Aggiornamenti in Endocrinologia AME/SIE Dr.ssa Laura Agate Università di Pisa 27 Giugno 2015 La Spezia 100 % Sopravvivenza 94.5 % 90 80 70 60 50 0 5 10 15 20 25 Follow up (anni) 30 35 Quando definiamo un paziente affetto da carcinoma tiroideo avanzato? Caso Clinico ♀, 52 anni. Assenza di storia pregressa di irradiazioni sul collo. Familiarità positiva per gozzo e negativa per tumore tiroideo. Rilievo ecografico di nodulo tiroideo destro (30 mm) a citologia sospetta per carcinoma papillare (TIR 4). Luglio 2008– Intervento di Tiroidectomia Totale Esame istologico: carcinoma papillare della tiroide (2,8 cm, lobo dx ), variante a cellule colonnari, con infiltrazione dei tessuti lassi peritiroidei e del nervo laringeo omolaterale con embolizzazione neoplastica tiroidea [T4mNxMx]. • Ottobre 2008: trattamento radiometabolico con 131I (100 mCi): TSH=75 mU/l; Tg=18 ng/ml; •WBS : captazione letto tiroideo ed a livello polmonare bilateralmente; •ecografia del collo: negativa. • Aprile 2009: I° controllo post-131I: LT4-Tg 12 ng/ml (TSH 0.1 mcU/ml); ecografia del collo: negativa. TAC total body con mdc: micronodulo polmonare a sinistra (3 mm). Terapia radiometabolica con 131I??? Altre terapie??? METASTASI A DISTANZA • in meno del 10% dei pazienti con CDT; • nel 50% dei casi già documentate alla diagnosi; 50 40 30 20 10 0 Terapia: L-T4 dose soppressiva del TSH; Trattamenti locali (chirurgia, radioterapia, ablazione con radiofrequenza); Durante C, et al. J Clin Endocrinol. 2006 somministrazione con 131I ad alta dose nei 2/3 dei pazienti nelle cui metastasi si rileva una significativa iodocaptazione. Risultati della terapia con 131I nei pazienti con metastasi a distanza 100 PAPILLARI (n=77) FOLLICOLARI (n=41) 80 60 % 40 20 0 Guariti Media Persistenza di malattia Assenza di iodocaptazione mCi 233 536 161 Cicli 2.2 1.5 4.7 Anni 3.4 2.7 4.3 Pacini F, et al. World J Surg. 1994 II step: terapia con 131I Caso Clinico • Dopo 12 mesi dalla precedente, 2° dose di 131I (150 mCi) in ipotiroidismo: TSH=60 mU/l, Tg=107 ng/ml; Caso Clinico: a distanza di 2 anni dalla diagnosi •WBS: assenza di iodocaptazione; • ecografia del collo: in sede latero-cervicale destra lateralmente al fascio vascolare linfoadenopatia di 10 mm maxmetastasi long. •Stabilità •Tg in •Controllo progressivo aumento post-131I (6 mesi dopo): LT4-Tg: 67 ng/ml (TSH: 0.17 mU/ml); •Tumore•ecografia non piùdeliodocaptante collo: quadro stazionario; •TAC total body con mdc: quadro stabile rispetto al controllo precedente. RADIOIODINE REFRACTORY DISEASE Definizione Assenza di captazione delle metastasi già alla diagnosi. Perdita di captazione in qualsiasi momento del follow-up (generalmente in presenza di metastasi diffuse ed estese). Presenza di iodocaptazione in alcune metastasi ma non in tutte. Presenza di malattia locale o di metastasi a distanza iodocaptanti ma con evidenza di progressione entro 12-18 mesi dall’ultimo trattamento con 131I Stabilità o progressione di malattia in pazienti con metastasi iodocaptanti trattati con una dose cumulativa di radioiodio >600 mCi: nessuna evidenza di beneficio clinico Terapia radiometabolica con 131I??? Osservazione??? Terapie alternative??? 