4. Sistema Dopaminergico

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SISTEMA DOPAMINERGICO (2/3)
Miriam Melis, PhD
Dopamina
Nobel Prize in Physiology or Medicine, 2000
Il ruolo della Dopamina
The Brain Prize, 2017
”brain mechanisms that link learning to reward, which has farreaching implications for the understanding of human
behaviour, including disorders of decision-making in conditions
such as gambling, drug addiction, compulsive behaviour and
schizophrenia”
OUTLINE
 Anatomia e aspetti funzionali.
 La sinapsi dopaminergica, recettori e meccanismi di
trasduzione.
 Farmaci che agiscono sulla trasmissione
dopaminergica.
 Implicazioni nella fisiopatologia dei disturbi
neurologici e psichiatrici (e.g. schizofrenia,
dipendenze, Parkinson’s).
Dopamina
Di-idrossi-fenil-etilamina
Neurotrasmettitore classico
che appartiene alla famiglia della CATECOLAMINE
ad azione lenta, quindi MODULATRICE
Dopamina
I sistemi dopaminergici
Biosintesi della dopamina
e delle altre catecolamine
Rate-limiting step
DOPA
tirosina
catecolico
aminico
adrenalina
Nor-adrenalina
dopamina
Catabolismo delle Catecolamine
Mono-Amino-Ossidasi
Catecol-O-Metil-Transferasi
Catabolismo della dopamina
Di-idrossifenil-acetaldeide
3-metossi-4 idrossifenil-acetaldeide
Dopamina nei gangli della base
Coronal plane
horizontal/transverse
plane
Circuito intrinseco dei gangli della base
D1
D2
Dopamina
Funzioni assolte







Movimento
Motivazione (umore)
Rilevazione novità (noia)
Aspettativa
Impulsività
Apprendimento contestuale
Memoria di lavoro
Sinapsi dopaminergica
Siti d’azione dei farmaci dopaminergici
metilfenidato
Dopamina
Esempio di sinapsi dopaminergica
I recettori dopaminergici
 D1-like
D1 e D5
Gs: aumentano cAMP
Gq: attivano la PLC
 D2-like
D2, D3 e D4
Gi: diminuiscono cAMP
Gi(bg): attivano Canali al K+ (GIRK)
D1: trasduzione del segnale (Gas)
“slow synaptic transmission”
A process that involves
activation of highly complex
signal transduction cascades.
Cognitive flexibility
Nobel Prize in Physiology or Medicine, 2000
D5: trasduzione del segnale (Gq)
AMPA, NMDA trafficking
Increased BDNF
Neurotrophic effects:
Growth, differentiation
Recettore D2-like
D2: trasduzione del segnale (Gai)
Akt inactivation
increased GSK3 activity
sensory motor gating
D2: trasduzione del segnale (Gbg)
Farmaci per i recettori D2-like
Distribuzione recettoriale: macro
Distribuzione recettoriale:
macro e micro
Distribuzione D2: gli autorecettori
Distribuzione nel tempo
Perchè sistemi di gratificazione?
La gratificazione è un senso/stato di appagamento,
di piena soddisfazione, di contentezza di sé o della
propria condizione.
Costituisce un forte stimolo a compiere azioni
indispensabili per la sopravvivenza dell’individuo
ed il perpetuarsi della specie.
I comportamenti motivati NATURALI sono:
 alimentazione e assunzione di acqua
 attività sessuale e riproduzione
 cure materne
 competizione
Dopamina e gratificazione (reward)
Stimolo piacevole o reward inaspettato
DOPAMINA  
Stimolo spiacevole o assenza di reward atteso
DOPAMINA  
Eventi “salienti” stimolano i neuroni
dopaminergici (1/2)
“Reward prediction error theory”
The greater the surprise, the more dopamine is released
Eventi “salienti” stimolano i neuroni
dopaminergici (2/2)
“Reward prediction error theory”
Livelli di dopamina
Liberazione di dopamina
da stimoli naturali e farmacologici
Dopamina:
gratificazione ed apprendimento
Dopamina e salienza (1/2)
Dopamina e salienza (2/2)
Dopamina: flessibilità comportamentale
Antagonism=
Poor performance
Decision-making:
apprendimento (e inversione) e Dopamina
Direct= action selection (GO)
Indirect= impulse inhibition (No GO)
Parkinson’s +
D2 agonists or
Addicting drugs
La dopamina in
Neuropsicofarmacologia



