L’INFLUENZA …. DEI GIORNALISTI ! Una trasmissione televisiva che ripropone passati successi musicali, ha lanciato la moda del “NOI CHE…” con cui nostalgici di mezz’età, di questa o quella cosa, producono sgrammaticate frasiricordo inneggianti i bei tempi che furono . Mi viene da recitare: << NOI CHE l’influenza la pigliavamo senza che ce lo dicessero prima i telegiornali… >> Ma questo è quanto, e ne siamo tutti testimoni. Dall’inizio dell’epidemia di H1N1 i giornalisti ci tengono doverosamente e quotidianamente informati sulla diffusione e sulla realtà clinica della patologia! Facciamo un esempio di un qualsiasi giorno di cronaca attuale. Titolo: -OGGI A ……….. L’ENNESIMA VITTIMA DELL’INFLUENZA SUINA IN ITALIASottotitolo: -Ma Fazio rassicura: è meno grave dell’influenza stagionale che miete di regola fino a 8000 morti l’anno!Già così, senza contare la ripetitività ossessionante di titoli dall’identico contenuto, un individuo qualsiasi potrebbe chiedersi :<< Ma perché cavolo non ci hanno mai segnalato tutti gli 8000 morti di ogni anno passato? E perché lo fanno ora, visto che sono pochi? E visto che l’influenza stagionale è più “pericolosa” perché parlano di questa?>> … e così via… Fin troppo facile, direi, incolpare le multinazionali del farmaco, in particolare quelle che producono vaccini , che i loro miliardi di euro li hanno già ampiamente incassati. A me pare che il malcostume sia, a questo punto, prevalentemente giornalistico: nessuna “cosa che accade” diventa “notizia” se prima non adeguatamente pesata, monetizzata e manipolata , il tutto secondo logiche che sfuggono ai più. Il tema salute ci coinvolge tutti ed il terrore indotto è una potentissima leva su cui premere per fare ascolto… e l’ascolto è moneta! A nulla vale il patetico reiterarsi di rassicurazioni di questo o quel virologo o ministro intervistato fino alla nausea se le immagini successive riguardano il funerale dell’ultima vittima! Il messaggio è volutamente contraddittorio, produce dubbi ed incertezze che sono il viatico per il prossimo servizio sullo stesso argomento. La realtà è che nulla, ma proprio nulla, di ciò che sta accadendo a livello epidemiologico e clinico si discosta minimamente dalla più piatta normalità di un’epidemia influenzale. L’unica vera notizia è che i giornalisti hanno deciso di fare di tutto ciò…una notizia. E quindi cosa accadrebbe di diverso se non si dessero informazioni di sorta e se anche il vaccino non esistesse proprio? Provo a dare io una risposta: nulla. Il virus si diffonderebbe allo stesso identico modo anche perché il vaccino, e questo è un dato di fatto, sta giungendo con ritardo rispetto alle reali necessità. Semplicemente vivremmo tutti più tranquilli ed accetteremmo 5 o 6 giorni di febbre come un evento normale qual è in effetti. Parteciperemmo, com’è giusto, ai funerali di qualche sporadico decesso senza indossare un’inutile mascherina, e continueremmo (si spera!) a lavarci le mani e a soffiarci educatamente il naso perchè ce lo hanno insegnato i genitori e non perché ce lo ha detto l’onorevole Fazio… o Topo Gigio! Umberto Surace