Lingue media e pubblicità
L’approccio pragmalinguistico
Finalità del corso: cfr. teorie su un quesito comune
Che cosa caratterizza la lingua della pubblicità rispetto all’uso comune
delle parole e agli altri impieghi delle lingue verbali?
• Approccio storico-socioling.:Chi dove quando e
perché si crea il LP? Come è cambiata la lingua comune con la nascita
della pubblicità? Come è cambiato il linguaggio pubblicitario in
diacronia?
• Approccio semiotico: Che cosa significa e come fa a
strutturare e veicolare significati tramite parole e messaggi iconici?
• Approccio pragmatico: Che cosa
ottiene e come fa a
compiere atti comunicativi tramite parole non dette e immagini non
attualizzate, ma implicate? Cosa vuol dire implicatura?
• Approccio retorico: Che cosa utilizza per persuadere e
come fa a strutturare argomentazioni logiche (lógos) ed emotive
(éthos/páthos)
Quando e dove nasce la Pragmatica <gr. pragma ‘fatto’
Ma distinguiamo:
• Pragmatismo e pragmaticismo (1878 Peirce: pragmatico ‘prudente’
vs pratico ‘morale’; 1907 James e 1904 Giuseppe Prezzolini,
Giovanni Papini: pragmatismo irrazionale )>corrente filosofica
irrazionalista (teorie e conoscenza della verità portano ad
interpretare, manipolare i fatti’)
• Pragmatica del linguaggio e Pragmalinguistica (1938 Charles
Morris Foundat. Of a Theory of Signs: teoria semantica)> relazione fra
il linguaggio e chi lo usa
Conversare, dialogare, parlottare, discorrere, chiacchierare,
colloquiare, borbottare, ciaramellare, ciarlare, cicalare, cingottare,
cornacchiare ecc.>sono moltissime le denominazioni ricordate da
Benedetto Varchi nell’Ercolano (a. 1570) per indicare quelle che in
inglese si chiamano small talking e che occupano un capitolo molto
importante degli studi di pragmatica
Alcune delle tante definizioni elaborate per spiegare cosa
sia la pragmatica e la parola come atto comunicativo
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Studio principi enunciati anomali e impossibili
Studio lingua in prospettiva funzionale
Studio esecuzione uso linguistico
Studio relazioni lingua-contesto grammaticalizzate
Studi relazioni lingua-contesto utili a spiegare la lingua stessa
Studio significato escluso teoria semantica
Studi adeguatezza enunciati rispetto al contesto
Studio di deissi, implicature, atti linguistici e aspetti strutturali discorso
Studio azione finalizzata a ridefinire il modello della realtà
Teoria dell’adattabilità del linguaggio
• Tratti comuni
interattività
strategicità
• Carla Bazzanella:“La pragmatica è caratterizzata
in generale dalla considerazione della lingua come
azione ed interazione all’interno di un contesto,
quindi dalla dipendenza del significato dal contesto
d’uso, e dal concetto di adattabilità della lingua,
che ci permette di confermare il nostro
comportamento verbale alle richieste della gente,
alle loro credenze, ai loro desideri ed intenzioni, e
alle circostanze del mondo reale in cui
interagiscono.”
• Confluenza di studi: linguistici
filosofici
psicologici
sociologici
Le pratiche discorsive possono
Macrofunzioni
sociali del
discorso
essere socialmente fondanti: i discorsi
possono servire a costruire soggetti
collettivi (razze, etnie, nazioni) (es gli
immigrati/vs /gli extracomunitari; l’uomo
che non deve chiedere mai)
costruttive
perpetuare, riprodurre o giustificare lo
status quo sociale (i terroni/ vs/ i
polentoni; merenda <lat. vs merendina)
perpetuanti
trasformare lo status quo (chi vespa per
chi usa la vespa, chi va in vespa, ecc.; )
trasformative
avere effetto sullo smantellamento e/o
sulla distruzione dello
status quo (le
distruttive
Presupposti linguistici
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•
Strutturalismo: Saussure parole
Funzionalismo:Jakobson Benveniste
Generativismo: Chomsky
Linguistica Testuale: Coseriu
Presupposti filosofici
• Gottlob Frege (Wismar 1848-1925) > iena
Sinn und Bedeutung
•
Ludwig Wittgenstein (Vienna 1889- Londra1951)>Cambridge
Tractatus Logico-Philosophicus (1922)
Philosophische Untersuschungen (1953)
• John Austin (Lancaster 1911- Oxford 1960)
How to do Things with words (1962)
• Paul Grice (Birmingham 1913- Berkeley 1988)
Logic and conversation
• John Roger Searle (Denver 1932) Univ di Berkeley
Speech act (1969)
Analisi della conversazione
1.Analisi delle varianti del parlato spontaneo,
controllato, in situazione formale, ecc. come
marcatori sociali (cfr. studio variabili nelle slide precedenti)
2.Analisi e critica del discorso sociale come
pratica discriminatoria o di manipolazione
3.Analisi del discorso come insieme di atti
comunicativi etnografia
pragmatica
LINGUAGGIO COME AZIONE
L’analisi della conversazione
Sistema di trascrizione Gail Jefferson (1974)
• Sistema di trascrizione “Gail Jefferson
-suoni non verbali, come mh, eh, tch, o le risate (h
tra parentesi se sono all’interno delle parole,es:
pa(h)sta oppure come ih, zh - ah, ah - eh, eh,
ecc. a seconda della vocale portante)
-le inspirazioni (.h) ed espirazioni (h)
-il troncamento: trattino (-);
-una sillaba allungata : due punti, (::) in numero
proporzionale alla durata.
Gli atti linguistici
• Tempo enunciazione:
-i cunei puntati verso l’interno (> <) indicano
un’accelerazione;
-puntati verso l’esterno (< >) indicano parlato
più lento del normale;
-il segno = serve a indicare che alcune
parole/suoni sono stati pronunciati molto
ravvicinati tra loro (latching)
Glosse e numerazione turni
Analisi conversazionale anni’90
Volume
- maiuscoletto e maiuscolo, rispettivamente per i segmenti
pronunciati a voce più alta e molto più alta del normale;
- due circoletti (° °) per segmenti pronunciati a voce più
bassa
Enfasi
- la sottolineatura: un suono o una parola possono infatti
essere enfatizzati in molti modi, con una variazione di
volume, di intonazione, di ritmo, di qualità della voce, e
spesso con più di uno di questi mezzi
Intonazione
-? Ascendente . Punto:Discendente conclusiva !disc. forte
• Parola o espressione dubbia (xxxx)
• Pause
- Breve (.)
- Media (-)/(0.3) o +
Sovrapposizioni
-[ ]
-[ [ ] ] partenze simultanee
Trascrizione spot (metodo Gail Jefferson)
VFC
1.
Osservate(.) con quanta previdenza(.) la
2.
natura(.) madre del genere umano(.) ebbe cura di
3.
spargere ovunque(.) un pizzico di follia
4.
(0.4)
5.
infuse.
nell’uomo(.) più passione che ragione
6.
(0.4)
5.
fosse tutto meno triste(.) difficile(.) brutto(.)
6.
insipido(.) fastidioso
7.
(0.4)
8.
se i mortali si guardassero(.) da qualsiasi rapporto con la
9.
saggezza(.) la vecchiaia neppure ci sarebbe
10.
(0.4)
11.
SE SOLO FOSSERO PIU’ FATUI ALLEGRI E
12.
DISSENNATI? godrebbero felici di un’eterna
13.
giovinezza
14.
(0.4)
15.
la vita umana(.) non è altro(.) che un gioco di follia
16.
(0.4)
17.
il cuore(.) ha sempre ragione.
ERASMO DA ROTTERDAM
(musica)
Spot 2006:
Alfaromeo 159
n. turno parola 1
Parlando faccia a faccia:
I suoni svaniscono
I suoni non si possono correggere
Per i suoni basta l’aria
Sono modulati con varie intonazioni
I suoni sono completati da altri codici
Emittente e ricevente sono noti
Emittente e ricevente condividono il contesto
Produzione o ricezione sono contemporanee
La velocità è determinata da chi parla
Il parlato è meno pianificato
Il parlato ha varie forme di feed-back