COMUNICATO STAMPA LA MEDAGLIA DIRAC 2011 AI FISICI JOHN CARDY, EDOUARD BRÉZIN E ALEXANDER B. ZAMOLODCHIKOV L'8 AGOSTO L'ANNUNCIO DEI VINCITORI 2012 Trieste, 24 luglio 2012 – A quasi un anno dall'annuncio, la Medaglia Dirac ha premiato i vincitori dell'edizione 2011. Lo scorso martedì 10 luglio, il riconoscimento che il Centro internazionale di fisica teorica “Abdus Salam” (ICTP) assegna, dal 1985, a scienziati già affermati nel settore della fisica teorica, è andato a Edouard Brézin (École Normale Supérieure, Parigi), John Cardy (Università di Oxford, Gran Bretagna) e Alexander Zamolodchikov (Rutgers University, USA). Gli assegnatari della medaglia 2012 verranno presentati invece, come da tradizione, l'8 agosto, giorno del genetliaco di Paul A. M. Dirac, uno dei più grandi fisici del secolo scorso che, per molti anni, ha organizzato e partecipato ad attività di ricerca presso l’ICTP. La medaglia, accompagnata da un premio in denaro di 5.000 dollari, viene consegnata ai vincitori alcuni mesi dopo l’annuncio, durante una cerimonia organizzata a Trieste. I tre scienziati premiati il 10 luglio scorso con la Medaglia Dirac 2011 svolgono importanti e pionieristici studi. Le ricerche da loro condotte nel campo della teoria quantistica hanno avuto notevoli effetti in ambiti quali la teoria delle stringhe, la fisica statistica, la teoria della probabilità, la fisica della materia condensata e la teoria della simmetria. La ricerca condotta da Édouard Brézin è stata fondamentale per gli sviluppi della teoria dei campi negli anni Settanta: grazie ai suoi studi ha scoperto che durante la “transizione di fase” – passaggio di stato in cui, per esempio, un liquido evapora in gas – il comportamento della materia rimane invariato anche su scale diverse. “A prescindere dal microscopio che si utilizza - dice Brézin - si nota sempre la stessa cosa”. Il lavoro di Alexander Zamolodchikov è nato invece dal suo interesse per la teoria dei campi quantistici. “Mentre studiavo, questa materia mi sembrava solo una gran confusione. – ha raccontato – Nel tempo, ho cercato di fare chiarezza elaborando modelli o versioni più semplici di ciò che succedeva”. Zamolodchikov ha ridotto la teoria a due sole dimensioni, fornendo alla fisica un potente strumento che, da allora, fa parte dell'infrastruttura matematica interna alla moderna teoria delle stringhe. Questa teoria, ancora in fase di sviluppo, tenta di conciliare la meccanica quantistica con la relatività generale. Si fonda sul principio secondo cui la materia, l'energia e, in alcune condizioni, lo spazio e il tempo sono in realtà la manifestazione di entità fisiche primordiali che, a seconda del numero di dimensioni in cui si sviluppano, vengono chiamate, per l'appunto, “stringhe”. John Cardy ammette infine che la ricerca svolta da Zamolodchikov sul campo della teoria quantistica gli è stata di ispirazione per il proprio lavoro. Cardy ha preso i sistemi a due dimensioni e li ha modificati, ponendo dei limiti a dimensioni altrimenti infinite. Semplicemente pensando a queste variazioni, il fisico ha dato origine a ulteriori teorie: “Io non sono un teorico delle stringhe – ha detto a Trieste – ma il mio studio si è rivelato importante per questa teoria. Penso che esso sia un esempio di come, concentrandosi sulla meccanica di un principio, si possano perdere di vista le sue numerose applicazioni”. I tre vincitori della Medaglia Dirac 2011 osservano come le barriere fra i vari campi della fisica stiano scomparendo, grazie alla volontà dei fisici di condurre ricerche che coinvolgano tutte le specialità. A Trieste, hanno riconosciuto l'importanza del ruolo svolto dalla curiosità nella ricerca scientifica: “Sono la bellezza e la consistenza di queste ricerche a tenere vivo in noi l'interesse per la scienza”, ha detto Brézin. Nel ricevere la Dirac Medal, il fisico ha aggiunto: "Sono entusiasta: siamo di fronte al caso in cui la condivisione non diminuisce il valore di un percorso comune, ma anzi lo aumenta”. (segue) La Medaglia Dirac è un riconoscimento alle ricerche di punta condotte da scienziati di livello internazionale nel campo della fisica teorica e spesso, nel passato, è stata preludio di importanti altri premi, tra i quali il Premio Nobel. Per ulteriori dettagli sulla Medaglia Dirac, visitate la pagina http://www.ictp.it/about-ictp/prizes-awards/the-dirac-medal.aspx BREVI BIOGRAFIE DEI VINCITORI Édouard Brézin insegna presso il Laboratorio di fisica teorica della École Normale Supérieure a Parigi. E' autore di numerosi e importanti studi nel settore della fisica delle alte energie e della materia condensata. E' socio dell'Accademia delle Scienze francese e "socio estero" della United States National Academy of Sciences. E' pure componente del Consiglio Scientifico dell'ICTP con cui collabora da molti anni. John Cardy è fisico teorico presso l'Università di Oxford, in Inghilterra. E' noto a livello internazionale per i suoi studi nel campo della fisica della materia condensata e della meccanica statistica. Una formula di fisica quantistica porta il suo nome. Membro della Royal Society, è stato all'ICTP tre volte, l'ultima delle quali come organizzatore e direttore di una recente conferenza. Quarant'anni fa, Cardy studiava a Cambridge mentre Paul Dirac era all'ultimo anno di insegnamento, e ancora oggi lo ricorda: “Il libro di Dirac 'Principi di meccanica quantistica' mi è stato di grande ispirazione". Alexander Zamolodchikov insegna alla Rutgers University, negli Stati Uniti. Con le sue ricerche ha contribuito in maniera rilevante alla teoria delle stringhe e alla fisica della materia condensata. Cofondatore del Rutgers New High Energy Theory Center, ha vinto il Dannie Heineman Prize for Mathematical Physics, un prestigioso premio di rilevanza internazionale assegnato dall'American Institute of Physics. Ha partecipato tre volte come relatore alle attività dell’ICTP. Mary Ann Williams/Anna Triolo Public Information Office ICTP Strada Costiera, 11 - 34151 Trieste tel. 040 2240 603/564 - [email protected]