NAMIBIA - I Viaggi di Maurizio Levi

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NAMIBIA
Lo spettacolo della natura
Dal deserto del Namib agli animali selvaggi del parco Etosha
15 giorni – in hotel e lodge
Un viaggio attraverso le aree del centro e del nord della Namibia tra paesaggi
grandiosi, incontaminati, selvaggi che trasmettono una grande sensazione di pace
e libertà, ma anche fortemente suggestivi: il deserto del Namib con i dolcissimi
paesaggi di pianure desertiche dalle infinite sfumature di colori, isolate montagne
e le enormi dune color rosso-ocra di Sossusvlei che si innalzano attorno a bacini
di sale bianchissimi. La Skeleton Coast, lo strano e misterioso deserto costiero
ricco di relitti e la possibilità di ammirare a pochi metri le foche della colonia di
Cape Cross che giocano tra le onde e le rocce. La spettacolare regione del
Damaraland, montagne rosse, dune e vallate selvagge, le incisioni rupestri
boscimani di Twyfelfontein, la foresta pietrificata e la montagna nera di basalto
colonnare. La Kaokoland, selvaggia regione al confine con l’Angola, lungo il
fiume Kunene, dove si trovano le cascate Epupa e i piccoli villaggi di capanne dei
nomadi Himba, le cui bellissime donne si vestono di pelli di animali e si coprono
il corpo di argilla rossa. Il Parco Etosha e l’incontro con tutti gli animali
selvaggi africani che si possono ammirare in tutta la loro libertà tra pianure di
sale e boschetti di acacie. Un viaggio che porta a conoscere una natura
grandiosa, un condensato di tutti gli ambienti africani più belli, con un
elevatissimo grado di confort: lodge e hotel di ottima qualità, automezzi
confortevoli e guide esperte.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze del 6, 13 e 20 agosto 2017
1° giorno / Italia – Doha – Windhoek
Partenza nel pomeriggio Milano Malpensa per Windhoek, con scalo a Doha. Cena
e notte a bordo.
2° giorno / Windhoek – Kalahari
Arrivo a Windhoek al mattino, accoglienza da parte della guida e partenza verso
sud per raggiungere l’Intu Africa Kalahari Game Riserve, situata in una zona arida
ai margini del deserto del Kalahari. Pranzo lungo strada e arrivo al lodge in tempo
per un’attività pomeridiana. Si effettuerà un percorso con le jeep della riserva,
condotta da un’esperta guida del territorio (di lingua inglese) per ammirare i
paesaggi e le particolarità di questo deserto. Cena e pernottamento in lodge.
3° giorno / Kalahari – deserto del Namib
All’alba è prevista un’attività per conoscere la realtà dei boscimani della zona, i loro
usi e costumi, camminando nel bush insieme a loro. Rientro al lodge per la prima
colazione e partenza verso ovest con un percorso che riserva momenti d'incanto da
un punto di vista paesaggistico fra le montagne che delimitano l'altopiano centrale
del paese dalla fascia costiera desertica. Si scende dalla grande scarpata da cui si
domina il vasto paesaggio del deserto nel Namib. Pranzo lungo strada. Raggiunta la
pianura costiera desertica si arriva al margine del deserto del Namib. Sistemazione
al lodge. Tempo a disposizione per rilassarsi ammirando le magiche luci del
tramonto sulle vaste e selvagge pianure del deserto. Cena e pernottamento.
4° giorno / deserto del Namib – Sesriem – Sossusvlei (il deserto di dune rosse)
La mattinata sarà dedicata al Namib Naukluft Park con la visita delle dune color
albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un
ambiente di straordinaria bellezza. Si camminerà fra queste montagne di sabbia
rossa alla ricerca di angoli intatti e di punti di vista spettacolari, paradiso dei
fotografi. I punti più spettacolari sono la “duna 45”, enorme e con una scenografica
cresta che scende da circa 200 m di altezza zigzagando, e il “Deadvlei”, il lago
morto. Rientro al lodge e pranzo. Nel pomeriggio si effettua una bella escursione al
Sesriem canyon, una profonda e stretta spaccatura scavata nei millenni dal fiume
Tschaub nella pianura desertica dove si effettuerà una facile e piacevole camminata.
