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LA SECONDA GUERRA MONDIALE ( 1939-1945 )
Il primo settembre 1939 i carri armati tedeschi iniziano l'invasione della Polonia dando inizio alla
seconda guerra mondiale, e il 3 settembre 1939 la Francia e l'Inghilterra dichiarano guerra alla
Germania e inizia di fatto la guerra.
Le differenze tra questa guerra e la prima guerra mondiale sono le seguenti:
Innanzitutto non è più una guerra di trincea ma è una guerra di movimento, resa possibile dalle
nuove tecnologie come aerei e carri armati veloci e potenti; sono anche diverse dal punto di vista
del numero dei morti, nella seconda ci sono 50 milioni di morti mentre nella prima 10 milioni e nella
prima erano sopratutto morti militari mente nella seconda muoiono molti poi civili. Anche il carattere
ideologico e diverso, infatti la seconda è molto più di carattere ideologico rispetto alla prima, e ciò
rende la guerra ancora più dura e cruenta, l'ideologia si identifica da una parte con i totalitarismi di
destra ( nazi-fascismo ) e d'altra parte gli Stati liberal democratici alleati dell'URSS. Infine la
seconda sarà una guerra ancora più totale, infatti se la prima viene combattuta per lo più in
Europa, la seconda viene combattuta in tutto il mondo.
Il 17 settembre anche i sovietici iniziano l'invasione della Polonia nella sua parte orientale, i
polacchi cercano di resistere il più possibile ma vengono subito sconfitti. Nei mesi successivi Hitler
inizia l'invasione della Norvegia e la Danimarca mentre l'URSS si appropriano delle repubblica
baltiche ( Estonia, Lettonia e Lituania ) e scendono a patti con la Fillandia. In Norvegia nasce un
governo collaborazionista, cioè i dirigenti locali accettano di collaborare con le autorità tedesche. I
governi legittimi sono costretti ad abbandonare il paese e a rifugiarsi a Londra. Per il momento la
blietzkrieg ( guerra lampo ) della Germania sembra funzionare anche perché era l'unica possibilità
di guerra che avevano.
Gli avversari dei tedeschi ( Francia e Inghilterra ) rimangono nella più totale passività militare fino
al 10 maggio del 1940, quando Hitler invade la Francia. I francesi si limitano ad organizzare la
linea maginot, termine che deriva da andree maginot, ed è una linea che si trova al confine ed è
costituita da una serie di fortificazioni che avrebbe dovuto fermare l'avanzata dei tedeschi.
Gli inglesi per il momento si limitano a portare soldati in Francia, poiché ci si aspettava l'attacco
della Germania contro la Francia.
Arriviamo al 10 maggio del 1940 quando iniziano concretamente le operazioni militari della
Germania per l'invasione della Francia, e il primo ministro inglese, Chamberlain, viene sostituto da
winston churchill, che aveva criticato sin da subito la politica del primo e si era mostrato molto più
ostile dei confronti di Hitler.
Fino al 10 maggio del 1940 la guerra è detta strana guerra perché interviene solo la Germania.
Era importante per i tedeschi abbattere subito la Francia per evitare ciò che era successo durante
la prima guerra mondiale. Il 10 maggio inizia il piano tedesco, detto piano manstein, che viene
pianificata appunto dal generale von manstein. Come avviene il piano? Viene invaso il Belgio,
l'Olanda e Lussemburgo, e i francesi pensano che il piano tedesco sia uguale a quello della prima
guerra mondiale, e si aspettavano un attacco nella zona più settentrionale del paese; in realtà
l'attacco principale avviene più a sud, i tedeschi attraversano Lussemburgo e la foresta delle
Ardenne e attaccano appunto da sud, aggirando così anche la linea maginot, entra poi in Francia
passando da sedan. Da un lato puntano verso Parigi, dall'altro aggirando completamente i soldati
inglesi chiudendoli in una sacca. Gli inglesi sono costretti ad imbarcarsi molto velocemente al porto
di dunkerque. I francesi risultano essere disorganizzati, si immaginavo una guerra di logoramento
come la prima ma le cose andarono diversamente.
