UN NUOVO PATTO REPUBBLICANO PER RIFORMARE LA POLITICA E DARE UN FUTURO AL PAESE Siamo giovani Italiani. Siamo laici e cattolici, musulmani ed ebrei, di centro, destra, sinistra o fuori dagli schemi, siamo lavoratori e studenti, e siamo profondamente innamorati dell’Italia. Crediamo che il nostro Paese stia attraversando una fase cruciale della storia repubblicana: la crisi economica, la crisi sociale e la nomina del Governo di Mario Monti sono il crocevia di una nuova fase politica. Riconosciamo e sosteniamo lo spirito riformatore del nuovo gabinetto e l’intento, sulla base dei principi di rigore ed equità, di riassestare l’economia nazionale ; ma al tempo stesso, da cittadini e appassionati di politica, non possiamo evitare di notare il fallimento dei partiti nella gestione della cosa pubblica e nella selezione della futura classe dirigente. Riteniamo dunque indispensabile che questa fase di rinnovato dialogo sia sfruttata da tutti i soggetti politici per la costruzione di un nuovo patto repubblicano: l’individuazione di alcune istanze imprescindibili attorno a cui promuovere il dibattito tra le diverse forze che si candidano a governare l’Italia. Riforma del mercato del lavoro: Riduzione del divario di tutela che esiste tra i lavoratori per via delle diverse modalità di assunzione, aumento della competitività e dell’attrattività del sistema Italia attraverso una revisione dei meccanismi di accesso alle professioni. Riforma e razionalizzazione del sistema fiscale: Spostamento di una parte del carico fiscale dalla tassazione sul lavoro alla tassazione di vasti patrimoni inutilizzati, a pressione globale invariata o diminuita. Introduzione e definizione di un meccanismo similare alla detrazione oggi in vigore per le spese farmaceutiche, da applicare a tutte le spese oltre una certa soglia. Sistema previdenziale sostenibile: Reinvestimento dei fondi ottenuti dall’innalzamento dell’età pensionabile all’interno del sistema previdenziale stesso, al fine di garantire un trattamento equo anche alle nuove generazioni. Corposa riduzione del debito pubblico: Valorizzazione del patrimonio immobiliare dello stato e degli enti pubblici, non per coprire le spese correnti, come accade oggi, ma all’interno di un piano di ripensamento strutturale degli stessi. Responsabilizzazione delle amministrazioni locali: Liberalizzazione dei servizi pubblici, completamento e miglioramento del processo di attuazione legislativa dell’art. 119 della Costituzione (c.d. “Federalismo fiscale”) attraverso l’introduzione di misure che, pur con i dovuti correttivi perequativi, incentivino gli amministratori regionali e locali a reperire le risorse pubbliche sul proprio territorio. Inoltre occorre rivedere l’assetto istituzionale dello Stato e riformare la pubblica amministrazione a partire dall’introduzione della regolazione a costi standard. Noi siamo l’Italia di oggi e di domani e chiediamo responsabilità e coraggio, perché la strada per rilanciare il Paese passa esclusivamente dalla ristrutturazione delle regole su cui si fonda l’equilibrio economico e sociale del nostro Paese. Il riscatto del nostro paese è legato a una sola opzione: il coraggio di reagire, di ritrovare oggi lo stesso spirito costituente sul quale si innesta la nostra democrazia. Come giovani, come cittadini, come Italiani appassionati, siamo pronti ad assumerci la nostra parte di responsabilità. Noi chiediamo ai partiti, al gruppo dirigente e alle istituzioni nel loro insieme, di impegnarsi a raggiungere i seguenti sette obiettivi economici e politici: Politica di qualita’ a costi contenuti: Adeguamento delle spese parlamentari e degli enti locali alla media dei paesi UE; eliminazione dei privilegi non necessari per gli eletti, istituzione di un limite di mandati. Legge sul finanziamento ai partiti che da un lato garantisca l’afflusso di risorse economiche all’attività politica, dall’altro introduca una severa disciplina di controllo sui bilanci dei partiti (certificazioni di regolarità affidate a società di revisione o alla Corte dei conti). I partiti e le istituzioni dovranno riuscire a catalizzare al loro interno quelle eccellenze, giovani e non, che da anni sono monopolio esclusivo delle aziende e delle organizzazioni private, spesso straniere. Fisco ed un sistema a misura di famiglia: Valorizzazione del ruolo sociale della famiglia attraverso l’introduzione del quoziente familiare; un sistema tariffario di accesso ai servizi sociali che tenga conto del carico delle diverse famiglie.