Ipertensione - Medici Insieme Vicenza Medicina di Gruppo Integrata

La pressione arteriosa
Il sangue viene trasportato dal cuore a tutti gli
organi e i tessuti e attraverso vasi sanguigni chiamati arterie. La pressione arteriosa corrisponde
alla forza esercitata dal sangue sulle pareti delle
arterie. In condizioni normali, il cuore batte circa
60-70 volte in un minuto.
Ipertensione
La pressione raggiunge il suo livello massimo
quando il cuore si contrae pompando il sangue nelle arterie. Questa è la
pressione sistolica. Quando il cuore si rilassa tra un battito e l'altro, la
pressione arteriosa scende. La pressione arteriosa minima è la pressione
diastolica.
Questo significa che esistono due valori di pressione sanguigna: il più
alto quando il cuore batte, il più basso quando il cuore è a riposo. Questi
valori vengono misurati in millimetri di mercurio (mmHg). Entrambi sono
importanti. Ad esempio, se la vostra pressione è 120/80 mmHg, il numero più alto corrisponde alla pressione sistolica, cioè alla massima quantità
di pressione esercitata sulle arterie; quello più basso alla pressione diastolica, cioè alla minima quantità di pressione esercitata sulle arterie.
La pressione arteriosa varia durante la giornata. È più bassa a riposo o
quando si dorme, e sale quando si è in movimento, se si è agitati o
durante un'attività fisica.
L'ipertensione
Si ha ipertensione quando la pressione arteriosa sistolica è uguale o
maggiore di 140 millimetri di mercurio , o quando la pressione arteriosa
diastolica è uguale o maggiore di 90 millimetri di mercurio.
L'ipertensione costituisce un importante sovraccarico per il cuore ed il
sistema circolatorio. Una elevata pressione sistolica implica un maggior
lavoro per il cuore che fa più fatica a pompare il sangue nei vasi. Una
elevata pressione diastolica significa un affaticamento continuo per le
arterie. Se l'ipertensione persiste per lungo tempo, si possono manifestare malattie del cuore e delle arterie che provocano danni come l'infarto,
lo scompenso cardiaco, l'insufficienza renale e l'ictus. La maggior parte
delle persone con alti valori di pressione arteriosa non avverte alcun sintomo, quindi l'ipertensione va prevenuta e curata , senza aspettare di
avere disturbi particolari.
Quali sono le cause
dell'ipertensione?
Normalmente l'ipertensione non ha cause ben
individuate. Si presuppone che esista un restringimento delle arterie o un aumento del volume di sangue circolante, ma non esistono cause certe. In questi casi si parla di ipertensione essenziale o primaria.
In altri casi invece è possibile individuare una causa precisa: una malattia metabolica, un difetto dell'aorta, una malattia renale.
In questi casi, peraltro molto rari, si parla di ipertensione secondaria.
Nonostante sia difficile individuare la causa precisa dell'ipertensione,
esistono dei fattori di rischio, cioè degli elementi che fanno aumentare la
probabilità di sviluppare ipertensione. I fattori di rischio controllabili sono
quelli sui quali possiamo intervenire per prevenire l'ipertensione.
Tabella dei fattori di rischio
Controllabili
Non controllabili
Obesità
Razza (la razza nera tende a sviluppare ipertensione
con maggiore frequenza rispetto alla razza bianca)
Elevato consumo di sale
Ereditarietà (la tendenza ad avere la pressione alta
si trasmette dai genitori ai figli)
Fumo
Età (gli uomini tendono a sviluppare ipertensione tra
i 35-50 anni, le donne dopo la menopausa)
Elevato consumo di Alcool
Scarsa attività fisica
Stress
Contraccettivi Orali (pillola anticoncezionale)
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Conseguenze dell'ipertensione
Se l'ipertensione non viene individuata e curata in modo adeguato, può
essere causa di:
• Accelerazione del processo di sclerosi delle arterie. Le arterie sottoposte
a ipertensione riducono il loro calibro (lume). Inoltre diventano più ruvide, facilitando il processo di formazione della placca (aterosclerosi). In
altre parole l'ipertensione favorisce l'aterosclerosi e ne aumenta i danni.
• Ipertrofia, ispessimento delle pareti del ventricolo sinistro, che può
provocare scompenso cardiaco.
• Rottura di aneurismi nei vasi sanguigni del cervello, che possono causare emorragia cerebrale
• Restringimento delle arteriole renali, che può provocare insufficienza
renale (per valutare lo stato delle piccole arterie, spesso si ricorre all'esame del fondo dell'occhio)
• Aumentata incidenza di aritmie (extrasistole, fibrillazione atriale) con
sintomi anche rilevanti (palpitazioni, mancanza di fiato, affaticamento).
L'ipertensione solitamente non dà sintomi. Per questo è così pericolosa.
Molte persone hanno alti valori di pressione arteriosa per anni senza
saperlo. Occorre controllare regolarmente la pressione arteriosa in modo
da intervenire tempestivamente in caso di ipertensione.
Se la pressione passa dalla categoria "normale" allo stadio 1 della categoria
Classificazione della pressione sanguigna (Linee guida OMS/ISM 1999)
Categoria
Ottimale
Normale
Normale-alta
Ipertensione di Grado 1 ("lieve")
Sottogruppo: borderline
Ipertensione di Grado 2 ("moderata")
Ipertensione di Grado 3 ("grave")
Ipertensione sistolica isolata
Sottogruppo: borderline
Sistolica (mmHg)
<120
<130
130-139
140-159
140-149
160-179
>=180
>=140
140-149
Diastolica (mmHg)
<80
<85
85-89
90-99
90-94
100-109
110
<90
<90
"alta", il rischio di infarto o di ictus cerebrale raddoppia. Se sale allo stadio 2,
il rischio si triplica. Per questo è importante tenere sotto controllo la pressione. Il medico potrebbe chiedere di misurarla regolarmente, scrivendone i
valori per vedere se vi sono modificazioni rilevanti nel corso della giornata.
Più numerosi sono i fattori di rischio, più i rischi di sviluppare la malattia sono elevati.
Trattamento e stile di vita
La pressione alta richiede di modificare lo stile di vita. Sarà quindi necessario
concordare con il medico un comportamento che consenta di avere valori di
pressione più controllati. Sono molto importanti, infatti, la dieta (a basso contenuto di sodio, sale da cucina), l'attività fisica e la terapia farmacologia con farmaci antiipertensivi. Abituarsi a mangiare con poco sale non è difficile. È dimostrato che occorrono circa 15 giorni per abituarsi al cibo con poco o addirittura
senza sale. Inoltre esistono numerose soluzioni alternative per insaporire i cibi.
Questi cambiamenti non devono essere fatti in maniera drastica. È
importante fare in modo che diventino parte abituale della vita quotidiana. Modificare il proprio stile di vita è anche utile per prevenire l'ipertensione, non solo per curarla.
Quando la dieta non è sufficiente a diminuire i valori pressori occorre utilizzare un trattamento farmacologico. Esistono diverse categorie di farmaci
adatti a questo scopo (betabloccanti, calcioantagonisti, diuretici, ACE inibitori, etc.). La scelta sarà fatta in funzione di una valutazione clinica complessiva. Tutti i farmaci oggi disponibili sono normalmente efficaci e ben tollerati.
Glossario
Pressione Massima
È la pressione del sangue sulle arterie nel momento della sistole, cioè della massima spinta del cuore
Pressione Minima
È la pressione del sangue sulle arterie nel momento della diastole, cioè quando il cuore è a riposo
Consumo di sodio
Il sodio è presente non solo nel sale da cucina, ma in moltissimi alimenti. Trattiene acqua quindi aumenta il volume circolante e la pressione del sangue.
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