Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Modena, 23 novembre 2015 Alla c.a. Componenti della Commissione del farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Loro Sedi OGGETTO: Verbale riunione 27/10/2015 della Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Presenti: Maria Barbagallo, Corrado Busani, Carlo Cagnoni, Giovanni Maria Centenaro, Giorgio Cioni, Carlo Coscelli, Alessandro De Fanti, Anna Maria Gazzola, Giuseppe Longo, Giorgio Mazzi, Carlo Missorini, Antonio Musolino, Alessandro Navazio, Simonetta Radici, Italo Portioli, Nilla Viani. Assenti: Angelo Benedetti, Luigi Cavanna, Sergio Maccari, Aurelio Negro, Roberto Quintavalla, Giovanni Pedretti, Giovanni Pinelli, Saverio Santachiara, Franco Valzania. Per la Segreteria Scientifica della CF AVEN erano presenti: Lisa Daya, Lidia Fares, Roberta Giroldini, Monica Manferdini, Anna Zuccheri. La riunione si è tenuta il 27 ottobre 2015 alle ore 14.30 presso la Sala Poletti del Padiglione Morel dell’Azienda USL di Reggio Emilia, Via Amendola 2 – Reggio Emilia, con il seguente ordine del giorno: I. Approvazione del verbale della riunione del 22 settembre 2015 II. Valutazione delle richieste di inserimento di: - acido neridronico (Nerixia) ev nel trattamento della algodistrofia; - posaconazolo (Noxafil): nuova formulazione in compresse; - flecainide (Fleidrina): nuova formulazione in capsule RP. III. Proposte della Segreteria Scientifica in merito all’inserimento di nuovi dosaggi e formulazioni di p.a. già inclusi in PT AVEN e PTR; IV. Presentazione delle decisioni assunte dalla CRF nella riunione di settembre 2015 ai fini della valutazione dell’inserimento in PT AVEN e rivalutazione del parere sospeso in merito alla associazione indacaterolo + glicopirronio; V. Varie ed eventuali Inizia la discussione degli argomenti all’ordine del giorno: I. Approvazione del verbale della riunione del 22 settembre 2015 Il verbale viene approvato all’unanimità. II. Valutazione delle richieste di inserimento di: - acido neridronico (Nerixia) concentrato per soluzione iniettabile ev 100 mg, H, NRL12 (prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - internista, ortopedico, oncologo, reumatologo), M05BA49 Indicazione valutata: trattamento della algodistrofia. INVIO RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR La valutazione deriva dalle richieste di inserimento in PT AVEN pervenute da: - Dr. Nicolò Pipitone, Reumatologia ASMN IRCCS di Reggio Emilia - Dr. Alarico Ariani, Medicina Interna e Reumatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Le motivazioni alla base delle richieste si possono sintetizzare nella necessità di avere a disposizione l’unico farmaco disponibile in commercio che possiede l’indicazione registrata nel trattamento dell’algodistrofia supportato da uno studio randomizzato controllato. Il numero di pazienti candidati al trattamento con neridronato per la patologia algodistrofia è di 10 – 15 pazienti/anno per il Dr. Pipitone e di circa 20 pazienti/anno per il Dr. Ariani. Note della Segreteria Scientifica: Acido neridronico appartiene alla classe dei bifosfonati: in Italia è in commercio da oltre 10 anni, autorizzato con procedura nazionale (G.U. n.79 del 04/04/2002) - estensione della indicazione alla algodistrofia con G.U. 28 del 04/02/2014. Non è incluso in PTR e pertanto nemmeno in PT AVEN. 1 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Le indicazioni registrate del farmaco sono le seguenti: a. Adulti: Osteogenesi imperfetta; Malattia ossea di Paget; Algodistrofia. b. Bambini (al di sotto di 18 anni di età): Osteogenesi imperfetta. Posologia nella algodistrofia: la dose raccomandata è 100 mg/die ogni 3 giorni per un totale di 400 mg neridronato, somministrati in infusione endovenosa lenta (almeno 2 ore) previa diluizione in 250-500 ml soluzione fisiologica. Nerixia® 100 mg contiene 1.670,98 mmol (o 38,42 mg) di sodio per dose: occorre tenerne considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto sodio.1 di di in di La valutazione odierna riguarda il trattamento della algodistrofia detta anche complex regional pain syndrome (CRPS) di tipo I (la classica sindrome algodistrofica) da non confondere con la CRPS di tipo II, corrispondente alla sindrome causalgica conseguente cioè ad una lesione nota di un ramo nervoso. L’algodistrofia è una sindrome dolorosa che appare sproporzionata per estensione temporale o per intensità rispetto a quanto atteso sulla base del trauma o dell’evento scatenante e solitamente compare in seguito a un trauma, intervento, frattura o distorsione, anche a distanza di tempo dall’evento. 2-3 La patogenesi non è del tutto chiara: alla base della malattia ci sarebbe un’iperattivazione del Sistema Nervoso Simpatico, un’esagerata risposta infiammatoria regionale, carenza di ossigeno ai tessuti, disturbi del microcircolo. Occorre sottolineare che il sintomo dominante è il dolore, che assume in questa sindrome i caratteri particolari dell’iperalgesia (dolore sproporzionato allo stimolo) e dell’allodinia (dolore scatenato anche da stimoli che normalmente non inducono alcuna sintomatologia dolorosa). 2 Gli altri sintomi frequenti della patologia possono essere: alterazioni sensoriali, variazioni di temperatura, alterazioni della sudorazione, gonfiore ed edema, riduzione della mobilità articolare, debolezza, tremore, distonia, alterazioni trofiche (peli, unghie e cute), variazioni osteoporotiche localizzate. A livello internazionale sono stati messi a punto e validati i criteri clinici diagnostici della algodistrofia, noti con il nome di “Criteri di Budapest” e di seguito riportati: 6-7 1. Dolore continuo sproporzionato all’evento scatenante 2. Il paziente deve riferire la presenza di almeno un sintomo in tre delle quattro seguenti categorie: - alterazioni sensoriali: iperestesia e/o allodinia - alterazioni vasomotorie: asimmetria di temperatura e/o alterazione e/o asimmetria del colorito cutaneo - alterazioni sudomotorie/edema: edema e/o anomalie e/o asimmetria della sudorazione - alterazioni motorie/trofiche: ridotta escursione articolare e/o anomalie motorie (ipostenia, tremori, distonia) e/o alterazioni trofiche (cute, unghie, annessi piliferi); 3. Devono essere obiettivabili almeno un segno in due o più delle seguenti categorie: - alterazioni sensoriali: iperalgesia e/o allodinia - alterazioni vasomotorie: evidenza di un’asimmetria al termotatto e/o alterazione e/o asimmetria del colorito cutaneo - alterazioni sudomotorie/edema: evidenza di edema e/o anomalie e/o asimmetria della sudorazione - alterazioni motorie/trofiche: evidenza di ridotta escursione articolare e/o anomalie motorie (ipostenia, tremori, distonia) e/o alterazioni trofiche (cute, unghie, annessi piliferi) 4. Assenza di una interpretazione diagnostica alternativa. La diagnosi della patologia è essenzialmente clinica. Dal punto di vista strumentale, le informazioni utili a diagnosticarla possono essere fornite sia dalla radiologia standard sia da metodiche più complesse quali la scintigrafia ossea e la risonanza magnetica nucleare (RMN). All’esame radiologico di norma si evidenzia la presenza di osteoporosi focale e l’edema osseo midollare. L’incidenza della malattia è di difficile determinazione sostanzialmente a causa della difficoltà di porre la diagnosi di algodistrofia: dalla letteratura disponibile, costituita da registri o studi retrospettivi, l’incidenza varia da 1 su 3.800 persone per anno (UK) a 26,2 su 100.000 persone per anno (Olanda) a 5,46 per 100.000 persone per anno (USA, Minnesota). 