le fratture - Scuolalodivecchio

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Immaginatevi di entrare e trovare un altra situazione
(mostriamo la seguente immagine)
2 CASO : Per prima cosa dovete verificare
 le condizioni della donna,
chiamatela, parlate:
"Signora! cosa succede, come sta?".
la signora risponde vi dice di aver
perso i sensi per pochi minuti dopo essere
scivolata sul pavimento. Ora sta bene, le gira
un po’ la testa, ma non riesce a muovere il braccio.
Potrebbe trattarsi di una frattura,
Cosa sono le FRATTURE?
Una frattura è un'interruzione della continuità di un osso
che si verifica solitamente in seguito a un evento
traumatico.
Può essere diretta se si verifica nel punto del trauma
o indiretta se avviene in una zona lontana:
per esempio una frattura di una vertebra
in seguito a una caduta sui calcagni.
Ci sono poi anche delle fratture spontanee
che non sono causate da un trauma,
ma da un cedimento delle ossa,
soprattutto nelle persone molto anziane,
per carenze di calcio o per malattie come il rachitismo.
Una frattura può essere chiusa,
se non c'è lacerazione
del tessuto muscolare o cutaneo,
o esposta, quando un moncone lacera
il tessuto esterno ed esce.
In questi casi il trauma è molto grave,
c'è un grande pericolo di infezione:
i tessuti ossei, infatti, normalmente
non vengono mai a contatto
Frattura chiusa:
con i germi esterni
che possono perciò costituire
la pelle non viene
un grave pericolo e dare origine
lacerata dai monconi
a serie complicazioni.
dell’osso.
Frattura esposta:
la pelle viene
lacerata dai
monconi dell’osso.
Mentre in base alla posizione dei monconi ossei possiamo
distinguere una frattura COMPOSTA, quando i monconi rimangono
accostati
e SCOMPOSTA quando i monconi si spostano tra loro e l’arto può
apparire deformato.
Come intervenire?
Bisogna premettere che non è sempre semplice riconoscere
una frattura senza una lastra: si può confondere con una
lussazione o una distorsione. In presenza di un trauma
violento è perciò sempre consigliabile intervenire con
prudenza e considerare l'infortunato un potenziale
fratturato.
In generale, davanti a una frattura, è bene evitare di
muovere la parte traumatizzata e quindi dolorante
dell’infortunato.
Se la frattura è una "FRATTURA ESPOSTA" e cioè con
l'osso che spunta all'esterno della pelle, disinfettate con
acqua ossigenata e se disponibile, coprire con garza sterile.
NON CERCARE DI RIMETTERE IN SEDE L'OSSO
FUORIUSCITO. Fare attenzione: i frammenti d'osso sono
TAGLIENTISSIMI!!! Dopodiché come per le fratture, si
deve provvedere ad IMMOBILIZZARE L'ARTO nella
posizione in cui si trova SENZA CERCARE di
"RIMETTERLO A POSTO".
Il soccorso qualificato di personale avrà il compito di
immobilizzare il paziente con attrezzature di
immobilizzazione più adatte (steccobende, materassini a
depressione, barelle a "cucchiaio").
GLI STRUMENTI USATI DAI VOLONTARI
Per immobilizzare una frattura il personale qualificato avrà a
disposizione dei particolari preSidi chiamati Steccobende
Sono presidi utilizzati per immobilizzare arti inferiori e
superiori per non peggiorare le sospette fratture, lussazioni
o stiramenti.
Esistono due tipi di steccobende :
rigide o a depressione e con lo stesso
funzionamento del materassino a
depressione.
Si posizionano sotto l’arto che si presume
abbia subito la frattura e come fosse
una grande fascia lo si avvolge mantenendolo
rigido.
Il Materassino depressione si utilizza per le fratture importanti come quella del
femore.
Dopo aver posizionato il paziente sul materasso e aspirato l’aria
dallo stesso avremo immobilizzato completamente la persona
soccorsa, grazie alla struttura rigida così ottenuta:
Altre noti episodi:
LUSSAZIONE - DISTORSIONE
Può succedere che, in seguito ad un urto o ad un brutto
movimento, l’estremità di un osso “vada fuori posto” esca cioè dalla
sua sede articolare:in questo caso si ha una LUSSAZIONE che è
molto dolorosa presenta gli stessi segni d una frattura. Perciò,
evitando qualunque movimento al ferito ma soprattutto evitando di
rimettere a posto l’osso. Le lussazione colpisce di solito la spalla, il
ginocchio e l’anca, cioè le articolazioni più grosse del corpo.
A volte un osso esce dalla sua sede articolare ma poi ritorna
spontaneamente nella sua posizione normale: sia allora una
DISTORSIONE che, pur essendo meno grave della lussazione, può
essere molto dolorosa. Normalmente, guarisce in pochi giorni
mantenendo immobile l’articolazione.
Per le LUSSAZIONI, che sono la fuoriuscita di un arto dalla sede
originaria (per esempio polso-braccio), fare sistemare l'infortunato
nella posizione a lui più comoda e meno dolorosa
Come intervenire?
E' consigliabile applicare una fasciatura stretta e fare impacchi
freddi. Nei casi di lievi distorsioni è sufficiente tenere l'arto a riposo
per qualche giorno. Non sempre, tuttavia, è semplice fare diagnosi
esatte senza una lastra o senza una visita medica. E' perciò
consigliabile condurre l'infortunato all'ospedale per una visita di
controllo che accerti che non ci siano complicazioni.
CRAMPO - STRAPPO
Il crampo non è un infortunio che deriva da un trauma , bensì da un
affaticamento generale. Si definisce CRAMPO una violenta,
dolorosa e involontaria contrazione che un muscolo assume dovuta
ad un sbilanciamento della capacità respiratoria del soggetto e
l’intenso sforzo a cui egli è sottoposto.
Come intervenire?
Distendere il muscolo, massaggiare la parte dolente e rimanere a
riposo
Parliamo invece di STRAPPO quando si manifesta una vera e
propria “frattura” di numerose fibre muscolari che sono state
sollecitate in modo brusco e anomalo.
Come intervenire?
Effettuare degli impacchi freddi, mettere in posizione antalgica e
fasciamo la parte interessata.
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