Schizofrenia
Dipendenze da farmaci e comportamentali
Malattia di Parkinson
Schizofrenia: cause biologiche




Fattori genetici
Alterazioni neurochimica (i.e. dopamina)
Anomalie anatomico-funzionali
Alterazioni neurosviluppo
Schizofrenia: ipotesi dopaminergica (1/2)
La schizofrenia sarebbe caratterizzata da una disfunzione
del sistema dopaminergico (Rossum, 1966).
 Osservazioni originali:




La reserpina (blocca il trasportatore vescicolare) possiede una
modesta azione antipsicotica.
L’ amfetamina e la cocaina possono esacerbare sintomi psicotici
in schizofrenici (review in Liebermann et al., 1978) o indurli in
individui normali (Connel, 1958).
La potenza degli antipsicotici è direttamente correlata
all’affinità per i recettori dopaminergici (D2) (Seeman et al.,
1996).
Gli antipsicotici attenuano i sintomi psicotici negli schizofrenici
e quelli indotti dall’amfetamina
Schizofrenia: ipotesi dopaminergica (2/2)

Osservazioni recenti:
La sintesi di dopamina o 18F-dopamina (marcata) è
aumentata negli schizofrenici.
 La liberazione di dopamina è aumentata negli
schizofrenici in risposta alla somministrazione di
amfetamina e questa è correlata all’induzione di
sintomi psicotici.
 I livelli basali di dopamina e il numero dei recettori
D2 sono aumentati negli schizofrenici

Review in: http://www.schizophreniaforum.org/for/curr/AbiDargham/default.asp
Schizofrenia: la dopamina
“Biased” dopamine
*un'eccessiva risposta cerebrale agli stimoli e difficoltà nel filtrare gli stimoli
“Biased” dopamine
*un'eccessiva risposta cerebrale agli stimoli e difficoltà nel filtrare gli stimoli
Modello integrato socio-sviluppo
Vulnerabilità: fattori genetici
Rischio:
Un parente di primo grado ~10%
Gemelli eterozigoti il rischio che entrambi i fratelli sviluppino la malattia è ~ 10%
Gemelli omozigoti ~ 40-50%
Schizofrenia: neurosviluppo
Schizofrenia: ipotesi dopaminergica
Il sistema mesolimbico
Schizofrenia: ipotesi dopaminergica
Il sistema mesocorticale
Terapia della schizofrenia
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Antipsicotici classici (antagonisti D2 puri)
Antipsicotici atipici
Agonisti dopaminergici parziali (aripiprazolo)
I farmaci: antagonisti recettori D2
Correlazione tra potenza clinica e legame con i D2
degli antipsicotici
Seeman P et al. 1976 (Nature)
Latenza dell’effetto clinico
Meccanismo d’azione degli antagonisti D2
Meccanismo d’azione degli antagonisti D2


I recettori D2 somatodendritici controllano
l’attività elettrica delle cellule dopaminergiche
Il blocco dei recettori D2 determina una risposta
di feedback ed un aumento della liberazione di
dopamina nelle aree terminali
Finalisticamente è un tentativo del neurone di
vincere il blocco recettoriale
Meccanismo d’azione ed effetto cronico



Lentamente, però, i meccanismi di feedback
si attenuano.
I recettori D2 si desensitizzano
I neuroni dopaminergici si inattivano
I neuroni dopaminergici diventano silenti
White FJ & Wang RY, 1983 (Life Science)
La dopamina in
Neuropsicofarmacologia (2/3)


