Liceo Classico Statale “ Cavour “ – Torino Programmazione educativa e didattica per l’anno scolastico 2005/ 2006 Materia di insegnamento : Matematica e Fisica Classe: III C Insegnante : prof. Nicco Giovanni 1) FISIONOMIA DELLA CLASSE La classe III C è costituita da 15 allievi, 11 ragazze e 4 ragazzi. Il livello di preparazione e di partecipazione è mediamente molto buono anche se vi sono alcune eccezioni in matematica per le quali la preparazione e’ sufficiente e l’attenzione un po’ bassa. Per la materia fisica vale un discorso analogo. Per entrambe le materie il comportamento è corretto così come l’impegno a casa. 2a) OBIETTIVI GENERALI L’insegnamento della matematica e della fisica, come ogni altro intervento educativo – didattico, è un’attività finalizzata all’acquisizione, da parte dell’alunno, di valori, di conoscenze e di sviluppo delle capacità concettuali di ragionamento e operative. La finalità ultima, poi, di questo corso di studi, è quella di formare positivamente la personalità del singolo studente in modo da raggiungere la necessaria maturità e pertanto, come tutte le discipline, anche queste due materie hanno per obiettivo quello di essere non solo utili, ma anche efficaci per la formazione globale dell’allievo. Creare persone autonome ed intellettualmente libere; Creare una matura coscienza civile; Operare un processo di crescita culturale degli studenti, nel pieno rispetto della dignità e della libertà di ciascuno; Sviluppare lo spirito critico; Sollecitare la curiosità intellettuale e il gusto per la ricerca; Sviluppare l’attitudine allo studio, al ragionamento, all’analisi, alla sintesi; Fornire un metodo di lavoro non immediatamente spendibile in una precisa attività tecnicoprofessionale, ma essenziale per affrontare qualsiasi attività di lavoro; Creare persone intellettualmente flessibili e duttili, in grado di affrontare le diversificate richieste di una società in rapida trasformazione; Aiutare i giovani a meglio comprendere i problemi del presente, alla luce della loro genesi storica. Obiettivi comuni e trasversali per i progetti interdisciplinari, con particolare riferimento all’esame di stato OBIETTIVI DISCIPLINE COINVOLTE Utilizzare un linguaggio appropriato e specifico per le diverse discipline Tutte Valutare criticamente un argomento delineando il quadro storico e la prospettiva Tutte ideologica a cui si riferisce Valutare criticamente un’interpretazione, delineando il punto di vista che la sostiene Tutte Analizzare un testo a diversi livelli Tutte Confrontare due o più testi, individuandone punti di contatto o di differenziazione Tutte Sintetizzare un argomento Tutte Approfondire un tema trovando i collegamenti interdisciplinari Tutte Contestualizzare le differenti manifestazioni di un fenomeno storico-culturale I L G S F In S. Arte Ricostruire il pensiero di un autore a partire dai testi I L G S F In Collocare un testo (o un’opera artistica) nella sua specificità all’interno della produzione I L G S F In di un autore S.Arte Collocare un testo (o un’opera artistica) nella sua specificità all’interno di una prospettiva I L G In diacronica (tradizione/innovazione, imitazione/emulazione/evoluzione generi letterari) Sarte Comprendere e applicare leggi scientifiche L G M Fs Sc 2b) OBIETTIVI SPECIFICI Tenuto conto sia degli obiettivi formativi che di quelli trasversali , gli obiettivi specifici della matematica nel triennio sono i seguenti: migliorare e perfezionare l’uso del linguaggio specifico; approfondire le conoscenze acquisite ed essere in grado di sintetizzare e coordinare queste conoscenze per poterle riutilizzare in modo corretto per la soluzione di problemi ed esercizi; acquisire gli strumenti per interpretare graficamente alcuni contenuti fondamentali dell’algebra ed esprimere algebricamente proprietà geometriche di una curva e viceversa. L’insegnamento della fisica nelle due ultime classi di liceo, ha come finalità quella di fornire agli allievi uno strumento per la maggiore comprensione della realtà, per sviluppare l’abitudine ai ragionamenti induttivi e aiutarli a vedere nella fisica una complessa attività dell’uomo, caratterizzata da molteplici aspetti e come tale soggetta a continui cambiamenti e ampliamenti. Gli obiettivi specifici sono: 1 2 acquisire la conoscenza del mondo fisico attraverso le sue leggi e mettere in rilievo le idee più significative; essere in grado di interpretare, alla luce delle leggi fisiche, gli aspetti della natura che possiamo osservare quotidianamente. 