Facilitare la deliberazione. Verso una ridefinizione dell'esperto di bioetica in ambito pubblico – Virginia Sanchini Abstract Il presente intervento si propone di esporre i risultati preliminari di un progetto di dottorato incentrato sulla definizione (ed eventuale ridefinizione) dell’esperto di bioetica all’interno dei contesti di etica pubblica. La sempre crescente specializzazione dei saperi ha visto aumentare, in numerosi campi, la presenza di esperti in ambiti sempre più ristretti e specialistici. Non si parla dunque più semplicemente del biologo, ma del biologo molecolare o dell’oncologo, e ancor più dell’oncologo che lavora, ad esempio, sulle leucemie o del biologo molecolare esperto della regolazione genica. All’interno di questo scenario, non c’è da meravigliarsi che coloro che possiedono un sapere specialistico in etica e in bioetica siano definiti esperti in tali campi. Tuttavia, rispetto a settori tradizionalmente più consolidati del sapere, l’idea che esista una competenza bioetica ha destato profondi dubbi e attirato numerose critiche. In primo luogo sono state avanzate obiezioni concettuali che vanno al cuore della definizione stessa di conoscenza morale. Se l’etica ha a che fare, come almeno intuitivamente e comunemente si ritiene, con l’ambito di scelta del singolo, l’idea stessa di una competenza bioetica, indipendentemente dal singolo, appare auto-contradditoria. D’altra parte vi sono coloro che, lungi dall’attaccare l’idea di competenza bioetica in quanto tale, ne mostrano le criticità se implementata all’interno di un contesto pubblico pluralistico, contesto tipico delle democrazie liberali contemporanee. Dopo aver ripercorso e mostrato i limiti delle obiezioni precedenti, il presente intervento si propone di difendere la tesi secondo la quale la figura dell’esperto di bioetica in ambito pubblico non solo è moralmente legittima all’interno di un orizzonte pubblico dominato da un pluralismo morale, ma, se adeguatamente configurata, può contribuire precisamente alla promozione e al mantenimento di uno spazio pubblico aperto e rispettoso della pluralità delle prospettive morali. Una volta mostrata la proposta teorica di esperto di bioetica come facilitatore della deliberazione pubblica, e specificati i contesti, ruoli e valori promossi da tale figura professionale nell’ambito dell’etica pubblica, si presenterà una proposta preliminare di messa alla prova sul campo di tale figura attraverso un esperimento all’interno del contesto della scienza politica (precisamente didemocrazia deliberativa) volto a comparare gli effetti di tale figura rispetto a figure professionali già esistenti, sulle preferenze dei partecipanti all’esperimento.