02. Etica ambientale e Bioetica a confronto Le varie definizioni di bioetica oscillano tra due estremi: 1. Casistica concreta: l’arte di risolvere situazioni di conflitto, scegliendo la soluzione ritenuta migliore caso per caso; 2. Universalismo formale: stabilire norme generali che possano illuminare tutte le scelte che concretamente si è chiamati a fronteggiare. V.R. Potter: Il termine bioetica comparve per la prima volta nel 1970 nell’articolo "Bioethics: the science of survival" di V.R. Potter che riprese il termine nel 1971 nel libro "Bioethics: bridge to the future”. Potter colpito dallo sviluppo esponenziale delle conoscenze scientifiche nel campo della biologia auspicava la nascita di una nuova scienza, la ”scienza della sopravvivenza dell’uomo nell’ecosistema” che facesse da "ponte” tra il sapere biologico (”bio”) ed i valori umani (”etica”). Le due culture si erano sviluppate secondo vie indipendenti. Terreno di applicazione per la nuova scienza "ponte”: ricerca scientifica, benessere dell’umanità, ecologia, vita animale, sopravvivenza della specie umana e di tutte le specie che popolano il pianeta. Kennedy institute (fondato nel 1971 presso la Georgetown University) insieme all’Hastings Center di New York (fondato nel 1969 da D. Callahan e W. Gaylin) è un polo fondamentale della cultura bioetica. E. Hellegers: uno dei fondatori del Kennedy Institute, attribuì al termine bioetica un significato diverso da quello proposto da Potter. Alla fine degli anni ‘60 si occupò di procreazione (partecipò alla Commissione di studio istituita da Papa Paolo VI) e interpretò quindi la bioetica come una disciplina rivolta in primo luogo alle nuove scoperte biomediche e la definì: “la branca dell’etica applicata che studia le pratiche e gli sviluppi nelle scienze biomediche”. Il suo approccio viene considerato come uno dei più restrittivi. Encyclopedia of bioethics Nella prima edizione della Encyclopedia of bioethics si definiva la bioetica come: “lo studio sistematico della condotta umana, nell’ambito delle scienze della vita e della salute, esaminata alla luce di valori e principi morali”. Citando “valori e principi morali” la definizione si riferisce a criteri, giudizi e limiti di liceità ed illiceità. Nell’edizione del 1995 della Encyclopedia of bioethics la definizione è ancora più ampia e si avvicina alla concezione originaria di “bioetica globale”: “studio sistematico delle dimensioni morali - inclusa la visione morale, le decisioni, la condotta, le linee guida ecc. - delle scienze della vita e della salute, con l’impiego di una varietà di metodologie etiche in un’impostazione interdisciplinare” La bioetica secondo l’Encyclopedia: • Comprende problemi che sorgono in tutte le professioni sanitarie, e non soltanto nella professione medica; • Si estende a ricerche su aspetti non diagnostici e terapeutici, coinvolgendo scienze psicologiche, sociali, ed altre; • Riguarda non solo l’uomo, ma anche la vita animale e vegetale, gli ecosistemi, l’ambiente. Beauchamp T.L. e Childress J.F. (Principles of Biomedical Ethics): l’etica biomedica designa una forma di etica applicata l’applicazione di teorie etiche generali, di principi, e di regole a problemi di pratica terapeutica, di assistenza sanitaria, e di ricerca medica e biologica. I due autori forniscono un quadro di riferimento morale per prendere decisioni nel campo degli sviluppi scientifici, tecnologici e sociali che hanno caratterizzato le scienze biologiche e sanitarie dalla metà del secolo. H. Jonas filosofo tedesco operante in Israele e nel Nord-America pone a fondamento della bioetica il “principio di responsabilità” e riformula l’imperativo kantiano nei seguenti termini: • “Agisci in modo tale che gli effetti delle tue azioni siano compatibili con il sussistere della vita umana autentica”; • “Agisci in modo che gli effetti della tua azione non distruggano le future possibilità di un tale tipo di vita”; • “Non compromettere le condizioni di una continuazione indefinita dell’umanità sulla terra”. Jonas considera