PRINCIPALI PATOLOGIE DAL PUNTO DI VISTA PSICOSOMATICO REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO Eccesso di succo gastrico, legato al tentativo di “digerire” il mondo. Durante il sonno il cervello elabora, assorbe, scarta, resetta il sistema. E’ anche il momento di maggiore secrezione acida fisiologicamente, anche se tale eccesso par strano visto che avviene in un animale prevalentemente “diurno” qual è la specie uomo dove, naturalmente, non era certo prevista la caccia e l’alimentazione durante la notte! Lo stimolo della secrezione acida, però, dipende dal cervello e la zona deputata a regolare tale secrezione è vicinissima alle zone dove vengono elaborate le emozioni. Quindi il reflusso acido è legato alla sensazione che l’elaborazione (“digestione”) di quel determinato evento o della vita quotidiana stessa, sia molto difficoltosa. ERNIA JATALE Lo jatus è un anello costituito da un particolare intreccio delle fibre muscolari del diaframma che assumono una disposizione particolare per formare il foro di passaggio per l’esofago. Si definisce ernia lo sconfinamento di un organo in una sede che non gli appartiene. Nel caso dello stomaco, è lo sconfinamento della sua parte superiore nel torace sotto al cuore, attraverso lo jato. Avviene in posizione ovviamente supina, perché in posizione eretta lo stomaco ridiscende nell’addome, per cui dà più disturbi notturni. Tipico dei soggetti indecisi, che vorrebbero lasciare la sede (posizione) che occupano, ma non si decidono a farlo per cui, a volte, sconfinano, specialmente se non rischiano di essere visti (come quando c’è buio) per poi rientrare nella loro sede (nei ranghi) prima che gli altri si accorgano (luce del giorno). Alla domanda “come va la vita”, rispondono sempre di botto “no…bene” senza accorgersene rispondono negando l’affermazione di bene. ULCERA GASTRICA Lo stomaco è la grande fucina, dove tutto si brucia, si scompone, si purifica. A volte, la persona si “brucia” (spende male o presenta male le sue idee o i progetti) perché non sa “vendere” e questo non lo digerisce proprio, ma imperterrito continua, sentendosi incompreso dagli altri, quando il primo a non comprendersi è proprio lui! ULCERA DUODENALE Il duodeno è l’organo dove avviene la dismissione dei succhi biliari e degli enzimi pancreatici, che servono per la digestione e l’assorbimento degli elementi nutritivi. In questo caso la persona trova difficoltà ad assorbire le conseguenze del suo progetto che riesce sì a portare avanti, ma non come vorrebbe. COLON IRRITABILE (colite spastica) Espressione di una difficoltà estrema ad assorbire ciò che comunque è vissuto come estremamente irritante! Allora ciò che viene prodottob(la risposta) viene sminuzzata a piccolissime dosi (feci a sterco di capra) come del resto è stato fatto con l’evento mandato giù e digerito. COLITE ULCEROSA Sono le stigmate interne e che nessuno può vedere, della sofferenza provata per un mondo di cui non voglio assorbire nulla perché lo percepisco ingiusto e mi ferisce nella mia essenza, mi fa perdere la vita, sanguinando! DIVERTICOLI Sono estroflessioni a “dito di guanto” che si formano per “debolezza” della parete, per alterazioni della sua elasticità! E’ la malattia del” tira e molla”, assorbo sì o assorbo no, alternando stipsi a diarrea, ribellione a quiescenza. Oppure può essere esofageo, allora il tira e molla diventa sul mando giù sì o no! VOLVOLO Le mie viscere si attorcigliano su se stesse, mentre tento di “sviscerare” una soluzione logica, compatibile con la vita. Purtroppo mi ingarbuglio di più, fino a rischiare di morirne! TUMORI Qui si aggiunge, oltre a quanto in modo sommario espresso sopra e come in tutti i processi tumorali, una colpevolizzazione diretta unicamente verso se stessi, oltre che ad un desiderio di radicale e veloce cambiamento, rinnovamento veloce, al punto tale di diventare incontrollato ed invasivo.