corretta alimentazione nei volatili
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Corretta alimentazione nei volatili
Con l'entrata in vigore del regolamento CEE 1804/99 sono stati apportati alcuni
cambiamenti anche riguardo al modo in cui vanno alimentati i volatili. Se gli ingredienti
vengono selezionati con cura, è possibile formulare una razione che garantisca buone
produzioni.
Il mantenimento ottimale degli animali basato su alimenti di origine biologica, che per
quanto possibile dovrebbero provenire dall'azienda agricola stessa, è fondamentale
nell'allevamento biologico dei volatili. A questo proposito il regolamento CEE ha
aggiunto o precisato alcune norme:
·
Di regola tutti gli animali devono disporre di un'area di pascolo.
·
Nella razione giornaliera devono essere somministrati foraggi freschi, essiccati o
insilati.
·
Per il pollame nella fase di ingrasso la razione deve contenere almeno il 65% di
cereali.
·
Alimenti, materie prime per mangime, mangimi composti e loro componenti non
devono essere stati prodotti con l'impiego di organismi geneticamente modificati
(OGM) o di prodotti da essi derivati.
·
L'acquisto annuale di componenti della razione di origine convenzionale è ridotto
al 20% della materia secca. Si dovrebbero acquistare solo quei componenti elencati
nell'allegato II, parte C. In caso fossero disponibili componenti di origine biologica,
questi dovrebbero avere priorità d'acquisto.
·
L'acquisto e la somministrazione di alimenti in fase di conversione sono limitati.
Se gli alimenti in conversione provengono dalla propria azienda, la percentuale può
arrivare al 60%; se vengono acquistati all'esterno dell'azienda la percentuale massima
autorizzata è del 30%.
Quindi un acquisto senza limiti di alimenti in conversione non è più possibile. Secondo
il regolamento CEE un'azienda agricola biologica non può più coprire completamente
con l'uso di materie prime provenienti da aree in conversione la percentuale permessa
di alimenti biologici acquistabili. In pratica i fornitori di mangimi devono dichiarare quale
percentuale di alimenti in conversione è contenuta nei singoli alimenti o nel mangime.
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L'allevatore deve poi controllare la propria quantità annuale. Nell'acquisto di alimenti di
origine convenzionale bisogna inoltre fare attenzione che questi siano stati dichiarati
prodotti senza l'uso di organismi geneticamente modificati (OGM). Informazioni e liste
sono disponibili presso gli sportelli di consulenza o le sedi di Bioland.
Componenti degli alimenti
La gamma dei componenti alimentari di produzione biologica è diventata vasta; tuttavia
l'offerta non è sempre costante. Nel caso degli alimenti proteici ci sono continuamente
carenze nella disponibilità. Dall'azienda stessa possono di solito essere prodotti come
componenti alimentari per il consumo cereali, semi di leguminose e semi oleosi.
Cereali
I cereali sono in primo luogo apportatori di energia. A seconda delle finalità
dell'allevamento la loro percentuale nel mangime varia dal 40 al 65%. Alla segale e al
triticale gli animali vanno abituati lentamente attraverso la somministrazione di
percentuali crescenti. Di solito la percentuale da raggiungere è compresa tra il 20 e il
35%. L'orzo e l'avena possono essere aggiunti in percentuali dal 10 al 30%.
Semi di leguminose
I semi di leguminose hanno un contenuto proteico notevolmente superiore rispetto ai
cereali. Per l'alimentazione dei pulcini, dei giovani animali in crescita e delle ovaiole la
loro composizione proteica è tuttavia insufficiente a coprire i fabbisogni. In Germania di
preferenza vengono aggiunti alla dieta fave, lupini e piselli, sporadicamente anche
semi di soia e veccia. I piselli possono essere aggiunti alla razione in percentuale fino
al 30%. Nel caso delle fave la loro percentuale, che dipende dal tipo e dall'uso, va dal
20 fino al 25%. I semi di soia vanno sottoposti ad un trattamento termico per poter
essere assimilati in modo efficiente. La loro percentuale nel mangime va dal 10 al 20%,
simile a quella dei lupini.
Semi oleosi
I semi oleosi sono componenti molto ricchi di energia. La loro percentuale nel mangime
di regola è compresa tra il 5 e il 12%. Riguardo ai semi di girasole non sbucciati, le
bucce possono essere il fattore limitante che pregiudica negativamente l'assunzione
degli alimenti. La colza non dovrebbe essere somministrata alle ovaiole.
Sottoprodotti della lavorazione dei semi oleosi
I residui derivanti dall'estrazione meccanica dell'olio dai semi oleosi sono validi
componenti alimentari in quanto ricchi di proteine. Possono essere impiegati per
raggiungere il necessario equilibrio aminoacidico.
Altre sostanze alimentari
La farina di erba medica viene di solito impiegata in percentuale fino all'8% per favorire
la pigmentazione del tuorlo nelle ovaiole. L'olio di origine vegetale serve come
apportatore energetico e come legante per le farine. Gli insilati di erbe o di cereali così
come l'erba a disposizione nei parchetti ampliano la gamma degli alimenti disponibili
fornendo sostanze a basso valore nutritivo.
