I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe III- Materia: Elettronica ---- Multivibratori astabili ---- alunni Catalano, Iacoi e Serafini prof. Ing. Zumpano Luigi IPSIA Bocchigliero -Elettronica- Multivibratori astabili Generalità Si definiscono multivibratori quei dispositivi che presentano la caratteristica di fornire un segnale di uscita che può commutare tra due soli valori possibili di tensione, indicati anche come stati del sistema. Dal punto di vista circuitale questi dispositivi presentano sia elementi attivi in reazione positiva tra di loro che componenti passivi quali resistenze e capacità che determinano la costante di tempo del circuito. I multivibratori possono essere classificati come: • Bistabili, quando i due stati possibili del sistema sono stabili e di conseguenza e il segnale di uscita mantiene il proprio livello di tensione per un tempo indeterminato e quindi il passaggio da uno stato all'altro avviene soltanto tramite un comando esterno, indicato come trigger; • Monostabili, quando il sistema presenta un solo stato stabile. Il passaggio dallo stato stabile a quello instabile avviene soltanto tramite un comando esterno, mentre il passaggio inverso avviene invece spontaneamente (senza trigger). Infatti il sistema torna nello stato stabile dopo un tempo determinato dagli elementi presenti nel circuito. Il livello di tensione associato allo stato stabile, invece, rimane per un tempo indeterminato e la sua durata non è legata al circuito stesso ma al trigger esterno; • Astabili, quando entrambi gli stati sono instabili e l'uscita oscilla tra i due livelli di tensione. La commutazione tra uno stato e l'altro e spontaneo, senza trigger, e la durata di entrambi gli stati e determinata dal circuito stesso. Pertanto otteniamo un generatore di onda quadra con frequenza fissata dal valore dei componenti del circuito. I multivibratori astabili (o generatori di onda quadra) I multivibratori con amplificatori operazionali Il segnale di uscita oscilla autonomamente tra i livelli di tensione associati alla saturazione positiva e negativa dell'amplificatore operazionale che rappresentano i due stati instabili del sistema. Tale circuito permette, senza nessun comando esterno, di ottenere un' onda 2R2 dove TH e TL rappresentano la durata quadra con periodo T =T H T L =2RClog1 R1 dei due stati instabili. La carica del condensatore da -V a V e viceversa da V a -V, determina rispettivamente TL e TH; se la carica avviene con la stessa costante di tempo, allora TH=TL e l'onda è quadra. E' possibile ottenere un'onda rettangolare facendo in modo che le costanti di tempo del condensatore siano diverse. Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 2 di pag 9 IPSIA Bocchigliero -Elettronica- Multivibratori astabili RH D1 RL D2 C + VU + R1 - R2 Calcolo di TH In questa fase il livello della tensione di uscita è alto mentre il condensatore è carico a -V, dunque il diodo D1 è in conduzione mentre D 2 è interdetto. Di conseguenza il condensatore si carica attraversa la resistenza RH e la costante di tempo vale RHC; 2R2 ) . pertanto possiamo scrivere: T H =R H C log(1+ R1 Calcolo di TL L'amplificatore operazionale è in saturazione negativa mentre la tensione ai capi del condensatore vale V e dunque in questa fase il diodo D 1 è interdetto e D2 conduce. Il condensatore si carica alla tensione -V attraverso RL, con costante di tempo RLC, cosi 2R 2 T L =R L C log(1+ ) che . Il periodo T dell'onda vale R1 2R 2 2R 2 2R 2 T =T L + T H =R L C log(1+ )+ R H C log(1+ )=( R L+ RH )C log (1+ ) mentre il duty R1 R1 R1 TH RH = cycle D è D= . T R L+ R H Multivibratori astabili con BJT I componenti attivi sono due transistori bipolari, entrambi nella configurazione ad emettitore comune, che commutano tra lo stato di interdizione e di saturazione. I due BJTcommutano alternativamente , e quando uno è saturo l'altro è interdetto.il segnale d'uscita Q2, oscilla tra i livelli di tensione associati alla saturazione (V CEsat 0) e all'interdizione, (VCEsat VCC) con frequenza determinata dalle costanti di tempo del circuito. Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 3 di pag 9 IPSIA Bocchigliero -Elettronica- Multivibratori astabili Vcc RB2 VU R B1 Vcc R C1 C1 C2 C1 V1 Q1 RC2 B2 V 2 B1 VCEsat C2 T + Q2 VU - 1) All'accensione Nell'istante in cui il circuito viene alimentato, a causa della impossibilità di realizzare due BJT perfettamente identici, un transistor si porta in saturazione per primo mandando in interdizione l'altro. 2) Calcolo di TL (Q1 interdetto e Q2 in saturazione) Consideriamo l'istante iniziale t=0+ quando avviene la commutazione dell'uscita Vu(0+)=VCE2sat=0 V e VBE2(0+)=VBEsat; la tensione VC1 si porta da =0 V (saturazione) a= V CC (interdizione) non istantaneamente ma con un tempo di salita T r dovuto alla presenza del condensatore C1 che si carica attraverso RC1 con un tempo Tr=2.2 RC1C1 (ovviamente deve essere Tr molto minore di TH e TL). La tensione in uscita commuta a livello alto quando Q 2 s'interdice e Q1 va in saturazione. Per fare condurre Q1 il potenziale della base B1 deve raggiungere un valore tale che V BE1 superi il valore di soglia VBEsat. Questo incremento di VB1 è dovuto alla carica del condensatore C2. Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 4 di pag 9 IPSIA Bocchigliero -Elettronica- Multivibratori astabili VCC RC1 R B2 R B1 RC2 C2 + V2 Q1 V u ≃0V Q2 (interdetto) I B1=I C1=0 Il condensatore C2, inizialmente con V2=VCC, tende a caricarsi a -VCC attraverso la resistenza RB1. La durata TL dello stato basso è pari al tempo necessario al condensatore C2 per caricarsi alla tensione di soglia. L'espressione generale della durata della carica di V fin−V ini un condensatore, da Vini a V, è T =RC log . Nel nostro caso essendo Vini=VCC, V fin −V −V CC −V co 2V CC = RB1 C 2 log Vfin=-VCC e V=-VBEsat diventa: T L =R B1 C 2 log . −V CC + V BEsat V CC −V BEsat Trascurando VBEsat rispetto a VCC si ottiene: 2V T L =R B1 C 2 log( CC )=R B1 C 2 log2=0.693 R B1 C 2 . V CC 3) Calcolo di TH (Q1 in saturazione e Q2 in interdizione) A questo punto per la simmetria del circuito la descrizione effettuata al punto 2) rimane valida invertendo i due BJT. Di conseguenza possiamo scrivere, nell'istante in cui avviene la commutazione, che Vu=VCE2=VCC dopo un tempo Tr=2.2 RC2C2 e VBE2=-VCC. La tensione V2 da -VBEsat si porta a VCC in un tempo Tr, VCE1=0 V e VBE1=VBEsat, mentre la tensione V1 da VCC si scarica fino a -VBEsat per portare di nuovo Q2 in conduzione. TH è il tempo necessario a V1 (ossia il potenziale della base B2) per raggiungere il valore VBEsat e riportare Q2 in conduzione facendo commutare Vu a livello basso. Dall'espressione generale di pagina precedente, essendo Vini=VCC, Vfin=-VCC e V=-VBEsat, otteniamo: 2V CC T H =R B2 C 1 log ( ) e, trascurando VBEsat rispetto a VCC, si ottiene: V CC−V BEsat 2V T H =R B2 C 1 log ( CC )=R B2 C 1 log2=0.693R B2 C 1 . V CC Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 5 di pag 9 IPSIA Bocchigliero -Elettronica- Multivibratori astabili VCC RC1 R2 R B2 D1 C1 R B1 R1 RC2 D2 C2 + Q2 Q1 Vu - Multivibratori astabili a porte logiche I generatori a forma d'onda realizzati con porte logiche presentano il vantaggio di ottenere segnali con frequenza elevata oltre ad una maggiore semplicità di circuito. Questi multivibratori sono necessari per generare segnali di clock con frequenza dell'ordine dei MHz. Si usano porte CMOS per le loro caratteristiche, in particolare per l'assorbimento di corrente