4,5-9 Il prezzo di una fiala da 100 mg è di 50 € (al pubblico) e di 30,3 € (ex-factory). Considerando il prezzo ex-factory, alla posologia di 100 mg ev ogni 3 giorni (400 mg totali) il costo del farmaco per l’intera terapia è di circa 121 €. Analisi delle evidenze: La ricerca bibliografica ha consentito di reperire a supporto della efficacia dell’acido neridronico nel trattamento dell’algoditrofia un solo RCT condotto in Italia che ha determinato l’ottenimento dell’indicazione registrata nell’algodistrofia. 8 Lo studio multicentrico, randomizzato, controllato in doppio cieco verso placebo ha le seguenti caratteristiche: Popolazione arruolata: pazienti adulti (> 18 anni) affetti da CRPS-I secondo i criteri di Budapest alla mano o al piede, durata di malattia non superiore a 4 mesi, con dolore VAS almeno di 50/100 e con documentata ipercaptazione alla scintigrafia ossea. 2 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Intervento: acido neridronico 100 mg in 500 ml di soluzione fisiologica infuso ev in 2 h ogni 3 giorni per 4 volte (giorni 1-4-7-10) Controllo: placebo Outcome: - primario: risposta clinica al trattamento considerata come la riduzione del dolore > 50% rispetto al baseline misurata dopo 40 giorni dalla prima infusione del farmaco (giorno 1) - secondari: valutazione di: a. variazione dell’edema basandosi sulla osservazione della abilità di indossare le calze o le scarpe o i guanti b. dolore prodotto dal movimento passivo (caviglia per il piede; il polso e il dito per la mano); c. allodinia e iperalgesia d. questionario McGill Pain e del SF-36 per verificare lo stato funzionale: McGill Pain Questionnaire: è uno strumento basato su 78 descrittori del dolore che indagano tre dimensioni (sensoriale, affettiva e valutativa) distinte in venti sottoclassi. Vi è aggiunta una VRS, per misurare l’intensità del dolore presente e un disegno del corpo umano, visto davanti e dietro, per indicare la localizzazione. 36-Item Short Form Health Survey (SF-36): strumento di misura della qualità di vita correlata alla salute. Attraverso 36 domande a risposta multipla i dati vengono aggregati in 8 scale che indagano: attività fisica, ruolo e salute fisica, dolore fisico, salute in generale, vitalità, attività sociali, ruolo e stato emotivo, salute mentale; si aggiunge anche una domanda sul cambiamento dello stato di salute durante l’ultimo anno. e. conteggio del numero di compresse di FANS o paracetamolo assunte settimanalmente. - profilo di sicurezza Durata: 40 giorni in doppio cieco seguiti da 10 giorni di interruzione del trattamento al termine dei quali i pazienti arruolati nel gruppo placebo sono stati trattati con acido neridronico e osservati per ulteriori 40 giorni. Principali risultati dello studio: Tra il 2008 e il 2010 sono stati arruolati 82 pazienti da 6 centri italiani (Milano, Bologna, Lecce, Verona, Roma e Torino): l’età media dei pazienti era di 58,2 anni nel gruppo acido neridronico e 57 anni nel gruppo placebo con una durata media della malattia rispettivamente di 4,7 e 5 settimane. La sede della patologia era prevalentemente agli arti inferiori (33 pazienti nel gruppo acido neridronico e 29 pazienti nel gruppo placebo). Il valore medio dello score VAS al baseline era simile nei due gruppi: 71,6 nel gruppo acido neridronico e 70,4 nel gruppo placebo (p = 0,59). Endpoint primario: la risposta clinica si è ottenuta nel 73,2% (30/41 pz) dei pazienti trattati con acido neridronico rispetto a 32,5% (13/41 pz) dei pazienti trattati con placebo (p = 0,0003). Endpoint secondari: - variazione dell’edema score rispetto al baseline: al giorno 40 lo score si è ridotto, per il gruppo neridronato, da 1,66 a 0,53 vs da 1,66 a 1,11 nel gruppo placebo (p = 0,0009); - dolore prodotto dal movimento passivo: al giorno 40 lo score si è ridotto, per il gruppo neridronato, da 2,32 a 0,78 vs da 2,18 a 1,70 nel gruppo placebo (p <0,0001); - allodinia: rispetto al baseline questo sintomo si è ridotto da 25 a 6 pazienti nel gruppo acido neridronico e da 26 pazienti a 18 nel gruppo placebo (p = 0,0027) - iperalgesia: rispetto al baseline questo sintomo si è ridotto da 31 a 5 pazienti nel gruppo acido neridronico e da 34 pazienti a 22 nel gruppo placebo (p < 0,0001). - McGill Pain Questionnaire: al giorno 40 sono state evidenziate differenze statisticamente significative in termini di funzione sensoriale (p=0,0002) e affettiva (p<0,0001) a favore dei pazienti trattati con acido neridronico. - SF-36 questionnaire: al giorno 40 sono state mostrate differenze significative in quasi tutti gli item ad eccezione di alcuni (vitalità, salute in generale e stato emotivo); - conteggio del numero di compresse di FANS o paracetamolo assunte settimanalmente: al baseline 68 pazienti assumevano FANS o paracetamolo. Al termine dello studio, tutti i pazienti del gruppo acido neridronico e il 45% dei pazienti nel gruppo placebo hanno interrotto il trattamento con questi farmaci antidolorifici entro 2 settimane (risultati non pubblicati). Fase in aperto: lo score VAS medio si è ridotto da 55,4 all’inizio dello studio a 13,9 al termine della fase in aperto (p < 0,0001). In 28 pazienti (82,3%) lo score VAS si è ridotto di oltre il 50% rispetto al baseline. Lo score relativo all’edema è sceso fino allo zero nel 94,1% dei pazienti (32 pz) ed il dolore prodotto dal movimento passivo è significativamente migliorato arrivando al valore zero nel 58,8% dei pazienti (20 pz). Al controllo dopo un anno nessun paziente presentava ancora sintomatologia residua o recidiva di malattia. 3 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord Profilo di sicurezza: E’ stato osservato almeno un evento avverso in 29 pazienti nel gruppo acido neridronico e 12 pazienti nel gruppo placebo durante la fase in doppio cieco. Gli EA correlati al trattamento sono stati disturbi di tipo mucoloscheletrico (soprattutto artralgia) da lieve a moderati con una frequenza del 29,3% (12 pazienti) nel gruppo acido neridronico e del 12,2% (5 pazienti) per il gruppo placebo. La febbre (mai > 38°C) è stata riportata nel 21,9% (9 pz) dei pazienti trattati con acido neridronico e nel 2,4% (1 pz) nel gruppo placebo. Per quanto riguarda la fase in aperto il 38,9% (14/36 pz) hanno riportato almeno un EA correlato al trattamento (poliartralgia e/o febbre simili a quelle osservate nella fase in doppio cieco). Esiste inoltre una Revisione Sistematica Cochrane di O’Connel di 19 revisioni sistematiche (di cui 6 RS Cochrane) con l’obiettivo di valutare l’efficacia di tutti gli interventi disponibili (terapie farmacologiche, interventi chirugici e riabilitativi, neurostimolazione) per il trattamento della algodistrofia. 