Arrivati al giungo del 1940, l'esercito tedesco entra a Parigi e avanza verso la zona più meridionale
del paese e nel frattempo il 10 giungo del 1940 Mussolini dichiara guerra alla Francia, pensando di
trarre profitto dalla situazione critica della Francia, Mussolini è convinto che Hitler era imbattibile e
voleva trarre profitto dalla vittoria di Hitler.
Risulta però evidente la scarsa preparazione militare dell'Italia, e le cose non andranno così come
pensava Mussolini. In tempi molto brevi la Francia è costretta alla resa, la Francia è durata quindi
tanto quanto la Polonia più o meno, e il prestigio di Hitler aumenta a dismisura in Germania; infatti
Hitler era riuscito laddove gli hohenzoller non erano riusciti. Tutti pensavano che Hitler avrebbe
vinto la guerra, e tra questi vi è anche appunto lo stesso Mussolini.
Il primo ministro in Francia, Paul Reynaud, è costretto a dare le dimissioni, e la Francia viene
divisa in due zone: la zona più settentrionale sotto l'occupazione dei tedeschi e la zona più
meridionale, detta zona libera, dove nasce un governo collaborazionista sotto il controllo del
maresciallo philippe petain, una personalità molto vicina al fascismo che accetta di mettersi a capo
di questo governo che ha come capitale Vichy.
L'Alsazia e la Lorena passano alla Germania.
Dopo la capitolazione della Francia molti si aspettavano che la stessa sorte sarebbe spettata
all'Inghilterra e che Hitler in breve avrebbe vinto la guerra. In realtà le cose non vanno così perché
innanzitutto l'Inghilterra è un isola e quindi vi sono più problemi, i tedeschi aveva pensato al piano
di invasione marino che però viene subito lasciato da parte.
I tedeschi si affidano quindi all'areonautica, cioè a luftwaffe, dopo che capiscono che attraversare il
mare risulta essere troppo difficoltoso; l'obbiettivo è quello di bombardare gli obbiettivi militari, i
centri produttivi del paese e anche gli obbiettivi civili, sperando che a quel punto gli inglesi
avrebbero voluto la pace con la Germania.
La battaglia di Inghilterra inizia il 10 luglio del 1940 quando iniziano i bombardamenti,
particolarmente famoso e il bombardamento di coventry. La battaglia però si rivela per la Germania
un fallimento, poiché dopo gli iniziali successo gli inglesi riescono a reagire grazie alla royal air
force, grazie ad una efficace contraerea fa parte degli inglesi, grazie ad un efficace piano di
evacuazione dei civili e grazie sopratutto all'uso del radar.
L'obbiettivo diventa isolare l'Inghilterra dal suo impero, quindi spostare la guerra, sottrarre agli
inglesi le colonie, quindi spostare la guerra per lo più in Africa.
L'Italia aveva firmato il patto di acciaio e quindi doveva entrare in guerra, Mussolini però sapeva
che l'Italia non era preparata per la guerra, anche perché la guerra era moderna dove vi erano
aerei e carri armati e l'Italia non era affatto preparata. Mussolini però voleva tratte profitto dalla
possibile vittoria di Hitler, Mussolini sapeva che era importante allearsi con la persona giusta.
In un primo momento l'Italia dichiara la non belligeranza, cioè una formula ambigua che indica non
proprio una neutralità ma una fase preparatoria in cui l'Italia non è in guerra.
Quando è evidente che la Francia sta per essere sconfitta e Mussolini pensa che Hitler avrebbe
vinto la guerra, il 10 giugno del 1940, Mussolini dichiara guerra alla Francia. Il suo obbiettivo era
quello di portare avanti una guerra parallela, cioè non subordinata alla Germania. Nel 1940 viene
firmato il patto tripartito tra Germania Giappone e Italia, che stabilisce la spartizione del mondo in
sfere di influenza, la Germania avrebbe preso l'Europa, l'Italia il mediterraneo ( nord Africa, Grecia
etc ) e il Giappone l'Asia.
Nell'ottobre del 1940 l'Italia decide di attaccare la Grecia ma l'esercito italiano non riuscirà ad
avanzare, questo perché l'esercito era impreparato, inoltre perché gli italiani non erano motivati a
combattere. Nonostante questo la Germania interviene in aiuto dell'Italia, e nel giro di pochi mesi,
nei primi mesi del 1941, la Grecia e la Iugoslavia vengono occupate.
