Gruppi di abilità sociali con bambini con disturbo dello spettro autistico: una ricerca-intervento UONPIA Ospedali Civili di Brescia Università di Milano Bicocca La ricerca Obiettivo Monitorare gli eventuali cambiamenti nelle abilità comunicative e socio-emotive dei bambini attraverso la somministrazione di test e questionari all’INIZIO e al TERMINE del training (disegno di ricerca pre-post). 2011 Pre-test (Ottobre) 2012 Training Post-test (Giugno) Partecipanti 8 bambini (6 - 11 anni) con diagnosi di HFA o AS hanno completato il training. Genitori. Il training Il training, iniziato ad ottobre e concluso a giugno, ha previsto incontri settimanali della durata di circa un’ora e mezza. Gli incontri con i bambini, condotti da due terapiste e supervisionati da una psicologapsicoterapeuta, sono stati affiancati da incontri con le famiglie (parent training) e con gli insegnanti (teacher training) per permettere una maggiore comprensione delle caratteristiche peculiari dei bambini e una generalizzazione degli obiettivi. Gli obiettivi su cui si è lavorato con i bambini nel gruppo sono stati: le abilità di base per l’interazione, per la conversazione, per il gioco e l’amicizia, per la gestione delle emozioni, per il problem solving di tipo sociale e la consapevolezza dell’altro e delle proprie difficoltà. Le tecniche utilizzate sono state principalmente: il modeling, lo shaping, il role playing. La maggior parte delle attività sono state svolte sotto forma di gioco e attraverso l’importante mediazione dell’adulto. La ricerca Strumenti Bambini: Test di Comprensione delle Emozioni-TEC (Pons & Harris, 2000; versione it. Albanese, Molina, 2008) Tale strumento è costituito da un libro illustrato (una versione per le femmine e uno per i maschi) con una semplice vignetta nella parte alta di ciascuna pagina e la rappresentazione grafica di diverse espressioni emotive, tra cui scegliere quella vissuta dal protagonista della storia. Si valuta la comprensione di quattro emozioni di base (felicità, rabbia, paura, tristezza). Es.: Questo bambino ha appena ricevuto un regalo per il suo compleanno. Come si sente? Felice? Triste? Normale o Spaventato? Il bambino deve indicare l’emozione corretta. La ricerca Strumenti Bambini: Test Medea Abilità Pragmatiche nel Linguaggio-APL (Lorusso et. al., 2009) Valuta la capacità di usare il linguaggio in modo referenziale e utilizzare competenze legate alla teoria della mente. Comprendere il significato di Metafore (es. Avere le mani bucate) Comprendere il significo implicito delle frasi (cogliere informazioni che non sono presenti esplicitamente, ad es. il luogo dove si svolge un dialogo) Comprendere e rispettare la struttura dialogica di una conversazione (completare fumetti di una breve sequenza dialogica) Capacità di utilizzare competenze legate alla Teoria della Mente (saper spiegare un gioco tenendo conto delle informazioni conosciute dall’interlocutore, ad es. sapendo che l’interlocutore non può vedere il materiale che costituisce il gioco) La ricerca Strumenti Genitori: Children Communication Checklist 2-CCC2 Social Responsiveness Scale-SRS (Bishop, 1998; adatt.it. a cura di Di Sano et al.) (Constantino e Gruber, 2005; versione it.Zuddas et al., 2010) Valuta alcuni aspetti comportamentali del bambino inerenti la sfera della comunicazione pragmatica. Es. items: 1. Si confonde tra lui e lei così che può dire “lui” quando parla di una ragazza, o “lei” quando parla di un ragazzo 2. Semplifica le parole tralasciando qualche suono, ad esempio dice “amadio” al posto di “armadio” oppure “coccodillo” al posto di “coccodrillo” 3. Compie false partenze, e sembra cercare le parole