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Schizofrenia
Dipendenze da farmaci e comportamentali
Malattia di Parkinson
Farmaci d’abuso: classificazione
Le droghe: definizione
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE DROGHE
•GIURIDICI (Legali ed Illegali Art.14 del DPR 309/90)
•DI PERICOLOSITA’ (Leggere e Pesanti)
•DI PREPARAZIONE (Naturali, Semisintetiche e Sintetiche)
•FARMACOLOGICI (In base a struttura chimica e caratt.
farmacodinamiche)
Dipendenza da Sostanze
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
Disturbo psichiatrico cronico con ricadute
Le sostanze inducono sensazioni piacevoli e/o di
rilassamento
Sintomi cognitivi, comportamentali e fisici
Comportamenti compulsivi di ricerca ed assunzione di
sostanze con perdita di considerevole tempo e riduzione
di importanti attività sociali, lavorative e ricreative a
causa dell’uso delle sostanze
Comportamenti persistenti nonostante conseguenze
negative e gravi, tentativi falliti di controllare l’uso o
sospendere
Modificazioni della plasticità sinaptica
Definizioni (1/2)


Dipendenza: Condizione in cui l’individuo ha bisogno del
farmaco per funzionare normalmente.
Si distingue comunemente una dipendenza fisica e una
psicologica. Nel primo caso, l’interruzione dell’assunzione
del farmaco determina una sindrome da astinenza. La
dipendenza
determina
il
bisogno
d'assumere
compulsivamente le droghe d'abuso (craving).
Desiderio compulsivo: intenso desiderio della sostanza
psicoattiva (craving)
 causa di ricaduta dopo lungo periodo di astinenza
Definizioni (2/2)


Sindrome da astinenza: segni e sintomi che insorgono
dopo la brusca sospensione dell’uso della sostanza. I
sintomi tendono ad essere opposti rispetto a quelli
che sono prodotti dalla esposizione acuta alla
sostanza
 causa
di ricaduta a breve termine e di
comportamenti compulsivi alla ricerca della
sostanza
Tolleranza: Condizione di progressiva riduzione della
risposta ad un farmaco.
Fattori che influenzano abuso e dipendenza




Proprietà farmacologiche e fisicochimiche delle
sostanze
 Effetto intenso e rapido (ricercato)
 Emivita breve  sintomi da sospensione pronunciati
Tratti di personalità
 Novelty-seeking (risk-taking)
Comorbidità con disturbi psichiatrici
 Schizofrenia
 Depressione e disturbo bipolare
 Disturbi d’ansia
Fattori genetici
Perchè la tossicodipendenza
(addiction) è un malattia cronica



Le droghe interferiscono notevolmente nei
fenomeni di plasticità neuronale.
La plasticità del nostro cervello è essenziale per
l’adattamento all’ambiente, nella memoria e
nell’apprendimento.
I circuiti principalmente compromessi sono quelli
della gratificazione.
Plasticità sinaptica indotta da ‘droghe’
Plasticità strutturale indotta da ‘droghe’
Memory trace: cocaine-induced
increases in dendritic spine in
target cell of dopamine neuron
(i.e. nucleus Accumbens MSN)
Cocaine-induced LTP
MEMORY TRACE
Dopamina e la ricerca del piacere
Dopamina e la ricerca del piacere
Diminuzione dell'attività del recettore D2 della
dopamina in un cocainomane
Volkow ND, et al., 1993 (Synapse)
Effetto delle ‘droghe’ sui recettori D2
Volkow ND, et al., 2002
Coinvolgimento del sistema dopaminergico:
effetti della Cannabis
I cannabinoidi attivano la dopamina e
peggiorano la sintomatologia psicotica
Differenze individuali nei recettori D2
e nella percezione del piacere
High density
Low density
high
low
Differenze individuali nei recettori D2 e
reattività comportamentale
Gratificazione e rinforzo positivo
Stimoli e proprietà di rinforzo (1/2)
Stimoli e proprietà di rinforzo (2/2)
Il contributo relativo degli stimoli che agiscono come rinforzo positivo e
negativo durante lo sviluppo della dipendenza si modifica
Diverse fasi del ciclo delle dipendenze
da ‘droghe’
Principali test comportamentali
per lo studio dei farmaci d’abuso (1/4)

