La rivoluzione russa
Quali erano le caratteristiche dell’impero russo all’inizio del XX secolo?
All’inizio del XX secolo l’impero russo era caratterizzato da arretratezza
-
politica
Monarchia assoluta (zar)
era proibita la protesta politica
e chi trasgrediva era punito
severamente
economica
- paese essenzialmente agricolo
- la maggior parte della popolazione
era costituita dai contadini e le
terre erano dei nobili (boiari)
Quali erano le forze d’opposizione all’assolutismo degli zar?
Partito costituzionale
Partito socialista democratico
democratico
Voleva una monarchia
costituzionale
Voleva la rivoluzione per portare
al potere la classe operaia
Partito socialista rivoluzionario
Voleva una società egualitaria di
tipo agrario con l’obiettivo di
ridistribuire le terre ai contadini
Si divideva in
Menscevichi
Bolscevichi
Volevano prima
rimodernare la
Russia e solo
dopo fare la
rivoluzione
Volevano
realizzare
subito il
socialismo
attraverso la
rivoluzione,
coinvolgendo
contadini e
operai
Che cosa scatenò la rivoluzione del 1905?
Nel 1905 si ebbe una rivoluzione popolare contro il potere dello Zar, in seguito alla sconfitta nella guerra
contro il Giappone. In molte città si formarono i soviet , cioè degli organismi elettivi composti da delegati
degli operai e dei contadini.
L’insurrezione fu alla fine repressa, ma lo Zar Nicola II istituì un parlamento elettivo chiamato Duma con lo
scopo di controllare l’operato del sovrano, che in realtà era come inesistente perché veniva sciolto ogni volta
che i deputati si opponevano alle decisioni dello zar.
Quali furono le cause dello scoppio della rivoluzione di febbraio?
Il prolungarsi della prima guerra mondiale rese ancora più evidente l’arretratezza dello Stato russo e
determinò una gravissima crisi economica che rese intollerabili le condizioni di vita della popolazione. Per
cui nel marzo del 1917 lo scoppio di una rivoluzione portò all’abdicazione dello zar e alla formazione di un
governo provvisorio.
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Quali problemi dovette affrontare il governo provvisorio?
Il governo provvisorio dovette affrontare due questioni fondamentali:
- la guerra
- la riforma agraria: i contadini chiedevano con forza che fossero assegnate loro delle proprietà
Quali scelte del governo provvisorio scontentarono la popolazione?
Il governo provvisorio non era intenzionato né a ritirare la Russia dalla guerra, né a distribuire le terre ai
contadini
Perché si può affermare che tra il marzo e novembre 1917 in Russia vi era un “dualismo di potere”?
I contadini decisero di occupare direttamente le terre e i soldati iniziarono ad obbedire agli ordini del soviet
piuttosto che a quelli degli ufficiali. Si creò così un dualismo di potere cui seguì un periodo di caos perché
c’erano due autorità: il governo provvisorio e i soviet e nessuna aveva il pieno controllo del territorio
Quali fattori permisero ai bolscevichi di prendere il potere?
Il partito bolscevico non aveva aderito al governo provvisorio. Capo dei bolscevichi era Lenin, il quale
voleva sostenere le richieste popolari per garantire ai bolscevichi l’appoggio della maggioranza della
popolazione. Il governo provvisorio non concesse le richieste e cercò anche di reprimere il partito
bolscevico, però quando il generale Kornilov cercò di restaurare la monarchia zarista, il governo chiese aiuto
proprio ai bolscevichi. In questa situazione Lenin decise che era giunto il momento di prendere il potere e il
7 novembre 1917, i bolscevichi occuparono la sede del governo provvisorio ed ebbero l’appoggio del soviet.
Cominciò così la rivoluzione d’ottobre.
Quali furono le prime iniziative adottate dal governo di Lenin subito dopo la presa del potere?
Subito dopo la presa di potere le prime decisioni prese dal governo bolscevico, con a capo Lenin, furono:
 l’avvio di trattative di pace;
 l’espropriazione delle terre dello zar, della chiesa e dei grandi proprietari terrieri, e la loro
distribuzione ai contadini;
 la nazionalizzazione delle banche;
 la gestione delle fabbriche fu trasferita agli operai;
 riconoscimento dell’uguaglianza di tutti i popoli della Russia;
 vennero indette anche le elezioni per l’Assemblea costituente ma i bolscevichi la sciolsero presto
perché erano la minoranza
Che cosa determinò lo scoppio della guerra civile?
