DIVISUMMA 24 Year 1956 Design Marcello Nizzoli Memory one mechanical register The Olivetti Divisumma 24 (D24) is a large full-function printing calculator with fully automatic automatic multiplication and division. The calculating mechanism was designed by engineer Natale Capellaro, and the exterior by the noted architect and industrial designer Marcello Nizzoli. The machine first appeared in 1948 as the manually-operated Divisumma 14, in a casing similar to the Elettrosumma 14 (above). The machine was extensively redesigned in 1956 to become the Divisumma 24, which continued in production in various forms well into the 1960s. The D24 operates as an adding machine in the normal manner, with keys for add, subtract, total, and subtotal. To divide, the dividend is entered into the accumulator with the add key, and the divisor is set on the keyboard. When the division key is pressed the machine completes the calculation automatically and prints the quotient and the remainder. The internal storage register which holds the first factor in a multiplication is directly accessible from the keyboard (via the M and IM keys), and can be used as a general-purpose memory register. Values can be entered directly or back-transferred from the accumulator, and can be returned to the accumulator or used in a subsequent multiplication. Divisumma 24 Anno Design Memoria 1956 Marcello Nizzoli un registro meccanico La Olivetti Divisumma 24 (D24) è una grande calcolatrice scrivente con funzione automatica di moltiplicazione e divisione. Il meccanismo di calcolo è stato progettato dall' ingegnere Natale Capellaro, e dal famoso architetto e designer industriale Marcello Nizzoli. La prima macchina apparve sul mercato nel 1948 con il nome di Divisumma 14 a funzionamento completamente manuale, era molto simile a un'altro modello l'Elettrosumma 14. La macchina è stata ampiamente ridisegnata nel 1956 per diventare la Divisumma 24, che è rimasta in produzione fino al 1960. La D24 funziona normalmente come una comune calcolatrice, con tasti per addizione, sottrazione, totale e subtotale. Per dividere, il dividendo viene posto in un accumulatore utilizzando il tasto di addizione e il divisore viene impostato sulla tastiera. Quando il tasto di divisione viene premuto la macchina completa il calcolo e stampa automaticamente il quoziente e il resto. Il registro di memoria interna che contiene il primo fattore in una moltiplicazione è direttamente accessibile dalla tastiera (tramite i tasti M e IM), e può essere utilizzato come si desidera nel registro di memoria. I valori possono essere inseriti direttamente o ritrasferiti dal accumulatore, e possono essere riinviati all'accumulatore o utilizzati in una successiva moltiplicazione. DIVISUMMA 26 Year 1967 Design Ettore Sottsass Memory two mechanical register The Divisumma 26GT is a further development of the 24 series, with a number of changes and improvements to the mechanism. The angular casing and its bright orange trimmings are the work of the famous Italian designer Ettore Sottsass. Production of these machines continued into the 1970s. Divisumma 26 Anno Design Memoria 1967 Ettore Sottsass due registri meccanici La Divisumma 26GT √® un ulteriore sviluppo della serie 24, con una serie di modifiche e miglioramenti al meccanismo. Il corpo e le sue rifiniture angolari di colore arancione sono opera del famoso designer italiano Ettore Sottsass. La produzione di queste macchine √® proseguita fino al 1970. OLIVETTI AUDIT 5 Year 1974 CPU Mostek 6048 Memory 4K ram Storage magnetics card This is not properly a computer, but an invoicing machine, with own programming language. Could be configured with single or twin tape cassette drives (CTU 1000 and CTU1050). OLIVETTI AUDIT 5 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione 1974 Mostek 6048 4k RAM Carta magnetica Questo non è propriamente un computer, ma una macchina di fatturazione, con un proprio linguaggio di programmazione. Può essere configurato con unità a nastro a singola o doppia cassetta (CTU 1000 e CTU1050). OLIVETTI P6060 Year 1975 CPU TTL Memory 40K ram Storage 8‚Äù floppy The P6060 was a computer which looked like a typewriter. It had a built-in thermal printer (80 column, 80 character per second). This printer featured graphics supported by system software for scaling, framing, offsetting, axis drawing and alphanumeric labeling. ‚Ä®‚Ä®The P6060 could be programmed with a special extended version of the BASIC