2015 American Thyroid Association Management Guidelines for Patients with Thyroid Nodules and Differentiated Thyroid Cancer Which patients with metastatic thyroid cancer can be followed without additional therapy? ■ RECOMMENDATION 92 Patients with I-131 refractory metastatic DTC that is asymptomatic, stable or minimally progressive, not likely to develop rapidly progressive, clinically significant complications, and do not have indications for directed therapy can be monitored on TSH-suppressive thyroid hormone therapy with serial radiographic imaging every 3-12 months. (Weak recommendation, Low-quality evidence) Accuratezza diagnostica delle diverse metodiche di imaging nel carcinoma tiroideo metastatico Giraudet et al, JCEM 2007 Valore prognostico della 18-FDG-PET nei pazienti con carcinoma tiroideo differenziato metastatico RAI -, FDG RAI +, FDG - RAI -, FDG + RAI +, FDG + RJ Robbins et al, JCE&M 91:498, 2006 Identificazione di tutte le localizzazioni di malattia Ecografia del collo TAC collo-torace-addome RMN encefalo/rachide Scintigrafia ossea RMN epatica 18FDG-PET PROGRESSIONE DI MALATTIA Response Evaluation Criteria In Solid Tumours (RECIST) Scopo: ridurre l’errore nella misurazione delle dimensioni tumorali causa di falsi positivi nella diagnosi di progressione di malattia. Cooper et al, Thyroid 2009 Response Evaluation Criteria in Solid Tumors (RECIST) RISPOSTA PARZIALE (PR) RISPOSTA COMPLETA (CR) Scomparsa completa di tutte le lesioni target e non target; assenza di nuove lesioni MALATTIA STAZIONARIA (SD) Nessuna evidenza di progressione nè di remissione di malattia Riduzione 30% rispetto al basale della somma delle singole misurazioni o della lesione target MALATTIA IN PROGRESSIONE (PD) Aumento 20% rispetto al basale della somma delle lesioni o della lesione target o comparsa di nuove lesioni TERAPIA LOCALE O SISTEMICA ? “Local treatment procedures targeting predominant lesion(s), although not curative, may provide benefits in terms of quality of life for long periods of time and may delay the initiation of systemic treatments.” Metastasi a distanza • Organo singolo • Singole/poche lesioni • Asintomatiche • Crescita lenta Terapia locale • Organi multipli • Lesioni multiple • Sintomatiche • In progressione Chemioterapia convenzionale Radioterapia esterna Terapia sistemica Recommendation 2 to 5 Schlumberger M et al., Eur Thyroid J, 2012 Scarsa efficacia!!! Caso Clinico CDT Dopo 18 mesi di malattia stazionaria Progressione di malattia: >20%+comparsa nuova lesione Pazienti in progressione di malattia biochimica ed anatomica Cosa possiamo fare a questo punto??? Inibitori tirosino chinasici QUANDO TRATTARE? Tempo di iniziare il trattamento!!! Attesa fino all’evidenza di progressione di malattia Imaging: progressione >20% o nuove lesioni Tg : in aumento Tg : valori stabili Imaging: malattia stabile Aspettare e guardare!!! CDT: Sorafenib Italia Dal 2006 pazienti con carcinoma a cellule renali (RCC) avanzato (stadio IV) Dal 2008 pazienti con epatocarcinoma Stati Uniti CDT: Lenvatinib In attesa dell’approvazione dell’EMA, è possibile l’uso “compassionevole” N ENG J MED 372.7 FEBRUARY 12, 2015 Sorafenib