GENERALITA’ ANATOMOFISIOPATOLOGIA Dr. Antonio Timpone Dirigente Medico 118 PTS Tinchi Il sistema osseo: lo scheletro Lo scheletro è l'insieme delle ossa e ha la funzione di sostegno e protezione del corpo, deposito di minerali (Ca e P), rigenerazione cellulare (midollo osseo). Apparato scheletrico Ci sono 208 ossa nel corpo umano; si possono dividere in lunghe: (femore, tibia, perone, omero) brevi (vertebre, falangi) piatte (scapola, ossa del cranio...). Le ossa sono avvolte da una robusta membrana, il periostio, che in caso di fratture interviene per la rigenerazione ossea. Il sistema osseo: le articolazioni Le articolazioni Le ossa si uniscono tra loro attraverso le articolazioni, fisse o mobili. Le articolazioni fisse, non permettono alcun movimento. Quelle mobili consentono i movimenti grazie a una capsula fibrosa e ai legamenti, come nel caso di gomito, spalla o femore. Il sistema osseo: il cranio • Il cranio è una sorta di scatola che contiene il cervello. Ed è costituito dalla giustapposizione di diverse ossa. Sotto l'osso frontale ci sono le 16 ossa della faccia, tra cui la mascella, la mandibola e l'etmoide. Il sistema osseo: la gabbia toracica • La gabbia toracica ha la funzione di proteggere organi vitali come cuore e polmoni, e grazie all'elasticità delle articolazioni tra costole e vertebre, si espande durante la respirazione. E' costituita dalle costole, dallo sterno, e dalle vertebre toraciche. Il sistema osseo: la colonna vertebrale • La colonna vertebrale E' l'asse mediano dello scheletro, costituito da 33 o 34 vertebre sovrapposte. La parte superiore si articola con il cranio, quella inferiore col bacino. Al suo interno è contenuto il midollo spinale. Le prime 7 vertebre sono le cervicali, la prima si chiama atlante, la seconda epistrofeo. Seguono 12 vertebre toraciche, 5 lombari, 5 sacrali e 4 o 5 coccigee. Il sistema osseo: bacino Formato dalla giustapposizione di Ischio, Ileo e Pube, da attacco agli arti inferiori attraverso le articolazioni coxofemorali e sostiene lacolonna vertebrale Contusione e distorsione La contusione è la lesione delle parti cutanee e muscolari, dovuta alla pressione o all’urto di un corpo estraneo, senza la rottura della parete cutanea e con la formazione di ematomi. La distorsione è lo scostamento articolare temporaneo delle estremità delle ossa di una articolazione. Contusione e distorsione Si manifestano con: • dolore vivo e costante • gonfiore immediato • ecchimosi o ematomi - immobilizzazione e messa a riposo - applicazione di ghiaccio sulla zona interessata Lussazione • La lussazione si verifica quando, per qualsiasi causa (di solito traumatica) un capo articolare esce dalla sua articolazione senza tornare al suo posto. Lussazione E’ lo spostamento permanente delle estremità ossee di una articolazione per rottura dei legamenti. Un segno caratteristico è la deformazione anatomica. Non cercare mai di ridurre la lussazione Lussazione • Sintomi Dolore acutissimo, impotenza funzionale e blocco dell'articolazione, gonfiore, visibile deformità dell'articolazione. Le più diffuse sono le lussazioni della spalla, del dito e del gomito. Lussazione • . Intervento Bisogna evitare di rimettere a posto l'articolazione. E' invece importante chiamare i soccorsi che trasporteranno l'infortunato all'ospedale dopo aver immobilizzato l'arto nel migliore dei modi. L'immobilizzazione dell'arto con adatte fasciature prima di qualsiasi movimento o trasporto è fondamentale per alleviare le sofferenze dell'infortunato e per evitare ulteriori traumi. Lussazione • Gravità Anche se la lussazione è molto dolorosa, l'infortunato non è in pericolo di vita. Poiché non è facile, senza una lastra, diagnosticare che non ci siano delle fratture, è sempre bene comportarsi come se ci si trovasse di fronte a una frattura. Frattura • Una frattura è un'interruzione della continuità di un osso che si verifica solitamente in seguito a un evento traumatico. Ci sono poi anche delle fratture spontanee che non sono causate da un trauma, ma da un cedimento delle ossa, soprattutto nelle persone molto anziane Frattura • ATTENZIONE: In presenza di un trauma violento è sempre consigliabile considerare l'infortunato un potenziale fratturato. In generale, davanti a una frattura, è bene sdraiare ed immobilizzare l'infortunato evitando che si muova. Se non ci sono particolari problemi di urgenza (rischi di vita) evitare il trasporto finché l'arto non sia stato completamente immobilizzato. E' sempre meglio attendere il soccorso qualificato di personale dotato delle attrezzature di immobilizzazione soccorsi. Le fratture Rottura di un osso causata da una forza tale che supera la resistenza dell’osso stesso • Frattura composta, senza spostamento dei monconi • Frattura scomposta, con spostamento dei monconi • Frattura chiusa, l’osso non comunica con l’esterno • Frattura aperta, i muscoli e la pelle sono lacerati e le ossa fratturate comunicano con l’esterno Come riconoscerle • gonfiore, dolore intenso nella zona di frattura • incremento del dolore con il movimento • deformazione della parte colpita • esposizione dei monconi ossi, se frattura aperta • gli arti fratturati si presentano di solito accorciati e in posizione anomala rispetto all’asse del corpo Una lesione scheletrica è a rischio per la vita se associata ad una emorragia importante Cosa fare • chiamare i soccorsi, 118 • non muovere il soggetto se non è strettamente necessario e in questo caso immobilizzare l’arto • tagliare delicatamente i vestiti sopra la frattura • tamponare altre emorragie associate • evitare di muovere i monconi in caso di fratture esposte • non forzare la parte colpita • non tentare di riallineare i monconi Fratture della testa • Prestare attenzione alle funzioni vitali dell'infortunato e chiamare urgentemente i soccorsi (trauma cranico). Nei traumi facciali bisogna evitare l’ostruzione delle vie aeree. Nella frattura al setto nasale è bene applicare del ghiaccio per arginare l'epistassi. Fratture della colonna vertebrale. • E’ un evento grave e in questo caso l'immobilizzazione è fondamentale per evitare che ci sia una lesione del midollo spinale che può portare a morte, paralisi o danni irreversibili. Attendere il soccorso di personale qualificato mantenendo il paziente in assoluta immobilità. Le lesioni della colonna vertebrale Una lesione della colonna vertebrale può coinvolgere solo la struttura ossea oppure può interessare il midollo spinale contenuto all’interno del canale vertebrale. Sospettare questa lesione se: • l’infortunato lamenta dolore alla schiena • se lamenta formicolio, scosse elettriche, senso di caldo o freddo alle estremità • se è caduto in piedi da un’altezza superiore ai 4 metri • se ha riportato trauma cranico e/o facciale al di sopra della clavicola L’assenza di dolore non esclude che vi possa essere una lesione della colonna Cosa fare ? Il soccorritore deve: • chiamare tempestivamente il 118 • non muovere l’infortunato • cercare di mantenere la testa del paziente immobile in posizione neutra • controllare l’attività respiratoria Il 40% dei traumatizzati vertebro-midollari con deficit neurologici concomitanti hanno un danno che si verifica in fase di trattamento preospedaliero e in Pronto Soccorso Fratture delle coste • E' il risultato di un colpo violento sul torace, per caduta o per sfondamento, per esempio nel caso di un incidente stradale. Bisogna distinguere la frattura di una o qualche costa dallo sfondamento del torace, molto più grave. L'infortunato deve essere tenuto in posizione semiseduta per agevolare la respirazione, non bisogna farlo parlare o tossire. E' importante mantenerlo il più possibile immobile per evitare che i monconi delle coste possano bucare i polmoni o ledere altri apparati vitali. E' necessario chiamare con urgenza i soccorsi che sono in grado di effettuare il trasporto nel modo più corretto. Frattura della clavicola • Solitamente l'infortunato piega la testa dal lato della frattura, per alleviare il dolore, e si sorregge con la mano sana l'avambraccio. Si ha deformazione visibile della spalla e il dolore è intenso. E' importante sostenere il braccio infortunato e immobilizzarlo con una fascia a triangolo nella classica posizione analgesica del "braccio al collo". Frattura del bacino • L'infortunato lamenta forti dolori all'anca, all'inguine o al cocige. Non bisogna mai metterlo in posizione seduta, per evitare lesioni interne, mantenendo il ferito supino e immobile. Poiché in questi casi c'è il rischio di una frattura della parte terminale della colonna vertebrale, è opportuno chiamare soccorsi qualificati. ATTENZIONE: questo tipo di frattura porta frequentemente allo stato di shock. Amputazione Distacco traumatico di parti anatomiche. • tamponare l’emorragia • tenere l’arto sollevato • far sdraiare il paziente (posizione antishock) • coprirlo Moncone staccato • Raccogliere il moncone • Avvolgerlo in telini o garze sterili, se possibile • Metterlo in un sacchetto di plastica e chiuderlo ermeticamente • Conservarlo al freddo • Scrivere data e ora sul sacchetto Traumi cranici Nelle forme gravi il traumatizzato cranico presenta i seguenti sintomi: • sonnolenza, disorientamento • sangue che fuoriesce dal naso, dalla bocca, dall’orecchio • paralisi di un lato del corpo • vomito, vertigine, cefalea Cosa fare? • accertare respiro e battito cardiaco • posizione supina se il paziente è cosciente • non bloccare la fuoriuscita di sangue dagli orifizi • non rimuovere gli oggetti conficcati • attenzione al rischio di vomito • sorvegliare il paziente in attesa del 118 Sindrome da schiacciamento • La sindrome da schiacciamento insorge quando l'infortunato rimane a lungo schiacciato sotto pesi o macerie. Sindrome da schiacciamento • Sintomi Una volta liberato dai pesi che lo schiacciano, l'infortunato rischia uno stato di shock molto grave che porta a una diminuzione o a un blocco delle urine e a una insufficienza renale che può essere mortale. I muscoli lesionati, infatti, liberano una sostanza detta mioglobina che, entrando in circolo, è responsabile del blocco renale. L'urea che non viene più eliminata si accumula nel sangue e porta alla morte. Sindrome da schiacciamento • Intervento In attesa dei soccorsi, prima di estrarre l'infortunato dalle macerie o dai pesi che lo bloccano e costringono, bisogna apporre un laccio emostatico a monte della parte schiacciata per prevenire l'imponente emorragia che ne consegue e per arginare l'entrata in circolo della mioglobina. L'infortunato va poi posto in posizione antishock. Se è cosciente è consigliabile fargli bere bicarbonato di sodio (4 cucchiaini circa in un litro d'acqua) per diminuire l'acidità che fa precipitare la mioglobina. Sindrome da schiacciamento • Gravità In caso di schiacciamento è necessario chiamare immediatamente il soccorso qualificato. Oltre al rischio di una sindrome da schiacciamento, infatti, l'infortunato è di solito in condizioni fisiche e psichiche gravi e presenta fratture, lesioni, emorragie che richiedono un urgente ricovero.