Lo stesso discorso vale per l'Africa dove l'Italia avrebbe dovuto sottrarre territori all'Inghilterra, ma
anche qui le cose non vanno, infatti sarà l'Inghilterra a infliggere una serie di sconfitte all'Italia, in
particolare l'Etiopia viene persa per sempre dall'Italia e sopra il trono di Etiopia viene rimesso il
negus dagli inglesi. Tuttavia la Germania interviene, viene mandato l'afrika korps, capeggiata da
Rommel, e questo riesce a stabilizzare il conflitto. L'intervento tedesco riesce a salvare Mussolini,
ma pone fine alla guerra parallela, infatti l'Italia d'ora in poi combatterà subordinata alla Germania.
Nel 1941 le cose cambiano: infatti scoppia l'attacco tedesco all'URSS, e l'intervento degli Stati
Uniti.
Tra l'Unione sovietica e la Germania vi era il patto di non aggressione reciproca, ma nel giugno del
1941 la Germania decide di attaccare; i motivi sono innanzitutto ideologici, riteneva che gli slavi
erano una razza inferiore e riteneva che sarebbero durati molto poco, inoltre Hitler aveva sempre
pensato al suo spazio vitale verso est, in direzione della Russia, e inoltre il comunismo e il nazismo
costituivano due ideologie opposte che contrapponevano molto i due dittatori. Da un punto di vista
tattico militare controllare l'Unione sovietica era importante, avrebbe infatti permesso ai tedeschi di
mettere le mani su moltissime risorse quali petrolio e gas per esempio.
Il 22 giugno del 1941 inizia l'operazione Barbarossa che prevedeva una nuova blitz krieg ( guerra
lampo ). L'esercito è costituito da 3 milioni di uomini, in gran parte tedeschi e in parte italiani oltre
che alla Romania e l'Ungheria, poi ci sono carri armati e coperture aeree. Inizialmente le
operazioni sembrano dare ragione alla Germania, infatti occupano nel giro di poco tempo
l'Ucraina, le repubbliche baltiche e la Bielorussia. I tedeschi si illudono e pensano ad una altra
guerra lampo, ma arrivati in autunno la macchina bellica tedesca si blocca. Stalin riesce a
mobilitare il suo popolo per la guerra patriottica: gli impianti industriali sono smontanti e trasportati
ad est lontano dal fronte, dove producono costantemente armi, applicano poi la tattica della terra
bruciata, che consiste del bruciare campi e case, lasciando l'esercito privo di risorse e ricovero.
L'esercito viene mobilitato, e inizia la guerriglia partigiana che inizia ad infliggere numerose
sconfitte all'esercito tedesco.
Nonostante il massacro dei civili, i tedeschi non riescono ad entrare a Mosca e nemmeno a
Leningrado e sopratutto arriva l'inverno.
L'intervento degli USA
Nel 1939 scoppia la seconda guerra mondiale e gli Stati Uniti si dichiara all'inizio neutrali anche se
iniziano comunque a vendere le armi con la formula cash and carry ( paga e trasporta ). Avrebbero
quindi venduto armi a tutti a patto che avrebbero pagato direttamente e si fossero portati le armi da
soli. In realtà l'unica nazione che era in grado di fare ciò era l'Inghilterra, quindi gli Stati Uniti,
anche se in modo indiretto e tacito, stanno dalla parte degli inglesi.
Nel marzo del 1941 Roosevelt vince di molto le elezioni e quindi prende più coraggio davanti
all'opinione pubblica americana che non era tanto d'accordo ad entrare nella guerra. Dopo le
elezioni quindi si schiera apertamente dalla parte degli inglesi e la formula cambia in "affitta e
prestiti", cioè gli inglesi ricevevano le armi e potevano pagare in un secondo momento.
Sempre nel 1941 Roosevelt e Churchill si incontrano sull'isola di Terranova dove discutono la carta
atlantica che avrebbe dovuto stabilire il nuovo assetto geopolitico del mondo dopo la sconfitta della
Germania nazista e delle forze dell'asse.
