NAMIBIA Lo spettacolo della natura Dal deserto del Namib agli animali selvaggi del parco Etosha 15 giorni – in hotel e lodge Un viaggio attraverso le aree del centro e del nord della Namibia tra paesaggi grandiosi, incontaminati, selvaggi che trasmettono una grande sensazione di pace e libertà, ma anche fortemente suggestivi: il deserto del Namib con i dolcissimi paesaggi di pianure desertiche dalle infinite sfumature di colori, isolate montagne e le enormi dune color rosso-ocra di Sossusvlei che si innalzano attorno a bacini di sale bianchissimi. La Skeleton Coast, lo strano e misterioso deserto costiero ricco di relitti e la possibilità di ammirare a pochi metri le foche della colonia di Cape Cross che giocano tra le onde e le rocce. La spettacolare regione del Damaraland, montagne rosse, dune e vallate selvagge, le incisioni rupestri boscimani di Twyfelfontein, la foresta pietrificata e la montagna nera di basalto colonnare. La Kaokoland, selvaggia regione al confine con l’Angola, lungo il fiume Kunene, dove si trovano le cascate Epupa e i piccoli villaggi di capanne dei nomadi Himba, le cui bellissime donne si vestono di pelli di animali e si coprono il corpo di argilla rossa. Il Parco Etosha e l’incontro con tutti gli animali selvaggi africani che si possono ammirare in tutta la loro libertà tra pianure di sale e boschetti di acacie. Un viaggio che porta a conoscere una natura grandiosa, un condensato di tutti gli ambienti africani più belli, con un elevatissimo grado di confort: lodge e hotel di ottima qualità, automezzi confortevoli e guide esperte. PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze del 7 e del 14 agosto 2016 1° giorno / Italia – Addis Abeba Partenza in serata da Milano Malpensa per Addis Abeba, con scalo tecnico a Roma Fiumicino. Cena e notte a bordo. 2° giorno / Addis Abeba – Johannesburg – Windhoek Arrivo ad Addis Abeba e coincidenza per Johannesburg. Arrivo e proseguimento per Windhoek. Arrivo nel tardo pomeriggio, accoglienza da parte della guida e trasferimento n città, circa 50 km. Windhoek è la capitale della Namibia e i suoi abitanti sono principalmente di lingua tedesca. La città, che conta circa 300.000 abitanti, è una curiosa mescolanza di stili architettonici che spazia da quello coloniale tedesco, risalenti ai primi del ‘900, a uno stile modernissimo, fautore di grattacieli di vetro e cemento che ospitano uffici e shopping center. Passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Indipendent Avenue, si incontrano donne Herero con i caratteristici costumi e si possono vedere le costruzioni moderne che affiancano chiese luterane e giardini traboccanti di aloe. Cena libera e pernottamento in hotel. 3° giorno / Windhoek – deserto del Namib Dopo la prima colazione, partenza verso ovest con un percorso che riserva momenti d'incanto da un punto di vista paesaggistico fra le montagne che delimitano l'altopiano centrale del paese dalla fascia costiera desertica. Si scende dalla grande scarpata da cui si domina il vasto paesaggio del deserto nel Namib. Pranzo lungo strada. Raggiunta la pianura costiera desertica si arriva al margine del deserto del Namib. Sistemazione al lodge. Tempo a disposizione per rilassarsi ammirando le magiche luci del tramonto sulle vaste e selvagge pianure del deserto. Cena e pernottamento. 