9 Le conclusioni di questa revisione riportano che occorre constatare l’assenza di evidenze di alta qualità; con i dati disponibili ad oggi un approccio basato sulle evidenze risulta complesso. Occorre comunque sottolineare che nessuna delle revisioni sistematiche analizzate e incluse ha valutato l’acido neridronico, in quanto pubblicate prima della pubblicazione dello studio registrativo di Varenna: è per questo che nella RS Cochrane di O’Connel non viene preso in considerazione l’acido neridronico nel trattamento dell’algodistrofia. L’analisi delle evidenze disponibili ha fatto emergere le seguenti considerazioni: - acido neridronico è l’unico bifosfonato che possiede l’indicazione registrata nel trattamento dell’algodistrofia, una patologia poco frequente ma invalidante, di difficile diagnosi in quanto si tratta di una sindrome dolorosa che appare sproporzionata per estensione temporale o per intensità rispetto a quanto atteso sulla base del trauma o dell’evento scatenante; - essendo un farmaco non incluso nel PTR ed in PTAVEN, da quando ha ottenuto l’indicazione terapeutica registrata è stato utilizzato da quasi tutte le Aziende Sanitarie AVEN con Richiesta Motivata Personalizzata e/o autorizzazione da parte dei Nuclei Operativi Provinciali; - l’unico RCT reperito, registrativo, ha dimostrato l’efficacia dell’acido neridronico nel trattamento dell’algodistrofia con un buon profilo di sicurezza. Il numero di pazienti arruolati è piuttosto ridotto e riflette l’incidenza della patologia: pertanto può ritenersi accettabile. Pertanto sulla base delle considerazioni soprariportate, la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inviare alla CRF la richiesta di inserimento in PTR di acido neridronico per il trattamento dell’algodistrofia. Bibliografia: 1. Nerixia. Riassunto delle Caratteristiche del prodotto (fonte: bancadati Codifa, ultimo accesso 26 ottobre 2015) 2. Harden RN et al. Proposed new diagnostic criteria for complex regional pain syndrome. Pain Med 2007;8:326-31 3. Cappello ZJ, Kasdan ML, Louis DS. Meta-analysis of imaging techniques for the diagnosis of complex regional pain syndrome type I. J Hand Surg Am 2012;37:288-96 4. de Mos M et al. The incidence of complex regional pain syndrome: a population-based study. Pain 2007;129:12-20 5. Sandroni P et al. Complex regional pain syndrome type I: incidence and prevalence in Olmsted county, a population-based study. Pain. 2003 May;103(1-2):199-207. 6. Harden RN. Proposed new diagnostic criteria for complex regional pain syndrome. Pain Med. 2007 May-Jun;8(4):326-31. 7. Harden RN et al. Validation of proposed diagnostic criteria (the "Budapest Criteria") for Complex Regional Pain Syndrome. Pain. 2010 Aug;150(2):268-74. doi: 10.1016/j.pain.2010.04.030. Epub 2010 May 20. 8. Varenna M. et al. Treatment of complex regional pain syndrome type I with neridronate: a randomized, double-blind, placebo-controlled study. Rheumatology 2012; 274: 299 9. O’Connell NE,Wand BM, McAuley J,Marston L, Moseley GL. Interventions for treating pain and disability in adults with complex regional pain syndrome- an overview of systematic reviews. Cochrane Database of Systematic Reviews 2013, Issue 4. Art. No.CD009416. DOI: 10.1002/14651858.CD009416.pub2. 4 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - posaconazolo (Noxafil®), compresse gastroresistenti 100 mg, A p (h-t) RNRLU (centri ospedalieri - da specialista internista, specialista malattie infettive, ematologo), J02AC04 APPROVATO La richiesta di inserimento in PT AVEN è pervenuta dal Prof. M. Luppi, U.O.C. di Ematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena con la seguente motivazione: necessità di migliorare l’efficacia della profilassi antifungina in pazienti a rischio di infezioni da funghi filamentosi. Numero di pazienti che si intende trattare: 40-50 pazienti/anno con diagnosi di leucemia acuta mieloide ed aplasia midollare in prima diagnosi e recidiva e trapiantati allogenici di midollo osseo/staminali periferiche con GVHD cronica. Note della Segreteria Scientifica: Si tratta della valutazione della nuova formulazione in compresse di posaconazolo, principio attivo già incluso in PT AVEN e in PTR nella formulazione in sospensione orale, che perderà il brevetto nel 2019. La formulazione in compresse ha ottenuto l’autorizzazione centralizzata EMA: è in commercio in Italia da luglio 2014 (classe SSN Cnn) poi riclassificato A p (h-t) RNRLU con G.U. 146 del 26/06/2015. Posaconazolo in compresse è indicato per l'uso nel trattamento delle seguenti infezioni fungine negli adulti: • Aspergillosi invasiva in pazienti con malattia refrattaria ad amfotericina B o ad itraconazolo o in pazienti intolleranti a questi medicinali; • Fusariosi in pazienti con malattia refrattaria ad amfotericina B o in pazienti intolleranti ad amfotericina B; • Cromoblastomicosi e micetoma in pazienti con malattia refrattaria a itraconazolo o in pazienti intolleranti ad itraconazolo; • Coccidioidomicosi in pazienti con malattia refrattaria ad amfotericina B, itraconazolo o fluconazolo o in pazienti intolleranti a questi medicinali. E’ indicato anche nella profilassi di infezioni fungine invasive nei seguenti pazienti: • Pazienti in chemioterapia per induzione della remissione di leucemia mieloblastica acuta (AML) o sindromi mielodisplastiche (MDS) per le quali si prevede una neutropenia prolungata e che sono ad alto rischio di sviluppare infezioni fungine invasive; • Soggetti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT) in terapia immunosoppressiva ad alto dosaggio per malattia del trapianto contro l'ospite e che sono ad alto rischio di sviluppare infezioni fungine invasive. Le indicazioni terapeutiche registrate delle due formulazioni sono sovrapponibili con la sola eccezione di quella relativa al trattamento della Candidiasi orofaringea (come terapia di prima linea in pazienti con malattia grave o immunocompromessi, in cui ci si aspetta scarsa risposta ad una terapia topica) che possiede solo la formulazione in sospensione orale; a questo proposito occorre precisare che la CRF - per l’indicazione nel trattamento della candidiasi orofaringea – ha raccomandato di riservare l’uso della sospensione orale di Noxafil® solo ed esclusivamente a casi selezionati con dimostrata resistenza e/o intolleranza alle altre terapie antifungine disponibili. Posologia: sia in profilassi sia nel trattamento la terapia inizia con una dose di carico (1° giorno) di 600 mg (300 mg x 2) seguita dalla dose di mantenimento di 300 mg/die (=3 cp/die in una unica somministrazione). La durata della terapia deve essere basata sulla gravità della malattia di base, sulla guarigione dalla immunosoppressione e sulla risposta clinica. Il prezzo ex-factory di una confezione di Noxafil® 100 mg (24 compresse) è di 670,43 €. Paragonati ai costi sostenuti per la sospensione orale (76 €/die per la profilassi e circa 100 €/die per il trattamento), l’utilizzo delle compresse non comporta un aggravio della spesa: la dose di carico ha un costo di circa 145 € (solo il primo giorno di terapia) ed il mantenimento di circa 73 €/die. Pertanto dato che: • Posaconazolo è già incluso in PTR e in PT AVEN in sospensione orale