In collaborazione con
Clorinda Forte
Psicologa Psicoterapeuta
presenta
By Bomeluzo
“Come affrontare l'età che avanza:
Progetto di “Prevenzione” del rischio di Alzheimer e di demenza senile”
La Prevenzione Primaria è la forma principale di prevenzione, focalizzata sull'adozione di interventi e comportamenti in
grado di evitare o ridurre l'insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole.
Parlare di prevenzione oggi significa tenere a mente quello che l’obiettivo massimo, sancito dall’OMS, cioè il
raggiungimento di una condizione di benessere psichico, fisico e sociale, da intendersi non come semplice assenza di
malattia.
Questo progetto si inserisce in tale ottica di prevenzione ma soprattutto vuole restituire dignità alla dimensione psichica
dell’uomo, spesso relegata in secondo piano nella maggior parte dei programmi di prevenzione.
Infatti, partendo dal presupposto che non possiamo prescindere dal considerare mente e corpo una unità, occorre restituire
spazio e considerazione alla dimensione psichica come terreno affinché la salute e il benessere possano dispiegarsi.
“¿Què onda?”, titolo del progetto ed espressione dell’America latina che significa “ Come stai? Come ti senti? Che
energia c’è nell’aria?”, svolge una funzione metaforica, perché rimanda a ciò che si esperisce a livello di vissuto, di
affettività, di emozionalità e di dimensione psichica.
Il progetto offre uno spazio basato su due distinte attività:
 l’apprendimento della lingua spagnola, più vicina al sardo e il cui studio risulta essere semplificato rispetto
all’apprendimento di altre lingue straniere come l’inglese o il francese, dal punto di vista della grammatica e
della pronuncia;
 scuola di danze latino-americane, come la salsa e la baciata, che comportano l’apprendimento di movimenti di
difficoltà medio-bassa, oltre che rappresentare balli divertenti, da svolgere sia in coppia che in gruppo.
Secondo recenti studi di neuropsicologia soprattutto statunitensi, tali attività sembrano essere ad alta “stimolazione”
cognitiva, ottimale per prevenire il deterioramento delle attività cerebrali.
Presso la University di Toronto in Canada e l’Università della California a San Diego, una serie di esperimenti condotti
su volontari, hanno messo in luce che il cervello delle persone bilingui funziona meglio e più a lungo e che apprendere
una seconda lingua più avanti negli anni preserva dal deterioramento neuronale dovuto all’età. L’ipotesi è che il
costante sforzo condotto lungo gli anni per “maneggiare” due linguaggi al fine di scegliere di volta in volta la parola o
l’espressione più giusta, attivi aree del cervello che sono centrali per l’attenzione e per il controllo cognitivo. E
quest’esercizio continuo andrebbe a rafforzare e riconfigurare tali regioni cerebrali, posticipando così il possibile
instaurarsi della demenza.
Apprendere una lingua straniera sembra così costituire una sorta di assicurazione per il proprio cervello: potenzia e
velocizza la capacità di apprendimento e di memoria, affinando in aggiunta l’udito e prevenendo così in modo
significativo il rischio di Alzheimer e di demenza precoce.
L’attività fisica sembra anch’essa essere un importante strumento di prevenzione, soprattutto perché produce piacere in
chi la pratica. Dimensioni come il piacere, lo svago, il ridere, l’aspetto ludico-creativo, l’interazione contrapposta
all’isolamento proteggono contro l’Alzheimer, sottolineando quindi il ruolo degli interventi psicosociali in termini di
prevenzione e quello giocato dal benessere esperito a livello umorale e di qualità della vita, dimensioni che incidono
prepotentemente sulla risposta biologica e genetica alla predisposizione a determinate malattie. Occorre inoltre sottolineare
che con il passare degli anni si verifica la tendenza a ridurre i movimenti sia in quantità che in complessità.
E’ invece di fondamentale importanza continuare a stimolare le aree cerebrali deputate al controllo del movimento.
Per valutare l’efficacia del progetto, l’utenza, che si sottoporrà ad entrambe le attività, sarà valutata in entrata e in
uscita attraverso appositi test, in modo da svolgere analisi statistiche adeguate al caso da inserire poi in un progetto di
ricerca più vasto.
Le lezioni di lingua spagnola e di ballo verranno svolte in presenza dello psicologo. Ciò per distinguere l’attività di
prevenzione del progetto da un comune corso di lingua e di ballo e perché si ritiene che la presenza di uno psicologo
possa suscitare aspettative, fantasie, dinamiche personali e di gruppo, nonché motivazioni differenti e ad un livello più
profondo rispetto ad altre professionalità.
Questo materiale potrà essere oggetto di indagine e riflessione all’interno del gruppo affinché ciascuno dei partecipanti
possa acquisire una propria consapevolezza rispetto alla salute come percorso e obiettivo di vita.