CROCE ROSSA Questo inverno noi alunni di classe seconda abbiamo incontrato Laura, una volontaria della Croce Rossa Italiana. La prima cosa che ci ha insegnato è stata una corretta chiamata al servizio del 118 informando i soccorritori del luogo dell’incidente, del numero degli infortunati, di cosa si è in grado di fare. Laura ci ha insegnato le manovre basi del primo soccorso con le precauzioni adeguate per ogni emergenza. La prima manovra base che ci ha insegnato è la P.L.S., ovvero posizione laterale di sicurezza che si effettua quando l’infortunato respira, ma non è cosciente: consiste nel posizionare l’infortunato su un lato con il gomito e il ginocchio attaccati al terreno dalla parte del ventre, in modo che le vie respiratorie restino bene aperte, ci ha anche detto che una donna incinta bisogna metterla solo sul lato sinistro al massimo per mezz’ora poi la si gira pochi minuti supina e poi di nuovo sul lato sinistro. Un’altra manovra che tutti conoscono, ma che molti non sono in grado fare correttamente è R.C.P., la rianimazione cardio-polmonare che si effettua dopo un arresto cardiaco. Una delle nostre innumerevoli domande è stata “Come si fa a capire quando una persona ha un arresto cardiaco?” La persona diventa pallida, fredda, e sudata, oppure dai sintomi che ovviamente solo la persona prova come: mal di stomaco, ansia, nausea, fitte di dolore allo stomaco, alla schiena e alle braccia. La rianimazione cardio-polmonare si effettua cosi: si scopre il busto dell’infortunato da maglie o giubbotti, si stendono le braccia e si intrecciano le dita della mano superiore a quella inferiore e si preme con il polso della mano inferiore il torace al centro e sotto allo sterno con tutto il peso del corpo per 30 compressioni e due insufflazioni (solo se si conosce l’infortunato o se non ha malattie), se no si contano due secondi. Una cosa molto importante è non smettere mai di fare R.C.P. a meno che qualcuno non ti sostituisca o l’infortunato si riprenda. Un altro argomento che mi ha interessato molto sono state “Le Emorragie” che riguardano più da vicino noi ragazzi. Le emorragie si dividono in due gruppi, quelle esterne e quelle interne, quelle interne sono i tagli che si verificano sulla pelle, invece quelli interne sono la lesione e il rompimento di organi interni. Mi ha molto interessato il progetto Croce Rossa: con un minimo insegnamento salvare una vita. Francesco Ruggeri, classe 2^ C