Cena e pernottamento.
Le dune del Namib Park
Il mare di sabbia del Namib si estende da nord a sud per più di 400 chilometri, tra
i letti di due fiumi ormai secchi, il Koichab ed il Kuiseb. Questo erg immenso
ricopre una superficie di 34.000 kmq. ed è costituito, per lo più, di cordoni di dune
parallele. Proprio fra queste enormi dune si trovano i resti di antichi laghi ormai
prosciugati: Sossusvlei e Deadvlei. Quest’ultimo è un bacino perfettamente piano e
liscio, di un bianco abbacinante, circondato da dune rosse con i resti di alberi
morti di colore nero. Un ambiente unico e stupefacente che ha fatto da soggetto a
innumerevoli libri fotografici. Il Parco fu fondato nel 1907 per volere
dell'amministrazione coloniale tedesca. Gli attuali confini del Parco furono fissati
però nel 1978. Il vivido colore rosso-arancione delle dune, è dovuto all'ossidazione
delle particelle di ferro presenti nella sabbia; poiché l'ossidazione aumenta col
passare del tempo, le dune più antiche sono quelle dal colore più intenso. Il deserto
del Namib viene considerato il più antico deserto del mondo. Alcuni corsi d'acqua
non riescono mai a raggiungere l'oceano; è il caso ad esempio del Tsauchab River,
il cui corso viene bloccato dalle dune di Sossusvlei. Le dune sono sicuramente la
caratteristica principale del deserto del Namib: dinamiche, mutano per l'azione dei
venti che fa loro variare sagoma, colore, altezza e composizione. La loro
formazione è il risultato di venti che soffiano con uguale forza da differenti
direzioni nel corso dell'anno. La sabbia delle dune tende lentamente a muoversi
verso Nord e viene fermata nel suo avanzare solo dai letti dei fiumi più grandi. Per
questo le zone a Nord del fiume sono completamente prive di sabbia. Sono le piene,
che periodicamente riempiono questi letti asciutti, a trasportare verso l'oceano la
sabbia accumulatasi. Qui, le correnti marine la ridepositano lungo la costa e
ricomincia il ciclo.
5° giorno / Namib Desert – Swakopmund (pianure, monoliti, animali)
Si prosegue verso nord per una tappa lunga, ma sempre varia, attraversando il
deserto del Namib. Si viaggerà lungo il confine orientale del Namib Naukluft Park,
passando attraverso il piccolo insediamento di Solitaire, sulla strada verso il Gaub e
Kuiseb Canyon. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare
gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi. Arrivo in serata a
Swakopmund, caratteristica cittadina, costruita nel più puro stile tedesco dell'epoca
del Kaiser, che costituisce un'autentica sorpresa. Pranzo lungo strada, cena libera e
pernottamento in hotel.
Il deserto del Namib
Il nome di questo deserto deriva da un vocabolo ottentotto, che significa "luogo
senza nessuno". Relativamente stretta, la fascia costiera che costituisce il Namib si
estende su 1900 chilometri in lunghezza per circa 80-140 in ampiezza. Il suo limite
orientale è localizzato lungo la scarpata che si innalza verso l'altopiano. L'età di questo
deserto è stimata a circa 80 milioni di anni: il più antico deserto del mondo. La
corrente di Banguela, che sicuramente esiste da oltre 5 milioni di anni, gioca un ruolo
essenziale nel mantenere arida questa zona e nell'impedire le piogge. Il Parco Nazionale
è stato creato a protezione del delicato ecosistema ambientale; gli entomologi
hanno qui scoperto un universo unico al mondo: lucertole che possono
immagazzinare l'acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano
nella parte alta delle dune per raccogliere tutta l'umidità della nebbia; l'antilope
oryx, che ha sviluppato un sistema particolare di raffreddamento del sangue nelle
narici; uno scoiattolo che per proteggersi dall'estremo calore utilizza la coda come
parasole. Il deserto del Namib nasconde anche molte curiosità geologiche: la valle
della Luna, uno spettacolare canyon scavato dal fiume Swakop; enormi monoliti di
roccia granitica tondeggiante; la piana delle Welwitscie Mirabilis, pianta endemica
di questa regione simile ad un’agave con solo due enormi foglie lunghe svariati
metri che può raggiungere anche i 2.000 anni di età. Lungo piste sterrate nel
deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di
Hartmann e struzzi.