con indicazioni sovrapponibili alle compresse; • le compresse di posaconazolo sono assunte in monosomministrazione giornaliera a differenza della sospensione che prevede un numero più elevato di somministrazioni (da 3 a 4 a seconda dell’indicazione utilizzata); • Il costo della terapia con le due formulazioni è sovrapponibile la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire le compresse di posaconazolo in PT AVEN con le stesse limitazioni della sospensione orale ovvero l’utilizzo della Richiesta Motivata Personalizzata e l’esclusiva erogazione in distribuzione diretta. Bibliografia: 1. Noxafil Riassunto delle Caratteristiche del prodotto (fonte: bancadati Codifa, ultimo accesso 26 ottobre 2015) 2. Noxafil EPAR 2014 5 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - flecainide (Fleiderina®), capsule a rilascio prolungato 50 mg, 100 mg, 150 mg, 200 mg, A RR, C01BC04 APPROVATO Le richieste di inserimento in PT AVEN sono pervenuta da: • Dr. G. Patrizi, Cardiologia Ospedale di Carpi AUSL di Modena • Dr. M. Pantaleoni, Cardiologia ASMN IRCCS di Reggio Emilia con le seguenti motivazioni: - Fleiderina® in monosomministrazione giornaliera oltre ad essere risultata bioequivalente rispetto alla flecainide a rilascio immediato somministrata due volte/die, è caratterizzata da una minore fluttuazione della concentrazione plasmatica nelle 24 ore; - maggiore aderenza alla terapia. Note della Segreteria Scientifica: Si tratta della valutazione di una nuova formulazione in capsule a rilascio prolungato (RP) del principio attivo flecainide che è incluso in PT AVEN ed in PTR in compresse da 100 mg, a brevetto scaduto. La flecainide RP è in commercio in Italia da gennaio 2014 (G.U. n.16 del 21/1/2014) ed è stata autorizzata mediante procedura di mutuo riconoscimento. Le indicazioni terapeutiche registrate sono sovrapponibili a quelle della flecainide in compresse a rilascio immediato e comprendono il trattamento di: 1.Tachicardia nodale reciprocante atrioventricolare; aritmie associate a sindrome di Wolff-Parkinson-White e condizioni simili con vie di conduzione accessorie, se altri trattamenti non sono risultati efficaci; 2.Aritmia ventricolare parossistica grave e potenzialmente fatale che non ha risposto ad altre forme di terapia. Anche nel caso in cui altri trattamenti non siano stati tollerati; 3.Aritmie atriali parossistiche (fibrillazione atriale, flutter atriale e tachicardia atriale) in pazienti con sintomi invalidanti dopo conversione, posto che vi sia una effettiva necessità di trattamento sulla base della gravità dei sintomi clinici e qualora altri trattamenti siano risultati inefficaci. A causa dell'aumento del rischio di effetti proaritmici è necessario escludere cardiopatie strutturali e/o una compromissione della funzione ventricolare sinistra. Posologia: adulti e adolescenti (13-17 anni di età) Aritmie sopraventricolari: dosaggio iniziale raccomandato è 100 mg/die. L'aumento della dose può essere considerato dopo un periodo di 4 a 5 giorni. La dose ottimale è di 200 mg/die. Se necessario, la dose può essere aumentata fino ad un massimo di 300 mg/die. Aritmie ventricolari: dosaggio iniziale raccomandato è 200 mg/die. La dose massima giornaliera è 400 mg/die (solitamente riservata a pazienti di costituzione robusta oppure quando è richiesto un rapido controllo dell'aritmia). Dopo 3-5 giorni si raccomanda di regolare progressivamente la dose al livello minimo che mantenga l'aritmia sotto controllo. A differenza delle compresse a rilascio immediato, da somministrare due volte al giorno, le capsule RP consentono la monosomministrazione giornaliera. Per quanto riguarda la situazione contrattuale, il lotto della gara regionale per il principio attivo flecainide a rilascio immediato è stato aggiudicato al medicinale Almarytm® . Si riporta di seguito la tabella con il confronto dei costi tra i farmaci disponibili in commercio alle differenti posologie utilizzabili: considerando il prezzo al pubblico il costo/die per il medicinale Fleiderina® è inferiore ad Almarytm® e superiore alla flecainide equivalente. Flecainide cp (Almarytm®) costo/die 100 mg pubblico: 0,497 € AVEN: 0,134 € 200 mg pubblico: 0,994 € AVEN: 0,268 € Flecainide cp (equivalenti) costo/die 100 mg pubblico: 0,307 € ex-factory: 0,163 € 200 mg pubblico: 0,614 € ex-factory: 0,326 € Flecainide cps RP (Fleiderina®) costo/die 100 mg pubblico: 0,363 € ex-factory: 0,288 € 200 mg pubblico: 0,763 € ex-factory: 0,446 € 300 mg pubblico: 1,491 € AVEN: 0,402 € 400 mg pubblico: 1,988 € AVEN: 0,536 € 300 mg pubblico: 1,11 € ex-factory: 0,489 € 400 mg pubblico: 1,228 € ex-factory: 0,652 € 300 mg (150 mg x2) pubblico: 1,104 € ex-factory: 0,670 € 400 mg (200 mg x2) pubblico: 1,526 € ex-factory: 0,892 € La flecainide RP è stata immessa in commercio solamente sulla base di uno studio di bioequivalenza tra le formulazioni a rilascio immediato (IR) e a rilascio prolungato (RP): i pazienti sono stati randomizzati, in cieco, ad assumere flecainide IR 100 mg x 2/die (25 pz) o flecainide RP 200 mg (23 pz).2 Sono stati misurati i parametri cardiaci con ECG al baseline e alla settimana 8 e la concentrazione 6 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord plasmatica del farmaco (misurata 12 ore dopo l’assunzione) alla settimana 8. I risultati dello studio dimostrano la bioequivalenza tra le due formulazioni. Pertanto dato che: • flecainide è già inclusa in PTR e in PT AVEN in compresse a rilascio immediato con indicazioni sovrapponibili alla formulazione in capsule RP; • le capsule RP sono state immesse in commercio sulla base di uno studio di bioequivalenza verso le compresse a rilascio immediato, come previsto dalla normativa vigente: lo studio ha dimostrato la bioequivalenza tra le due formulazioni; • fleiderina® ha un minore costo al pubblico rispetto ad Almarytm®, mentre ha un costo lievemente superiore rispetto agli altri farmaci equivalenti disponibili in commercio • la formulazione RP consente di effettuare la monosomministrazione giornaliera la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire le capsule RP di flecainide in PT AVEN. Bibliografia: 1. Fleiderina. Riassunto delle Caratteristiche del prodotto (fonte: bancadati Codifa, ultimo accesso 26 ottobre 2015) 2. Coumel P. et al. Pharmacodynamic equivalence of two flecainide acetate formulations in patients with paroxysmal atrial fibrillation by QRS analysis of ambulatory electrocardiogram. J Cardiovasc Pharmacol. 