4° giorno / deserto del Namib – Sesriem – Sossusvlei (il deserto di dune rosse) La mattinata sarà dedicata al Namib Naukluft Park con la visita delle dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza. Si camminerà fra queste montagne di sabbia rossa alla ricerca di angoli intatti e di punti di vista spettacolari, paradiso dei fotografi. I punti più spettacolari sono la “duna 45”, enorme e con una scenografica cresta che scende da circa 200 m di altezza zigzagando, e il “Deadvlei”, il lago morto. Rientro al lodge e pranzo libero. Nel pomeriggio si effettua una bella escursione al Sesriem canyon, una profonda e stretta spaccatura scavata nei millenni dal fiume Tschaub nella pianura desertica dove si effettuerà una facile e piacevole camminata. Cena e pernottamento. Le dune del Namib Park Il mare di sabbia del Namib si estende da nord a sud per più di 400 chilometri, tra i letti di due fiumi ormai secchi, il Koichab ed il Kuiseb. Questo erg immenso ricopre una superficie di 34.000 kmq. ed è costituito, per lo più, di cordoni di dune parallele. Proprio fra queste enormi dune si trovano i resti di antichi laghi ormai prosciugati: Sossusvlei e Deadvlei. Quest’ultimo è un bacino perfettamente piano e liscio, di un bianco abbacinante, circondato da dune rosse con i resti di alberi morti di colore nero. Un ambiente unico e stupefacente che ha fatto da soggetto a innumerevoli libri fotografici. Il Parco fu fondato nel 1907 per volere dell'amministrazione coloniale tedesca. Gli attuali confini del Parco furono fissati però nel 1978. Il vivido colore rosso-arancione delle dune, è dovuto all'ossidazione delle particelle di ferro presenti nella sabbia; poiché l'ossidazione aumenta col passare del tempo, le dune più antiche sono quelle dal colore più intenso. Il deserto del Namib viene considerato il più antico deserto del mondo. Alcuni corsi d'acqua non riescono mai a raggiungere l'oceano; è il caso ad esempio del Tsauchab River, il cui corso viene bloccato dalle dune di Sossusvlei. Le dune sono sicuramente la caratteristica principale del deserto del Namib: dinamiche, mutano per l'azione dei venti che fa loro variare sagoma, colore, altezza e composizione. La loro formazione è il risultato di venti che soffiano con uguale forza da differenti direzioni nel corso dell'anno. La sabbia delle dune tende lentamente a muoversi verso Nord e viene fermata nel suo avanzare solo dai letti dei fiumi più grandi. Per questo le zone a Nord del fiume sono completamente prive di sabbia. Sono le piene, che periodicamente riempiono questi letti asciutti, a trasportare verso l'oceano la sabbia accumulatasi. Qui, le correnti marine la ridepositano lungo la costa e ricomincia il ciclo. 5° giorno / Namib Desert – Swakopmund (pianure, monoliti, animali) Si prosegue verso nord per una tappa lunga, ma sempre varia, attraversando il deserto del Namib. Si viaggerà lungo il confine orientale del Namib Naukluft Park, passando attraverso il piccolo insediamento di Solitaire, sulla strada verso il Gaub e Kuiseb Canyon. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi. Arrivo in serata a Swakopmund, caratteristica cittadina, costruita nel più puro stile tedesco dell'epoca del Kaiser, che costituisce un'autentica sorpresa. Pranzo a picnic lungo strada, cena libera e pernottamento in hotel. Il deserto del Namib Il nome di questo deserto deriva da un vocabolo ottentotto, che significa "luogo senza nessuno". Relativamente stretta, la fascia costiera che costituisce il Namib si estende su 1900 chilometri in lunghezza per circa 80-140 in ampiezza. Il suo limite orientale è localizzato lungo la scarpata che si innalza verso l'altopiano. L'età di questo deserto è stimata a circa 80 milioni di anni: il più antico deserto del mondo. La corrente di Banguela, che sicuramente esiste da oltre 5 milioni di anni, gioca un ruolo essenziale nel mantenere arida questa zona e nell'impedire le piogge. Il Parco Nazionale è stato creato a protezione del delicato ecosistema ambientale; gli entomologi hanno qui scoperto un universo unico al mondo: lucertole che possono immagazzinare l'acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano nella parte alta delle dune per raccogliere tutta l'umidità della nebbia; l'antilope oryx, che ha sviluppato un sistema particolare di raffreddamento del sangue nelle narici; uno scoiattolo che per proteggersi dall'estremo calore utilizza la coda come parasole. Il deserto del Namib nasconde anche molte curiosità geologiche: la valle della Luna, uno spettacolare canyon scavato dal fiume Swakop; enormi monoliti di roccia granitica tondeggiante; la piana delle Welwitscie Mirabilis, pianta endemica di questa regione simile ad un’agave con solo due enormi foglie lunghe svariati metri che può raggiungere anche i 2.000 anni di età. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi. 6° giorno / Walvis Bay – Sandwich Bay (gli uccelli, le dune e il mare) Il breve percorso, che collega Swakopmund a Walvis Bay, si snoda tra l'oceano ed enormi dune di sabbia gialla ed è molto scenografico. Walvis Bay si trova in un'ampia baia caratterizzata da estese lagune dove vivono e nidificano migliaia di uccelli marini. Fenicotteri rosa, cormorani, pellicani, trovano quì un habitat particolarmente favorevole in queste acque basse. Queste zone umide di Walvis Bay sono le più importanti sulla costa occidentale dell'Africa meridionale per gli uccelli migratori; nel corso di un anno qui possono fare una breve sosta oltre 150.000 migratori. Escursione in barca nella laguna di Walvis Bay per avvistare le otarie e con un po’ di fortuna i delfini. Leggero pranzo a bordo. Nel pomeriggio entusiasmante escursione a Sandwich Bay, situata circa 50 chilometri a Sud di Walvis Bay che può essere raggiunta solamente, con vetture 4x4 condotte da esperti autisti, con un impegnativo percorso parte lungo la spiaggia e parte scavalcando immense dune a picco sull’Oceano. I paesaggi sono selvaggi e impressionanti, ma a detta dei più, la baia di Sandwich Bay, stretta tra il mare e le dune, è considerata uno dei punti più belli di tutta la Namibia. Nel tardo pomeriggio rientro a Swakopmund. Cena libera, pernottamento in hotel. 7° giorno / Swakopmund – Cape Cross (incontro con le otarie) – Twyfelfontein Al mattino, dopo la prima colazione si prosegue il viaggio lungo la costa in direzione Nord fino alla piccola cittadina di pescatori di Henties Bay. Il paesaggio è assolutamente desertico fino alla spiaggia battuta dalle forti onde dell’Oceano. Solo stentati licheni riescono a sopravvivere aggrappati alle poche rocce che emergono dalla sabbia. Quest’area è considerata una delle più aride della terra, con piogge che cadono poche volte in un decennio. La costa, chiamata Skeleton Coast (letteralmente "costa degli scheletri") fu coniato da un giornalista tedesco circa cinquant’anni fa, si riferisce sia ai numerosi relitti di nave spiaggiate lungo la costa, sia a quello dei frequenti scheletri di balene e di otarie che si possono incontrare sulla spiaggia. La costa è quasi ovunque piatta e sabbiosa, solo raramente rocciosa. Il clima è estremamente arido, con scarsissime precipitazioni. L'umidità viene però portata del fenomeno delle nebbie costiere: la corrente fredda del Benguela che proviene dall’Antartico e lambisce la costa è di circa 8° più fredda delle acque continentali, e il contatto fra le rispettive masse d'aria provoca il condensarsi di nebbie costiere per quasi tutto l'anno (circa 250 giorni all’anno). Poiché il fenomeno è più intenso durante le ore notturne, le nebbie mattutine arrivano talvolta a spingersi nell'entroterra per oltre 50 chilometri. L'umidità trasportata da questa nebbia fornisce un sostentamento fondamentale per la sopravvivenza della flora e della fauna del deserto del Namib. Si raggiunge il promontorio di Cape Cross. Il primo europeo a metter piede sul suolo dell'attuale Namibia fu il navigatore portoghese Diego Cao nel 1486, nella località Cape Cross. Oggi questa località è famosa per la comunità di otarie che vi si è stabilita: circa 80.000 esemplari vivono qui tutto