A trascinare propriamente gli Stati Uniti in guerra sarà poi il Giappone. Quest'ultimo paese stava
diventando una delle nazioni più potenti a livello mondiale e il potere era passato in mano ad alte
gerarchie militari. L'ideologia di fondo era quella dei samurai, che costituivano una casta di
guerrieri che si erano formati molti prima, questi avevamo un codice etico molto severo e ideologie
di guerra. L'imperatore si chiama HitoIto che non è in grado di opporsi in quanto era considerato
un dio in terra ma non aveva potere politico.
Quali aspetti accomunano il Giappone a fascismo e nazismo? Innanzitutto le libertà costituzionali
sono soppresse, i valori sono di tipo militarista è razzista, anche i giapponesi considerano il loro
popolo senza spazio, e poiché il loro popolo è superiore agli altri devono godere del loro spazio.
All'inizio del 1931 iniziano a sottrarre alla Cina la Manciuria e vengono espulsi dalla SDL, nel 1937
firmano il patto di alleanza con Italia e Germania (Roberto) e iniziano l'occupazione della Cina,
volevano quindi il loro spazio vitale in Asia. In ogni caso i giapponesi non riusciranno mai a piegare
la resistenza cinese.
Nel corso della seconda guerra mondiale il Giappone prosegue il suo programma di espansione
militare sottraendo all'Inghilterra e alla Francia una serie di colonie in oriente, gli Stati Uniti
costituivano però un ostacolo a questa espansione che mirava a tutto l'estremo oriente. Gli Stati
Uniti sentendosi minacciati rompono le relazioni diplomatiche. Il Giappone intanto firma un patto di
non aggressione reciproca con la Russia, e comincia un piano di espansione nel Pacifico dove la
tensione con gli USA si alza. L'obbiettivo del Giappone è quello di prendere gli Stati Uniti di
sorpresa, quindi il 7 dicembre del 1941 Hideki Tojo, un generale dell'esercito, decide di attaccare la
base militare americana di Pearl Harbour, nelle Hawaii, e gli Stati Uniti vengono presi di sorpresa,
gran parte della flotta navale viene sconfitta e muoiono migliaia di soldati americani. In quella data
gli Stati Uniti entrano in guerra e il 12 dicembre del 1941 l'Italia è la Germania dichiarano guerra
agli Stati Uniti.
Il nuovo ordine dei nazifascisti
Nel 1942 le forze dell'asse controllano praticamente tutta l'Europa e il Giappone il sud dell'Asia.
L'occupazione si fonda su determinati presupposti ideologici: i valori che sono preponderanti sono
quelli nazisti, che sia il Giappone, l'Italia e la Germania. Innanzitutto i nazisti non vogliono solo
vincere la guerra ma vogliono imporre un nuovo ordine fondato su nuovi valori. Innanzitutto
bisogna estirpare la democrazia e la libertà instaurati dopo la rivoluzione francese, bisogna
istaurare un nuovo ordine gerarchico tra le razze, e un ideologia del genere giustifica le azioni di
Hitler. Nell'ordine gerarchico gli ebrei andavano estirpati mente gli slavi andavano schiavizzati.
L'obbiettivo e sfruttare la mano d'opera delle razze inferiori e prendere le risorse presenti nei loro
paesi. In altre zone invece, nel nord Europa per esempio, l'occupazione risulta essere meno
brutale.
A farne le spese maggiormente sono quindi slavi ed ebrei, l'atteggiamento della Germania nei
confronti degli ebrei era stato fino al 1939 quello di cacciare gli ebrei dalla Germania, infatti
vengono emanate le leggi di Norimberga. Nel 1939 quando la Germania inizia ad occupare diverse
regioni incontra una quantità di ebrei molto maggiore rispetto a quelli che erano rimasti in
Germania. La prima soluzione è quella del ghetto, cioè una vasta area viene circondata con del filo
spinato. Nel caso del ghetto di Varsavia ci sono perfino 400 mila ebrei. Le condizioni sono
pessime, su qualsiasi fronte, anche perché sono gestiti dalle SS. Inoltre le aziende potevano
prendere mano d'opera gratuita dai ghetti.
Poi con l'occupazione dell'unione sovietica gli ebrei vengono sterminati sul posto.
Il 20 gennaio del 1942, alla conferenza di Wannsee, si riuniscono i gerarchi nazisti e si decide la
"soluzione finale" cioè lo sterminio degli ebrei.
