Prefazione e ringraziamenti
Ho cominciato a scrivere questo libro quasi per scherzo,
un po’ infastidito, come credo tante persone seriamente impegnate nel rinnovamento delle amministrazioni
pubbliche, dal linciaggio mediatico a cui viene sistematicamente sottoposto il settore pubblico.
Volutamente ho quindi deciso di seguire un approccio in molti casi discorsivo, quasi giornalistico, senza
per questo rinunciare a mettere in campo le competenze, poche o tante che siano, accumulate in oltre venti
anni di ricerca sul tema.
Ho deciso di usare la metafora del medico e del paziente, in quanto bene si prestava a esplicitare in modo
semplice concetti a volte complicati. Di questo mi scuso, ovviamente, con tutti i medici, quelli veri, e i loro
pazienti.
Ho scritto, infine, questo libro nel bel mezzo di
una nuova riforma della pubblica amministrazione. Di
questa condivido i principi generali, con la consapevolezza, tuttavia, che come ho scritto nel volume: «Le riforme stanno al cambiamento come le pinete al malato
d’asma: fanno bene, ma non guariscono».
xii
  
Il risultato, ovviamente, non mi soddisfa del tutto.
Ma questa è una buona notizia, vuol dire che c’è
ancora molto lavoro interessante da fare per il futuro.
L’altra buona notizia è che la cura esiste; non ancora, invece, un protocollo scientificamente testato.
La notizia meno buona è che non sappiamo se la
cura funziona, perché quasi nessuna amministrazione
pubblica l’ha provata davvero.
Proprio per questo il volume si conclude con una
riserva di prognosi, ma è una riserva piena di speranza
che i malanni possano, al più presto, essere lasciati alle
spalle.
Da ultimo e non per convenzione, ma per sincera riconoscenza, ci tengo a ringraziare tutti i colleghi
professori e ricercatori, oltre che gli amministratori, dirigenti e dipendenti delle amministrazioni pubbliche,
con i quali quotidianamente mi confronto.
A loro devo gran parte delle idee e delle proposte
contenute in questo volume, spero non se ne abbiano
a male.
Un ringraziamento particolare va a Roberta Aresu,
Marta Barbieri, Nicola Bellè, Daniela Cristofoli, Maria
Cucciniello, Laura Macciò, Greta Nasi, Raffaella Saporito, Ileana Steccolini e Alex Turrini. Sono i colleghi
con i quali negli ultimi anni abbiamo fondato OCAP
(Osservatorio sul Cambiamento delle Amministrazioni
Pubbliche) e PAHRC (Public Administration Human
Resources Community), due iniziative molto belle e
spero altrettanto utili alla causa del rinnovamento del
settore pubblico.