6.5. IL TRANSISTORE MOS Il transistore MOS (Metallo Ossido Semiconduttore) è un transistore a effetto di campo in cui il passaggio dei portatori da una zona di source a una zona di drain avviene in un canale controllato non più dalla tensione applicata a una giunzione polarizzata inversamente, come nel JFET, ma dalla tensione applicata a un elettrodo di gate elettricamente isolato dal canale mediante uno strato di ossido di Silicio (SiO2). Poiché il gate è isolato il dispositivo non assorbe potenza in continua all’ingresso. All’ingresso il dispositivo + presenta infatti solo una capacità che deve essere caricata e scaricata. Il canale può venire creato dallo stesso campo di + controllo, nei MOS detti ad arricchimento, oppure può esistere indipendentemente dal B S G D campo di controllo nei MOS detti a n+ svuotamento. Inoltre il canale può essere di n+ canale + + tipo n o p, a seconda che i portatori siano rispettivamente elettroni o lacune. Esistono Substrato p quindi quattro tipi di MOS: ad arricchimento, a canale n o p, e a svuotamento, sempre a canale n o p. Fig.6.15: MOS a canale n ad arricchimento. 6.5.1. MOS ad arricchimento a canale n Per semplicità illustreremo in dettaglio il Metallo, gen. Al MOS a canale n ad arricchimento. La fig.6.15 mostra la sezione del dispositivo. Nei dispositivi attuali il canale ha una lunghezza dell’ordine di 0,2 m. I contatti B;S;G;D stanno rispettivamente per Bulk (corpo del semiconduttore), Source, Gate e Drain. B viene posto alla tensione più bassa disponibile nel circuito, in modo che tutte le giunzioni esistenti siano polarizzate inversamente. Generalmente B e S sono collegati. Per piccoli valori di VGS il dispositivo è interdetto: tutte le giunzioni sono polarizzate inversamente e non si ha ID passaggio di corrente tra S e D. Si dice che il dispositivo è normalmente off. Quando VGS cresce si inizia ad avere VGS = cost un allontanamento delle cariche di maggioranza dal corpo del Si sottostante al Gate (svuotamento). Al crescere ulteriore di VGS, quando VGS supera un valore VGS = VT minimo chiamato VT, tensione di soglia, che può valere alcuni V, si viene a formare al di sotto del gate una zona VDS di inversione, costituita da uno strato ricco di elettroni. Questa zona crea una continuità elettrica, canale, tra S e Fig.6.16: Caratteristiche di un MOS ad D. Il valore di VGS modula la sezione del canale arricchimento. facendone variare la resistenza. Per piccoli valori di VDS la corrente ID segue la legge di Ohm. Al crescere di VDS il canale viene a strozzarsi in prossimità del Drain, (si raggiunge la situazione di pinch-off), analogamente a quanto visto per il JFET. Le caratteristiche ID , VDS del MOS ad arricchimento si presentano quindi come in fig.6.16. SiO2 6.5.2. MOS ad arricchimento a canale p I transistori a canale p si sono sviluppati per primi, perché i transistori a canale n presentavano delle difficoltà tecnologiche consistenti soprattutto nell’instabilità della tensione di soglia prodotta da contaminazione dell’ossido. Attualmente i transistori a canale n hanno prestazioni migliori: gli elettroni presentano una maggiore mobilità delle lacune e quindi i dispositivi a canale n sono più veloci e, a parità di corrente, possono avere minori sezioni del canale. I p – MOS sono quindi utilizzati sempre meno, salvo che nei MOS complementari, C – MOS, costituiti da coppie n – MOS, p - MOS. I MOS complementari vengono usati in modo che i due elementi della coppia siano attraversati dalla stessa corrente e che uno dei due sia sempre interdetto. Si ha così il passaggio di corrente solo durante i transitori e il consumo viene ridotto al minimo. 6.5.3. Caratteristica di trasferimento La corrente di un MOS cresce leggermente per alti valori di VDS , tuttavia il dispositivo può essere simulato abbastanza bene con un generatore di corrente comandato da V GS . Dalla caratteristica di fig. 6.16, ponendo VDS = costante, si ricava la caratteristica di trasferimento ID = f (VGS). Questa caratteristica, riportata in fig.6.17, risulta essere di tipo quadratico. Nella regione in cui il dispositivo si ID comporta da generatore di corrente comandato si ha: C0 W ID ( VGS VT )2 ( 1 VDS ) , 2L dove , mobilità dei portatori, C0 capacità per unità di superficie presentata dallo spessore di ossido, L, W 1 1 V , lunghezza e larghezza del canale, VT + 1,5 V 40 VGS coefficiente che tiene conto della pendenza delle Fig.6.17: Caratteristica di trasferimento caratteristiche ID , VDS. di un MOS ad arricchimento a canale n. Il termine rapporto C0 2 dipende dal processo tecnologico, il W si dice fattore di forma ed è una scelta del progettista. L 6.5.4. MOS a svuotamento ID ID arricchimento VGS = 0 svuotamento VDS -4 Fig:6.18: Caratteristiche di un MOS a svuotamento. -2 0 VGS Fig.6.19: Caratteristica di trasferimento di un MOS a svuotamento a canale n. Nei MOS a svuotamento il canale è preformato da un opportuno strato drogato e può venire allargato o svuotato al variare di VGS, quindi passa corrente anche per VGS = 0: si dice che il dispositivo è normalmente on. La caratteristica si modifica quindi come in fig.6.18 e la transcaratteristica come in fig.6.19. I transistori a svuotamento sono meno usati, proprio perché normalmente on e richiedono di poter fornire tensioni di due polarità (canale n, VDS positiva, VGS negativa per interdirli). 6.5.5. Applicazioni dei MOS Il MOS è il transistore più usato nei circuiti logici VLSI. Ai contatti metallici in Al si sostituisce il poli-Si (Silicio policristallino), che garantisce una maggiore precisione e una soglia più bassa. Il MOS è sempre più usato negli interruttori di potenza: esistono dei dispositivi che sopportano correnti di centinaia di A e tensioni dell’ordine dei kV. Come amplificatore di segnale è poco usato, salvo che in sistemi VLSI, in cui è integrato con sistemi logici. Quando usato come interruttore il MOS deve avere una bassa resistenza Drain – Source, RDS , in conduzione e una piccola corrente Drain – Source quando interdetto. Nelle applicazioni digitali devono essere piccole la resistenza, la capacità di ingresso e la tensione VT. Infatti la velocità è limitata dalla carica della capacità di ingresso, nel cui circuito di carica entra anche RDS. Inoltre più è bassa la soglia, prima il transistore va in conduzione e minore è il valore della tensione di alimentazione richiesta. 6.5.6. Simboli I simboli usati per i transistori MOS sono mostrati nella fig.6.20. arricchimento svuotamento Canale n S S Canale p S S Fig.6.20: Simboli dei quattro tipi di transistori MOS 6.5.7.Circuito equivalente ai piccoli segnali La fig.6.21 riporta il circuito equivalente ai piccoli segnali di un generico transistore MOS. D G D Osserviamo che in ingresso è presente solo una capacità; rd G Vi il fattore di comando del generatore gmVi è la transconduttanza gm, che dipende dal punto di lavoro; S S il generatore di corrente non è ideale: la resistenza rd tiene conto Fig.6.21: Circuito equivalente ai piccoli segnali di un transistore MOS. della pendenza delle caratteristiche.