La svolta del 1942
Le sorti del conflitto volgono in favore degli Anglo americani e dei sovietici. Nel Pacifico vi è lo
scontro tra Stati Uniti e Giappone e le battaglie più importanti sono quelle di:
-mar dei cavalli ( battaglia aereo navale, quindi di nuovo tipo )
-midway ( sbarco sull'isola )
-guadalcanal ( sbarco sull'isola )
Le sorti giungono in favore degli americani. Anche nel fronte nord-africano le sorti giungono a
favore degli americani, la battaglia più importante è quella di "El Alamein", dove montgomery
riesce a sconfiggere Rommel. Poco dopo eisenhower ( generale americano ) riesce a invadere il
Marocco e gli italiani tedeschi vengono quindi chiusi in una morsa.
La svolta più decisiva avviene però sul fronte orientale, nel 1942, infatti i tedeschi provano a
prendere Stalingrado ( attuale Volgograd ), per i tedeschi era importnate prendere questa città per
umiliare il dittatore sovietico, oltre a questo o tedeschi non erano mai riusciti a conquistare le
grandi città sovietiche. Inoltre occupare Stalingrado avrebbe consentito ai tedeschi di controllare i
bacini petroliferi del Caucaso.
Nella città di Stalingrado si consuma una battaglia durissima che dura dal luglio del 1942 fino al
febbraio del 1943, i tedeschi bombardano continuamente la città ma i sovietici non smettono mai di
reagire e combattere. Al termine di questa battaglia la sesta armata controllata dal generale di Von
Paulus e lo stesso generale si arrende dandosi prigioniero.
La battaglia di Stalingrado e importante perché i tedeschi sono sconfitti in modo decisivo, e da quel
momento le forze dell'asse sono costrette ad arretrare sotto il progressivo avanzare dell'armata
rossa. Nel l'inverno dal 1942/1943 subiscono un vero e proprio tracollo. Particolarmente
drammatica era la situazione per gli italiani, più precisamente per l'armir
Russia), da 220 mila soldati ne tornano 50 mila.
(armata italiana in
La caduta del fascismo in Italia
Una volta che gli americani riescono a controllare il nord Africa è facile pensare allo sbarco in
Sicilia. Il 10 luglio del 1943 vi è appunto questo sbarco e vengono accolti come dei liberatori e il
prestigio del fascismo era fortemente decaduto, gli italiani non credevano più a Mussolini. Già
prima del 1943 là situazione in Italia era difficile, c'erano stati molti bombardamenti, e per questo il
fascismo perde sempre poi fiducia. Addirittura nel marzo del 1943, appena prima dello sbarco, il
partito comunista clandestino riesce a organizzare uno sciopero anch'esso clandestino al quale
partecipano moltissimi lavoratori.
Il 25 luglio del 1943, dopo lo sbarco, vista la situazione, il gran consiglio del fascismo vota la
sfiducia a Benito Mussolini e Vittorio Emanuele 3 lo fa destituire e lo fa arrestare mentre il governo
viene affidato al generale Badoglio. Quest'ultimo il 3 settembre del 1943 firma l'armir tizio di
Cassibile che viene reso noto l'8 settembre del 1943, dove si dichiara un paese cobelligerante.
L'Italia non è un paese alleato a pieno titolo, ma di fronte alla necessità sceglie di cambiare fronte,
di fatto quindi aiuta gli inglesi e gli americani. Come reagiscono i tedeschi? Non bene, infatti
invadono immediatamente l'Italia è arrivano fino a Caserta, dove in un primo momento si ferma la
linea del fronte, mente al sud dell'Italia ci sono gli americani che sbarcano anche in Calabria e a
Salerno. La situazione è disastrosa, il re e Badoglio fuggono da Roma verso Brindisi sotto la
protezione degli americani, l'esercito italiano risulta essere allo sbando e gran parte dei soldati
getta le armi e si arrende di fronte ai tedeschi, e alcuni di essi vengono portati in Polonia o sotto le
zone di occupazione tedesca e vengono sfruttati come mano d'opera, mentre altro tornano a casa
e altri ancora si uniscono ai partigiani locali. Altri ancora, come nel caso di Cefalonia e Corfù, non
si arrendono e decidono di combattere contro i tedeschi.