l'anno fra le rocce, tuffandosi nelle onde e giocando fra di loro in un frastuono assordante. I maschi possono raggiungere i 2 metri di lunghezza e superare i 300 kg di peso. Si visiterà questa colonia e l’incontro “ravvicinato” è veramente emozionante. Si lascia poi la costa per addentrandosi nelle “gravel plains”, nella regione del Damaraland (la terra del popolo Damara), area arida e montagnosa caratterizzata da arenarie rossastre. La zona risalirebbe, secondo i geologi, a più di 150 milioni di anni fa. Si passa per la cittadina mineraria di Uis, ormai abbandonata, e si costeggiano i Monti Brandberg (i più alti della Namibia, 2.573 mt) tra le cui vallate selvagge sono stati trovati mirabili esempi di pitture rupestri boscimani tra le quali la famosa “White Lady”. Pranzo lungo strada. Nel tardo pomeriggio si raggiunge quindi la località di Twyfelfontein, “la sorgente insicura”. Cena e pernottamento in lodge. 8° giorno / Damaraland – Opuwo (regione del Kunene) (circa 330 km) Il Damaraland è una regione che offre la possibilità di interessanti scoperte e tutta l’area di Twyfelfontein, che fu senza ombra di dubbio il punto d'incontro tra una moltitudine di animali e un popolo di cacciatori, è una delle aree più ricche di incisioni rupestri. Una escursione guidata a piedi ci mostrerà una realtà illustrata da mirabili incisioni che raffigurano, per lo più, animali cacciati, impronte degli stessi, segni astratti, simboli, ecc., impresse su enormi rocce rosse cadute da una parete montagnosa. Le più antiche risalgano a 8.000 anni fa e gli autori furono i Boscimani. Lo scopo di queste rappresentazioni rupestri è sempre stato magico o rituale-propiziatorio. Si prosegue verso la cittadina di Khorixas, con l’immancabile sosta per poter ammirare la “foresta pietrificata” con le sue decine di tronchi fossili risalenti a più di 250 milioni di anni fa, resti di antiche epoche quando il clima era più umido. Si prosegue quindi verso nord attraverso selvagge regioni che offrono paesaggi scenografici e sempre diversi. Pranzo lungo strada. Arrivo a Opuwo, la porta del Kaokoland. Cena e pernottamento in hotel. 9°-10° giorno / Opuwo – cascate Epupa – fiume Kunene (le cascate e la popolazione Himba) (170 km) Si prosegue attraversando la regione del Kaokoland (la più isolata della Namibia) dove si iniziano ad incontrare lungo la strada pastori dell’etnia Himba e si raggiungono le cascate Epupa sul fiume Kunene che delimita il confine tra la Namibia e l’Angola. Giornata dedicata a questa zona così spettacolare. Una piacevole camminata permette di raggiungere la cima di una collina da cui si gode uno stupendo panorama. Non è un salto molto alto, ma la particolarità di questa cascata è che il fiume Kunene si divide in numerosissimi rami che creano centinaia di piccole cascate delimitando isolotti rocciosi su cui crescono enormi baobab. Si visiterà anche un villaggio abitato della popolazione Himba. Lontana da ogni interferenza occidentale e non “globalizzati”, la popolazione Himba vive, ancora, in modo tradizionale. I villaggi, di tipico stile africano, sono costituiti da agglomerati di semplici capanne di rami e paglia; le donne, che nutrono un particolare culto della bellezza del corpo, ricordano per lineamenti ed usanze le popolazioni nilotiche. Il corpo nudo e ricoperto solo da un perizoma di pelle, è spalmato di argilla rossa impastata con grasso animale e ornato con semplici oggetti in ferro, osso, cuoio e conchiglie. Emozionanti i tramonti sul fiume. In una delle due serate si effettuerà una breve navigazione sul fiume Kunene al tramonto. Pranzi liberi. Cene e pernottamenti presso il campo tendato/lodge. 