language which featured random and sequential file handling and matrix operations. ‚Ä®‚Ä®There were two models: the basic configuration with 8KB user RAM and a single FDD was priced at $7950 and the enhanced configuration with 16 KB user RAM and dual floppy disk cost $10,000 (and you think your computer was expensive!). OLIVETTI P6060 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione 1975 TTL 40K RAM Floppy 8" L'Olivetti P6060 è un personal computer prodotto da Olivetti negli anni settanta, la presentazione ufficiale, insieme al P6040 avvenne alla fiera di Hannover nel mese di aprile del 1975. La linea di montaggio era ubicata negli stabilimenti Olivetti di Scarmagno, alcuni moduli costituenti i sottoinsiemi della macchina, come la stampante o il floppy disk erano realizzati negli stabilimenti di San Bernardo d'Ivrea. Descrizione: L'ingegnerizzazione dell'Olivetti P6060 era stata pensata per racchiudere in un personal computer, tutto ciò che serve al suo utilizzatore, integrando nella macchina, oltre alla stampante anche il lettore floppy; fu il primo personal al mondo ad avere quest'unità integrata al suo interno. La carrozzeria era in lamiera verniciata a polvere, un design a spigoli vivi, di colore marrone ad eccezione della piccola consolle di colore nero, sopra la tastiera. Le misure, 60 cm x 60 cm di base e 25 cm di altezza, permettevano di posizionarlo agevolmente sopra una scrivania. Il peso, non indifferente, supera i 50 kg. Una scelta poco felice durante la fase di ingegnerizzazione, era costituito dalla posizione dell'interruttore di accensione, di tipo basculante, posizionato sul lato superiore in posizione arretrata: poteva succedere che un collega di lavoro si appoggiasse inavvertitamente sulla zona dell'interruttore, spegnendo la macchina, se si era intenti a programmare, venivano perse le righe di programma immesse da tastiera dopo l'ultimo salvataggio. I blocchi costituenti il P6060: Alimentatore Nome in codice "ALI200", in tecnologia switching a componenti discreti, da 200 watt di potenza, con ventola di 120 mm alimentata a 220 V. Lettore Floppy disk: Era disponibile singolo o doppio, per dischetti da 8 pollici, della capacità di 256 KByte. Consolle: Comprendeva un display al plasma da 32 caratteri alfanumerici colore arancio, alti un quarto di pollice, i cui pixel erano accesi da una tensione ausiliaria di 110 volt, era fornito dal costruttore giapponese NEC. Sette pulsanti ad effetto Hall dotati di lampada interna ad incandescenza alimentata a 5 volt attivavano funzioni speciali. Un piccolo altoparlante con funzioni di cicalino e un selettore per impostare il numero di decimali da visualizzare dopo la virgola, nelle funzioni matematiche. Tastiera: Comprendeva una sezione algebrica per le funzioni matematiche; per agevolare la programmazione, aveva le principali istruzioni BASIC incise per esteso direttamente su alcuni tasti alfanumerici, la tecnologia dei tasti era meccanica, il contatto elettrico era effettuato da un sofisticato meccanismo a scatto dotato di sottili lamine multiple placcate in oro. Stampante: Integrata nella macchina, adottava una testina termica ceramica, costituita da 5 resistori puntiformi disposti in fila, determinanti l'interasse delle colonne costituenti il carattere alfanumerico (5x7) impresso sulla carta. Stampa su 80 colonne a 120 caratteri al secondo), con funzioni grafiche, in pratica un plotter digitale a matrice di punti, disposti su 392 righe e 560 colonne, la carta era in formato rullo. Schede logiche: Queste, tutte di identica misura, realizzate in vetronite, erano inserite ad innesto, in un cestello metallico rettangolare dotato di ventola di raffreddamento alimentata a 220 volt, denominato "pacco logico", contenente sul fondo un Bus costituito da connettori femmina, atti a ricevere le terminaliere delle piastre costituite da piazzuole metallizzate placcate in oro. l'unit√† centrale, realizzata su due piastre distinte, nome in codice "PUCE1/PUCE2", realizzata interamente con IC della famiglia TTL denominata UC1009, la stessa utilizzata sulla famiglia di terminali "intelligenti" TC800, i quali avevano in comune anche le schede RAM. Il circuito di governo del lettore floppy, anch'esso realizzato su due piastre, nome in codice "FLOA/FLOB", una piastra di memoria RAM dinamica, con capacità di 32 o 64 Kbyte, con chip in package Dual In Line MK4096 MOSTEK (4096x1 bit). A richiesta, era disponibile una scheda di interfaccia IEEE 488 (HP-IB), in grado di gestire plotter e strumenti di misura. In seguito fu disponibile una scheda (governo video), adatta a pilotare un monitor monocromatico a fosfori verdi o arancio, di 41 linee di testo su 80 colonne, con funzioni grafiche(DSM6680). Espansioni: Il sistema poteva includere una stampante esterna, solitamente era preferita la PR1370, una veloce stampante ad aghi su modulo continuo dello stesso costruttore, ma era anche molto diffusa la PR1350, meno prestante. La memoria di massa poteva essere costituita da un disco rigido (Diablo, Control Data o della stessa Olivetti) da 5 Mbyte, fisso o amovibile, successivamente fu disponibile anche la versione con capienza di 10 Mbyte. Sistema operativo: Il sistema operativo era proprietario, indissociabile dal linguaggio BASIC. All'interno del linguaggio di programmazione utilizzato (una versione del BASIC), era prevista la possibilità di gestire dei file sequenziali indicizzati, cosa che lo rendeva uno strumento adatto all'uso professionale. Concepito da Olivetti per l'utilizzo in applicazioni tecniche e scientifiche, questo sistema è stato utilizzato spesso anche per applicazioni gestionali. Per l'utilizzo didattico sul P6060 furono sviluppati un assembler di tipo IBM 360 e, nel centro di ricerca e sviluppo Olivetti di Pisa nel 1977-78 un linker. Evoluzione: Nel 1981, il P6060 sarà rimpiazzato dal P6066, le differenze sono solo prestazionali, l'aspetto è quasi identico; sulle linee di montaggio nello stabilimento di Scarmagno è sopannominato "il fantasma del P60", per via del colore bianco latte, a differenza del precedente, color marrone. I prodotti successivi saranno l'M20, che avrà poco successo, e poi l'M24 nel 1984. PROGRAMMA 101 Year 1965 CPU discrete transistors Memory magnetic wire line Storage magnetics card Design Mario Bellini The Programma 101 was able to calculate the basic four arithmetic functions (addition, subtraction, multiplication, and division), plus square root, absolute value, and fractional part. Also clear, transfer, exchange, and stop for input. There were 16 jump instructions and 16 conditional jump instructions. 32 label statements were available as destinations for the 32 jump instructions and/or the four start keys (V, W, Y, Z).[2] Each full register held a 22-digit number with sign and decimal point. Its memory consisted of 10 registers: three for operations (M, A, R); two for storage (B, C); three for storage and/or program (assignable as needed) (D, E, F); and two for program only (p1, p2). Five of the registers (B, C, D, E, F) could be subdivided into half-registers, containing an 11-digit number with sign and decimal point. When used for programming, each full register stored 24 instructions. It printed programs and results onto a roll of paper tape, similar to calculator or cash register paper. Programming was similar to assembly language, but simpler, as there were fewer options. It directed the exchange between memory registers and calculation registers, and operations in the registers. The stored programs could be recorded onto plastic cards approximately 10 cm x 20 cm that had a magnetic coating on one side and an area for writing on the other. Each card could be recorded on two stripes, enabling it to store two programs. All ten registers were stored on the card, allowing programs to use up to ten stored 11-digit constants. The program to calculate logarithms occupied both stripes of one magnetic card. PROGRAMMA 101 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione Design 1965 a transistors linea magnetostrittiva (magnetic wire line) carta magnetica Mario Bellini L'Olivetti Programma 101 o P101 è un calcolatore da scrivania, con stampante integrata, sviluppato dalla ditta italiana Olivetti negli anni tra il 1962 e il 1964. Progettato da Pier Giorgio Perotto, la P101, con la sua innovativa concezione e il design avveniristico per l'epoca, puù essere considerato il primo personal computer. La novità della sua concezione è spiegata così dal suo progettista Pier Giorgio Perotto: " Nel 1965 non esisteva l'idea stessa di strumento di elaborazione "personale", con programma, supporto magnetico per l'ingresso e l'uscita dei dati e delle istruzioni, totalmente autosufficiente, da mettere sulla scrivania di un qualsiasi impiegato di un ufficio. Potevamo pensare che la macchina avrebbe potuto più facilmente essere accolta negli ambienti tecnico-scientifici, ma anche lì c'era il timore che questi fossero