vs Lenvatinib Differenze tra i due disegni di studio Sorafenib Lenvatinib Locale Centrale Precedenti terapie con TKI 0% 24% Metastasi ossee 27% 39% RECIST 1.0 RECIST 1.1 Determinazione della progressione di malattia Criteri di risposta al trattamento Brose M et al, Lancet Oncol, 2014 Schlumberger M et al, N Engl J. Med 2015 M. Brose, The Lancet, 2014 M. Schlumberger, N Engl J Med, 2015 CONTRIBUTO -PISA 24 pazienti Sorafenib vs Lenvatinib Differenze tra i risultati: EFFICACIA Sorafenib Lenvatinib 10.8 vs 5.8 18.3 vs 3.6 0.59 (0.45-0.76) 0.21 (0.14-0.31) Risposta parziale/risposta completa 12% / 0% 63% / 2% Carcinoma poco differenziato Nessun beneficio Beneficio Sopravvivenza libera da progressione (TKI vs placebo) HR Brose M et al, Lancet Oncol, 2014 Schlumberger M et al, N Engl J. Med 2015 In terapia con SORAFENIB… Metastasi frontale Prima del Sorafenib 4 cm Dopo 1 mese di terapia con Sorafenib 2.9 cm TAC Torace 02/01/2008 27/06/2008 In terapia con LENVATINIB… 30x30 mm Giugno 2011 20x21 mm Metastasi mediastinica paratracheale dx Dicembre 2011 39 mm 33 mm Metastasi mammaria sx Marzo 2011 Settembre 2011 Sorafenib vs Lenvatinib Differenze tra i risultati: EFFETTI COLLATERALI Sorafenib Sindrome mano-piede Ipertensione Diarrea Diarrea Alopecia Astenia Eventi Avversi Rash Astenia (AE) Brose M et al, Lancet Oncol, 2014 Lenvatinib Anoressia Perdita di peso Perdita di peso Nausea Ipertensione Stomatite Anoressia Sindrome mano-piede Mucosite Proteinuria Schlumberger M et al, N Engl J. Med 2015 Effetti collaterali: SINDROME MANO-PIEDE GRADE 1 GRADE 3 Alan L. Ho et al, New Engl J Med, 2013 Pazienti arruolati e modifiche nella capacità iodocaptante in accordo della mutazione oncogenica Risposta alla terapia con con Selumetinib Dopo terapia con Selumetinib: marcato incremento della 124 captazione alla I-PET in 12/20 pazienti trattati 131I nei pazienti trattati NUOVI FARMACI PER IL CARCINOMA TIROIDEO DIFFERENZIATO Inibitori delle Tirosino-Chinasi (Italia) A MULTI-CENTER EXPANDED ACCESS PROGRAM FOR COMPASSIONATE USE OF LENVATINIB IN THE TREATMENT OF RADIOIDINE REFRACTORY DIFFERENTIATED THYROID CANCER Agenti della Redifferenziazione A RANDOMISED, DOUBLE BLINDE STUDY TO COMPARE THE COMPLETE REMISSIONE RATE FOLLOWIONG A 5-WEEK COURSE OF SELUMETINIB OR PLACEBO AND SINGLE DOSE ADJUVANT RADIOACTIVE IODINE THERAPY IN PATIENTS WITH DIFFERENTIATED THYROID CANCER CONCLUSIONI Una % non trascurabile di pazienti affetti da carcinoma tiroideo presenta una malattia in fase avanzata che richiede un trattamento sistemico Al momento per il trattamento del carcinoma tiroideo avanzato, refrattario al radioiodio, sono stati approvati solo due farmaci: Sorafenib e, più recentemente, Lenvatinib che sembra molto promettente Altri farmaci quali Vemurafenib, Vandetanib e Selumetinib, sono in fase di valutazione come possibili terapie alternative alle precedenti Gli effetti collaterali che questi farmaci possono causare sono molteplici e spesso anche gravi e, pertanto, solo i tumori avanzati ed in progressione dovrebbero essere trattati con i TKI Fino ad oggi questi farmaci non sembrano avere alcuna influenza sulla sopravvivenza Grazie per l’attenzione