Il Papillomavirus.

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Human Papillomavirus (HPV) è un virus a
DNA appartenente alla famiglia dei
Papovaviridae.
Induce lesioni iperproliferative degli
epiteli cutanei e delle mucose.
Sono stati identificati più di 100
genotipi dei quali circa 30 infettano
specificatamente l’epitelio genitale.
“HPV high-risk”sono associati con lo
sviluppo di lesioni maligne
preinvasive e tumorali
“HPV low-risk” sono associati con lesioni
epidermoidali benigne e raramente sono presenti
in lesioni neoplastiche
TIPI DI LESIONI
SEDE
TIPI DI HPV
Verruche volgari
Verruche plantari e palmari
Verruche dei macellai
Verruche piane
Cute, sedi varie
Mani, piedi
Mani
Cute, sedi varie
2,4
1, 2, 4
7
3
Papilloma laringeo giovanile
Laringe
6, 11
Verruche piane
Papulosi
Cute
Vulva, pene
10
16
31, 40, 42, 44
Papilloma/carcinoma
Epidermodisplasia
verruciforme
Laringe
Cute, sedi varie
16
Molti tipi,
tra i quali 5,
8, 9, 10, 12,
14, 15,17, 19
95% delle persone
infette acquisiscono il virus per questa via
da madre infetta al
neonato. Meno frequente. Difficile da rilevare a causa
del periodo di latenza tra esposizione e manifestazione
clinica.
Rara.
INTEGRAZIONE DEL DNA VIRALE NELLA CELLULA OSPITE
Nelle verruche benigne e nelle lesioni
preneoplastiche il genoma dell’HPV rimane
allo stato episomiale (non integrato),
mentre nei carcinomi esso è generalmente
integrato nel genoma della cellula ospite.
• Ridurre la mortalità per malattia.
• Diagnosi di neoplasia in stadio piu’
precoce e potenzialmente piu’ curabile
• Rapporto costo/ beneficio di tipo sociale
PAP TEST: un trionfo
L'introduzione del Pap test ha
permesso una riduzione della
mortalità per tumore del collo
dell’utero
Diagnosi citologica dei tumori:
Il test di Papanicolau (1928, Pap-test)
Esame cito-oncologico: metodo che permette di
analizzare le cellule di sfaldamento provenienti da un
organo per la ricerca di cellule neoplastiche.
Si preleva il secreto vaginale a mezzo di una
spatola e si mette su un vetrino. Il preparato viene
opportunamente fissato, colorato e osservato al
microscopio ottico. Permette una diagnosi molto
precoce delle neoplasie del collo dell’utero, spesso del
tutto asintomatiche, nonché il riconoscimento di
processi infiammatori, di infezioni di vario tipo e
alterazioni cellulari che predispongono alla insorgenza
di neoplasie (lesioni precancerose).
Screening HVP: in Italia
La prevenzione per il cervicocarcinoma si effettua tramite il Paptest,
che viene raccomandato una volta ogni 3 anni a tutte le
donne nella fascia d’età 25-64 anni
• Ad oggi, sono attivi numerosi programmi di screening pubblici, che tuttavia
non coprono l’intero territorio nazionale
• Si può assumere che oggi il 60-70% delle donne della fascia d’età target
si sottopone ad un Pap-test almeno ogni 3 anni:
- 20-25% tramite programmi pubblici
- 40-45% privatamente
Non si sono MAI sottoposte a screening il 20%
Osservatorio Nazionale Screening 4° rapporto; Studio Passi 2005; Indagine multiscopo ISTAT 1999-2000.
Screening HVP: limiti
• Lo screening del collo dell'utero non previene l'infezione da HPV o il
successivo sviluppo di lesioni pre-cancerose
• Sono stati segnalati tassi di falsi-negativi i fino al 30%
• Adenocarcinomi si possono sviluppare nel canale cervicale profondo e
possono sfuggire alla rilevazione attraverso la tecnica classica Pap smear.
Pertanto essi possono essere individuati in una fase tardiva
• Donne colpite da disagio e ansia per le complicazioni da:
– procedure di screening
– risultati di falsi positivi allo striscio
–indagini di follow-up o trattamenti
Burd EM. Clin Microbiol Rev 2003
• Il vaccino per il Papillomavirus contiene
particelle microscopiche molto simili al virus
(antigeni), costruite con le sole proteine di
rivestimento del virus, detto “capside”, che non
contengono DNA virale, quindi del tutto innocue.
• Tali “antigeni” stimolano una risposta
immunitaria (anticorpale) diretta contro
l’HPV;
• La risposta immunitaria permane nei
soggetti vaccinati, dopo opportuni
richiami;
Il vaccino contro l’HPV protegge
dall’infezione virale e quindi dal rischio
di ammalarsi di carcinoma della cervice
uterina.
• Gardasil (Sanofi Pastteur MSD// Merck)
Cervarix (GlaxoSmithKline)
L’indicazione è basata sulla dimostrazione di efficacia di in donne
adulte di età compresa tra 16 e 26 anni e sulla dimostrazione
dell’immunogenicità in bambine ed adolescenti di età compresa
tra 9 e 15 anni.
• L’efficacia protettiva non è stata valutata nei maschi
Fonte: EMEA, RCP Gardasil, 2006
• I vaccini anti-HPV non hanno mostrato di
avere effetto terapeutico.
• La vaccinazione non sostituisce l’abituale
screening del collo dell’utero.
• La durata della protezione conferita non è
attualmente nota.
Fonte: EMEA, RCP Gardasil, 2006
1) indurre la migliore risposta immunitaria al vaccino e
precedere l’inizio dell’attività sessuale, garantendo così la
massima efficacia della vaccinazione;
2) rivolgersi a ragazze che frequentano la scuola dell’obbligo
facilitando l’offerta attiva anche a gruppi a rischio di
deprivazione sociale;
3) facilitare la comunicazione con le famiglie;
4) mantenere la vaccinazione nell’ambito del patrimonio
professionale e delle prestazioni delle Strutture del SSN
deputate all’erogazione delle vaccinazioni del SSN: una rete
esistente, consolidata ed esperta di vaccinazioni
Sebbene il vaccino contro l’HPV può essere considerato
un
rimangono ancora
molti dubbi sulla reale efficacia di una “
” ed inoltre stanno emergendo delle casistiche
che riferiscono dati di “
” dello stesso e di
pericolosità per la salute.
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