Extasy
Mattia Contran
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Alberto Rostellato
Extasy
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Che cos’è l’extasy e com’è formata
Effetti dell’extasy
Conseguenze dell’extasy
Effetti clinici
Come intervenire
Cos’è l’extasy e com’è formata
L’ecstasy è chiamata Mdma, l’Mdma agisce soprattutto
sulla serotonina, una sostanza del nostro cervello che
interviene sull’umore, sul sonno e sull’appetito. Fa parte di
una famiglia di droghe che comprende l’anfetamina e la
mescalina. Secondo analisi svolte su pasticche sequestrate,
molte di esse non contengono Mdma, alcune contengono
Lsd, anfetamina, Mda e ketamina, altre non presentano
alcun tipo di droga.
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Effetti dell’extasy
Viene impiegata per sopportare lo stress di una notte a
elevato contenuto di decibel e favorire la socializzazione e
disinibizione. “Entactogeno” o “empatico”, l’ecstasy
promuove atteggiamenti di socievolezza, intimità, letizia,
euforia, le sensazioni vengono intensificate, sembra di
riuscire a capire meglio gli altri, è come se le barriere
sparissero insieme alle inibizioni, ma questi effetti
dipendono dal consumo e dalla personalità del soggetto.
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Conseguenze dell’extasy
Gli effetti dell’ecstasy variano da persona a persona,
l’Mdma agisce dopo 20/40 minuti dall’assunzione della
compressa e raggiunge il massimo effetto dopo 60/90
minuti.
L’ECSTASY AGISCE A LIVELLO:
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neurochimico
psicofarmacologico
psicopatologico
di funzioni biologiche di base e delle reazioni immunitarie
Dopo l’assunzione di ecstasy i soggetti presentano
acutamente un difetto del neurotrasmettitore 5-h sono
coinvolte le regioni del cervello della memoria
(ippocampo) e del ragionamento (corteccia cerebrale). In
queste regioni la perdita di 5-ht si associa ad ischemia ed
eventualmente a necrosi ischemiche del tessuto cerebrale.
L’effetto neurochimico-vascolare dell’ecstasy è reversibile
in alcune ore se non si ripete l’assunzione; nei consumatori
cronici le alterazioni neurochimiche appaiono definitive;
sperimentalmente l’ecstasy induce la perdita dei neuroni
attivando la loro “morte fisiologica”
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Effetti clinici
Dosi tipiche 75-150+50-100 varie ore dopo volontari con
esperienza precedente di ecstasy: “sensual and emotional
hypertonus”, raramente allucinazioni uditivo-visive,
euforia, aumentata energia fisica ed emozionale, maggiore
sensualità sintomi biologici di anfetamina, trisma, aumento
dei riflessi, instabilità dell’andatura; nel 40% difetto di
giudizio nei test di “decision -making”; difficoltà al calcolo
nel 30% dei casi.
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Come intervenire
La potenzialità d’abuso è legata agli effetti euforici. La
neurobiologia ha permesso di comprendere in dettaglio gli
aspetti legati all’abuso di queste sostanze, ma non esistono
trattamenti specifici in caso di sovradosaggio, ricorrendo
alle terapie previste per l’abuso di cocaina. Importante (in
particolar modo per l’”ecstasy”) è la possibilità di effetti
tossici potenzialmente letali, tra i quali aritmie cardiache,
rabdomiolisi, ipertermia, collasso cardiovascolare,
insufficienza renale, effetti sconosciuti agli abituali
assuntori. È inoltre descritta una sindrome astinenziale
caratterizzata da stato ansioso-depressivo, insonnia,
apatia, ed in genere trattata con sertralina e fluoxetina.
Gli studi compiuti in laboratorio dimostrano che i danni e
le conseguenze d’abuso di ecstasy o MDMA possono
concentrarsi su specifici neuroni nel cervello. Negli esseri
umani, la ricerca sui danni dell’ecstasy o MDMA non è
definitiva, tuttavia, un certo numero di studi dimostrano
che a lungo termine, gli assuntori di MDMA soffrono di
gravi deficit cognitivi, compresi i problemi con la memoria.
È stato dimostrato anche che l’assunzione di ecstasy o
MDMA può provocare un pericoloso aumento della
temperatura corporea che può portare a insufficienza
renale, aumentare la frequenza cardiaca, la pressione
sanguigna e sottoporre il cuore a grave stress. L’ecstasy o
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MDMA, quindi, non è una droga innocua: danneggia il
cervello e può interferire con la capacità del corpo di
regolare la propria temperatura: in questo modo può
portare a gravi conseguenze mediche e, in alcuni casi più
gravi, anche alla morte alla prima assunzione.
http://www.ecstasy.info/info_ecstasy/danni-ecstasy.htm
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Fonti
http://www.villamaraini.it/it/sostanze/che-cose-l-ecstasy
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