giuste; ad esempio, può dire “posso – posso – posso – posso – mangiare un – mangiare un gelato” 4. Parla ripetutamente di cose alle quali nessuno è interessato Valuta il comportamento sociale reciproco (abilità di cogliere i segnali sociali), la comunicazione espressiva e i comportamenti ripetitivi e stereotipati. Es. items: 1. Non si accorge quando gli altri provano ad «approfittarsi» di lui/lei 2. Si rende conto di ciò che gli altri pensano o sentono 3. Sembra trattare gli altri come se fossero oggetti 4. E’ capace di comunicare i suoi sentimenti agli altri 5. Offre conforto agli altri quanto sono tristi Principali risultati Bambini Test di Comprensione delle Emozioni-TEC 9 8 7 6 5 Pre-test 4 Sembra esserci un miglioramento nell’abilità di comprendere le emozioni. Tuttavia, tale differenza a livello statistico non è significativa. Post-test 3 2 1 0 TEC_totale TEC_esterna TEC_mentale TEC_riflessiva TEC totale: min 0; max 9 TEC esterna, mentale e riflessiva: min 0; max 3 Principali risultati Bambini Abilità Pragmatiche nel Linguaggio-APL 63,00 54,00 45,00 36,00 I bambini riportano miglioramenti significativi nelle competenze pragmatiche (U= 2.39, p<.05), in particolare nella comprensione dei significati impliciti all’interno di una conversazione (U= 2.18, p<.05). 27,00 Pre-test 18,00 Post-test 9,00 0,00 APL totale: min 0; max 67 Metafore: min 0; max 16 Significato: min 0; max 14 Fumetti: min 0; max 12 Situazioni: min 0; max 10 Gioco colori: min 0; max 15 Principali risultati Genitori Children Communication Checklist 2CCC2 21,00 18,00 15,00 12,00 9,00 6,00 3,00 0,00 Pre-test Post-test Sebbene i genitori rilevino una diminuzione delle difficoltà in quasi tutte le aree considerate, i cambiamenti non sono statisticamente significativi. min 0; max 21; N.B. valori alti significano maggiori difficoltà Principali risultati Genitori Social Responsiveness ScaleSRS 192,00 168,00 144,00 120,00 96,00 72,00 I genitori riferiscono una diminuzione delle difficoltà nelle abilità sociali (U= 2.03, p<.05), in particolare nella scala della consapevolezza che implica il rendersi conto di ciò che gli altri pensano o sentono (U= 2.53, p<.01) e in quella della comunicazione sociale che si riferisce alla capacità di relazionarsi con i coetanei e con gli adulti (U= 2.04, p<.05). Pre-test Post-test 48,00 24,00 0,00 Totale: min 0; max 195 Consapevolezza: min 0; max 24 Cognizione: min 0; max 36 Comunicazione: min 0; max 66 Motivazione: min 0; max 33 Comp. ripetitivi: min 0; max 36 N.B. valori alti significano maggiori difficoltà In sintesi Al termine del training i risultati delle analisi evidenziano che: i bambini hanno un miglioramento nelle competenze pragmatiche (in particolare nella capacità di comprendere i significati impliciti di una conversazione, ad es. capire il luogo in cui ci si trova, quali sono i pensieri di un interlocutore anche se queste informazioni non vengono esplicitate); i genitori riferiscono un miglioramento nelle abilità sociali, ovvero riportano che i propri figli sono più capaci di rendersi conto di ciò che gli altri pensano o sentono e si relazionano meglio con i coetanei e con gli adulti. Riflessioni conclusive e spunti futuri… EFFICACIA DEL TRAINING: i commenti positivi e le osservazioni di terapiste, genitori e insegnanti, insieme ai risultati delle analisi, ci portano a ritenere che il training svolto possa avere inciso sul miglioramento rilevato nelle abilità sociali e comunicative dei bambini. ! Tuttavia, la natura esplorativa di tali dati e l’assenza di un gruppo di controllo richiedono ulteriori approfondimenti. Riteniamo utile sottolineare che tale esperienza possa essere un esempio