abituati ad usare strumenti di elaborazione più potenti, anche se più scomodi e meno accessibili. Questi ambienti avrebbero rappresentato comunque un mercato abbastanza limitato." (Pier Giorgio Perotto, 1995) "Si può dire che più che venduta veniva risucchiata dal mercato; e questo per il personale di vendita, abituato a sudare sette camicie per vendere un prodotto tradizionale, risultà un fatto assolutamente imprevisto e piacevole." (Pier Giorgio Perotto, 1995) Presentata alla fiera di New York del 1965, riscosse un notevole interesse ed ebbe un buon successo di vendita grazie anche al suo costo relativamente limitato (3.200 dollari, contro i 25.000 di un PDP-8) e alla sua programmabilità senza l'intervento dei tecnici: in pochi anni ne furono venduti 44.000 esemplari in tutto il mondo, il 90% dei quali negli Stati Uniti. Le caratteristiche della macchina, potenzialmente rivoluzionarie, non vennero però percepite dai vertici aziendali Olivetti, orientati ancora alla promozione della propria tecnologia meccanica. Il brevetto su soluzioni tecniche adottate dal P101 fu violato dalla societ√† statunitense Hewlett Packard con la sua HP9100; ammettendo il fatto, l'HP accettò nel 1967 di versare 900.000 dollari di royalties alla Olivetti. Dei circa 44.000 modelli venduti ne esistono soltanto 8 ancora funzionanti. Descrizione: La denominazione di primo Personal Computer non va ovviamente intesa secondo l'accezione odierna, ma con il significato di macchina da calcolo per uso personale, che possiede un set di istruzioni interne ben definito, che lo classificano come computer, anche se la memoria per i dati temporanei e le costanti è molto limitata e l'informazione minima gestibile non è un valore binario ma un numero a 11 digit. Progettata dall'Ing. Pier Giorgio Perotto alla Olivetti di Ivrea, la Programma 101 era in grado di fare le 4 operazioni oltre alla radice quadrata. La memoria era organizzata in 10 registri, 3 dei quali di calcolo, 2 di memoria ed altri 3 di memoria dati e/o memoria di programma (ripartibili a seconda dell'esigenza). Gli ultimi due erano riservati alla memorizzazione del programma. La stampa avveniva su un nastro di carta e i programmi potevano essere registrati su schede delle dimensioni approssimative di 10 cm x 20 cm che recavano due piste magnetiche leggibili una alla volta, inserendo la scheda prima in un senso, poi nell'altro. La memoria di lavoro era costituita da una linea magnetostrittiva e l'elettronica era realizzata a componenti discreti (transistor e diodi montati su schede in resina fenolica: i microprocessori non esistevano ed i circuiti integrati erano ai primordi. Lavorava con la precisione di 22 cifre a virgola fissa e 15 cifre decimali. La programmazione era analoga all'Assembler, ma più semplice: consentiva fondamentalmente lo scambio fra registri di memoria e registri di calcolo e le operazioni nei registri. Per fare un esempio, il programma per calcolare i logaritmi occupava entrambe le facce di una scheda magnetica. Caratteristiche: Dimensione: 48x61x19 cm Peso: 35.5 kg Consumo: 350 W Display: stampante a 30 colonne su carta di 9 cm Precisione: 22 digit e fino a 15 decimali Operazioni: somma, sottrazione, moltiplicazione, divisione e radice quadra Memoria: circa 240 byte in tecnologia magnetostrittiva Archivio: lettore di card magnetiche Design: Il progetto della carrozzeria, in un primo tempo affidato a Marco Zanuso, fu riaffidato a Mario Bellini, all'epoca giovane architetto, e il risultato fu talmente ergonomico ed innovativo per i tempi, che valse all'azienda l'Industrial Design Award. Alcuni esemplari di P101 sono infatti esposti in musei come esempi di design innovativo. Pier Giorgio Perotto aveva brevettato la Programma 101, ma vendette i diritti alla Olivetti per la somma simbolica di un dollaro. Egli stesso ha affermato che "mai un dollaro fu speso meglio da un'azienda". OLIVETTI M20 Year 1982 CPU Zilog Z8000 Memory 128K ram Storage 5.25‚Äù floppy Design Ettore Sottsass In 1972, Olivetti established in the U.S.A. (Cupertino), the Advanced Technology Centre (ATC), a research centre specialized in new technologies and office automation equipment design. During ten years the centre designed Olivetti typewriters, calculators, photocopiers, etc.... In 1980, the first Olivetti computer took form in Cupertino, and the M-20 computer was launched in March 1982. More than 50,000 units are estimated to have been shipped in the first year. ‚Ä®‚Ä®The M20 was one of the very rare computers based on the Zilog Z8000, a 16 bits microprocessor very close to its 8 bits big brother the Z80. Like most of the computers designed before the IBM PC era, the M20 offered technical choices which made it totally incompatible with the rest of the micro world. ‚Ä®‚Ä®The first proprietary M20 operating system, called PCOS (Professional Computer Operating System) was also very particular and didn't allowed files to be exchanged with other systems. Hopefully, MS-DOS V2.0, CP/M-86 and CP/M-80 would be later adapted to the specific M-20 hardware. Moreover, front of this compatibility problem, Olivetti developped a coprocessor board based on the 8086 chip, which offered M20 owners access to IBM PC software. ‚Ä®‚Ä®The M20 came with a 12'' monochrome or colour custom built monitor. The international version had a grey plastic case, the Italian version had a brown one. OLIVETTI M20 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione Design 1982 Zilog Z8000 128K ram Floppy 5.25" Ettore Sottsass L'Olivetti M20 è un personal computer sviluppato nell'Olivetti Advanced Technology Center di Cupertino da Olivetti e presentato al pubblico nel 1982. Studiato per attirare i potenziali acquirenti del PC IBM, risultava incompatibile con quest'ultimo a causa del sistema operativo, il PCOS, interamente sviluppato da Olivetti e dalla scelta di un microprocessore potente ma poco diffuso, lo Zilog Z8001. Per questo motivo, questo modello fu soppiantato in favore dell'M24, il quale era compatibile con il PC IBM. Una scheda di espansione (detta Alternate Processor Board) permetteva di utilizzare un microprocessore Intel 8086 e di far girare una versione dell'MS-DOS. La macchina era indirizzata agli uffici per svolgere compiti di contabilità e di archivio (nel catalogo Olivetti figuravano programmi per svolgere questo genere di attività, nonchè una versione di Microsoft Multiplan), ma ne era disponibile una versione con doppia interfaccia seriale RS232 current loop e interfaccia IEEE 488. Ciò rendeva la macchina molto appetibile per applicazioni tecniche ed industriali. La sua produzione fu avviata nello stabilimento di Scarmagno, accanto alle linee di produzione degli ultimi esemplari del P6066. Caratteristiche: Processore: Zilog Z8001 Velocità di clock: 4MHz RAM: 128kB espandibile fino a 512kB ROM: 8kB contenente il bootloader ed alcune funzioni di I/O Sistemi operativi: PCOS, CP/M8000, MS-DOS (con l'adattatore APB 8086) Schermi: Bianco e nero, verde, ambra, 4 o 8 colori Risoluzione grafica: 512x256 pixel Griglia di testo: 80x25 oppure 64x16 caratteri Drive per floppy: Uno o due da 160kB-320kB-640kB in formato 5"1/4 Hard disk: 11.5MB Winchester opzionale Interfacce di serie: RS232 e Parallela (Centronics), con connettori proprietari Interfacce opzionali: Doppia RS232 (normale e current-loop) e IEEE488 OLIVETTI M24 Year 1983 CPU Intel 8086 Memory 128K ram Storage 5.25‚Äù floppy - hardisk Design Ettore Sottsass This is a highly IBM PC compatible system. It means that it is truely hardware and sotfware compatible with the IBM PC of that time. Back then, all "PC compatible" systems were not exactly 100% compatible... so it was a real marketing argument for the Olivetti M24.‚Ä®There were two true tests to know if a system was really IBM PC compatible : Lotus 1-2-3 and Microsoft Flight Simulator, and the M-24 was running both with no problem. ‚Ä®‚Ä®But in addition to its good compatibility, the Olivetti M24 was offering more than the IBM PC itself : RS232c and Centronics interface built-in, more complete keyboard, better graphic possibilities (640 x 400) and 7 free expansion slots (instead of 3 for the IBM PC). Even the CPU (8086, real 16-bit) was faster than the 8088 (16-bit with an 8-bit bus) used by the IBM PC. ‚Ä®‚Ä®It runs under MS-DOS 2.11, CP/M 86, UCSD P-System and even PCOS, the Olivetti OS used on the M20.‚Ä®The 128k RAM can be expanded to 256k or 640k by adding memory directly onboard. It is also possible to connect two optional 10 Mb hard disks (one internal and one external).‚Ä®The Olivetti M24 was sold with a green or yellow phosphore 12" monochrome monitor, or with a color monitor (more expensive, of course). Two keyboards were available : one absolutly identical to the IBM PC's, and an Olivetti with more keys (102 instead of 83) including 18 functions keys and a complete editing keypad. ‚Ä®‚Ä®In September 85 appears a new model, the M24 SP. It is based on a M24 but its Intel 8086 is running at 10 Mhz, it has 512k RAM (still upgradable to 640k) and a 20Mb hard-disk. ‚Ä®‚Ä®Conclusion : the Olivetti M24 was the first computer to be fully compatible with the IBM PC and to offer more features than original PC, for a cheaper price ! ‚Ä®‚Ä®The Olivetti M24 was also sold as the Logabax 1600 in France (Olivetti owned Logabax) and the ATT PC-6300in the USA (Olivetti signed a distribution deal with ATT). As Olivetti was not entirely satisfied with the ATT deal, it also approached Xerox to distribute its computers in the USA. OLIVETTI M24 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione Design 1983 Intel 8086 128K ram Floppy da 5.25" - hardisk Ettore Sottsass L'Olivetti M24 fu il primo vero personal computer della Olivetti Italia, prodotto presso lo stabilimento di Scarmagno: nacque come clone del PC IBM, e per questo motivo ebbe grande successo su tutti i mercati mondiali, a differenza del precedente M20, che adottava invece un sistema operativo della Olivetti. A differenza del PC IBM, che adottava il processore i8088 con clock a 4,7 MHz, l'M24 adottava il più potente i8086, con la velocità di clock di 8 MHz e si potevano incrementarne le prestazioni diminuendo la velocità di refresh della memoria via software. Prodotto a partire dal 1983, costava circa sei milioni di lire alla data del gennaio 1986, equivalenti a circa 6.600 euro del 2008; veniva fornito a corredo un manuale utente, l'interprete Gw-Basic Olivetti con manuale ed un sistema operativo MS-DOS in versione 2.11. Il PC nasceva con una versione base di scheda grafica CGA (Colour Graphics Adapter) a quattro colori con una risoluzione di 640x400 pixel, due unità floppy da 5,25", 360 kB single sided ed una memoria RAM massima di 128 kB espandibili a 640 kB. Sulle prime versioni non era previsto l'installazione di un hard disk, pertanto gli utenti avevavano la macchina con il sistema operativo MS-DOS in dotazione su floppy disk. Più tardi, alla fine del 1986, da parte di O.P.E. (Olivetti Peripheral Equipment), nacque il primo hard disk (10 MB) per Olivetti M24 in versione interna, che aveva un costo variabile tra i due ed i cinque milioni di lire. Per i tempi era un'ottima macchina, superata in prestazioni solo dalla Apple con il modello del 1985 ed il suo enorme successo fece vendere il sistema in forma OEM per altre ditte: ad esempio la AT&T lo denominò 6300, questo modello, strutturalmente identico all'M24, differiva per nella scheda madre, progettata in proprio da AT&T, con a bordo il processore 286 in package ceramico CLCC, oltre ad adottare l'hard disk Seagate ST506, scelta imposta da AT&T, rispetto al prodotto O.P.E. OLIVETTI M15 Year 1987 CPU Intel 80C88 4,77Mhz Memory 512K ram, 16K rom Storage 3.5‚Äù diskettes Design Ettore Sottsass Although small in size, the M15 is a thrue professional Personal Computer. Thanks to the new advanced technology ‚Äì surface mount devices ‚Äì it has been possible to design a portable, compact Personal Computer that still has the performance of a desktop PC. Since either 3.5‚Äù or 5.25‚Äù floppy disks can be used, total compatibility with industry standard is guaranteed, thus enabling you to interchange jobs on the M15 with any other industry standard PC. The M15's central processing unit is the CMOS Intel 80c88 and the operating system is MS-DOS 3.2 ‚Äì the most recent MS-DOS release which , as well as allowing simultaneos management of two different format drives, capitalises fully on the M15's potential. In other words, with the dual compatibility feature, the M15 can exploit the dual software library (3.5‚Äù and 5.25‚Äù) developed for the MS-DOS standard. You can continue to run all the programs you use in your office on this portable PC, which has 512K memory as standard. The M15 offers you a detachable, professional keyboard with 78 keys, 10 function keys and an integrated numeric pad, and is available in different national layouts. The antiglare, tiltable display is the largest LCD used in Personal Computers and features a standard 25 line x 80 character format. Graphic resolution is 640x200 pixels. Since different shades of grey can be displayed, software compatibility is guaranteed. Inside the M15 there are two disk drives for 720K 3.5‚Äù minifloppy disks. Externally the M15 can be connected to a 5.25‚Äù floppy disk drive, thus enabling data and programs also be transferred to systems with different disk formats. The dual power supply ‚Äì mains or batteries ‚Äì increase the portability of the M15. In fact, the rechargeable batteries ensure a total independence for 6 hours. Recharging, via the external power supply unit connected to the mains, can be carried out with the system either on or off. Connection to any type of printer or peripheral unit , is ensured by the interfaces supplied as standard in the basic configuration: RS232C and CCITT V24 serial interface ofr asynchronous communication adn Centronics parallel for printers. From the ergonomic point of view, every effort has been made to ensure that you can work in comfort wherever you are. OLIVETTI M15 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione Design 1987 Intel 80C88 4,77Mhz 512K ram, 16K rom Floppy disk da 3,5” Ettore Sottsass Nonostante le dimensioni ridotte, l'M15 è un vero Personal Computer professionale. Grazie alla nuova tecnologia di montaggio di componenti superficiali è stato possibile progettare un personal computer portatile compatto con le stesse prestazioni di un PC desktop. Poichè possono essere utilizzati floppy disk sia da 3,5" che 5,25" si ha la totale compatibilità con gli standard di settore, permettendo di scambiare i lavori eseguiti con l'M15 con qualsiasi altro PC. Il microprocessore utilizzato dall'M15 è un Intel 80C88 CMOS e il sistema operativo è MS-DOS 3.2 - la più recente versione di MS-DOS che, oltre a consentire la gestione simultanea, di due unità di formato diverso, sfrutta appieno il potenziale della M15. L'M15 offre una tastiera professionale staccabile con 78 tasti, 10 tasti funzione e un tastierino numerico integrato, ed è disponibile in differenti layout nazionali. Il display inclinabile antiriflesso è il più grande schermo LCD utilizzato nei personal computer e dispone di una linea standard da 25 x 80 caratteri. La risoluzione grafica è 640x200 pixel. Dal momento che diverse tonalità di grigio possono essere visualizzate, la compatibilità del software è garantita. All'interno del M15 sono presenti due unità disco 3,5" 720K Esternamente l'M15 può essere collegato ad un floppy da 5,25", permettendo così il trasferimento dei dati posti su supporti differenti. La doppia alimentazione - rete elettrica o batterie - aumenta la portabilità del M15. Infatti, le batterie ricaricabili garantiscono una totale indipendenza per 6 ore. La ricarica, tramite l'alimentatore esterno collegato alla rete, può essere effettuata con il sistema sia acceso che spento. La connessione a qualsiasi tipo di stampante o unit√† periferica, è assicurata dalle interfacce presenti: RS232C e l'interfaccia di comunicazione seriale CCITT V24 asincrona e la parallela Centronics per le stampanti. Dal punto di vista ergonomico, ogni sforzo è stato fatto per assicurare di poter lavorare in tutta comodità, ovunque ci si trovi. OLIVETTI M10 Year 1983 CPU Intel 80C85 Memory 8K ram Olivetti is known for the eccentricity of its early machines (M20, M24). The M10 is no exception. Altough very similar to the Tandy M100 family (Both come from Kyocera), some features are different. On the outside, there is the display, that can be set at an angle with the keyboard. Just like its brothers, the M-10 was used a lot by reporters all around the world. This success was mainly due to its excellent keyboard and large battery autonomy. The M-10 built-in software : - An Extended Microsoft Basic - A wordprocessor - A small spreadsheet (adress files) - An Agenda - And a communication program. OLIVETTI M10 Anno CPU Memoria 1983 Intel 80C85 8K ram Nel 1983 l'Olivetti era un'azienda che aveva già vissuto il cambio dell'azionista di riferimento e il passaggio da azienda con una spiccata vocazione per il calcolo meccanico a quella di un'azienda che si doveva confrontare su un mercato affollato come quello del calcolo elettronico. L'anno dopo la presentazione dell'Olivetti M20, avendo intravisto nel settore dei portatili un mercato potenzialmente solido ed in espansione, la Olivetti chiese alla Kyocera (Kyoto Ceramic Co., Ltd.) una versione del suo Kyotronic KC-85, così come avevano fatto NEC per il PC-8201A e Tandy per il TRS-80 Model 100 en:TRS-80 Model 100. Mettendo insieme questa base tecnologica e il design di Perry A. King e Antonio Macchi Cassia, nacque l'Olivetti M10, che rimase in produzione per due anni. Considerata la copia più riuscita tra le quattro, almeno nella sua composizione iniziale, presentava soluzioni uniche come lo schermo inclinabile che ne aumentavano l'usabilità di molto rispetto ai fratelli, anche considerando che il display a matrice di punti non aveva retroilluminazione. Nel 1984 le vendite furono in termini numerici pari a circa 24.000 pezzi,[1] ma ben più sorprendenti in termini di percentuali di mercato, pari al 70% del mercato italiano dei portatili e il 22% di quello europeo. L'anno successivo, tuttavia, il prodotto ebbe scarsissimo successo e fu mandato fuori produzione; probabilmente perchè mentre il mercato e i fratelli evolvevano, l'M10 rimase uguale. OLIVETTI PRODEST PC128 Year 1986 CPU Motorola 6809 Memory 128K ram, 64K rom Storage compact cassette The Prodest PC-128 was a rebadged and slightly redesigned version of the French Thomson MO6‚Ä®‚Ä®Apart from case design touching up, technical features was the same as the MO6.‚Ä®‚Ä®This machine seems having been sold in very small quantity in Italy. With this machine, Olivetti have try to enter the home computer market. OLIVETTI PRODEST PC128 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione 1986 Motorola 6809 128K ram, 64K rom compact cassette Il Prodest PC-128 è una versione rimarcata e leggermente ridisegnato del francese Thomson MO6 Oltre al ritocco del design dell' involucro, le caratteristiche tecniche sono le stesse del MO6. La macchina sembra essere stata venduta in un numero molto piccolo di unità in Italia. Con questa macchina, l'Olivetti hanno tentano di entrare nel mercato dell' home computer. OLIVETTI PRODEST PC1 Year 1988 CPU Nec V40 Memory 512K ram Storage 3.5‚Äù floppy The Olivetti PC 1 was designed to be a family computer and Olivetti‚Äôs answer to the Amstrad PC 1512. ‚Ä®‚Ä®It uses the TV screen instead of a special monitor, but one could be used if you wanted to use one. It was sold with a mouse.‚Ä®No internal slot : to use ISA cards, an expansion box had to be connected onto the expansion connector. This device supplied two 8-bit ISA slots, hard disk connector (for a 20 mb hard disk, 85 ms) and 128 KB ram. It runs under MS DOS 3.2. ‚Ä®‚Ä®The most particular feature is the disk-drives mounted above the keyboard. The computer was sold with 1 or 2 of them. OLIVETTI PRODEST PC1 Anno CPU Memoria Supporto di memorizzazione 1988 Nec V40 512K ram Floppy 3.5" l'Olivetti PC1 è stato progettato per essere un computer per la famiglia ed è la risposta di Olivetti all'Amstrad PC 1512. Utilizza lo schermo di un televisore al posto di un monitor dedicato, ma se si vuole se ne puo' collegare uno. Veniva commercializzato con un mouse a corredo. Non era presente nessun slot interno di espansione. Si potevano utilizzare schede ISA aggiuntive connettendo un box esterno sul connettore di espansione presente. Questo dispositivo supportava due slot ISA a 8 bit, un connettore per hard disk (per un disco da 20 MB, 85 ms) e 128 KB di RAM. Sistema operativo MS DOS 3.2. La caratteristica più particolare era l'unita a disco montate sopra la tastiera. Il computer era venduto con 1 o 2 di loro. Olivetti M211 Anno 1989 Processore 80C286 Memoria 1M British Olivetti Ltd has launched the battery-powered M211 laptop for use in the MS-DOS and OS/2 environments but has not yet announced prices: built around the Intel 80C286 16MHz processor, the M211 has 1Mb memory expandable to 4Mb, an RS232C serial interface, a 3.5 disk drive (20Mb or 40Mb versions), a liquid crystal display with 640 by 350 EGA screen, and its vital statistics are 13 by 14.3 by 4, it weighs in at 15 lbs; not very impressive really compared with rival laptop offerings such as Grid's GridLite XL 2.5 disk drive, Agilis' radio and local area network capabilities, and Dynabook's diminutive 80286 weighing no more than 6.4lbs Olivetti M211 Anno Processore Memoria 1989 80C286 1M La britannico Olivetti Ltd ha prodotto per il mercato britannico il portatile a batteria M211 laptop utilizzabile con i sistemi operativi MS-DOS e OS/2. Costruito attorno al processore Intel 80C286 16 MHz, l'M211 ha 1Mb di memoria espandibile fino a 4Mb, una interfaccia seriale RS232C, unità disco da 3,5 (nelle versioni da 20Mb o 40Mb), un display a cristalli liquidi compatibile con risoluzione EGA 640x350, con le dimensioni di 33x36x10 cm.e il peso 6,8 Kg., non riesce ad impressionare il possibile acquirente rispetto ai laptop rivale offerte come grid GridLite XL con unita' a disco di 2,5", la possibilità di ricevere le frequenze radio di Agilis ( stazioni radio britanniche dell'epoca ) oltre all'interfaccia di rete, o il Dynabook 80286 con lo straordinario peso di 2,9 Kg.