Venezia capitale della ricerca sulle aritmie cardiache

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Comunicato stampa sanofi-aventis
Venezia capitale della ricerca
sulle aritmie cardiache
- In occasione dell’undicesima edizione del Venice Arrhythmias, circa 3.000
cardiologi da 60 Paesi fanno il punto sulle Aritmie e sulle nuove
conoscenze relative alla fibrillazione atriale, che colpisce almeno 700.000
persone in Italia. E dopo diversi anni, nel prossimo futuro sarà disponibile
un nuovo farmaco antiaritmico sviluppato da sanofi-aventis per la cura
della fibrillazione atriale e delle sue conseguenze - Venezia, 7 ottobre 2009 – Quasi tremila cardiologi e ricercatori di sessanta diversi Paesi si incontrano
nel capoluogo veneto in occasione del convegno internazionale “Venice Arrhythmias” 2009, giunto
all’undicesima edizione.
Il principale obiettivo sarà quello di fare il punto sulle novità in tema di diagnosi, gestione clinica e
prognosi di tutte le varianti di anomalie dell’attività elettrica fisiologica del cuore. “L’obiettivo di questo
convegno è favorire l’incontro e lo scambio di opinioni tra esperti, anche al fine di individuare le strade
per la ricerca del futuro – spiega Antonio Raviele, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare
Ospedale dell’Angelo, Mestre-Venezia. In questa edizione ci concentriamo soprattutto sulla Venice
Chart, documento di consenso internazionale messo a punto dal nostro gruppo di ricerca sul ruolo
dell’ablazione (una sorta di “trattamento elettrico” mirato esattamente a “spegnere” la fonte delle
alterazioni del ritmo) nell’approccio alle aritmie dei ventricoli e sulla fibrillazione atriale, la più comune
forma di aritmia in Italia e nel mondo, che colpisce soprattutto, ma non solo, gli anziani (dopo i 70 anni
il quadro patologico interessa il 4,9 per cento degli uomini e il 5,4 per cento delle donne)”.
Su questo fronte la ricerca farmacologica offre a medici e pazienti una novità di grande significato
clinico. Dopo molti anni, infatti, sarà disponibile un nuovo farmaco antiaritmico per la cura della
fibrillazione atriale e delle sue conseguenze. Il farmaco, sviluppato dalla multinazionale farmaceutica
sanofi-aventis, è stato recentemente approvato negli Stati Uniti, in Canada e in Svizzera e lo scorso
settembre, il Comitato per i prodotti medicinali a uso umano (CHMP) dell’European Medicines Agency
(EMEA) ha espresso parere positivo all’approvazione del farmaco anche nel resto d’Europa per la
prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale.
La fibrillazione atriale è una patologia con un pesante impatto sociale: raddoppia il rischio di morte,
aumenta di almeno 5 volte il pericolo di andare incontro ad un ictus cerebrale e di 3 volte il rischio di
insufficienza cardiaca, oltre a ridurre drammaticamente le condizioni generali del paziente e la sua
qualità di vita
In Italia, la fibrillazione atriale colpisce circa 700.000 persone, in particolare il 2,4 per cento dei maschi
e il 3,2 per cento delle femmine. Inoltre, dopo i 70 anni, il quadro patologico risulta interessare
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maggiormente le donne rispetto agli uomini, con una crescita da 0 a 5,4 per cento da meno di 41 anni a
oltre 70 anni, contro una crescita da 0 a 4,9 per cento per gli uomini nello stesso periodo.
Per tale motivo, la disponibilità di una nuova terapia farmacologica, come confermano gli Esperti
presenti a Venezia, è sicuramente importante per una più efficace gestione della fibrillazione atriale.
“Questa patologia è molto frequente e la sua incidenza è destinata a crescere in futuro per l’incremento
dell’età media della popolazione e per la crescita degli ipertesi e dei diabetici, più esposti a questa
condizione – fa sapere Stefano Perlini, Professore Associato di Medicina Interna, Università degli
Studi di Pavia. La malattia si associa ad un aumento del rischio di ictus cerebrale e, quindi, delle
conseguenze socioeconomiche legate a questa grave lesione a partire dall’aumento di ricoveri
ospedalieri, ma non solo. Inoltre, col tempo, si possono determinare alterazioni strutturali e funzionali a
carico dell’atrio sinistro. E non bisogna dimenticare che questa aritmia va sempre valutata con
attenzione, anche perché può diventare una spia di sottostanti cardiopatie, come un’ipertrofia del
ventricolo sinistro o una disfunzione diastolica del ventricolo stesso con conseguenti gravi problemi per
la normale attività dell’atrio sinistro”.
Sanofi-aventis
Sanofi-aventis, azienda farmaceutica leader a livello mondiale, ricerca, sviluppa e distribuisce soluzioni
terapeutiche per migliorare la vita di ognuno. Sanofi-aventis è quotata alle borse di Parigi e New York.
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