2003 May;41(5):771-9. III. Proposte della Segreteria Scientifica in merito all’inserimento di nuovi dosaggi e formulazioni di p.a. già inclusi in PT AVEN e PTR La recente revisione del prontuario condotta dalla Segreteria Scientifica e l’analisi del monitoraggio relativo ai prodotti acquistati dall’Unità Logistica Centralizzata su richiesta delle singole Aziende ha fatto emergere che alcuni medicinali utilizzati da tempo non sono inclusi in prontuario: si tratta sostanzialmente di dosaggi e/o formulazioni di principi attivi presenti in PT AVEN, per i quali non è stata presentata formale richiesta di inserimento in PT AVEN in quanto possiedono le stesse indicazioni registrate di quelli già presenti in PT. Di seguito si riporta l’elenco dei medicinali e relative formulazioni valutate: - exenatide a rilascio prolungato (Bydureon®), 2 mg sosp. iniett. RP sc 4 penne, A RRL PHT, Registro di monitoraggio AIFA (piattaforma web), A10BX04 APPROVATO Exenatide RP è già inclusa in PT AVEN nella formulazione in siringa La formulazione in penne ha lo stesso prezzo delle siringhe pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire le penne di exenatide RP in PT AVEN. - golimumab (Simponi®), sol. iniettabile sc 100 mg penna preriempita o siringa preriempita, H RRL63, L04AB06 APPROVATO Golimumab è già incluso in PT AVEN al dosaggio 50 mg (penne e siringhe) il dosaggio 100 mg (penne e siringhe) di golimumab ha lo stesso prezzo di quello 50 mg (penne e siringhe) pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire golimumab 100 mg in penne e siringhe in PT AVEN. - lenalidomide (Revlimid®), capsule 2,5 mg, H RNRL, L04AX04 APPROVATO Lenalidomide è già inclusa in PT AVEN ai dosaggi 5 mg, 10 mg, 15 mg e 25 mg il dosaggio 2,5 mg può essere utile in caso di necessità di riduzione della dose, come previsto da scheda tecnica pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire lenalidomide 2,5 mg in PT AVEN. - ciprofloxacina (Ciproxin®), granuli e solvente per sospensione orale 250 mg/5 ml, A RR, J01MA02 APPROVATO ciprofloxacina è già inclusa in PT AVEN in compresse e soluzione iniettabile ev la sospensione orale di ciprofloxacina può essere utile in tutti i casi in cui i pazienti abbiano difficoltà a deglutire le compresse, come avviene ad esempio nelle U.O. di Geriatria pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire ciprofloxacina in sospensione orale in PT AVEN. 7 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - etanercept (Enbrel Myclick®), soluzione iniettabile sc 50 mg in penne, H RRL, L04AB01 APPROVATO etanercept è già incluso in PT AVEN in siringa preriempita la Dr.ssa Sandri dell’U.O. di Reumatologia dell’Azienda Ospealiero-Universitaria di Modena ha inviato una richiesta di inserimento in PT AVEN della formulazione in penne, che possiede le stesse indicazioni registrate e lo stesso prezzo delle siringhe; pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire etanercept in penne in PT AVEN. - colecalciferolo (Dibase®), soluzione orale 25.000 UI in contenitore monodose, A RR, A11CC05 APPROVATO colecalciferolo è già incluso in PT AVEN in gocce multidose 10.000 UI/10 ml occorre sottolineare che il contenitore monodose 25.000 UI possiede un costo più elevato del flacone multidose: occorre ricordarlo ai clinici prescrittori in modo che riservino questa formulazione solo ai pazienti che hanno difficoltà ad assumere una terapia giornaliera; pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire colecalciferolo 25.000 UI in PT AVEN. - triossido di arsenico (Trisenox®), conc. per soluzione ev 1 mg/ml fiale 10 ml, C OSP, L01XX27 APPROVATO Triossido di arsenico è incluso in PTR ed è l’unico farmaco che possiede la seguente indicazione: induzione della remissione e come terapia di consolidamento in pazienti adulti affetti da leucemia promielocitica acuta recidivata o refrattaria, caratterizzata dalla presenza della traslocazione t(15;17) e/o del gene PML (leucemia promielocitica) /RAR (recettore dell'acido alfa retinoico). Il trattamento precedente deve aver incluso chemioterapia e terapia retinoide. pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire triossido di arsenico in PT AVEN. - levodopa + carbidopa + entacapone (Stalevo®), compresse 125 mg/31,25 mg/200 mg e 75 mg/18,75 mg/200 mg, A p (h-t), N04BA03 APPROVATO l’associazione levodopa + carbidopa + entacapone è già inclusa in PT AVEN nei dosaggi 50 mg/12,5 mg/200 mg, 100 mg/25 mg/200 mg, 150 mg/37,5 mg/200 mg e 200 mg/50 mg/200 mg; i dosaggi non ancora inclusi 125 mg/31,25 mg/200 mg e 75 mg/18,75 mg/200 mg hanno le stesse indicazioni registrate di quelli già inseriti in PT AVEN pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire l’associazione levodopa + carbidopa + entacapone nei dosaggi 125 mg/31,25 mg/200 mg e 75 mg/18,75 mg/200 mg in PT AVEN. - adalimumab (Humira®), soluzione iniettabile sc 40 mg in tutte le formulazioni in penna e siringa disponibili, HRRL53, L04AB04 APPROVATO adalimumab è già incluso in PT AVEN in penna preriempita adalimumab in siringa ha lo stesso prezzo della formulazione in penna pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire adalimumab in PT AVEN in tutte le confezioni in siringa ed in penna ad oggi disponibili. - temozolomide (Temozolomide Sun), capsule 140 mg e 180 mg, A RNRLQ, L01AX03 APPROVATO temozolomide è già inclusa in PT AVEN nei dosaggi 5 mg, 20 mg, 100 mg, 250 mg; i dosaggi non ancora inclusi 140 mg e 180 mg hanno le stesse indicazioni registrate di quelli già inseriti in PT AVEN pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire temozolomide 140 mg e 180 mg in PT AVEN. - anakinra (Kineret®), siringhe preriempite 100 mg/0,67 mg, H RRL L04AC03 APPROVATO anakinra è indicato in pazienti adulti per il trattamento dei segni e dei sintomi dell'artrite reumatoide (AR) in associazione con metotrexato con risposta inadeguata al solo metotrexato; il suo utilizzo in questo ambito deve avvenire nel rispetto delle Linee guida terapeutiche n. 2: "Trattamento sistemico dell’artrite reumatoide nell’adulto con particolare riferimento ai farmaci biologici" (Doc PTR n. 203 e 204); 8 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord l’impiego di anakinra è anche stato valutato nell’ambito delle Linee guida terapeutiche n. 4: "Trattamento sistemico dell’artrite reumatoide nell’adulto con particolare riferimento ai farmaci biologici" (Doc PTR n. 203 e 204); pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire anakinra in PT AVEN in accordo con le raccomandazioni prodotte dalle Linee Guida Regionali "Trattamento sistemico dell’artrite reumatoide nell’adulto con particolare riferimento ai farmaci biologici" (Doc PTR n. 203 e 204) e "Trattamento sistemico dell’artrite reumatoide nell’adulto con particolare riferimento ai farmaci biologici" (Doc PTR n. 203 e 204). - Mannitolo 18% 250 ml e Sodio bicarbonato 1 M 100 ml APPROVATO Si concorda di includere in PT AVEN mannitolo 18% 250 ml e sodio bicarbonato 1 M 100 ml. - Bimatoprost (Lumigan®), soluzione oftalmica collirio 0,1 mg/ml flac 3 ml, A RR APPROVATO Dall’estate 2015 bimatoprost (Lumigan) collirio 0,3% non è più commercializzato mentre è disponibile la nuova formulazione disponibile 0,1 mg/ml flac 3 ml pertanto la CF AVEN ha espresso: PARERE FAVOREVOLE ad inserire in PT AVEN bimatoprost 0,1 mg/ml flac 3 ml in sostituzione del collirio 0,3% che non è più commercializzato. IV. Presentazione delle decisioni assunte dalla CRF nella riunione di settembre 2015 ai fini della valutazione dell’inserimento in PT AVEN e rivalutazione del parere sospeso in merito alla associazione indacaterolo + glicopirronio; - indacaterolo + glicopirronio (Xoterna breezhaler®, Ultibro breezhaler®), capsule rigide con inalatore, A RRL, PT cartaceo su template AIFA, R03AL04 APPROVATO Nella riunione del 22 settembre scorso, la