11° giorno / Cascate Epupa – il Parco Etosha (490 km) Al mattino presto si parte verso sud, per la tappa più lunga di questo viaggio. Pranzo lungo strada. Si costeggia il parco Etosha a ovest e a sud, raggiungendo nel tardo pomeriggio Riserva Privata immediatamente adiacente all’ingresso del Parco Nazionale di Etosha, nei pressi di Okaukuejo. Pranzo lungo strada. Cena e pernottamento al campo tendato. 12° giorno / Parco Etosha (elefanti, gazzelle, leoni, zebre….) Intera giornata dedicata a uno straordinario safari all’interno del Parco Etosha. utilizzando vetture 4x4 da safari condotte dai rangers della riserva, per poter meglio gustare l’avvistamento degli animali. Si raggiunge l’area centrale di Okaukuejo. Da questo punto inizierà la ricerca per l’avvistamento delle specie più comunemente diffuse: zebre di Burchell, springbok, gnu, impala dal muso nero, orici, giraffe, le grandi antilopi “red hartebeest”…oltre ai più noti elefanti, leoni e rinoceronti. Il Parco ospita complessivamente circa 110 specie di mammiferi, 350 specie di volatili e 20 tipi di vegetazione differente. Spettacolare anche la vista del “pan”, un enorme distesa argillosa ma con la superficie ricoperta di sale, che si trova al centro del parco. Pranzo incluso. Cena e pernottamento al campo. Parco Etosha Creato nel 1907, è stato uno dei primi parchi sorti per la protezione della fauna e della flora. Con un'area di 100.000 kmq, il Parco era all'epoca la più grande area protetta del mondo. Verso il 1960 il Parco venne progressivamente ridimensionato, fino a raggiungere l'attuale estensione di circa 23.000 kmq, il cui centro è costituito dal "pan", bacino perfettamente piano di sale che brilla alla luce del sole, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Questa nudità biancastra offre, paradossalmente, una protezione agli animali più vulnerabili visto che l'assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi predatori. Il nome "Etosha significa "grande luogo bianco", con riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell'area del Parco. Si ritiene che fino a circa 12 milioni di fa quest'area fosse un tempo un lago poco profondo, alimentato dal fiume Kunene; in seguito il Kunene mutò il proprio corso e la zona si trasformò in un semi-deserto. Seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di gruppi di elefanti, raccolti attorno alle pozze d'acqua, di branchi di erbivori, in perenne movimento fra i boschetti di acacie e di leoni in agguato tra i cespugli attorno alle pozze. La scarsità dei bacini d'acqua rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano; in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Gli animali aspettano impassibili il loro turno, disponendosi a gruppi attorno alla pozza. 13° giorno / Etosha – Otijvarongo – Riserva Privata nella regione centrale (circa 250 km) Partenza verso sud per un trasferimento attraverso la parte centro-settentrionale della Namibia. Si percorrono le grandi praterie dell'altopiano, dove si trovano le fattorie che praticano, generalmente, l'allevamento estensivo di bestiame. La Namibia, infatti, è fra i più importanti produttori mondiali di carne bovina. Si raggiunge una Riserva Privata nei pressi della cittadina di Otijvarongo. Pranzo al lodge. Nel pomeriggio escursione in fuoristrada aperti da safari nella Riserva Privata alla ricerca di animali selvaggi. In queste riserve, la quantità di animali non è così numerosa come nel Parco Etosha, ma c’è il grande vantaggio che, potendo uscire dalle piste, si riescono ad avvicinare gli animali a pochi metri di distanza: un’opportunità unica. Cena e pernottamento al lodge. (N.B. Nelle Riserve Private è usanza far firmare uno scarico di responsabilità per poter partecipare alle escursioni con i loro automezzi) 14° giorno / Riserva Privata – Okahandja – Windhoek – partenza All’alba trasferimento all’aeroporto. Partenza con volo diretto per Johannesburg. Arrivo e proseguimento con volo per Milano Malpensa con cambio aeromobile ad Addis Abeba e scalo tecnico a Roma Fiumicino. Cena e pernottamento a bordo. 