Uno sguardo dall’Alto
Descrivere quali idee, quali concetti siano racchiusi nell’installazione della
mostra del Maestro Franco Olivetti non può che essere un’operazione di
trascrizione in prosa delle sensazioni che la visione di questi sguardi dall’Alto,
di questi scorci di Terra dal Cielo provoca e sollecita nello spettatore.
La potenza e la poesia, quasi l’amore, per i più piccoli dettagli come per
l’insieme espressi dall’Autore rimandano immediatamente il pensiero di chi
guarda al particolare ed al contempo al tutto: così deve essere la visione da
parte di Chi, dall’Alto, vede e guarda, con amore di Padre, tutto quanto è.
La linea seguita da Franco Olivetti è nel rendere questo assolutamente chiara
e perfettamente, magistralmente riuscita.
Esprimere con la terra, con la folla e la solitudine, col colore e con i grigi, con
la semplice rappresentazione dell’immanenza della vita di tutti i giorni quanto
in tutto questo ci sia di aereo, di leggiadro, di trascendente.
Questo è il merito del messaggio del sapiente occhio dell’Autore: farci sentire
il desiderio e la speranza che diversi punti di vista possano creare, che
realmente creino, diverse e migliori consapevolezze.
Davide Marcatelli