CF AVEN aveva sospeso il parere in merito all’associazione indacaterolo + glicopirronio con le seguenti motivazioni: indacaterolo non è presente in PT AVEN, poiché la CF AVEN aveva espresso parere non favorevole al suo inserimento (vedi verbale della riunione del 15 aprile 2014); sarebbe opportuno che venissero individuati dalla Regione in accordo con le Aziende Sanitarie i Centri prescrittori. Dato che la CRF ha risposto al quesito della CF AVEN facendo presente che non verranno individuati i centri prescrittori, la CF AVEN prende atto di questa decisione e concorda con le motivazioni che la CRF aveva chiaramente esplicitato nella decisione di includere questa associazione ovvero: nell’ultimo anno sono stati commercializzati numerosi prodotti con indicazioni nella terapia di asma e/o BPCO. Si tratta essenzialmente di associazioni di LABA + corticosteroidi oppure di LABA + LAMA; per quanto riguarda i prodotti da più tempo in commercio la copertura brevettuale se non scaduta si sta approssimando alla scadenza e la possibile commercializzazione di farmaci equivalenti potrà quindi portare a riduzioni del prezzo anche per le relative specialità configurando un possibile risparmio; i diversi dispositivi per inalazione hanno un ruolo rilevante ai fini della corretta assunzione dei farmaci. A questo proposito occorre considerare che la perdita del brevetto del farmaco/associazione di farmaci non si accompagna alla perdita del brevetto del dispositivo per inalazione, pertanto ai fini dell’erogazione del prodotto a brevetto scaduto occorre tenere presente anche situazioni specifiche connesse alla maggiore o minore compliance per l’erogatore. Pertanto la CF AVEN ha deciso di esprimere PARERE FAVOREVOLE all’inserimento dell’associazione indacaterolo/glicopirronio in PT AVEN in accordo con la decisione della CRF. L’associazione dovrà essere prescritta utilizzando il Piano Terapeutico Regionale (Doc PTR n. 268). Infine dato che l’associazione indacaterolo + glicopirronio contiene il principio attivo indacaterolo ampiamente prescritto sul territorio (v. verbale della riunione del 15 aprile 2014) si è deciso di effettuare una rivalutazione della decisione già assunta. Nella riunione odierna si è preso atto che, oltre alla valutazione della letteratura, occorre trovare nuove strategie per la gestione di queste classi di farmaci a pesante impatto sulla farmaceutica territoriale; infatti anche a seguito di una forte pressione commerciale i farmaci di nuovo inserimento, indipendentemente dal parere della Commissione Farmaco, vengono ampiamente prescritti; le dinamiche di concorrenza hanno inoltre introdotto elementi nuovi da considerare (ad es. sempre più spesso i farmaci di nuovo inserimento risultano meno costosi dei precedenti). Pertanto pare opportuno, come da indicazioni della Commissione Regionale, organizzare un incontro con i 9 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord clinici specialisti pneumologi prescrittori per avviare un confronto in merito alla prescrizione dei farmaci per la BPCO e definire il ruolo in terapia delle opzioni terapeutiche disponibili; a tale fine si ritiene opportuno allineare il Prontuario AVEN con quello Regionale relativamente all’inserimento delle molecole dispobili. Si stabilisce pertanto di includere in PT AVEN indacaterolo in entrambi i dosaggi disponibili (150 mg e 300 mg) ricordando che gli obiettivi regionali prevedono che all’atto della prescrizione vengano privilegiati, nell’ambito dello stesso gruppo terapeutico, i prodotti con il miglior rapporto costo-beneficio o, se presenti, i farmaci a brevetto scaduto. L’inserimento in PT AVEN di indacaterolo ed il suo ruolo in terapia sarà uno dei temi che verranno affrontati con gli specialisti pneumologi. Pertanto si decide di: includere in PT AVEN il p.a. indacaterolo 150 mg e 300 mg e invitare alla prossima riunione della CF AVEN gli specialisti pneumologi AVEN per avviare un confronto in merito ai farmaci per il trattamento della BPCO. ‐ Documento della CRF “i farmaci biosimilari … ovvero quando scade il brevetto di un farmaco biotecnologico: le implicazioni per la pratica clinica in termini di sovrapponibilità e sostituibilità, trasferimento delle indicazioni” APPROVATO La CRF ha elaborato un documento che approfondisce i principi generali applicati nella valutazione di ogni singolo biosimilare ed esprime la posizione della Commissione su tale argomento (Doc PTR n.269). Il documento viene adottato dalla CF AVEN che auspica venga diffuso a tutti i clinici della Aziende Sanitarie dell’Area Vasta Emilia Nord e sia oggetto di incontri di approfondimento su questa tematica. Si riportano di seguito i punti principali in merito ai quali si è espressa la CRF: Reale sovrapponibilità clinica I biosimilari vengono sviluppati seguendo un percorso regolatorio e scientifico ben definito; l’EMA è il primo ente regolatorio che ha sviluppato linee guida generali e specifiche da seguire per la registrazione di farmaci biosimilari. Inoltre, il loro percorso di valutazione è reso trasparente attraverso la pubblicazione sul sito dell’Agenzia Europea di tutti i documenti tecnico scientifici a supporto della fase registrativa e di eventuali modifiche intervenute nel corso della vita di questi farmaci. L’AIFA, nel suo position paper, prende atto del percorso che l’EMA ha definito per i biosimilari e dichiara che, visto che “il processo di valutazione per la designazione della biosimilarità è condotta dall’EMA al massimo livello di conoscenze scientifiche e sulla base di tutte le evidenze disponibili, non sono necessarie ulteriori valutazioni comparative effettuate a livello regionale o locale”. Estrapolazione delle indicazioni Il fatto che EMA applichi le stesse linee guida: sia ai farmaci biotecnologici di riferimento, quando nel periodo successivo alla commercializzazione vengono apportate modifiche al processo di produzione, alla formulazione, alla via di somministrazione, ecc… sia alla fase registrativa dei biosimilari rappresenta una garanzia per il clinico nel momento della scelta terapeutica. Ruolo dei biosimilari nei pazienti drugs naïve e in quelli già in terapia (switch): pazienti drugs naïve Data la qualità del percorso registrativo dei biosimilari, esiste un sostanziale accordo nella comunità scientifica sull’opportunità di utilizzarli nei pazienti di nuova diagnosi; per questo motivo la CRF ribadisce che non esistono ragioni né di carattere regolatorio, né di carattere scientifico, per privilegiare l’uso di un medicinale rispetto ad un altro, sia esso originatore o biosimilare. Fermo restando che l’utilizzo di un qualsiasi farmaco di recente commercializzazione richiede una attenta sorveglianza post marketing. Ne consegue che per il fabbisogno proprio dei pazienti naïve nel capitolato tecnico delle gare di acquisto debba essere inserito in un unico lotto il medicinale originatore insieme ai rispettivi biosimilari, in modo da stimolare la concorrenza tra i produttori. pazienti già in terapia (switch) Per i pazienti già in trattamento con un determinato prodotto biotecnologico, sia esso originatore o biosimilare, la