6° giorno / Walvis Bay – Sandwich Bay (gli uccelli, le dune e il mare)
Il breve percorso, che collega Swakopmund a Walvis Bay, si snoda tra l'oceano ed
enormi dune di sabbia gialla ed è molto scenografico. Walvis Bay si trova in
un'ampia baia caratterizzata da estese lagune dove vivono e nidificano migliaia di
uccelli marini. Fenicotteri rosa, cormorani, pellicani, trovano quì un habitat
particolarmente favorevole in queste acque basse. Queste zone umide di Walvis
Bay sono le più importanti sulla costa occidentale dell'Africa meridionale per gli
uccelli migratori; nel corso di un anno qui possono fare una breve sosta oltre
150.000 migratori. Escursione in barca nella laguna di Walvis Bay per avvistare le
otarie e con un po’ di fortuna i delfini. Leggero pranzo a bordo. Nel pomeriggio
entusiasmante escursione a Sandwich Bay, situata circa 50 chilometri a Sud di
Walvis Bay che può essere raggiunta solamente, con vetture 4x4 condotte da esperti
autisti, con un impegnativo percorso parte lungo la spiaggia e parte scavalcando
immense dune a picco sull’Oceano. I paesaggi sono selvaggi e impressionanti, ma a
detta dei più, la baia di Sandwich Bay, stretta tra il mare e le dune, è considerata
uno dei punti più belli di tutta la Namibia. Nel tardo pomeriggio rientro a
Swakopmund. Cena libera, pernottamento in hotel.
7° giorno / Swakopmund – Cape Cross (incontro con le otarie) – Twyfelfontein
Al mattino, dopo la prima colazione si prosegue il viaggio lungo la costa in
direzione Nord fino alla piccola cittadina di pescatori di Henties Bay. Il paesaggio è
assolutamente desertico fino alla spiaggia battuta dalle forti onde dell’Oceano. Solo
stentati licheni riescono a sopravvivere aggrappati alle poche rocce che emergono
dalla sabbia. Quest’area è considerata una delle più aride della terra, con piogge che
cadono poche volte in un decennio. La costa, chiamata Skeleton Coast
(letteralmente "costa degli scheletri") fu coniato da un giornalista tedesco circa
cinquant’anni fa, si riferisce sia ai numerosi relitti di nave spiaggiate lungo la
costa, sia a quello dei frequenti scheletri di balene e di otarie che si possono
incontrare sulla spiaggia. La costa è quasi ovunque piatta e sabbiosa, solo
raramente rocciosa. Il clima è estremamente arido, con scarsissime precipitazioni.
L'umidità viene però portata del fenomeno delle nebbie costiere: la corrente
fredda del Benguela che proviene dall’Antartico e lambisce la costa è di circa 8°
più fredda delle acque continentali, e il contatto fra le rispettive masse d'aria
provoca il condensarsi di nebbie costiere per quasi tutto l'anno (circa 250 giorni
all’anno). Poiché il fenomeno è più intenso durante le ore notturne, le nebbie
mattutine arrivano talvolta a spingersi nell'entroterra per oltre 50 chilometri.
L'umidità trasportata da questa nebbia fornisce un sostentamento fondamentale
per la sopravvivenza della flora e della fauna del deserto del Namib. Si raggiunge
il promontorio di Cape Cross. Il primo europeo a metter piede sul suolo dell'attuale
Namibia fu il navigatore portoghese Diego Cao nel 1486, nella località Cape Cross.
Oggi questa località è famosa per la comunità di otarie che vi si è stabilita: circa
80.000 esemplari vivono qui tutto l'anno fra le rocce, tuffandosi nelle onde e
giocando fra di loro in un frastuono assordante. I maschi possono raggiungere i 2
metri di lunghezza e superare i 300 kg di peso. Si visiterà questa colonia e
l’incontro “ravvicinato” è veramente emozionante.
Si lascia poi la costa per addentrandosi nelle “gravel plains”, nella regione del
Damaraland (la terra del popolo Damara), area arida e montagnosa caratterizzata
da arenarie rossastre. La zona risalirebbe, secondo i geologi, a più di 150 milioni di
anni fa. Si passa per la cittadina mineraria di Uis, ormai abbandonata, e si
costeggiano i Monti Brandberg (i più alti della Namibia, 2.573 mt) tra le cui vallate
selvagge sono stati trovati mirabili esempi di pitture rupestri boscimani tra le quali
la famosa “White Lady”. Pranzo lungo strada. Nel tardo pomeriggio si raggiunge
quindi la località di Twyfelfontein, “la sorgente insicura”. Cena e pernottamento in
lodge.
8° giorno / Damaraland – Opuwo (regione del Kunene) (circa 330 km)
Il Damaraland è una regione che offre la possibilità di interessanti scoperte e tutta
l’area di Twyfelfontein, che fu senza ombra di dubbio il punto d'incontro tra una
moltitudine di animali e un popolo di cacciatori, è una delle aree più ricche di
incisioni rupestri. Una escursione guidata a piedi ci mostrerà una realtà illustrata da
mirabili incisioni che raffigurano, per lo più, animali cacciati, impronte degli stessi,
segni astratti, simboli, ecc., impresse su enormi rocce rosse cadute da una parete
montagnosa. Le più antiche risalgano a 8.000 anni fa e gli autori furono i
Boscimani. Lo scopo di queste rappresentazioni rupestri è sempre stato magico o
rituale-propiziatorio. Si prosegue verso la cittadina di Khorixas, con l’immancabile
sosta per poter ammirare la “foresta pietrificata” con le sue decine di tronchi fossili
risalenti a più di 250 milioni di anni fa, resti di antiche epoche quando il clima era
più umido. Si prosegue quindi verso nord attraverso selvagge regioni che offrono
paesaggi scenografici e sempre diversi. Pranzo lungo strada. Arrivo a Opuwo, la
porta del Kaokoland. Cena e pernottamento in hotel.
9°-10° giorno / Opuwo – cascate Epupa – fiume Kunene (le cascate e la
popolazione Himba) (170 km)
Si prosegue attraversando la regione del Kaokoland (la più isolata della Namibia)
dove si iniziano ad incontrare lungo la strada pastori dell’etnia Himba e si
raggiungono le cascate Epupa sul fiume Kunene che delimita il confine tra la
Namibia e l’Angola. Giornata dedicata a questa zona così spettacolare. Una
piacevole camminata permette di raggiungere la cima di una collina da cui si gode
uno stupendo panorama. Non è un salto molto alto, ma la particolarità di questa
cascata è che il fiume Kunene si divide in numerosissimi rami che creano centinaia
di piccole cascate delimitando isolotti rocciosi su cui crescono enormi baobab. Si
visiterà anche un villaggio abitato della popolazione Himba. Lontana da ogni
interferenza occidentale e non “globalizzati”, la popolazione Himba vive, ancora, in
modo tradizionale. I villaggi, di tipico stile africano, sono costituiti da agglomerati
di semplici capanne di rami e paglia; le donne, che nutrono un particolare culto
della bellezza del corpo, ricordano per lineamenti ed usanze le popolazioni
nilotiche. Il corpo nudo e ricoperto solo da un perizoma di pelle, è spalmato di
argilla rossa impastata con grasso animale e ornato con semplici oggetti in ferro,
osso, cuoio e conchiglie. Emozionanti i tramonti sul fiume. In una delle due serate
si effettuerà un piacevole aperitivo al tramonto. Pasti e pernottamenti presso il
campo tendato/lodge.
11° giorno / Cascate Epupa – il Parco Etosha (490 km)
Al mattino presto si parte verso sud, per la tappa più lunga di questo viaggio.