3) SCANSIONE DEL PROGRAMMA NEL TRIMESTRE E NEL PENTAMESTRE Nell’ambito della riunione per materia, i docenti di matematica e fisica del liceo Cavour, hanno concordato che per le classi del triennio di liceo, il programma sia, in linea generale, quello ministeriale. Per quanto concerne il triennio, il programma di matematica in terza liceo la parte fondamentale è costituita dagli elementi essenziali di trigonometria (equazioni e disequazioni goniometriche, problemi sui triangoli, elementi fondamentali delle funzioni goniometriche e loro grafici ). I contenuti minimi sono costituiti dagli elementi essenziali dei singoli programmi. Per ciò che concerne il programma di fisica, gli insegnanti all’unanimità, rilevano l’impossibilità di trattare adeguatamente tutti gli argomenti proposti dai testi e dal programma ministeriale nell’arco di due soli anni. Pertanto, operando una scelta concordata, i programmi risultano così suddivisi. In terza liceo saranno affrontati, nelle loro linee essenziali, gli argomenti di termologia, termodinamica e di elettromagnetismo. I contenuti minimi che gli allievi dovranno acquisire, in entrambe le classi, riguardano le conoscenze fondamentali delle leggi e dei fondamenti principali dei fenomeni fisici. Prima parte dell’anno : trimestre Complementi di algebra Richiami sulle funzioni: definizione , dominio, codominio, classificazione delle funzioni, funzioni crescenti e decrescenti, funzioni pari o dispari. Richiami sulla funzione logaritmica ed esponenziale. Trasformazioni geometriche del piano Trasformazioni del piano in generale e trasformazioni applicate alle funzioni. Simmetrie assiali e centrali. Curve simmetriche rispetto agli assi coordinati e rispetto alla bisettrice del primo e terzo quadrante. Traslazioni: orizzontali, verticali e lungo una direzione generica. Dilatazioni: orizzontali, verticali e lungo una direzione generica. Goniometria Angoli orientati e loro misure La circonferenza goniometrica, definizioni delle funzioni goniometriche di angoli orientati, loro variazioni e rappresentazioni grafiche Proprietà delle funzioni goniometriche : relazioni fondamentali tra funzioni goniometriche di uno stesso angolo Funzioni goniometriche reciproche: loro significato geometrico e loro rappresentazione grafica Angoli ( archi) associati e relazioni tra le funzioni goniometriche di angoli associati Seconda parte dell’anno : pentamestre Goniometria Principali formule goniometriche: formule di addizione e sottrazione formule di duplicazione e bisezione Identità goniometriche (eventualmente condizionate) Equazioni goniometriche: equazioni goniometriche elementari equazioni goniometriche riconducibili a quelle elementari equazioni omogenee in seno e coseno equazioni lineari in seno e coseno equazioni simmetriche in seno e coseno Disequazioni goniometriche elementari in seno, coseno e tangente : metodo grafico e algebrico Disequazioni riconducibili a quelle elementari mediante le relazioni tra le funzioni goniometriche Disequazioni lineari: metodo grafico e algebrico Disequazioni omogenee formule parametriche Trigonometria Relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo e risoluzione di un triangolo rettangolo Relazioni tra gli elementi di un triangolo qualunque: teorema della corda e dei seni teorema delle proiezioni e di Carnot Applicazioni geometriche alla trigonometria: calcolo dell’area di un triangolo determinazione del raggio della circonferenza inscritta e circoscritta ad un triangolo Risoluzione di un triangolo qualunque: primo caso: due lati e un angolo secondo caso: un lato e due angoli terzo caso: tre lati quarto caso: due lati e l’angolo opposto ad uno di essi 