le accresciute potenzialità della tecnologia e della scienza una minaccia per la sopravvivenza dell’umanità tanto da raffigurarle come un “Prometeo Incatenato” (elargitore dei beni della Terra: il fuoco) pertanto riteneva indispensabile una “nuova etica” “del futuro”. Per Jonas la bioetica è un “euristica della paura” o “etica del timore reverenziale”. I timori di Jonas e Potter circa la conservazione della specie negli anni ‘70 erano diffusi a causa del timore di conflitti nucleari. G. Bourgeault definisce la bioetica come “un approccio nuovo, orientato verso la presa di decisioni, alle sfide etiche legate alla crescente utilizzazione di tecnologie che toccano direttamente la vita umana e la salute”. La bioetica non è un aggiornamento dell’etica medica, ma una nuova disciplina. G. Hottois: “La parola bioetica designa un’insieme di ricerche, di discorsi e di pratiche, generalmente pluridisciplinari, aventi per oggetto di chiarificare o risolvere questioni di portata etica suscitate dall’avanzamento e l’applicazione delle tecno-scienze biomediche”. Si notano tre termini: 1. ricerche, 2. discorsi, 3. pratiche che denotano una visione prevalentemente applicativa. G. Durand: “La bioetica è la ricerca di soluzioni a conflitti di valori nel mondo degli interventi biomedici”. Leone: “Bioetica: Settore dell’etica che studia i problemi inerenti la tutela della vita fisica e in particolare le implicazioni etiche delle scienze biomediche” Viafora: “Etica applicata ai nuovi problemi che si sviluppano alle frontiere della vita” Nel 1991 durante un convegno internazionale ad Erice è stato elaborato il “Documento di Erice” nel quale si analizza il rapporto della bioetica con la deontologia e l’etica medica: • Problemi etici delle professioni sanitarie; • Problemi etici emergenti nell’ambito delle ricerche sull’uomo; • Problemi sociali connessi alle politiche sanitarie; • Problemi relativi all’intervento sulla vita degli altri esseri viventi (piante, microoganismi, animali) e in generale ciò che si riferisce all’equilibrio dell’ecosistema; • Biodiritto. La bioetica è una forma etica e consiste in: 1. Elaborazione di giudizi, 2. Formulazione di compromessi, 3. Elaborazione di direttive, e politiche indispensabili in una società pluralista quando individui o gruppi si affrontano su questioni concernenti la medicina e le scienze della vita. Un punto comune largamente acquisito, nonostante non manchino le voci dissenzienti, consiste nel considerare la bioetica non come parte recente ed aggiuntiva dell’etica medica, ma come etica che riguardando le scienze della vita, comprendente anche l’etica medica. Conclusioni: • Ambito: la bioetica riguarda innanzi tutto le scienze biomediche (che hanno per oggetto in primo luogo la salute) e più in generale riguarda tutte le scienze della vita; • Metodo: la bioetica è multidisciplinare si devono considerare i dati scientifici e i dati sociologici; • Principi: la bioetica, anche in un contesto di pluralismo culturale in cui si nega la possibilità di definire dei principi fondativi universalmente condivisi, deve in qualche modo far riferimento a dei principi. Nelle varie definizioni la differenza risiede nell’accentuazione più o meno marcata che si vuole attribuire ad un elemento. 1. Una prima concezione consiste nel considerare la bioetica come un “forum” nel quadro delle riflessioni e delle ricerche multidisciplinari sulle sfide poste dai progressi nelle discipline biomediche. 