sostituzione del farmaco in uso non potrà essere automatica, ma dovrà essere valutata dal clinico caso per caso sulla base delle seguenti considerazioni: - per i biosimilari destinati a trattamenti di breve durata (a prescindere dalla data di commercializzazione), la mancanza di dati di sicurezza non può essere addotta come motivazione per preferire l’uso del medicinale di riferimento rispetto a quello del biosimilare; per entrambi infatti tale dato è ottenibile dagli studi registrativi. - per i biosimilari approvati da molto tempo e destinati a trattamenti di lunga durata, in considerazione: • dell’esperienza clinica maturata negli ultimi dieci anni; • dell’assenza di segnalazioni di una maggior frequenza di eventi avversi, di eventi avversi specifici per il biosimilare nonché di dati su problematiche di attivazione immunologica; 10 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord nell’ambito di un migliore utilizzo delle risorse deve essere valutata la possibilità di passare dal medicinale di riferimento al biosimilare anche nei pazienti già in trattamento, auspicabilmente attraverso una condivisione col paziente stesso. - per i biosimilari di recente commercializzazione e destinati a trattamenti di lunga durata, è ragionevole comportarsi come per tutti i nuovi farmaci (di sintesi o biotecnologici) ponendo maggiore attenzione agli aspetti riguardanti la sicurezza senza tuttavia precluderne l’utilizzo. I biosimilari hanno comunque il vantaggio di poter mutuare i dati di sicurezza derivati dall’originator. Ruolo che gioca nella scelta l’indicazione del trattamento (terapia di supporto o che modifica la storia naturale della malattia) È opportuno ricordare che, qualunque sia la finalità terapeutica del nuovo biosimilare, esso è stato autorizzato dopo un rigoroso e solido confronto verso il medicinale di riferimento in termini di qualità, efficacia e sicurezza e che ciò consente di escludere, con ragionevole certezza, che il nuovo prodotto abbia un profilo rischio/beneficio significativamente differente rispetto all’originatore, sia esso destinato ad un trattamento di supporto o a una vera e propria terapia. - aggiornamento del documento PTR n.229 “nuovi antivirali diretti nella terapia dell’epatite C cronica”, realizzato dal gruppo multidisciplinare regionale sui farmaci per la cura dell’epatite C. APPROVATO La CRF approva l’aggiornamento di settembre del Doc. PTR 229 elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) regionale sui farmaci per la cura dell’epatite C. L’aggiornamento del documento riguarda sia gli aspetti clinici che organizzativi; in particolare, il GdL ha concordato di: • effettuare un aggiornamento del censimento eseguito nel 2014 per il solo criterio AIFA 1 (pazienti cirrotici) al fine di includere i nuovi casi osservati nel 2015 e programmare al più presto il trattamento (possibilmente entro il 2015), • garantire, attraverso un attento monitoraggio, il trattamento ai pazienti che rientrano nei criteri AIFA 2, 3, 5 e 6 per i quali anche un ritardo di pochi mesi potrebbe avere un impatto prognostico negativo, definire, per i pazienti con fibrosi F3 (criterio AIFA 4) in occasione dei controlli programmati, caso per caso se iniziare subito il trattamento, programmare sempre con il paziente oltre ai successivi controlli anche i tempi di inizio della terapia, • gestire centralmente i ritrattamenti ed i test di resistenza per individuare caso per caso la strategia diagnostica/terapeutica più appropriata, • allargare il GdL ad almeno un professionista per ogni provincia al fine di favorire un più vasto confronto ed una più capillare diffusione delle decisioni assunte, • chiedere alle Aziende Sanitarie di organizzare riunioni provinciali mensili per condividere con tutti i professionisti dei centri prescrittori l’andamento della prescrizione e le decisioni prese, • individuare nell’ambito del GdL, un piccolo sottogruppo a cui affidare la valutazione delle singole richieste di ritrattamento sia per i pazienti non responder ad un primo ciclo con un nuovo DAA sia per coloro che l’hanno interrotto precocemente per comparsa di eventi avversi. Il sottogruppo formulerà una proposta rispetto al regime terapeutico da utilizzare e alla eventuale esecuzione ed interpretazione dei test di resistenza. - Alemtuzumab (Lemtrada®), concentrato per soluzione ev flacone 12 mg, H OSP, Monitoraggio AIFA (nuova piattaforma web), L04AA34 APPROVATO CON RACCOMANDAZIONI GdL Il farmaco alemtuzumab è stato incluso in PTR nella riunione del 24/09/2015: la prescrizione deve avvenire tramite la Piattaforma di monitoraggio AIFA da parte delle Neurologie già autorizzate dalla Regione alla prescrizione del natalizumab secondo le raccomandazioni d’uso elaborate dal Gruppo Regionale sui farmaci della sclerosi multipla: nel documento di prossima pubblicazione saranno raccolte la raccomandazioni d’uso per alemtuzumab, teriflunomide e dimetifumarato. Il Gruppo di Lavoro ha concordato che il bilancio opportunità/rischi legato a una terapia con alemtuzumab è molto diverso nei pazienti “ex-novo” rispetto a coloro che hanno già fallito terapie di prima e seconda linea. Pertanto il Gruppo di Lavoro ha prodotto due raccomandazioni d’uso distinte: - Alemtuzumab in pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente (SM RR) “ex-novo” “Nei pazienti con SM RR “ex-novo”, cioè non precedentemente trattati, alemtuzumab non deve essere utilizzato.” – RACCOMANDAZIONE D’USO NEGATIVA FORTE formulata sulla base di evidenze considerate di qualità MOLTO BASSA e rapporto benefici/rischi SFAVOREVOLE. Indicatore di uso atteso per alemtuzumab in pazienti con SM RR “ex-novo”: trattandosi di una raccomandazione negativa forte riguardante numeri assoluti molto esigui, il Gruppo non ha ritenuto praticabile la formulazione in forma di tasso. Il numero atteso di pazienti con SM RR non ancora sottoposti a terapie con DMD ai quali in Regione EmiliaRomagna come primo farmaco verrà prescritto alemtuzumab è verosimilmente quantificabile in 2-3 all’anno. 11 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Alemtuzumab in pazienti con SM già sottoposti a terapie modificanti il decorso della malattia (DMD) di prima e seconda linea “Alemtuzumab potrebbe essere utilizzato in pazienti con SM già sottoposti a trattamenti con DMD se: - affetti da una forma maligna di SM - almeno un farmaco di prima e uno di seconda linea si sono dimostrati inefficaci o non tollerati.” RACCOMANDAZIONE D’USO POSITIVA DEBOLE formulata sulla base di evidenze considerate di qualità BASSA e bilancio benefici/rischi FAVOREVOLE. Indicatore di uso atteso per alemtuzumab in pazienti con SM RR già sottoposti a terapie con DMD di 1° e 2° linea Numeratore: N pazienti con almeno una prescrizione di alemtuzumab nell’anno indice Denominatore: N pazienti che nel corso dell’anno indice sospendono natalizumab (dato raccoglibile direttamente dalle farmacie aziendali). (Sulla base dell’analisi di dati storici, nel 2014 il corrispondente numero assoluto sarebbe stato: 37) Tasso di uso atteso: < 30% (Sulla base dell’analisi di dati storici, nel 2014 i corrispondente numero assoluto