Pranzo lungo strada. Si costeggia il parco Etosha a ovest e a sud, raggiungendo nel
tardo pomeriggio Riserva Privata immediatamente adiacente all’ingresso del Parco
Nazionale di Etosha, nei pressi di Okaukuejo. Cena e pernottamento al campo
tendato/lodge.
12° giorno / Parco Etosha (elefanti, gazzelle, leoni, zebre….)
Intera giornata dedicata a uno straordinario safari all’interno del Parco Etosha.
utilizzando vetture 4x4 da safari condotte dai rangers della riserva, per poter meglio
gustare l’avvistamento degli animali. Si raggiunge l’area centrale di Okaukuejo. Da
questo punto inizierà la ricerca per l’avvistamento delle specie più comunemente
diffuse: zebre di Burchell, springbok, gnu, impala dal muso nero, orici, giraffe, le
grandi antilopi “red hartebeest”…oltre ai più noti elefanti, leoni e rinoceronti. Il
Parco ospita complessivamente circa 110 specie di mammiferi, 350 specie di
volatili e 20 tipi di vegetazione differente. Spettacolare anche la vista del “pan”, un
enorme distesa argillosa ma con la superficie ricoperta di sale, che si trova al centro
del parco. Pranzo incluso. Cena e pernottamento al campo/lodge.
Parco Etosha
Creato nel 1907, è stato uno dei primi parchi sorti per la protezione della fauna e
della flora. Con un'area di 100.000 kmq, il Parco era all'epoca la più grande area
protetta del mondo. Verso il 1960 il Parco venne progressivamente
ridimensionato, fino a raggiungere l'attuale estensione di circa 23.000 kmq, il cui
centro è costituito dal "pan", bacino perfettamente piano di sale che brilla alla
luce del sole, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Questa
nudità biancastra offre, paradossalmente, una protezione agli animali più
vulnerabili visto che l'assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi
predatori. Il nome "Etosha significa "grande luogo bianco", con riferimento al
colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell'area del Parco. Si
ritiene che fino a circa 12 milioni di fa quest'area fosse un tempo un lago poco
profondo, alimentato dal fiume Kunene; in seguito il Kunene mutò il proprio
corso e la zona si trasformò in un semi-deserto. Seguendo piste in terra battuta si
va alla ricerca di gruppi di elefanti, raccolti attorno alle pozze d'acqua, di
branchi di erbivori, in perenne movimento fra i boschetti di acacie e di leoni in
agguato tra i cespugli attorno alle pozze. La scarsità dei bacini d'acqua rende
necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano;
in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Gli animali
aspettano impassibili il loro turno, disponendosi a gruppi attorno alla pozza.
13° giorno / Etosha – Otijvarongo – Riserva Privata nella regione centrale
(circa 250 km)
Partenza verso sud per un trasferimento attraverso la parte centro-settentrionale
della Namibia. Si percorrono le grandi praterie dell'altopiano, dove si trovano le
fattorie che praticano, generalmente, l'allevamento estensivo di bestiame. La
Namibia, infatti, è fra i più importanti produttori mondiali di carne bovina. Nel
primo pomeriggio si raggiunge una riserva privata che, in base alla data di partenza,
sarà compresa nella regione fra Otjiwarongo e l’area a nord di Windhoek. Pranzo al
lodge. Nel pomeriggio attività nella Riserva Privata con i fuoristrada aperti da
safari, per osservare da vicino il lodevole lavoro di conservazione e salvaguardia
degli animali che abitano nella riserva. Sarà emozionante poterli ammirare da
vicino! Cena e pernottamento al lodge.
(N.B. Nelle Riserve Private è usanza far firmare uno scarico di responsabilità per
poter partecipare alle escursioni con i loro automezzi)
14° giorno / Riserva Privata – Okahandja – Windhoek – partenza
Al mattino trasferimento all’aeroporto. Partenza con volo per Doha. , arrivo in
serata e proseguimento con volo per Milano Malpensa. Notte a bordo.
15° giorno / Italia
Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto.