trascurabile. VC C R Vu Vi Schema elettrico di un multivibratore astabile con porte NOT in reazione tra di loro tramite R e C Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 6 di pag 9 IPSIA Bocchigliero -Elettronica- Multivibratori astabili VD D Schema elettrico della porta NOT CMOS D 2 V + V i u D 1 - Tabella di verità della porta inverter: Ingresso Uscita Stato logico Vi Stato logico Vu “0” “1” “1” “0” VDD 0V 0V VDD Il segnale di uscita oscilla cosi tra 0 V e V DD con frequenza determinata dal gruppo resistenza-condensatore. La porta NOT è caratterizzata da una tensione di soglia V t che permette di determinare l'uscita per valori della tensione d'ingresso V i compresi tra 0 V e VDD. Infatti se Vi<Vt l'ingresso viene riconosciuto come basso e dunque V u=VDD, mentre se Vi>Vt l'ingresso è considerato alto e cosi Vu=0 V. I diodi D1 e D2 fanno in modo che V1 sia sempre compresa tra 0 V e VDD. Infatti se V1<0 il diodo D1 va in conduzione portando a zero il potenziale, il diodo D2 entra in conduzione invece se V i>VDD riportando il potenziale al valore dell'alimentazione. Descrizione del funzionamento del multivibratore 1) Calcolo di TL Prendiamo come istante iniziale t=0 +: quando l'uscita commuta nello stato basso, si ha che Vu(0+)=0 V e V1(0+)=VDD. Nell'istante t=0- (prima della commutazione) si ottiene V u(0-)=VDD e Vi(0-)=Vt (valore della Vi che provoca la commutazione), dunque la tensione ai capi del condensatore vale VC(0-)=Vi(0-) -Vu(0-)= Vt-VDD e si mantiene nell'istante t=0 + pari a VC(0-)=VC(0+). Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 7 di pag 9 IPSIA Bocchigliero -Elettronica- VDD Multivibratori astabili VDD V1 Vu=0 R t C Vi VC Schema equivalente che permette di determinare TL Il condensatore C, inizialmente scarico si carica a V DD attraverso la resistenza R. Quando la differenza di potenziale ai suoi capi Vi raggiunge (in fase crescente) il valore di soglia V t allora abbiamo la commutazione. La durata dello stato basso T L è dunque pari al tempo necessario al condensatore per caricarsi a V t e l'espressione generale è: V −V ini T =RClog fin dove T è il tempo impiegato dal condensatore C a caricarsi, V fin −V attraverso la resistenza R, dalla tensione V ini alla tensione V. nel nostro caso Vini=0 V, V DD Vfin=VDD, e V=Vt e quindi si ha: T L =RC log . V DD−V t Vu V DD t V1 V DD t VC V DD Vt TH TL t Andamento temporale delle tensioni 2) Calcolo di TH Nell'istante iniziale t=0+, quando l'uscita commuta nello stato alto, si ha che V u(0+)=VDD, V1(0+)=0 V e nell'istante t=0- (prima della commutazione) le tensioni risultano V u(0-)=0 V e Vi(0-)=Vt (valore della Vi che provoca la commutazione); pertanto la tensione ai capi del condensatore vale VC(0-)=Vi(0-)-Vu(0-)=Vt e si mantiene nell'istante t=0+ pari a VC(0-)=VC(0+). Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 8 di pag 9 IPSIA Bocchigliero -Elettronica- VDD Multivibratori astabili VDD V1 Vu=VDD R C Vi VC Schema equivalente che permette di determinare TH In questo caso il condensatore, dalla tensione VDD, si scarica a zero, ma quando raggiunge il valore di soglia Vt avviene la commutazione. Dall'espressione generale, ponendo adesso V DD Vini=VDD, Vfin=0 V e V=Vt, ricaviamo: T H =RC log . Il periodo dell'onda vale Vt V DD V DD V DD V DD T =T H + T L =RC log + RC log( ) e quindi T =RC [log + log ( )] . Vt V DD −V t Vt V DD−V t V DD V DD = Per ottenere un'onda quadra TL=TH (D%=50%), deve essere ossia V T V DD −V t V DD . Si ha allora TL=TH=RC log2=0.693 RC, periodo T=1.386 RC e frequenza pari V t= 2 1 0.72 a f= = . La dispersione delle caratteristiche della porta CMOS provoca uno T RC V DD scostamento della Vt dal valore . 2 Alunni-Catalano, Iacoi e Serafini classe III anno scolastico 2010-2011 pag 9 di pag 9