, seppur,
come già accennato, non severe. In termini medici la spasmofilia è definita come un’ipereccitabilità
neuromuscolare, che si manifesta con numerosi sintomi non specifici di questa patologia ma correlati a
quel che vien definito crisi tetanica, ossia sovraeccitazione neurologica dei muscoli, intermittente, che
sopraggiunge con crisi, i cui sintomi possono variare. Nella maggior parte dei casi, la spasmofilia si
manifesta con sintomi quali: stanchezza, angoscia e neurodistonia. Questi sintomi si palesano, solitamente,
con crisi, mentre, in caso le crisi non si manifestino, i pazienti mostrano segnali di cefalea, problemi di
digestione, palpitazioni e vertigini, che possono durare per diverse settimane. Antidepressivi e terapia
comportamentale consentono di trattare la sensazione d’angoscia.
Cause
Le cause della spasmofilia vengono associate a problemi del metabolismo del calcio e alla conduzione
dell’informazione tra il neurone e il muscolo. L’angoscia può provocare un’iperventilazione, corrispondente
a un aumento della respirazione che diviene allora ampia, rapida e a scatti. Questo tipo di iperventilazione
può provocare delle anomalie di scambi cellulari di calcio e magnesio. La mancanza di calcio e magnesio, a
sua volta, è stata ritenuta per molto tempo come responsabile delle crisi spasmodiche provocanti
un’ipereccitabilità all’origine delle manifestazioni come formicolii, crampi. Al giorno d’oggi queste ipotesi
vengono, dagli esperti, rimesse in causa. Gli spasmodici sono fragili in tutte quelle situazioni di stress.
Tendono a perdere le staffe facilmente e sono rapidamente destabilizzati. Sono vittime perenni di una
grande tensione nervosa, particolarmente emotivi, singhiozzano facilmente e hanno difficoltà a sopportare
la minima provocazione Il loro malessere è spesso teatrale e avviene spesso davanti ad un pubblico Vittime
di attacchi di panico soventi, gli spasmofili ne fanno una grande crisi. Un attacco di panico corrisponde a
una crisi d’angoscia molto violenta che provoca delle manifestazioni identiche a quelle della crisi tetanica:
malessere, crampi, vertigini, formicolio delle braccia, oppressione, sudore e sensazione di perdita di
conoscenza. Meteo troppo freddo o troppo caldo (meteoropatia), tuono, un incidente, dei conflitti in campo
professionale possono infragilire ancora di più chi soffre di questa patologia.
Sintomi
Essa può manifestarsi sotto forma di crisi tetanica vera e propria, o di sensazioni di malessere, parestesie,
come formicolio o intorpidimento, spasmi più o meno dolorosi, notoriamente a livello addominale. La
spasmofilia presenta un vero attacco di panico accompagnato da iperventilazione, da formicolio alle dita,
labbra, viso, emicrania, sensazione caldo/freddo, brividi, tremore, sensazione di mancanza d’aria o perdita
di conoscenza. Palpitazione, nodo in gola, palpebre tremolanti, perdita momentanea della vista,
stanchezza, senso d’oppressione, dolore al petto, difficoltà al movimento e di respirazione, mal di collo,
schiena o gambe o bruciore di stomaco possono essere segnali manifestantisi durante una crisi.
Cura
Per evitare attacchi spasmodici è bene diminuire il consumo di alcool, tabacco, caffè e tè che possono
costituire fattori aggravanti le crisi. L’attività sportiva è consigliata per liberare il corpo da tensioni nervose e
alleviare la sensazione d’angoscia. Attività fisiche che liberano endorfina, sostanza liberata dal cervello,
capace di mettere in uno stato di euforia e leggerezza hanno un effetto analgesico. D’altra parte le
endorfine diminuiscono l’ansia e regolano l’organismo in caso di stress. Una vita calma e regolare, con
riposo e sonno a ore regolari attenua il rischio di crisi. Tra le altre cose è bene conoscere come gestire la
respirazione e combattere lo stress, con tecniche di rilassamento quali: yoga, sofrologia, massaggi oppure
con ansiolitici.
Yoga
Lo yoga è una pratica indiana che consente di ricercare la totale armonia del corpo e dello spirito. Si basa
su asana (posizioni) e respirazione cosciente e consapevole. Lo yoga è una vera e propria filosofia di vita,
mirata ad un’esistenza armonica. Allevia i dolori alla schiena, offre rilassamento e concentrazione e può
alleviare il corpo da angoscia, favorendo il buon umore ed entrando in una filosofia zen. Per saperne di più:
Yoga, asana per mente e corpo
Sofrologia
La sofrologia è un metodo psicofisico che unisce musica e parole ed è destinata a dominare il dolore e a
comprendere come distendere i muscoli e la mente. Una distensione totale che permette di respirare in
modo intenso e tranquillamente. Consente di apprendere il controllo delle emozioni e offre un lavoro sulla
coscienza del proprio corpo e sulla concentrazione
Massaggi
Praticare il massaggio aiuta la distensione muscolare del corpo.
Ansiolitici
In casi più gravi possono essere prescritti ansiolitici che non rappresentano in alcun caso il trattamento di
fondo della spasmofilia, ma che consentono di superare una tappa e di meglio gestire una crisi violenta.
Alimentazione
Nonostante le carenze di magnesio e calcio non siano più chiamate in causa, in caso di spasmofilia, il
consumo di alimenti ricchi di questi minerali potranno avere comunque effetti benefici. Verdure verdi come
gli spinaci, frutta, come kiwi e banane, noci e cereali sono alimenti ricchi di magnesio. Per gli alimenti ricchi
di calcio, ricordiamo latticini, frutta, verdura e acque minerali con una maggiore concentrazione di calcio,
possono rappresentare fonti complementari. Una buona idratazione è indispensabile, almeno 1.5L d’acqua
al giorno. Per saperne di più: Acqua, alla base di una sana alimentazione
Prevenzione
La spasmofilia è impossibile da prevenire, ma con il giusto supporto di uno specialista in psicologia è
possibile apprendere a non entrare in ansia durante le prime manifestazioni di crisi.
Quando consultare uno psicologo
Se le crisi si ripetono con troppa frequenza e perturbano la vita quotidiana e se nessun altro metodo è
efficace a diminuire la frequenza delle crisi, il consulto di uno psicologo potrebbe risultare necessario e
apportare effetti benefici sulla vita del paziente. Egli, infatti, può perseguire un percorso che miri a gestire
meglio l’angoscia e la vulnerabilità ali eventi esterni, come le aggressioni. Psicoterapia e varie tecniche
cognitivo comportamentali possono essere consigliate. Per saperne di più: Dominare gli attacchi di panico
Foto: © Pop Paul-Catalin - Shutterstock.com
Ce document intitulé « Spasmofilia: sintomi, cura e diagnosi » issu de Magazine Delle Donne (magazinedelledonne.it) est mis à
disposition sous les termes de la licence Creative Commons. Vous pouvez copier, modifier des copies de cette page, dans les
conditions fixées par la licence, tant que cette note apparaît clairement.
Scarica