Poi precisamente però ci sono due differenti situazioni, una al sud è una al nord. Per quanto
riguarda il sud, è occupato appunto dagli americani, e quindi nonostante la situazione non sia delle
migliori la guerra è finita. Qui poi iniziano a formarsi tutti quei partiti che erano stati banditi con il
fascismo, e l'insieme di tutti questi costituisce il CLN ( comitato liberazione nazionale ). Si apre
però un problema, infatti gli appartenenti al CLN non vogliono collaborare con il re e Badoglio, in
quanto li ritengono complici del fascismo. D'altra parte gli americani considerano proprio Badoglio
e il re come interlocutori e non il CLN. La situazione si sblocca del 1944 quando Palmiero Togliatti,
leader del partito comunista, compie la così detta svolta di Salerno dove suggerisce ai partiti
antifascisti di accettare una alleanza momentanea con il Re e Badoglio e rinviare la questione
istituzionale a dopo la guerra. Quindi con la svolta di Salerno si forma un governo di unità
nazionale che comprende tutti i partiti antifascisti e che ha come presidente del consiglio Badoglio.
Da parte sua Vittorio Emanuele 3 fa un passo indietro perché affida i poteri al figlio Umberto 2,
quindi non è una vera e propria abdicazione perché da un punto di vista formale lui rimane re.
Al nord che cosa succede invece? La situazione è sicuramente più drammatica, il 12 settembre del
1943 i paracadutisti liberano il duce che era prigioniero sul gran sasso e i tedeschi lo rimettono al
potere. Mussolini fonda la repubblica sociale italiana ( RSI ) con sede a Saló, che in realtà non ha
potere infatti Mussolini e controllato dai tedeschi. Nel centro nord inizia a formarsi la resistenza dei
partigiani, anche se qualche episodio si rivela anche al sud come le 4 giornate di Napoli.
Le bande partigiane all'inizio sono solo migliaia anche se poi si forma un vero e proprio esercito di
200 mila uomini. Tra i partigiani ci sono molti soldati che tornano in Italia a seguito del
disgregamento dell'esercito, poi ci sono operai e intellettuali, altri che fuggono dall'arruolamento
forzato. Da un punto di vista ideologico fanno riferimento ai partiti antifascisti, c'è per esempio la
brigata Garibaldi, la brigata Matteotti, giustizia e libertà ( che fa riferimento al movimento dei fratelli
Rosselli ), poi ci sono i cattolici.
La guerra partigiana è considerata una guerra patriottica, una guerra civile e per alcuni partigiani è
una lotta di classe. Guerra patriottica perché è considerata una guerra del popolo italiano contro
l'invasore tedesco. Dal punto di vista numerico i partigiani erano 200 mila, non erano la
maggioranza, ma comunque molti italiani appoggeranno e copriranno i partigiani. Guerra civile,
invece, poiché non tutti gli italiani stanno dalla parte dei partigiani, in quanto permane una
minoranza di italiani schierati dalla parte di Mussolini. Perché diciamo anche lotta di classe? Lotta
di classe riguarda solo i partigiani comunisti che avrebbero voluto portare la guerra partigiana alle
estreme conseguenze e portare l'Italia verso il socialismo e comunismo.
Gli americani sono alleati con i partigiani ma guardano con sospetto il socialismo.
I tedeschi reagiscono con rappresaglie, tra le più famose le fosse ardeatine; in questo caso per
esempio i partigiani piazzano una bomba e 33 tedeschi muoiono, e secondo la legge marziale per
ogni tedesco morto dovevano morire 10 italiani. Vengono uccisi 335 italiani, quindi anche qualcuno
in più, e il fatto che vengono uccisi 2/3 italiani in più porta all'accusa vera e propria, perché se ne
uccideva 330 precisi poteva difendersi affermano di aver rispettato la legge marziale.
È importante anche l'eccidio di marzabotto ( paesino vicino a Bologna ) dove ci sono 2000 italiani
che vengono uccisi perché accusati di aver appoggiato i partigiani.
