Caso clinico La storia di Miky, un cane con la testa storta Micky è un pastore tedesco maschio intero di 8 anni riferito da un collega perché da oltre 2 anni soffre di otite esterna ricorrente, specie all’orecchio destro. L’anamnesi riferisce che a Miky sono stati somministrati per via topica farmaci otologici ad ampio spettro la cui efficacia, nel controllo della patologia, si è fatta nel tempo sempre più breve. Sono già stati eseguiti prelievi, per l’antibiogramma, da entrambi i condotti cui sono seguiti lunghi cicli di diversi antibiotici per via parenterale. Miky è stato, inoltre, trattato per otoematoma ricorrente, sia a destra sia a sinistra. Il proprietario lamenta che “non è più vita”, né per lui né per il cane, e trattare l’animale (pulizia quotidiana con cotton fioc del meato acustico esterno e somministrazione topica di farmaci) è diventato sempre più difficile perché l’animale tollera poco le manipolazioni, soprattutto dell’orecchio destro. Il proprietario riporta che l’animale da circa 2-3 mesi piega la testa sul lato destro e l’odore che il medesimo orecchio emana sta diventato sempre più sgradevole. Il proprietario riferisce anche che Miky si gratta e scuote la testa, ma gli sembra che lo faccia con prudenza, come se questo fosse causa di ulteriore dolore. All’ispezione non si rilevano alterazioni degne di nota se si fa eccezione che la testa è tenuta ruotata sul lato destro, anche se non costantemente. La palpazione del condotto auricolare sinistro consente di apprezzare un certo “sciacquio” e che il condotto è più rigido del previsto; il dolore è evocato solo dopo palpazione profonda. Il padiglione sinistro appare un po’ rigido e deformato, probabilmente a causa del/i precedente/i otoematoma/i. L’esame particolare dell’orecchio destro è più complesso perché Miky, non appena si accenna ad avvicinare la mano all’orecchio, tende a sottrarsi. Dopo contenzione, si evidenzia che il padiglione auricolare è fortemente ispessito e che il meato acustico esterno è stenotico e imbrattato di materiale purulento. La palpazione (rapida) del condotto auricolare rileva che la consistenza è ossea; inoltre, il dolore evocato da questa minima palpazione è intenso. Si osserva inoltre che l’apertura forzata della bocca è causa di un certo risentimento algico ma una rapida ispezione del cavo orale esclude la presenza di patologie intraorali. L’esame neurologico di Miky è normale, in particolare a livello di tutti i nervi cranici, compreso il nervo facciale. Materiale didattico A seguito dell’anamnesi e della visita clinica generale si decide di approfondire il caso con le seguenti indagini: - esami del sangue completi ed esame dell’urina - esame cardiologico - otoscopia (o video-otoscopia) in anestesia gassosa di entrambi i condotti e prelievi per citologia, istologia (se possibile ed indicato) e microbiologia - TAC del cranio - eventuale chirurgia Gli esiti degli esami di laboratorio e cardiologico (ecocardiografia) di Miky sono nella norma. Pertanto, in anestesia, si procede all’esame video-otoscopico di entrambi i condotti. A destra la procedura viene ben presto interrotta in quanto il condotto è stenotico. A sinistra, si evidenzia un’otite cronica con presenza di essudato che maschera la visualizzazione del timpano. Dopo gli opportuni prelievi per citologia e microbiologia, si procede al lavaggio accurato del condotto e alla ripetizione dell’esame video-otoscopico. Questo rivela che il condotto è pervio solo nel suo tratto verticale e molto infiammato; la parte orizzontale è invece parzialmente stenotica ed infiammata e il timpano è difficilmente visualizzabile. L’esame citologico del materiale prelevato a sinistra identifica un processo infiammatorio purulento (neutrofili degenerati con batteri all’interno); quello batteriologico consente l’isolamento di Stafilococcus intermedius. L’esame TAC del cranio eseguito nella stessa seduta (Figg. 1-2-3) rivela calcificazione di entrambi i condotti auricolari, molto più grave a destra. Il condotto auricolare di destra non è pervio per tutta la sua lunghezza, il sinistro solo nella sua porzione orizzontale. La bolla destra, infine, presenta la corticale ispessita e sclerotica e materiale al suo interno. Fig.1 Scansione trasversale a livello del cranio di Micky. Sono visibili le 2 bolle (la destra notevolmente ispessita), la calcificazione dei condotti (grave soprattutto a destra) e l’obliterazione dei due condotti Fig. 2 Ulteriore scansione trasversale a livello del cranio di Micky. Rispetto alla precedente scansione si evidenziano la presenza di materiale nella bolla di destra e la parziale pervietà del condotto sinistro Fig.3 Ulteriore scansione trasversale a livello del cranio di Micky. Rispetto alla precedente si evidenzia la maggior pervietà del condotto auricolare sinistro Aspetti essenziali di anatomia Condotto auricolare esterno: parte verticale e orizzontale; ultima parte (mediale) ossea (parte petrosa dell’osso temporale) Orecchio medio: timpano, cavità timpanica, ossicini (malleolo o martello –connesso al timpano-, incudine e staffa – la parte mediale – base - di quest’ultimo ossicino chiude la finestra ovale o vestibolare), e tuba uditiva. La cavità timpanica è tappezzata da mucosa respiratoria che si continua con quella faringea mediante la tuba. La tuba è cartilaginea verso il rinofaringe e ossea – osso petroso - verso la cavità timpanica. La cavità timpanica è unicavitata nel cane;. La finestra rotonda (o della chiocciola) è ventrale a quella ovale. Nervi dell’orecchio medio: n. facciale (ventrolaterale ed esterno alla bolla), n. timpanico (corda del timpano – implicate in un’eventuale cheracongiuntivite secca per diminuzione della produzione di lacrime), fibre simpatiche post-ganglioniche (dopo il loro transito in bolla, si dirigono all’occhio – IV nervo cranico - implicate nella sindrome di Horner) Otite esterna: infiammazione del condotto uditivo esterno dal padiglione fino alla membrana timpanica Otite media: infiammazione dell’orecchio medio (membrana timpanica e bolla timpanica). Otite interna: infiammazione dell’orecchio interno. Fig.4: proiezione rostro-caudale (“open mouth”) del cranio di un altro cane affetto da patologia del tutto sovrapponibile a quella di Miky I batteri (soprattutto Staphylococcus e Pseudomonas spp.) possono raggiungere l’orecchio medio attraverso: a) il timpano, b) la tuba uditiva, o c) per via discendente (ematogena). L’associazione otite esterna/media è frequente. Più spesso rappresenta l’evoluzione all’orecchio medio di un’otite esterna; in tal caso la causa può anche essere un corpo estraneo non rimosso. L’otite media può anche derivare dall’estensione di un processo di osteomielite dell’osso petroso per migrazione trans-membrana di batteri; il timpano, in tal caso, può presentarsi integro. In linea generale, è sempre buona regola considerare che l’integrità del timpano all’otoscopia non esclude l’otite media. L’associazione otite esterna/media implica sempre la non pervietà di almeno il tratto orizzontale del condotto (Mason et al. 1988). Questo può essere conseguenza di: 1) otite terminale, anche dopo fallimento di chirurgie precedenti (ad es. Zepp, cioè asportazione della parte laterale del condotto verticale, o di resezioni coinvolgenti tutto il tratto verticale). Vi è in genere collasso o stenosi del canale auricolare orizzontale con o senza metaplasia cartilaginea o ossea (ossificazione) del condotto. Un ascesso para-auricolare può eventualmente svilupparsi quando il processo settico si estende ai tessuti molli che circondano il condotto (anche per eventuale rottura/frattura del condotto auricolare). L’otite terminale può anche rappresentare l’esito di gravi traumi inferti al condotto auricolare con esito in collasso/stenosi. In casi selezionati queste lesioni possono essere riparate (Tivers & Brockman 2009); 2) stenosi congenite, spesso evidenti già nei soggetti giovani; 3) proliferazioni all’interno del condotto uditivo esterno e orecchio medio (adenocarcinoma delle gh. ceruminose, carcinoma squamoso, etc; proliferazioni benigne in esito a disordini cutanei). L’otite media, anche asintomatica, può essere associata alla conformazione brachicefalica del cranio. Questo aspetto è soprattutto segnalato nel Cavalier King Charles Spaniel (Stern-Bertholtz et al 2003). Uno studio su cani di questa razza, in particolare, ha rivelato mediante Risonanza Magnetica questa potenziale associazione, rivelando inoltre che l’aumentato spessore del velo palatino e la ridotta apertura nasofaringea (in grado di interferire con la funzione di drenaggio della tuba uditiva) sono correlabili alla collezione di liquidi in cavità timpanica (Hayes et al 2010). Un ulteriore studio ha infine tentato di correlare nel cane i difetti congeniti del velo palatino (incompleto) e l’otite media (Gregory 2000, White et al 2009). Le modificazioni dell’orecchio medio a seguito di infezione cronica sono: ispessimento (fibrosi) del timpano, iperplasia dell’epitelio, infiltrazione linfoide e neutrofilica, metaplasia, proliferazione ossea, e, più raramente, formazione di colesteatomi (cisti epidermoide caratterizzata da epitelio iperplastico cheratinizzato ed elementi infiammatori - Hardie et al 2008, Greci et al 2011). Anche se solo raramente, nel cane, in associazione a otite esterna e media, è possibile il rilievo di polipi dell’orecchio medio (Pratschke 2003). Segni clinici di otite media sono otorrea, scuotimento “prudente” della testa (in caso di otite esterna lo scuotimento è più vigoroso perché l’algia è minore), dolore alla palpazione (già solo del condotto auricolare), modificazioni comportamentali, testa ruotata sul lato malato in modo intermittente (se costante si tratta invece di un segno vestibolare per coinvolgimento dell’orecchio interno). Più raramente, si osservano anche dolore all’apertura della bocca (infiammazione estesa all’articolazione temporo-mandibolare) e linfadenopatia parotidea e/o retrofaringea (reattiva o metastatica). La diagnostica per immagini per l’otite media può essere: a) radiografica [proiezioni dorso ventrale, laterale, laterale obliqua e rostro-caudale (“open mouth”)]. I risultati falsi negativi o positivi sono possibili (in almeno ¼ delle otiti medie non vi sono alterazioni radiografiche); b) TC (maggior sensibilità rispetto a esame radiografico - Rohleder et al 2006); c) Risonanza Magnetica, anch’essa in genere più sensibile dell’esame radiografico (Dvir et al 2000, Garosi et al 2001, Sturges et al 2006); d) ecografia (Dickie et al 2003, King et al 2007, Negrin et al 2010). Bibliografia - Mason LK, Harvey CE, Orsher RJ. Total ear canal ablation combined with lateral bulla osteotomy for end-stage otitis in dogs. Results in thirty dogs.. Vet Surg. 1988, 17(5):263-8. - Beckman SL, Henry WB Jr, Cechner P. Total ear canal ablation combining bulla osteotomy and curettage in dogs with chronic otitis externa and media. J Am Vet Med Assoc. 1990, 196(1):84-90. - Krahwinkel DJ, Pardo AD, Sims MH, Bubb WJ. Effect of total ablation of the external acoustic meatus and bulla osteotomy on auditory function in dogs. 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