dell’utilità di pianificare interventi in piccolo gruppo che supportino abilità sociali e comunicative nell’ottica di una facilitazione nel processo di inclusione dei bambini con disturbo dello spettro autistico nei diversi contesti di vita. Training sulle competenze pragmatiche (febbraio-marzo 2013) I incontro: Situazioni (per comprendere il contesto in cui avviene la comunicazione: luogo, interlocutori) Es. Puzzle, ‘’dado’’, gelateria II incontro: Inferenze (per comprendere informazioni che non vengono dette esplicitamente) Es. La parola che cambia III incontro: Dialoghi/Conversazioni IV incontro: Metafore Es. Emozioni, riordina dialoghi Es. Disegna e indovina, trova il disegno giusto V incontro: Teoria della Mente Es. Indovina immagine, ‘’gioco dell’oca’’ Vediamo qualche esempio!! Il linguaggio Il linguaggio è un sistema simbolico di comunicazione socialmente condiviso che permette la trasmissione dei concetti attraverso l’uso, governato da regole, di simboli arbitrari. Semantica Significato veicolato da ogni singola parola (semantica lessicale), ma anche significato che si realizza a partire dalle relazioni che si creano tra diverse parole di una frase (semantica proposizionale) (D’amico, Devescovi, 2012). Sintassi La trasmissione del significato può avvenire solo nel caso in cui i simboli siano combinati seguendo regole convenzionali (Schopler, Mesibov e Kunce, 1998). Pragmatica Si occupa dei processi che permettono a due partner comunicativi di usare il linguaggio ma anche di interpretarne il significato in relazione ai differenti contesti verbali ed extraverbali in cui l’enunciato è stato emesso (D’amico, Devescovi, 2012). Cos’è la pragmatica? L’uso attuale del termine pragmatica si fa ufficialmente risalire al filosofo Charles Morris (1938). La pragmatica è divenuta una vera e propria branca di ricerca negli anni ’70 dando luogo a diversi dibattiti sulla definizione della stessa. Bianchi (2012) definisce la pragmatica come quell’ambito multi-sfaccettato e complesso che si occupa di differenti fenomeni che riguardano l’uso del linguaggio nel contesto, cioè come si utilizza una determinata espressione. Il contesto aiuta parlante ed interlocutore non solo a comprendere il significato di ciò che è detto, ma anche a costruire significati nuovi all’interno dello scambio comunicativo (Levinson, 1985). La situazione o contesto comunicativo comprende differenti fattori tra cui l’ambiente fisico, quindi il luogo e la dimensione temporale in cui avviene lo scambio, ma anche l’articolata e fitta rete di scopi, credenze, desideri, conoscenze, intenzioni ed identità di chi è coinvolto (Bianchi, 2003; Levinson, 1985). Pragmatica e disturbo dello spettro autistico I soggetti con autismo ad alto funzionamento (HFA) e sindrome di Asperger (AS) presentano quadri diagnostici caratterizzati in genere da abilità lessicali, fonologiche e sintattiche pressoché intatte ma scarse abilità semantiche e pragmatiche (Rapin e Allen, 1988). Alcuni autori hanno ipotizzato l’esistenza di un sottotipo di disturbo specifico del linguaggio riferibile alla sfera semantico-pragmatica (Bishop, 2000, 2003), a cavallo tra disturbi della comunicazione sociale e disturbi del linguaggio in senso stretto. Soggetti con HFA e AS e soggetti con DSL (in particolare nella sfera semanticopragmatica) evidenziano spesso profili in gran parte sovrapponibili. Rilevare i comportamenti pragmatici nel contesto Interazioni videoregistrate tra bambini (piccolo gruppo) attraverso la griglia di codifica (rif. Prutting e Kirchner, 1987) analizzate Scala di valutazione: 0 = inadeguato, 1= poco adeguato, 2= adeguato, 3 = molto adeguato Non osservabile