2. Una seconda concezione sottolinea come la bioetica sia un “metodo” (addirittura una “tecnica”) per risolvere problemi e prendere decisioni; 3. Una terza tendenza privilegia i processi di regolazione sociale e la ricerca del consenso e del compromesso sociale e cerca un compromesso operativo su questioni pratiche; 4. Una quarta tendenza consiste su un’analisi di principi, valori, postulati fondamentali, e su uno sforzo di sistematizzazione e di coerenza. Panorama delle Problematiche Bioetiche Bioetica fondamentale e generale: 1. Scienze della vita 2. Scienze della salute 3. Qualità della vita 4. Fondamenti biologici e sperimentali 5. Fondamenti biotecnologici 6. Epistemologia bioetica 7. Principi della bioetica Sessualità: 1. Biologia della sessualità 2. Psicologia della sessualità 3. Sessualità (autoerotismo, omosessualità, transessualismo, rapporti sessuali extraconiugali, esibizionismo e nudismo, pornografia, prostituzione, stupro) 4. Tecnologie contraccettive (sterilizzazione volontaria e di handicappati mentali) Procreatica: 1. Quando inizia la vita umana 2. Diagnosi prenatale 3. Aborto 4. Sperimentazioni, manipolazioni 5. Sterilità della coppia 6. Procreazione assistita 7. Problema della raccolta del seme 8. Selezione del sesso 9. Ingegneria genetica 10. Clonazione Bioetica pediatrica: 1. Sperimentazione clinica 2. Bioetica in chirurgia pediatrica 3. Interventi in problemi genetici Bioetica clinica: 1. Il trapianto di organi 2. Eutanasia 3. Aids 4. Malattie terminali 5. Tecnologie della rianimazione 6. Il paziente negli stati di confine 7. La morte cerebrale 8. Trasfusioni di sangue 9. Trapianti di midollo osseo 10. Dialisi 11. La sperimentazione umana 12. Consenso informato 13. Comitati etici e di bioetica 14. Psichiatria Bioetica sociale: 1. Suicidio 2. Legittima difesa 3. Omicidio 4. Pena di morte 5. Razzismo 6. Eugenica 7. La cremazione 8. Droga 9. Alcolismo e tabagismo 10. Geriatria e gerontologia 11. Stress e psicoterapie 12. Sport, anabolizzanti, doping 13. Le vaccinazioni preventive 14. Distribuzione delle risorse sanitarie 15. Economia e affari nella pratica medica Bioetica animale: 1. Chi o che cosa è un animale? 2. Vegetarianismo 3. Wildlife 4. Pets e animali da compagnia 5. Zoo e parchi zoologici 6. Caccia 7. Allevamento e industria degli animali 8. Animali e ricerca scientifica 9. Diritti degli animali 10. Ingegneria genetica su animali e piante 11. Veterinaria Tematiche dell’Etica (o bioetica) ambientale La bioetica ambientale non è l’etica della biologia, ma il più consono incontro che l’Uomo deve fare con se stesso e con la natura. Bioetica ambientale: 1. Natura e rivoluzione darwiniana 2. Modelli di bioetica ambientale 3. Deep ecology 4. Land ethic 5. Ecofemminismo 6. Religione e ambiente 7. Mutazioni climatiche 8. Salute ambientale 9. Sostanze tossiche e rifiuti pericolosi 10. Sopravvivenza delle specie in pericolo 11. Biodiversità 12. Agricoltura 13. Politiche alimentari 14. Guerra e salute pubblica 15. Guerre nucleari 16. Armi chimiche e biologiche 17. Commercio internazionale di armi Altri settori interconnessi con le problematiche proprie dell’Ecoetica: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Impatto sulla società dell’aumento della popolazione, Necessità crescente delle risorse utilizzabili, Depauperamento dell’ambiente naturale, Diminuzione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili, Incremento dell’alterazione ambientale Aumento di particolari patologie. Per secoli l’umanità ha pensato che le risorse sulla terra fossero senza limiti. L’Uomo è quello che ha provocato nell’ambiente naturale i cambiamenti più vistosi, in certi casi irreversibili. Mantenimento degli ecosistemi è necessario per perpetuarsi della vita umana. Presupposti dell’Ecoetica La vita si svolge sotto dure Leggi della Natura: 1. Spietata competizione, sfruttamento e massimizzazione dei vantaggi egoistici 2. Integrazione in un flusso di energia e materia circolare (cicli) 3. Maturazione col tempo, diversificazione, autoregolazione 4. Punizione di chi infrange le leggi naturali Mai prima d’ora una singola specie ha cambiato il Pianeta così fortemente Mai tanta distanza tra quello che l’uomo fa e quello che dovrebbe fare Dilemma: siamo nati e stati selezionati da un ecosistema (biosfera) da cui siamo, in larga misura, sfuggiti Diritto all’esistenza delle future generazioni Etica ambientale: mette in evidenza il concetto di sviluppo sostenibile. Conflitto tra l’Uomo e la Natura basato essenzialmente su una diversa visione prioritaria di necessità Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo