CONTROLLARE LA PRESSIONE ARTERIOSA
I valori pressori non sono mai costanti, neanche nelle persone che sono del tutto sane. Essi
variano con le sollecitazioni del corpo, con lo stress e perfino in base agli orari della giornata.
La pressione arteriosa è più bassa di notte, durante la fase di riposo, e più alta alla mattina
dopo essersi alzati, quando il sistema circolatorio riprende a funzionare a pieno ritmo.
L’ipertensione (pressione alta) viene perciò diagnosticata soltanto dopo ripetute rilevazioni
pressorie. Ulteriori indagini servono ad escludere forme di ipertensione secondarie a
malformazioni di organi o arterie o alterazioni ormonali e a eventuali danni d’organo che
l’ipertensione può aver già provocato
Misurazione della pressione arteriosa
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Per misurare la pressione di solito viene disposto un manicotto gonfiabile di gomma al di
sopra dell’incavo del braccio, collegato a uno strumento di misurazione.
I valori vengono indicati nell’unità di misura “mmHg” (millimetri di mercurio).
Se i valori fra il braccio destro e quello sinistro sono differenti – cosa che può capitare anche
nelle persone sane – di solito si considera il valore più alto e successivamente la misurazione
viene eseguita soltanto al braccio in questione. Qualora durante misurazioni ripetute
vengano rilevate differenze marcate (oltre 20 mmHg) tra le due braccia è necessario
rivolgersi al medico, poiché la causa potrebbe risiedere in un restringimento dei vasi.
La misurazione pressoria delle 24 ore fornisce l’informazione più esatta. Viene applicato e
fissato al corpo un computer portatile per la misurazione, il quale a intervalli regolari (anche
durante la notte), rileva e registra i valori pressori. Ciò delinea un profilo attendibile di ciò
che accade nelle 24 ore, fornendo al medico informazioni importanti sull’andamento
pressorio sia in situazioni quotidiane di carico che durante le fasi di sonno.
Anche quando i pazienti sanno di avere la pressione alta e assumono farmaci per tenerla
sotto controllo, è necessario effettuare una misurazione regolare della pressione.
A colloquio con il medico
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Per poter effettuare una diagnosi sicura, durante il colloquio con il paziente, il medico si
informa anche di eventuali casi di ipertensione e patologie cardiache presenti all’interno
della famiglia.
Inoltre, durante la diagnosi vengono rilevati i seguenti aspetti:
 Quanto erano alti i valori pressori misurati in precedenza?
 Sono note eventuali malattie pregresse (malattie del cuore e dei vasi, malattie
renali, diabete mellito, ecc.)?
 Quali farmaci vengono assunti?
 Il paziente è sovrappeso? E’ sedentario ? Come vengono preparate le
pietanze? C’è un uso eccessivo di sale da cucina o cibi salati ? Generi
voluttuari come nicotina, alcool, caffè o liquirizia vengono consumati in
quantità regolare o in grandi quantità?
 È stato riscontrato un aumento della colesterolemia?
 Il paziente è sottoposto a stress negativi?
 Nelle donne, si era verificato un innalzamento della pressione durante la
gravidanza?
Nel corso delle successive visite mediche viene effettuato un accurato esame obiettivo con
auscultazione del cuore e dei polmoni e vengono controllati i reni e il fondo oculare.
Ulteriori accertamenti
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In laboratorio si fanno analisi del sangue e delle urine per chiarire possibili cause e
complicanze.
Per escludere e confermare forme di pressione alta correlata ad un organo sono necessari
anche i seguenti esami:
ECG e ECG sotto sforzo
Ecocardiografia (ultrasuoni al cuore)
Ecografia dell’addome con particolare attenzione ai reni e alle arterie renali.
Per poter diagnosticare l’ipertensione con sicurezza, sono necessarie misurazioni ripetute della
pressione in giorni diversi e possibilmente in orari diversi. Il medico può accertare meglio la
diagnosi effettuando un monitoraggio ambulatoriale della pressione nelle 24 ore o con le automisurazioni, i cui valori vengono annotati di volta in volta indicando anche l’ora esatta, con un
colloquio approfondito con il paziente ed un accurato esame obiettivo.