3) SCANSIONE DEL PROGRAMMA NEL TRIMESTRE E NEL PENTAMESTRE Programma di fisica III liceo sez. C Prima parte dell’anno : trimestre Termometria e Calorimetria Temperatura: definizione, misura e strumenti di misura Scale termometriche e relazioni tra i valori termometrici espressi secondo queste scale Dilatazione termica nei solidi: lineare e cubica, dilatazione dei liquidi e dei gas Calore e sua misura. Calore specifico, capacità termica, sorgenti di calore. Propagazione del calore per conduzione, convezione e irraggiamento Comportamento dei gas perfetti I gas perfetti. Temperatura assoluta e scala Kelvin. Trasformazioni dei gas: isoterme, legge di Boyle, isobare, isocore e leggi di Gay-Lussac Equazione caratteristica dei gas perfetti Stati di aggregazione della materia Fusione, solidificazione e loro leggi Influenza della pressione sul punto di fusione Evaporazione e misura della pressione di vapor saturo. Ebollizione e sue leggi. Influenza della pressione sul punto di ebollizione. Transizione vapore- liquido per un gas reale. Isoterma critica. Principi della termodinamica Calore e lavoro: principio di equivalenza. Il calore come forma di energia . Il primo principio della termodinamica. Trasformazioni termodinamiche: isotermiche, isobariche, isocore, adiabatiche. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Cenni sull’entropia Lavoro e energia interna nelle trasformazioni termodinamiche. Secondo principio della termodinamica: enunciato di Kelvin, enunciato di Clausius . Equivalenza dei due enunciati. Aspetto pratico del secondo principio: macchina di Carnot. Seconda parte dell’anno : pentamestre Elettrostatica Carica elettrica e legge di Coulomb Corpi elettrizzati e loro interazioni. Corpi conduttori e corpi isolanti Induzione elettrostatica. Interpretazione dei fenomeni di elettrizzazione. Distribuzione delle cariche elettriche nei conduttori, densità superficiale di carica. Campo elettrostatico: concetto di campo elettrico e definizione del vettore campo elettrico. Campo elettrico di una carica puntiforme. Campo elettrico di alcune particolari distribuzioni di cariche: due cariche puntiformi e una sfera conduttrice carica. Linee di forza del campo elettrico Il flusso del campo elettrico. Teorema di Gauss Lavoro nel campo elettrico ed energia potenziale elettrica Circuitazione del campo elettrico Potenziale elettrico e differenza di potenziale Superfici equipotenziali. Potenziale di un conduttore sferico e teorema di Coulomb. Potere dispersivo delle punte Capacità elettrica e sue leggi. Condensatori. Capacità di un condensatore piano Sistemi di condensatori: collegamento in serie e in parallelo Lavoro di carica di un condensatore. Elettrodinamica La corrente elettrica nei conduttori metallici. Circuito elettrico elementare. Leggi di Ohm. Forza elettromotrice e differenza di potenziale per circuiti elettrici. Resistenze in serie e in parallelo. Principi di Kirchhoff Strumenti di misura: amperometri , voltmetri e reostati. Lavoro e potenza della corrente : effetto Joule Effetto termoionico. Disputa Galvani-Volta. Effetto Volta e sue leggi. Magnetismo ed elettromagnetismo Magneti e loro interazioni. Campo magnetico delle correnti e interazione corrente-magnete. Vettore campo magnetico. Linee di forza magnetiche. Interazione corrente- corrente. Legge di Biot- Savart. Definizione dell’ampère. Teorema della circuitazione di Ampère. Flusso dell’induzione magnetica. Le sostanze e la loro permeabilità magnetica. Momenti magnetici atomici e molecolari Effetti prodotti da un campo magnetico sulla materia. Moto di cariche elettriche in un campo magnetico Forza di Lorentz. Moto di una carica elettrica in un campo magnetico. Induzione elettromagnetica Esperienze di Faraday sulle correnti indotte. Altri casi di correnti indotte. Induttanza di un circuito. Autoinduzione elettromagnetica. Cenni sulla produzione di corrente alternata con campi magnetici. Cenni sugli alternatori. 4) METODI E STRUMENTI DIDATTICI La scelta dei metodi da seguire nell’insegnamento della matematica e della fisica nelle classi del liceo è strettamente collegata agli obiettivi prefissati. Per tale ragione ritengo opportuno adottare come metodi di insegnamento sia quello induttivo che quello deduttivo, a seconda dei contenuti e delle varie fasi di apprendimento e di servirmi di due modi di comunicazione: uno basato sulla lezione frontale, di tipo espositivo, particolarmente efficace per trasmettere conoscenze, l’altro sulla partecipazione attiva da parte dello studente, utile per favorire la capacità espressiva e quella critica, per sviluppare il livello cognitivo e facilitare la socializzazione. In base a quanto espresso sopra, alternerò momenti di trasmissione di determinate conoscenze a momenti di incentivazione, di discussione e di chiarificazione, cercando di dare maggiore importanza alla partecipazione, all’iniziativa e alla responsabilità degli allievi. Sarà comunque importante e non trascurabile, che gli alunni mantengano una buona condotta, indispensabile per un lavoro ordinato ed efficace. Un punto fermo della metodologia sarà costituito dall’esigenza di rendere esplicite le procedure seguite nella “ costruzione” della materia, in quanto non devono ridursi ad una pura registrazione di dati e nozioni da memorizzare, ma devono far comprendere l’importanza dell’acquisizione dei metodi e procedimenti per una crescita delle conoscenze matematiche in accordo con lo sviluppo cognitivo dello studente. A partire da tale esigenza l’insegnamento sarà impostato tenendo presente tre punti fondamentali: 1. 2. 3. È indispensabile giustificare l’introduzione di ogni argomento presentato in quanto non è mai fine a se stesso, ma alla base di quelli successivi. È importante non solo memorizzare opportuni procedimenti, ma soprattutto motivarli in modo che gli studenti sappiano sia “come svolgere” un certo esercizio, sia “ perché” lo stanno svolgendo in quel particolare modo. Per comprendere ciò che viene trasmesso bisogna possedere una certa terminologia, perché la matematica come scienza della deduzione e della razionalizzazione possiede un linguaggio specifico caratterizzato da due qualità: chiarezza e precisione. Il metodo seguito sarà particolarmente attento all’apprendimento e ai suoi processi, oltre che alle tecniche, al calcolo, alla computazione e comprenderà le parti della matematica previste dai programmi ministeriali, sviluppate attraverso le seguenti fasi: 1. Esposizione dei prerequisiti. 2. Presentazione degli obiettivi dell’argomento da svolgere. 3. Trattazione dello stesso attraverso una breve esposizione durante la quale gli allievi saranno guidati all’apprendimento del concetto, della proprietà che si vogliono trasmettere, con domande- stimolo, poste allo scopo di favorire il processo di deduzione, di astrazione e generalizzazione. 4. Esecuzione, da parte dell’insegnante, di esercizi svolti gradualmente, motivando i passaggi , richiamando proprietà già note. Lo scopo di tale fase è quello di rendere operanti i processi di ragionamento, sottolineando in particolare l’analogia, l’induzione, la deduzione e la tecnica usata. 5. Momento di discussione durante la quale gli allievi possono intervenire per chiarimenti, precisazioni, approfondimenti. 6. Test intermedio da svolgersi a casa e costituito da un certo numero di esercizi assegnati e tratti dal testo. 7. Esposizione, da parte degli alunni, delle difficoltà incontrate nel test svolto a casa, correzione degli esercizi e presa visione degli errori commessi. 8. Momenti di verifica, orali e scritti, mediante interrogazioni e prove in classe con valutazione. 9. Analisi della situazione dopo le verifiche scritte. Per quanto concerne la fisica, il metodo seguito, per raggiungere gli obiettivi prefissati, sarà articolato in due momenti: 1. 2. Introduzione dei concetti in modo graduale e intuitivo, con riferimento ad esempi tratti dall’esperienza di tutti i giorni, da fenomeni che portano conseguentemente all’esigenza di dare una risposta agli interrogativi che possono sorgere, in modo da arrivare a comprendere la natura sperimentale delle leggi fisiche. Approfondimento che permetta di ricavare le varie leggi che regolano i processi fisici, cercando di dare una giustificazione e inquadrando le singole scoperte nel giusto periodo storico. 5) METODI E STRUMENTI DI VERIFICA La verifica dell’apprendimento avverrà tramite un numero di prove fissato con modalità differenti a seconda delle discipline e dell’orario settimanale delle lezioni. Per la matematica le prove che saranno assegnate e poi analizzate per la valutazione del profitto di ogni singolo allievo, verteranno su verifiche orali ( interrogazioni e test ) e scritte che, come sottolineato da tutti i docenti del liceo Cavour, risultano fondamentali per l’apprendimento della disciplina e sono molto significative per la valutazione. Per la fisica le prove comprenderanno sia verifiche scritte che test che interrogazioni orali. Alla luce della nuova scansione dell’anno scolastico, decisa in Collegio dei Docenti in data 2 settembre 2003, le valutazioni sia per il primo trimestre, che terminerà il 22 dicembre 2005, sia per il secondo periodo dell’anno che terminerà il 4 giugno 2005, ( con un pagellino verso il marzo 2005 ), saranno come minimo tre ( tra scritti, orali e test ) sia per matematica che per fisica. I criteri fondamentali adottati, nelle classi liceali, per la valutazione sono i seguenti: 1. 2. 3. 4. grado di conoscenza e di approfondimento dei contenuti; capacità di rielaborazione, di analisi e di sintesi; capacità di esporre in un linguaggio corretto e rigoroso che vada al di la di una pura e semplice ripetizione; conduzione precisa e autonoma di una dimostrazione. 6) CRITERI DI VALUTAZIONE Il profitto sarà valutato sufficiente se l’allievo dimostrerà di possedere la conoscenza dei contenuti minimi dei vari argomenti trattati nei vari anni, sia in matematica che in fisica. Tali contenuti minimi sono stati concordati nella riunione per materie da tutti i docenti di matematica e fisica del liceo. La valutazione terrà anche conto della volontà di approfondimento, delle capacità di analisi e sintesi, di applicazione, dell’interesse e dei miglioramenti ottenuti. La valutazione delle singole prove, soprattutto scritte, non sarà assoluta, ma relativa, si baserà cioè sul criterio di proporzionalità. Nelle valutazioni conclusive, poi, si terranno presenti tutti gli elementi a disposizione: le reali difficoltà, i progressi oggettivi, l’impegno e la serietà dimostrati dall’allievo nel corso del quadrimestre o dell’intero anno scolastico. In linea di massima, comunque, nella normale attività didattica durante l’anno e nello scrutinio finale sono applicati i seguenti parametri di valutazione: VALUTAZIONE Giudizio Votazione (in decimi) Requisiti (conoscenze) Eccellente (>9) Approfondimenti finalizzati ad autonomamente rielaborato Ottimo (9) Informazione completa, capacità di valutazione critica, esposizione ricca, articolata e sicura Buono (8) Informazione completa, esposizione sintetica, chiara, appropriata Discreto (7) Informazione abbastanza sicura ed esposizione in genere appropriata Sufficiente (6) Conoscenza dei saperi minimi prefissati per le singole discipline Insufficiente (5) Conoscenza frammentaria e approssimativa /superficiale, con uso di terminologia inadeguata, pur in presenza di un certo impegno Gravemente insufficiente Totalmente insufficiente (3 - 4) ( 2) un percorso intellettuale personale ed Conoscenza fortemente lacunosa, con uso di terminologia del tutto inadeguata Nessuna conoscenza o rifiuto della verifica 7) MODALITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO Nella ripartizione degli argomenti che saranno oggetto di studio durante l’anno, la programmazione prevede, in tutte le classi, più di una fase di recupero e di consolidamento delle conoscenze, in cui sarà dato ampio spazio all’esercitazione in classe, agli interventi per domande di approfondimento e chiarimento. Questi interventi saranno effettuati durante la normale attività curricolare e ogni volta che se ne presenterà la necessità. 8) INIZIATIVE CULTURALI E VIAGGI DI ISTRUZIONE Verranno valutate in dettaglio in sede collegiale. Torino, 29 ottobre 2005 L’insegnante Prof. Giovanni Nicco