Il 3 marzo 1918 la Russia uscì dalla prima guerra mondiale perdendo molti territori appartenenti all’impero
russo però proprio a partire dalla primavera del 1918 scoppiò all’interno del paese una guerra civile. Contro
il governo bolscevico si schierarono sia le forze che volevano il ritorno del potere dello zar, armate
bianche, sia altre forze politiche che avevano partecipato alla rivoluzione di febbraio. Questo si creò perché
il governo bolscevico aveva dato luogo ad una politica autoritaria.
Quali caratteristiche ebbe la guerra civile russa?
I bolscevichi erano dotati di un’organizzazione politica centralizzata e di un esercito disciplinato, le loro
truppe, chiamate Armata rossa, furono poste sotto il comando di Lev Trockij. Si parlava di terrore rosso
perché i bolscevichi facevano molte violenze e di terrore bianco, da parte dei controrivoluzionari.
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Quali furono i suoi esiti?
Gli eserciti stranieri si ritirano tutti entro il 1919, l’unico paese con il quale la Russia rimase in guerra fino al
1921 fu la Polonia, che firmò in quell’anno la pace con il governo bolscevico. Per cui, furono i bolscevichi
ad uscire vincenti grazie alla loro violenza, all’applicazione di una politica autoritaria ed a scelte
economiche molto dure (comunismo di guerra).
Che cosa si intende per “comunismo di guerra”?
Per “comunismo di guerra”, si intende una politica economica che concentrava tutto il potere nelle mani del
partito comunista attraverso la nazionalizzazione di tutte le imprese e la sottrazione dell’intera produzione
agricola, lasciando ai contadini solo il necessario per vivere. L’obiettivo era quello di fronteggiare la crisi
alimentare del paese e disporre di risorse necessarie per combattere e vincere la guerra.
Quali furono le caratteristiche del governo bolscevico dopo la fine della guerra civile? Perché si può
parlare di potere dittatoriale?
Nel 1922, terminata la guerra civile, venne proclamata l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche
(Urss): era uno stato federale di cui facevano parte, oltre alla Russia, anche altre repubbliche (Ucraina,
Georgia, Armenia) che aderirono perché i loro governi erano passati nelle mani dei bolscevichi.
Il governo del nuovo stato era nelle mani del Partito comunista che esercitava un potere dittatoriale,
vietando la stampa libera e l’esistenza di partiti di opposizione e controllando tutta la vita politica, sociale e
culturale del paese.
Quali erano le principali innovazioni della NEP? Quali i suoi obiettivi?
La politica del comunismo di guerra, fu abbandonata nel 1921 e sostituita con la Nuova Politica Economica
(NEP).
Caratteristiche
Obiettivi
Risollevare la produzione interna e uscire dalla
 Lo Stato acquista i raccolti dei contadini a un
grave crisi economica
prezzo stabilito
 I contadini possono vendere le eccedenze
 Lo Stato favorisce lo sviluppo della piccola
impresa
 Grandi industrie e banche restano di
proprietà dello Stato
Quando nacque la Terza internazionale? Quali i suoi obiettivi?
Nel 1919, il governo comunista russo, decise di dar vita alla Terza Internazionale, una nuova
organizzazione internazionale dei lavoratori così chiamata per distinguerla dalle due organizzazioni
internazionali socialiste nate nel secolo precedente.1 Ad essa aderirono i partiti comunisti, che accettavano le
tesi politiche fondamentali di Lenin: istituire il socialismo attraverso la rivoluzione.
L’obiettivo fondamentale della Terza Internazionale era di favorire e guidare la rivoluzione nel resto del
mondo. Ma di fatto il tentativo fallì perché la Russia rimase fino alla seconda guerra mondiale, l’unico Stato
guidato da un partito comunista.
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La prima internazionale, venne fondata da K. Marx nel 1864 e si sciolse nel 1872. La seconda internazionale si costituì nel 1889
per iniziativa di alcuni partiti socialisti europei e cessò la propria attività nel 1914, in seguito allo scoppio della prima guerra
mondiale.
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