OTORINOLARINGOIATRIA A cura di Domenico Leone * L'otite: che succede quando l'orecchio reclama? L'infiammazione che colpisce in autunno-inverno i bambini e gli adulti in estate: cos'è e come si cura. sicuramente la malattia più frequente dell’orecchio, la malattia che terrorizza le mamme e infastidisce gli adulti. Perché questo? Le mamme non ben informate sulla patologia pensano all’otite come a quella malattia in cui vi e’sempre la perforazione della membrana del timpano con possibile evoluzione verso la perdita d’udito del proprio piccolo. L’adulto, pensa poco a quelle che sono le possibili conseguenze dell’infezione e sono intolleranti all’otalgia, alla secrezione auricolare e all’autofonia in quanto causa della impossibilità a svolgere quelle che sono le normali attività giornaliere. Ma cos’e’ l’otite? Altro non è che un processo infiammatorio che può interessare le varie parti in cui si suddivide dal punto di vista anatomico l’orecchio. Classificazione delle otitti L’infiammazione dell’orecchio esterno viene indicata come Otite Esterna, quella dell’orecchio medio come Otite Media. Nell’ambito di queste forme, senza dubbio le più frequenti a vedersi, vengono fatte delle altre classificazioni in rapporto all’agente responsabile,alla modalità d’insorgenza e altre. La classificazione più semplice a seguirsi e quella più comune e la seguente: Diffusa (batterica, virale e da funghi) Otite Esterna Circoscritta (foruncolo del condotto uditivo esterno) Acuta (bolloso-emorragica, catarrale, secretiva e purulenta) Chi colpisce più di frequente? I bambini in misura maggiore rispetto agli adulti. Otite Media Cronica (semplice e colesteatomatosa) In quale periodo dell’anno si osserva il maggior numeri di casi? I bambini sono più interessati nel periodo autunnoinverno, perché come vedremo di seguito più frequenti sono le infezioni delle alte vie respiratorie, al contrario dell’adulto che si ammala più di frequente nel periodo estivo e vivendo e\o lavorando in ambienti caldo umidi. Anatomia Non si può parlare di otite se non si conosce anche se in maniera grossolana la struttura dell’orecchio, contemporaneamente organo dell’udito e dell’equilibrio. L’orecchio consta di tre parti: Orecchio Esterno, Orecchio Medio e Orecchio Interno. pugliasalute Cause scatenanti: 1) le lesioni da grattamento del condotto uditivo esterno in seguito a uso di cotton fioc e rimozione di tappo di cerume; 2) malattie della cute come eczema e psoriasi; possono favorire l’ingresso di batteri,virus o funghi; 3) lo stato allergico locale; 4) infezioni delle alte vie respiratorie (riniti, adenoiditi, tonsilliti). Specie di tipo influenzale; 5) ostruzione della Tuba Uditiva di Eustachio 6) alterazioni della funzionalità tubarica ecc. - ventiquattro - febbraio 2004 Come si manifesta l'otite? Il dolore auricolare è caratteristico dell’insorgenza dell’otite esterna diffusa, dolore che si accentua con la compressione sul trago, all’apertura della bocca o nella masticazione. Nella stessa forma di otite al dolore segue l’otorrea cioè la fuoriuscita di secrezione sierosa dapprima e purulenta poi dal condotto uditivo esterno. Diversa risulta essere la manifestazione clinica dell’otite media. Nella forma catarrale acuta non vi è assolutamente dolore ma il paziente lamenta ipoacusia cioè perdita d’udito. Nella forma bollosa-emorragica dolore acuto durante la formazione delle bolle sulla superficie della membrana del timpano e otorragia, cioè fuoriuscita di sangue dal condotto, al momento della rottura delle bolle a contenuto ematico. Nell’otite media secretiva o siero mucosa,vera malattia sociale, in cui vi è la presenza di secrezione mucosa sterile al di dietro della membrana timpanica, non vi e’ dolore ma il disturbo lamentato dal paziente è l’ipoacusia. Nel bambino è spesso bilaterale, nell’adulto monolaterale. La forma purulenta acuta esordisce con l’otalgia violenta accompagnata dalla febbre e successivamente dalla fuoriuscita di materiale purulento dal condotto uditivo esterno che comporta l’attenuarsi del dolore al contrario della forma esterna. Se non trattata può dare origine a temibili complicanze quali la mastoidite, la labirintite, la paresi del facciale, la meningite e l’ascesso cerebrale. L’otite media cronica semplice è data da una persistenza della perforazione della membrana timpanica, come quella che si apprezza nella forma acuta purulenta, con episodi intermittenti e|o persistenti di otorrea, in relazione al riacutizzarsi di un fatto infiammatorio, associati sempre alla perdita d’udito. con terapia adeguata , e l’esame audiometrico tonale con l’impedenzometria per capire il tipo di perdita e quantificarla nello stesso tempo. Per talune forme croniche di otite,come quella colesteatomatosa, si deve far ricorso alla tomografia assiale computerizzata (Tac) per valutare l’estensione del processo infiammatorio alle strutture circostanti e quindi prevenire o diagnosticare eventuali complicanze. Come si cura l'otite? La terapia è prevalentemente medica ma in alcuni casi si deve far ricorso a quella che è la terapia chirurgica. La Terapia Medica è propria delle forme esterne e delle forme acute senza perforazione della membrana timpanica. Consiste nella somministrazione di quei farmaci antinfiammatori, antibiotici, decongestionanti nasali, mucolitici ecc. che servono a debellare l’infezione della cute del condotto, delle alte vie respiratorie e l’ostruzione della tuba uditiva cause determinanti tutte dell’otite. La terapia Chirurgica della forma secretiva, resistente alla terapia medica, consiste nell’intervento di Adenoidectomia e\o Miringotomia (incisione della membrana del timpano) o di entrambi. Nelle otiti croniche di tipo semplice l’intervento di elezione è la Timpanoplastica e nelle forme colesteatomatose la Mastoidectomia radicale. Come si può prevenire l'otite? Come fare diagnosi di otite? Oltre l’anamnesi del paziente e l’otoscopia che può essere eseguita dal pediatra e dal curante prima ancora che dallo specialista otorino abbiamo a disposizione altri strumenti come il tampone del secreto auricolare con rispettivo antibiogramma, per andare alla ricerca dell’agente responsabile del processo infiammatorio e quindi trattarlo pugliasalute 1) evitare le abrasioni della cute del condotto uditivo esterno (es. uso continuo di cotton-fioc); 2) curare le malattie della pelle del condotto uditivo esterno 3) non mettere nel condotto uditivo sostanze allergizzanti e corpi estranei; 4) curare l’igiene delle fosse nasali e trattare da subito le infezioni delle alte vie respiratorie specie nel lattante e nel bambino; 5) intervenire sulle adenoidi o le tonsille nel caso in cui uno o entrambi gli organi riducono la respirazione, occludono per ingombro l’orifizio della tuba uditiva o vanno incontro a processi infiammatori recidivanti che si propagano all’orecchio; 6) sottoporre il paziente a cure termali ( aerosolterapia e insufflazioni tubariche ) in caso di sicura alterata fisica tubarica; 7) nel caso compaia l’otite acuta questa non deve essere assolutamente trascurata per ovviare alla formazione di processi cronici con le conseguenti possibili complicanze che ne possono derivare. - venticinque - * Otorino - P.O. "Martina Franca" - AUSL TA/1 febbraio 2004