15° giorno / Italia Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto. Sistemazioni previste o similari: Windhoek: Country Club Namib Desert: Le Mirage Desert Lodge & SPA Swakopmund: Swakopmund Hotel Damaraland: Twyfelfontein Country Lodge Opuwo: Opuwo Country Hotel Epupa Falls: Kapika Waterfall Camp Parco Etosha: Taleni Etosha Village Regione Centrale: N/a’an ku sê Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano automezzi tipo minibus VW (o similare) per 4-6 passeggeri // Toyota Quantum minibus o minibus VW (o similare) per 7-9 partecipanti // bus da 18 posti per 10-14 partecipanti. N.B. I minibus VW e i Toyota Quantum, nei modelli disponibili in Namibia, non hanno finestrini apribili sulle file posteriori. Pernottamenti e pasti – Tutte le sistemazioni previste sono di ottimo livello e dispongono di servizi privati. Alcuni pasti sono esclusi. Alcuni pranzi sono a picnic, tutte le cene sono in ristorante. Formalità burocratiche – E’ sufficiente il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Consigliata la profilassi antimalarica. Durante i mesi dell’inverno australe (maggio-ottobre) il rischio è quasi nullo. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Clima – Temperato, secco e soleggiato. Nei mesi dell'inverno australe (GiugnoSettembre) temperature fresche o fredde di notte, (5°- 8°) e buone di giorno (20°25°). Nei mesi primaverili e autunnali, temperature moderate sia di giorno che di notte. Altre informazioni – Possibilità di effettuare il viaggio su base 2 partecipanti con supplemento da richiederci. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario di grande valenza paesaggistica e naturalistica; animali, piante e ambienti molto particolari. Viaggio confortevole e in ottime sistemazioni alberghiere. Alcune tappe sono lunghe ma i paesaggi sono sempre piacevoli. Mezzi di trasporto moderni e confortevoli. QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano (altre città su richiesta): 3.520 base 10-14 partecipanti 3.640 base 6-9 partecipanti Da aggiungere: - supplemento singola - supplemento alta stagione locale - tasse aeroportuali, security e fuel surcharge - copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) - costo individuale gestione pratica € 380 incluso € 510 € 85 € 80 Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5% - assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45 Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. Date di partenza: 1) da domenica 7 a domenica 21 Agosto 2016 2) da domenica 14 a domenica 28 Agosto 2016 La quota comprende: voli di linea Ethiopian Airlines e South African Airways in classe economica, un’autista/guida di lingua italiana, gli altri autisti di lingua inglese, trasporti con automezzi di vari modelli a seconda del numero di partecipanti, i pernottamenti nelle strutture specificate o similari con servizi privati, i pasti come specificato (sono esclusi 6 pasti in totale), gli ingressi ai Parchi, Assicurazione locale Aeromed – Emergency Medical Evacuation Insurance, guida sulla Namibia, dossier Animali Africani. La quota non comprende: tutte le bevande, alcuni pasti come specificato sul programma, eventuali attività opzionali non incluse, mance, extra personali, eventuali tasse locali in uscita dal paese, le polizze contro le penalità di annullamento viaggio e per l’aumento dei massimali di rimborso spese mediche / bagaglio (facoltative), tutto quanto non espressamente specificato. NOTE IMPORTANTI • • • • • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio Rand / Euro = 0,057 in vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 03.03.2016 n.1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com