La pHmetria esofagea è un esame che misura quanto l’esofago sia esposto all’acido che risale dallo stomaco e consente di verificare se i reflussi sono all’origine dei sintomi. Può essere utile anche nel valutare la risposta ai farmaci o prima o/e dopo un intervento chirurgico eseguito per correggere il reflusso patologico. L’esame si esegue a digiuno introducendo dal naso, previa lubrificazione e anestesia locale, un piccolo catetere di 2mm che viene poi connesso ad un registratore portatile. Avvertirà un modesto fastidio ma potrà svolgere nell’arco della giornata le sue normali attività incluso i pasti. Durante la registrazione terrà un diario in cui registrare l’ore dei pasti, del sonno e dei disturbi che eventualmente inergessero. La durata dell’esame è di 20 - 24 ore. Il sondino verrà rimosso la mattina successiva. Per quanto riguarda i farmaci assunti che interferiscono con l’acidità dello stomaco, questi vanno sospesi almeno 7 giorni prima dell’esame salvo diversa indicazione. Si devono sospendere altri farmaci assunti solo su indicazione del medico curante e/o dello specialista che ha chiesto l’esame.