Proprietà gratificanti
 Conditioned-place preference
Principali test comportamentali
per lo studio dei farmaci d’abuso (2/4)

Proprietà stimolanti
 Attività locomotoria orizzontale spontanea
Principali test comportamentali
per lo studio dei farmaci d’abuso (3/4)

Proprietà di rinforzo
 Autosomministrazione
 Autostimolazione intracranica
Principali test comportamentali
per lo studio dei farmaci d’abuso (4/4)

Desiderio irrefrenabile/perdita di controllo
 Autosomministrazione+punizione
Diverse fasi del ciclo delle dipendenze
comportamentali: gambling
Control
Gambler
Diverse fasi del ciclo delle dipendenze
comportamentali: bulimia
Evidenze cliniche del ruolo della
dopamina nelle dipendenze

La malattia di Parkinson:
 Bassissimo
rischio di dipendenze nei pazienti
Parkinsoniani
 Scatenamento di ‘dipendenze comportamentali’
in seguito alla terapia con agonisti dopaminergici
Healthy control
Parkinson’s Dis.
La dopamina in
Neuropsicofarmacologia (3/3)



Schizofrenia
Dipendenze da farmaci e comportamentali
Malattia di Parkinson
bradicinesia
festinazione
Rigidità
Tremore
a riposo
Ridotta mimica
Instabilità posturale
facciale
Dopamina ed umore: la personalità
del paziente affetto da Parkinson
La personalità Parkinsoniana:



I pazienti PD di solito non hanno dipendenze e non
sono impulsivi.
Coerentemente con i bassi livelli di dopamina, i
pazienti PD sono introversi, mostrano un basso
temperamento e sono “rigidi” (Toddes and Lee,
1985).
I pazienti PD hanno bassi punteggi in test di ricerca
della novità (Maenza et al., 1993).
‘Addictive syndrome’ in pazienti PD



All’inizio degli anni ‘80 sono stati riportati casi di apparente
addiction alla L-DOPA: i sintomi clinici assomigliano molto a
quelli accettati per l’ addiction: ipomania e compulsività,
persistente uso nonostante gli effetti negativi, sintomi
d’astinenza, accumulo di sostanza o multiple ricette.
Sono state descritte anche le cosìdette “Behavioral addictions”
ovvero “disturbi del controllo dell’impulso (ICD) come gambling
patologico, ipersessualità, forme di compulsività nello shopping,
nel dipingere o nel comportamento alimentare.
I fattori di rischio sono molto simili a quelli per le drug
addiction: genere maschile, giovane età, condizioni di
premorbidità di abuso di alcol o altre ‘droghe’, depressione,
personalità ‘novelty-seeking’ (Voon et al., 2007).
‘Addictive syndrome’ in pazienti PD
Ruolo della dopamina nel ICD (1/2)

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Ruolo causale dei farmaci agonisti DA (il pramipexolo
nel 58% dei casi) (Szarfarm et al., 2006)
L-DOPA non è coinvolta nell’induzione di queste
addictions (Driver-Dunkley et al, 2003) ma solo nell’uso
compulsivo del farmaco o nel punding.
Ruolo della dopamina nel ICD (2/2)
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174/177 pazienti affetti da PD con ICD erano sotto
trattamento con agonisti DA (Gallagher et al., 2007).
‘Medication addiction’ e ICD sono associati con la
persistenza di discinesia e movimenti involontari.
I sintomi ICD regrediscono una volta interrotta la
terapia con farmaci agonisti DA.
Ricapitolando
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