Riproduzione riservata - Allevamento del Bugallo

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ALLEVAMENTO AMATORIALE DEL CANE DA CACCIA
“DEL BUGALLO”
Razze: Setter Inglese – Bracco Francese tipo Pirenei
Di “Franco Barsottini”
Iscritto al registro degli addestratori ENCI sez. 1
cani da utilità, compagnia agility e sport
Via Bugallo 1b – Crespina (PI)
Telefono 050/659019 - 3381621719
www.allevamentodelbugallo.it
[email protected]
Il periodo della socializzazione;
La “socializzazione” è un processo di apprendimento sociale e culturale che porta a
preferire specifici codici di comportamento, modalità alimentari, interpretazioni della
realtà sociale. L’apprendimento sociale è influenzato principalmente dall’ambiente ed
in parte dalla genetica del soggetto. Attraverso il processo di socializzazione gli
individui acquisiscono abilità complesse, un linguaggio comune, un comune modo di
relazionarsi, di comunicare e di comportarsi.
Il periodo della socializzazione del cucciolo di cane inizia in un periodo variabile che
può andare dal 21° al 28° giorno dalla nascita (3° o 4° settimana) e termina verso i 12 /
18 mesi, con il raggiungimento della maturità comportamentale e sociale che non
coincide con la maturità sessuale che avviene molto prima.
Il periodo della socializzazione può essere a sua volta diviso in due parti:
1. Una prima parte che và dal 21° - 28° giorno dalla nascita (3° o 4° settimana) e
termina verso il 3° / 4° mese (90 / 120 giorni), in questa fase la socializzazione è
di natura spontanea e viene anche detta “primaria”.
2. Una seconda parte che và dal 3° / 4° mese (90° / 120° giorni) e termina verso i
12 / 18 mesi con il raggiungimento della maturità sociale, in questo periodo la
socializzazione sviluppata nel primo periodo deve essere rinforzata per non
andare in estinzione ed è influenzata dall’ambiente esterno in cui si trova a
vivere il cucciolo. La socializzazione di questo periodo viene anche detta
“secondaria”.
Tutto il periodo della socializzazione è ritenuto il più importante in termini di sviluppo
sociale ed emozionale del cucciolo; “la socializzazione è importante affinché si
manifesti una gamma normale di comportamenti tipici (Markewell e Thorne 1985)”.
Il periodo della socializzazione spontanea o primaria inizia con il completo sviluppo
degli organi sensoriali attraverso i quali il cane si relaziona con gli altri e con
l’ambiente ed apprende e termina con il passaggio al periodo giovanile da dove inizia
la socializzazione secondaria.
Durante il periodo della socializzazione spontanea il cucciolo apprende comportamenti
adeguati per gestire i rapporti, l’esplorazione ambientale e degli oggetti e sviluppa gli
autocontrolli necessari per affrontare in modo adeguato la seconda parte della
socializzazione.
Le esperienze vissute in questo periodo segneranno profondamente in positivo o in
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negativo il comportamento futuro del cane. Nel periodo della socializzazione
spontanea il cane vive eventi importanti come il cambio dell’alimentazione, la
socializzazione con gli altri animali e con gli altri esseri compreso l’uomo, la
separazione dalla madre, la conoscenza dell’ambiente, l’adozione. Superando
positivamente questi eventi il cucciolo impara a dominare i propri stress ed acquisisce
autostima.
Recenti studi sul comportamento dei cani hanno evidenziato che l’ambiente ha un
ruolo fondamentale sul suo comportamento tanto che può arrivare ad annullare le
predisposizioni genetiche, altri studi hanno accertato che nello sviluppo
comportamentale il peso della genetica interviene solo per il 20% il restante 80% è
frutto delle esperienze vissute nel periodo della socializzazione primaria e in
particolare durante la socializzazione secondaria.
Prima l’allevatore e successivamente il proprietario dovranno procedere allo sviluppo
dei corretti comportamenti del cane attraverso una serie di attività che gli serviranno
per vivere e comportarsi da cane e nello stesso momento poter essere inserito
positivamente nel mondo sociale degli umani che è fatto di suoni, odori, colori ed
immagini.
Altro episodio importante che avviene nel periodo della socializzazione è l’adozione
(dal 60° giorno il cucciolo può essere dato in adozione o ceduto) per questo le attività
da svolgere possono essere divise:
1. Periodo di socializzazione primaria dal 21°/28° giorno fino al 60°, le attività
saranno svolte dall’allevatore.
2. Periodo di socializzazione primaria dal 61° giorno in caso di adozione o
cessione le attività dovranno essere svolte e saranno a carico del nuovo
proprietario.
Una cosa è fondamentale, l’apprendimento deve essere attentamente programmato ed
ogni passaggio deve essere una conseguenza delle esperienze acquisite in precedenza,
ad esempio è opportuno passare alla socializzazione interspecifica dopo che il cane ha
superato la fase della socializzazione intraspecifica.
Nel periodo di socializzazione che arriva al 60° giorno sarà solo a carico
dell’allevatore l’attivarsi al fine di far apprendere al cane le esperienze a lui utili ed
adeguate al suo sviluppo di apprendimento. Successivamente se il cane viene adottato
sarà a carico del nuovo proprietario doversi attivare al fine di dare al cane quelle
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esperienze e l’educazione base indispensabile per farlo diventare “un bravo cane in un
mondo di cani ed in mezzo agli umani”.