La fine della guerra e la sconfitta dell'asse
Alla conferenza di Teheran Roosevelt, Stalin, Churchill decidono di aprire un altro fronte per
mettere fine alla seconda guerra mondiale. Si decide quindi per lo sbarco in Normandia, infatti il 6
giugno 1944 sotto la direzione del generale Eisenhower vi è questo sbarco, che consiste in in
operazione aereo navale colossale dove vengono impiegati milioni di soldati e migliaia di navi da
guerra e aerei. Nonostante i tedeschi si aspettavano lo sbarco a Calè riescono a resistente
abbastanza al l'attacco. Dopo 2 mesi di combattimento però il Belgio e la Francia vengono liberati,
e nell'agosto del 1944 un esercito guidato da Charles de Gaulle fa un ingresso trionfale a Parigi.
A questo punto è evidente che la guerra per i tedeschi e gli italiani e il Giappone, che subiscono
rovesci militari, sta per essere persa. Per quanto riguarda la Germania possiamo dire da una parte
ci sono gli Anglo americani, dall'altra i sovietici che hanno liberato i paesi dell'est.
Il 27 gennaio del 1945 i sovietici entrano ad Auschwitz e mostrano la brutalità dei campi di
concentramento al mondo, ma nonostante la guerra sia persa Hitler ordina la resistenza e
l'esercito tedesco resta unito e compatto e questo fa sì che la guerra duri fino alla primavera del
1945. La guerra ora è pesante, ci sono molti bombardamenti tra i quali quello di Dresda dove in
una notte ci sono 130 mila morti in una notte.
Il 25 aprile 1945 l'esercito americano è quello sovietico si incontrano sul fiume Elba,
contemporaneamente le grandi città del nord Italia si rivoltano verso i tedeschi e per esempio
Milano così come le altre città vengono liberate dai partigiani. A Mussolini non resta altro che
fuggire, si traveste da tedesco e cerca di andare in Svizzera, anche se non ci riuscirà, infatti il
camion carico di soldati tedeschi dove vi era nascosto Mussolini viene fermato e il duce viene
riconosciuto, viene immediatamente fucilato sul lago di Como, più precisamente viene fucilato
insieme all'amante il 27 aprile 1945 su ordine del CLN (comitato di liberazione nazionale). Questa
è stata una decisione politica affinché Mussolini non fosse stato consegnato agli americani, gli
italiani volevano occuparsene da soli. Il 28 aprile 1945 il duce e la moglie sono appesi a testa in
giù in piazza Loreto a Milano, quindi il fascismo inizia e finisce a Milano, inoltre lo mettono a
piazzale Loreto perché pochi giorni prima nella stessa piazza erano stati esposti partigiani morti
uccisi dai fascisti.
Hitler viene a sapere di quanto accaduto e chiede che il suo corpo venga bruciato, non voleva che
si facesse scempio del suo cadavere. Il 30 aprile del 1945 Hitler si suicida insieme alla moglie nel
suo bunker a Berlino quando l'armata rossa sta ormai per entrare a Berlino, Infatti il 1 maggio i
sovietici entrano nella stessa città.
Il 7 maggio 1945 Doniz firma per
la Germania la resa incondizionata. In Giappone quale è la
situazione? Il Giappone aveva perso tutto quello che aveva conquistato durante la guerra, e gli
americani erano pronti ad attaccarlo in qualunque momento. L'unico problema che i giapponesi
creavano era la presenza dei kamikaze, che ha bordo di aerei carichi di esplosivo, urlando
"banzai" si scagliano contro le porta aerei americane. Allora Truman, presidente americano salito
dopo la morte di Roosevelt, decide di usare la bimba atomica, uno ordigno che causa distruzione
totale e a cui avevano lavorato diversi fisici del tempo, tra i quali Fermi. La giustificazione ufficiale
dell'uso della bomba, è che l'alternativa sarebbe stata invadere via terra il Giappone e i morti
americani sarebbero stati di più. Forse la bomba atomica sarebbe stata anche il primo atto della
guerra fredda, in quanto mostrava la potenza degli americani. Comunque il 6 agosto 1945 viene
sganciata la prima bomba atomica su Hiroshima e il 9 agosto 1945 la seconda viene sganciata su
Nagasaki. A questo il punto il Giappone firma la resa incondizionata e finisce la seconda guerra
mondiale.