Sistemazioni previste o similari:
Kalahari: Intu Afrika Camelthorn
Namib Desert: Le Mirage Desert Lodge & SPA o Sossusvlei Lodge
Swakopmund: Swakopmund Hotel, Strand Hotel o Hansa Hotel
Damaraland: Twyfelfontein Country Lodge
Opuwo: Opuwo Country Hotel
Epupa Falls: Epupa Camp
Parco Etosha: Taleni Etosha Village o Etosha Safari Lodge
Regione Centrale: N/a’an ku sê o Okonjima Bush Camp
Altre informazioni:
Trasporti – Si utilizzano automezzi tipo minibus VW (o similare) per 4-6
passeggeri // Toyota Quantum minibus o minibus VW (o similare) per 7-9
partecipanti // bus da 18 posti per 10-14 partecipanti. N.B. I minibus VW e i
Toyota Quantum, nei modelli disponibili in Namibia, non hanno finestrini apribili
sulle file posteriori.
Pernottamenti e pasti – Tutte le sistemazioni previste sono di ottimo livello e
dispongono di servizi privati. Alcuni pasti sono esclusi. Alcuni pranzi sono a picnic, tutte le cene sono in ristorante.
Formalità burocratiche – E’ sufficiente il passaporto con validità di almeno 6
mesi dalla data di partenza.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Consigliata la
profilassi antimalarica. Durante i mesi dell’inverno australe (maggio-ottobre) il
rischio è quasi nullo. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio
d’Igiene provinciale.
Clima – Temperato, secco e soleggiato. Nei mesi dell'inverno australe (GiugnoSettembre) temperature fresche o fredde di notte, (5°- 8°) e buone di giorno (20°25°). Nei mesi primaverili e autunnali, temperature moderate sia di giorno che di
notte.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario di grande valenza
paesaggistica e naturalistica; animali, piante e ambienti molto particolari. Viaggio
confortevole e in ottime sistemazioni alberghiere. Alcune tappe sono lunghe ma i
paesaggi sono sempre piacevoli.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano (altre città su richiesta):
4.540 base 8-12 partecipanti
4.720 base 6-7 partecipanti
Da aggiungere:
- supplemento singola
- supplemento alta stagione aerea e locale
- tasse aeroportuali, security e fuel surcharge
- copertura assicurativa di viaggio
(assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”)
- costo individuale gestione pratica
€ 490
incluso
€ 340
€ 85
€ 80
Facoltative:
- assicurazione annullamento viaggio
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5%
- assicurazione integrativa medico/bagaglio
(per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio)
€ 45
Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza,
confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza
costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la
polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.
Date di partenza:
1) da domenica 6a domenica 20 Agosto 2017
2) da domenica 13 a domenica 27 Agosto 2017
3) da domenica 20 Agosto a domenica 3 Settembre 2017
La quota comprende:
voli di linea Qatar Airways in classe economica, un’autista/guida di lingua
italiana, gli altri autisti di lingua inglese, trasporti con automezzi di vari modelli a
seconda del numero di partecipanti, i pernottamenti nelle strutture specificate o
similari con servizi privati, i pasti come specificato (sono escluse solo le cene a
Swakopmund), gli ingressi ai Parchi, le attività previste nel programma,
Assicurazione locale Aeromed – Emergency Medical Evacuation Insurance, guida
sulla Namibia, dossier Animali Africani.
La quota non comprende:
tutte le bevande, due cene come specificato sul programma, eventuali attività
opzionali non incluse, mance, extra personali, eventuali tasse locali in uscita dal
paese, le polizze contro le penalità di annullamento viaggio e per l’aumento dei
massimali di rimborso spese mediche / bagaglio (facoltative), tutto quanto non
espressamente specificato.
NOTE IMPORTANTI
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La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio Rand / Euro =
0,068 in vigore nel mese di Dicembre 2016. In caso di oscillazioni del cambio
di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento
valutario.
Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.
Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,
comunicheremo il supplemento.
Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla
emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che
non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle
nostre pubblicate.
L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito
all’atto dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 13.02.2017 n.1
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi
Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com
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