Le stimolazioni (Qualunque variazione ambientale percepita dai sensi) devono
avvenire producendo stress non eccessivi nel cane perché potrebbero portarlo a
chiudersi verso gli stimoli esterni con conseguenti comportamenti di evitamento.
In questo periodo si assiste ad un rapido sviluppo dell’encefalo, recenti studi sul
cervello hanno dimostrato che gli stimoli hanno conseguenze sull'attivazione degli
scambi neuronali ma questi “ scambi” se non regolarmente attivati possono andare in
estinzione e determinate sinapsi smetteranno di funzionare (Giussani 2005).
Si possono distinguere tre diversi tipi di socializzazione:
• Socializzazione intraspecifica, che si riferisce ai membri della stessa specie.
• Socializzazione interspecifica, che si riferisce ai rapporti con esemplari di specie
diversa (Uomo, gatto, cavallo, ecc.).
• Socializzazione ambientale, ossia la conoscenza dei vari stimoli che possono essere
prodotti dall'ambiente in cui il cane è destinato a vivere come rumori, odori, suoni,
e immagini.
I comportamenti di socializzazione espressi dal cucciolo in questo primo periodo sono
comportamenti spontanei che non necessitano di rinforzi, questo tipo di
comportamento spontaneo si modifica nel periodo della giovinezza dove il cucciolo
può necessitare di rinforzi nell’approccio con gli esseri o le cose.
Nella socializzazione primaria è importante che il cucciolo socializzi molto ed entri in
contatto con moltissimi stimoli di natura diversa, le esperienze che il cucciolo farà gli
faranno capire chi è, a quale specie appartiene, quali altre specie ed individui deve
considerare accettabili.
L’inizio del periodo di socializzazione è anche la trasformazione del rapporto cura –
dipendenza in dominanza – sottomissione, questa trasformazione avviene quando i
cuccioli iniziano ad essere allontanati dalla madre perché cercano di poppare, questo
processo avviene tra la quarta e la quinta settimana all’inizio del periodo di
socializzazione. La madre per allontanare i cuccioli dalle proprie mammelle li
“punisce” con morsi, i cuccioli così trattati cominciano a mostrare sottomissione
passiva stendendosi sulla schiena per essere leccati, altre punizioni che la madre
impartisce sono i ringhi e le minacce con il muso, questo comportamento della madre
porta alla trasformazione del rapporto da cura – dipendenza in dominanza
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sottomissione, questo comportamento che porta alla trasformazione del rapporto madre
– cucciolo ha una influenza non secondaria sulla mente di un cane, studi hanno
dimostrato che cuccioli allevati in condizioni di non punizione erano in seguito inadatti
a venire addestrati, la madre comunque deve indirizzare una giusta aggressività, gli
stessi studi infatti giungono alla conclusione che un eccesso di dominanza aggressiva
può inibire il cucciolo.
Nel periodo della socializzazione spontanea i cuccioli iniziano ad interagire tra loro, ed
una delle più importanti forme di comunicazione è il gioco.
I cani tenuti in canili senza possibilità di interagire nel periodo di socializzazione è più
probabile che sviluppino una paura generalizzata degli ambienti estranei, che siano
eccessivamente eccitabili o esageratamente inibiti, non avranno grandi capacità di
apprendimento e cercheranno di evitare gli stimoli. Tra le tre e le otto settimane i
cuccioli dovrebbero essere esposti a stimoli di potenziali paure dell’ambiente come
bambini, aspirapolvere, rumori vari e immagini, questo dovrebbe continuare per tutto il
periodo della socializzazione. In questo periodo il cucciolo può presentare
comportamenti di aggressione per nutrizione, l’ipotalamo è la parte del cervello che
quando è stimolato provoca l’appetito maggiore stimolazione nella stessa area non
stimola l’appetito ma stimola “aggressione”.
I cani che non incontrano persone fino a dopo il periodo di socializzazione sono
antisociali, difficili da addestrare e simili ai dinghi, i cani che non incontrano altri cani
sono paurosi, hanno scarse doti materne, si mostrano inibiti o reagiscono in modo
esagerato quando incontrano altri cani.
Il cucciolo che durante il periodo di socializzazione non viene esposto al contatto con
l’uomo avrà paura di noi per tutta la vita e saranno difficilmente addestrabili.
I comportamenti di socializzazione si sviluppano ad età diverse:
1. Tra le 4 e le 6 settimane si sviluppano i comportamenti di dominanza,
sottodominanza e sottomissione.
2. Tra le 6 e le 8 settimane si sviluppa l’attaccamento verso l’uomo.
3. Tra le 8 e le 10 settimane si verificano i primi imprinting della paura.
4. A circa 5 settimane si sviluppa il comportamento di gruppo.
5. A 7 settimane il gruppo attaccherà li individui malaticci della figliata.
I modelli del futuro comportamento sono fissati nella mente del cane nel periodo della
socializzazione ma è nell’età adulta che il cane apprenderà la validità di quei
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comportamenti ed imparerà ad usarli.
Ogni sviluppo della mente del cane deriva da combinazioni di istinto e apprendimento,
queste combinazioni dipendono dalla genetica, dagli ormoni, dai sensi e da tutti gli
stimoli esterni che il cane riceve, dalla madre, dai compagni, da noi, da altri cani o altri
animali del suo ambiente.
I cuccioli che agiscono in modo mascolino dominante hanno maggiore probabilità di
sviluppare problemi di aggressione quando saranno nell’età matura se non ben educati
in questo periodo, cani diffidenti non correttamente stimolati potranno avere problemi
di evitamento o paura da adulti.
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