Questi alimenti tuttavia non sono sufficienti a soddisfare i fabbisogni in sostanze
nutritive dei volatili in tutte le fasi della loro vita. In agricoltura biologica importanti
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componenti per il mantenimento dei fabbisogni di proteine o non sono disponibili
oppure lo sono in modo limitato. Il Regolamento CEE fornisce una lista di sostanze
alimentari che sono permesse (acquistabili). Per le aziende agricole che seguono le
direttive di Bioland sono a disposizione le seguenti sostanze:
·
Semi di lino, pasta di lino, expeller di lino
·
Vinacce provenienti dalla lavorazione della birra e lievito di birra, se consentito
anche dal Regolamento 2092/91
·
Residui della lavorazione della frutta
·
Foraggi freschi e conservati provenienti da campi che durante l'intero periodo
vegetativo sono stati coltivati col metodo biologico, il cui ultimo trattamento
convenzionale può tuttavia anche essere stato eseguito meno di 12 mesi prima
·
Fecola di patate
·
Prodotti di origine casearia
·
Glutine di mais
·
Farina di erba medica
Con questi prodotti possono essere preparati dei razionamenti in grado di soddisfare
anche i fabbisogni alimentari dei pulcini e degli animali giovani in accrescimento. Per
l'alimentazione dei pulcini di tacchino sono tuttavia necessari alimenti di qualità molto
elevata. Attraverso la selezione di una pluralità di componenti alimentari prodotti
secondo il metodo biologico e di componenti proteici di alto valore e consentiti è
possibile avvicinarsi ai valori nutritivi necessari.
La farina di pesce non è stata ancora autorizzata da Bioland.
Preparazione degli alimenti e della razione
I componenti alimentari si presentano sotto diverse forme. Per esempio in commercio
possono essere disponibili alimenti sotto forma di pellet e prodotti di origine casearia
talvolta solo in forma liquida. In queste circostanze c'è la possibilità di somministrare i
componenti separatamente oppure di legare un componente liquido ai semi (per
esempio il latte magro). Le galline ovaiole necessitano di una dose giornaliera di
cereali compresa tra 10 e 15 grammi per capo. Poi ci sono componenti con minor
digeribilità come l'erba in diverse forme di conservazione, gli insilati e gli scarti di
verdure. E' molto importante che gli insilati non subiscano contaminazioni fungine e
che l'odore acido non venga trasmesso alle uova.
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In linea di principio gli alimenti possono essere somministrati agli animali sia in forma
secca che umida. I polli assumono molto volentieri gli alimenti in forma umida. In
questo caso bisogna però fare in modo che la quantità di cibo somministrata agli
animali venga consumata nel giro di poco tempo e che non vada a male. Spesso i due
tipi di alimenti (secco e umido) vengono usati insieme.
Alimentazione completa
In questo caso gli animali sono alimentati con miscele che forniscono loro tutte le
sostanze nutritive indispensabili. Questi mangimi sono di solito in forma secca e
vengono somministrati ad libitum. La razione può anche essere integrata da altri
componenti quali erba, semi e verdure.
Alimentazione combinata
Si tratta di un nucleo contenente almeno il 20% di proteina grezza e circa 11MJ di
energia convertibile, lasciato a libera disposizione degli animali e completato da
granaglie da beccare. Adatti sono frumento, avena, orzo e mais in piccoli grani. Se
schiacciati possono essere somministrati anche grossi grani. E' importante seguire le
indicazioni del produttore del nucleo alimentare. La somministrazioni di altri
componenti della razione è possibile; tuttavia è necessaria una buona valutazione delle
esigenze alimentari degli animali.
Le aziende che producono i loro alimenti possono produrre in azienda o singoli
componenti proteici o un nucleo ricco di proteine e componenti minerali.
La pratica ha dimostrato che, in particolare nel caso di una razione con tanti
componenti diversi, è vantaggioso somministrare gli alimenti proteici e la calce sempre
a parte, ad libitum, in semplici mangiatoie automatiche. In questo modo le galline
ovaiole possono decidere la loro dieta individualmente. Un attento osservatore noterà
che le galline a seconda dei periodi si alimentano in modo molto diverso.
Evidentemente quando le galline ricevono una razione varia e possono andare al
pascolo riescono a soddisfare le oscillazioni nei fabbisogni alimentari che si creano e
che una dieta standardizzata non può coprire. Gli animali possono riuscire da soli, a
compensare alcune carenze alimentari.
Componenti della razione di produzione aziendale
Cereali
Frumento, mais, triticale, orzo, avena, segale
Semi di leguminose
Fagioli, lupini, veccia, piselli, semi di soia
Semi oleosi
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Semi di girasole, colza, semi di soia
Supplementi proteici
Sottoprodotti semi oleosi: lino, colza, girasole
Altri prodotti
Farina di erba medica, oli vegetali, CCM, insilati di piante intere, insilati di cereali, scarti
di verdure, frutta, vinacce
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