sarebbe stato: < 11/37). Considerando un margine di variabilità non quantificabile a priori, si può ragionevolmente prevedere che il numero atteso di pazienti già sottoposti a terapie con DMD di 1° e 2° linea a cui sarà prescritto alemtuzumab in Regione Emilia-Romagna potrà essere compreso tra 10 e 15). La CF AVEN ha recepito la decisione assunta dalla CRF ed espresso PARERE FAVOREVOLE all’inserimento di alemtuzumab in PT AVEN. Allo scopo di monitorare il rispetto delle raccomandazioni regionali, la CF AVEN ha inoltre stabilito che le prescrizioni del farmaco dovranno essere autorizzate dal Nucleo Operativo Provinciale di competenza. - Regorafenib (Stivarga®), compresse rivestite 40 mg, A RNRL, Monitoraggio AIFA (piattaforma web), L01XE21 APPROVATO CON RACCOMANDAZIONI GReFO A seguito della riclassificazione del regorafenib in classe di rimborsabilità A (GU n.180 del 5-8-2015) il farmaco è stato inserito nel PTR per l’indicazione già valutata dal GReFO, ovvero: “trattamento dei pazienti adulti affetti da carcinoma metastatico del colon-retto precedentemente trattati oppure non candidabili al trattamento con le terapie disponibili. Queste comprendono chemioterapia a base di fluoropirimidina, una terapia anti-VEGF ed una terapia anti-EGFR”. La prescrizione dovrà avvenire, tramite la Piattaforma di monitoraggio AIFA, da parte delle oncologie autorizzate dalla Regione e secondo le raccomandazioni d’uso elaborate dal panel GReFO e contenute nel Documento PTR n. 200 “Raccomandazioni evidence-based: regorafenib nel carcinoma del colon retto avanzato pretrattato” che pertanto viene reinserito in PTR. La CF AVEN ha recepito la decisione assunta dalla CRF ed espresso PARERE FAVOREVOLE all’inserimento di regorafenib in PT AVEN in accordo con le raccomandazioni GreFO. La CRF ha inoltre comunicato che l’indicazione tumori stromali gastrointestinali (gastrointestinal stromal tumors, GIST) non resecabili o metastatici, dopo progressione di malattia o intolleranti al trattamento precedente con imatinib e sunitinib non è ancora stata valutata. - Inclusione in PTR del documento PTR n. 270 “linee guida terapeutiche /9: i farmaci per la prevenzione ed il trattamento delle alterazioni biochimiche e del metabolismo minerale e osseo associate alla malattia renale cronica (MRC) nell’adulto” contenente la sintesi delle raccomandazioni delle LG/9 terapeutiche (Doc PTR n. 263) APPROVATO La CF AVEN ha recepito la decisione assunta dalla CRF ed espresso PARERE FAVOREVOLE al recepimento del Doc PTR n. 270, includendo in PT AVEN i farmaci e le relative formulazioni per le quali sono state espresse le raccomandazioni. 12 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected] Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Palivizumab (Synagis®), soluzione iniettabile im 100 mg/ml flac 0,5 ml e 1 ml, A RRL p (h-t) (pediatra, neonatologo, cardiologo, pneumologo, infettivologo, cardiochirurgo, allergologo), PT cartaceo su template AIFA RICLASSIFICAZIONE Nella G.U. n. 124 del 30/05/2015 è stata pubblicata la determina AIFA di autorizzazione alla commercializzazione della formulazione in soluzione pronto uso di palivizumab. Tale formulazione a differenza di quella finora disponibile (liofilizzato + solvente, classe H OSP), in via di esaurimento, è classificata in classe A, RRL (pediatra, neonatologo, cardiologo, pneumologo, infettivologo, cardiochirurgo, allergologo), PHT e deve essere prescritta mediante la compilazione di un Piano terapeutico cartaceo su template AIFA. La nuova formulazione in soluzione pronta sostituirà la precedente formulazione che al momento è ad esaurimento scorte. Questo verbale ha recepito anche le precisazioni della CRF relativamente a Synagis e che si riportano di seguito (riunione della CRF del 22/10/2015): PRECISAZIONI RIGUARDANTI LA PRESCRIZIONE DI PALIVIZUMAB A seguito delle richieste di precisazioni ricevute rispetto alle decisioni assunte per quanto riguarda l’uso di Synagis® (vedi In Primo Piano relativo alla riunione del 24 settembre 2015), si sottolinea che la CRF ha ritenuto nell’immediato e visti i tempi ristretti (la nuova formulazione di Synagis® è stata commercializzata a settembre 2015; la stagione della profilassi con il farmaco inizia ad ottobre), di NON applicare nell’immediato le modifiche autorizzate da AIFA al regime di dispensazione del farmaco, a seguito della commercializzazione della soluzione in luogo della vecchia formulazione costituita da polvere e solvente. Infatti tali modifiche pongono criticità applicative che riguardano sia l’impiego clinico del farmaco che le modalità con cui esso viene erogato e somministrato. Nell’attesa di concordare con gli specialisti neonatologi le modalità d’uso di palivizumab, la CRF ha ritenuto che fosse opportuno mantenere lo status quo per la stagione 2015/2016, sia per quanto riguarda la tipologia di pazienti a cui offrire la profilassi che per quanto riguarda la modalità di dispensazione. Rispetto al riferimento alla erogazione mediante distribuzione diretta riportato nella determina di aggiornamento del Prontuario terapeutico di settembre, si precisa che essa era motivata da due fattori: - il farmaco è classificato in classe A PHT e pertanto occorreva pronunciarsi sulla modalità di erogazione dello stesso rispetto al fatto di renderlo disponibile attraverso le farmacie convenzionate oppure mantenere la distribuzione in carico alle Aziende sanitarie; - alcune Aziende sanitarie della nostra Regione prevedono già che per alcuni pazienti l’erogazione avvenga attraverso questa modalità. Ove così non dovesse essere ed il farmaco viene consegnato dalle farmacie direttamente agli ambulatori per la somministrazione, non vi è ragione che tale pratica venga modificata in questo momento. Pertanto la CF AVEN ha preso atto della riclassificazione del farmaco e della decisione della CRF di mantenere lo status quo per la stagione 2015/2016 sia per quanto riguarda la tipologia di pazienti a cui offrire la profilassi che per quanto riguarda la modalità di dispensazione. Infine la CRF ha reso noto che per quanto riguarda il rituximab nella formulazione s.c. ha ritenuto di rimandare la decisione di inserimento in Prontuario ad una rivalutazione congiunta da parte di ematologi ed oncologi del gruppo GReFO che sarà prossimamente rinominato. In tale occasione ci sarà la possibilità di mettere a confronto il parere dei clinici oncologi ed ematologi rispetto all’inserimento in PTR delle formulazioni s.c. non solo di rituximab, ma anche di trastuzumab. La valutazione GReFO dovrà definire una strategia complessiva sull’uso delle nuove formulazioni sottocutanee rispetto alle formulazioni endovenose già disponibili, valutando anche il rapporto costo/opportunità in considerazione del prossimo arrivo dei biosimilari di entrambi i principi attivi. Redazione a cura della Segreteria Scientifica 13 Commissione del Farmaco dell’Area Vasta Emilia Nord - Segreteria Scientifica c/o Dipartimento Farmaceutico AUSL di Modena Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense Via Giardini 1355, 41126 Modena Tel. +39 0593961053 Fax. +39 0593962491 – E-mail: [email protected]