Università degli Studi di Ferrara Elettronica Analogica Docente: Prof. Ing. Giorgio Vannini Esercitazione III: Determinazione empirica delle caratteristiche statiche e dinamiche di amplificatori realizzati con Op-Amp. Finalità Questa esercitazione ha l’obiettivo di far acquisire allo studente familiarità con gli amplificatori operazionali e con i circuiti implementati con essi; applicando operativamente le nozioni teoriche, apprese durante il corso. 1) Preparazione del banco di misura e realizzazione del circuito. Come noto, un amplificatore operazionale (Op-Amp) richiede una alimentazione di tipo duale (± 20 V), a tale scopo risulta necessario configurare l’alimentatore come mostrato in Fig.1. Fig. 1 Configurazione alimentatore per ottenere una alimentazione di tipo duale.. L’Op-Amp (LM741) si presenta come in Fig.2, mentre le sue connessioni (piedinatura) vengono riportate in Fig.3. Fig. 2 Amplificatore Operazionale LM741. Fig. 3 Piedinatura LM741. Una volta posizionato correttamente sulla breadboard (evitando di cortocircuitare i diversi piedini), lo si connetta all’alimentazione e si proceda alla compensazione della tensione di offset (VOS) utilizzando la configurazione riportata in Fig.4. Come si nota dallo schema, risulta necessario collegare il potenziometro all’alimentazione Università degli Studi di Ferrara Elettronica Analogica Docente: Prof. Ing. Giorgio Vannini negativa (-Vcc) ed ai piedini 1 e 5 dell’Op-Amp; in Fig.5 viene riportato il particolare di tale connessione. Multimetro Fig. 4 Circuito per la compensazione della VOS. Fig. 5 Particolare della connessione del potenziometro. A questo punto risulta possibile realizzare l’amplificatore di tensione in configurazione non invertente seguendo lo schema circuitale riportato in Fig.6. R R2 R=10 kOhm R R3 R=10 kOhm ±Vcc Vin Vout R R1 R=1 kOhm Vin Fig. 6 Circuito amplificatore non invertente. Fig. 7 Realizzazione della tensione di ingresso variabile. Per fornire diversi livelli della tensione continua in ingresso all’amplificatore è sufficiente realizzare un partitore con un resistore variabile (Fig.7). Si noti che la tensione di alimentazione di tale partitore dovrà essere positiva (Vcc) o negativa (-Vcc) a seconda che i livelli di tensione da applicare siano positivi o negativi. Università degli Studi di Ferrara Elettronica Analogica Docente: Prof. Ing. Giorgio Vannini 2) Determinazione sperimentale della caratteristica di trasferimento statica dell’amplificatore. a) Considerando il circuito riportato in Fig.6 si applichi, all’ingresso non invertente dell’Op-Amp, una tensione (Vin) crescente a partire da zero, prima positiva e poi negativa, finché la tensione di uscita (Vout) non risulta praticamente costante. Si scelga opportunamente il passo di variazione della Vin in modo tale da poter disegnare le diverse regioni di funzionamento dell’amplificatore: lineare; nell’intorno dell’origine; zona di saturazione positiva; zona di saturazione negativa. (Suggerimento: eseguire un numero di misure complessivo non superiore a 30) Si riportino i risultati delle misurazioni nella tabella a pagina seguente, mentre si utilizzi un qualsiasi programma (e.g. Excel) per tracciare i grafici (da allegare alla presente dispensa) nelle diverse zone di funzionamento. b) Dalla pendenza della caratteristica in regione lineare, si ricavi il guadagno di tensione: Av Vout Vin Università degli Studi di Ferrara Elettronica Analogica Tensione di ingresso (Vin) Docente: Prof. Ing. Giorgio Vannini Tensione di uscita (Vout) Università degli Studi di Ferrara Elettronica Analogica Docente: Prof. Ing. Giorgio Vannini 3) Determinazione sperimentale del comportamento in regime dinamico dell’amplificatore. Si configuri il generatore di funzioni per erogare una forma d’onda sinusoidale di ampiezza pari a 1.6 V (picco-picco). Successivamente si connetta il generatore di funzioni all’ingresso (Vin) dell’amplificatore riportato in Fig. 6 e si visualizzino le forme d’onda Vin e Vout utilizzando i due canali dell’oscilloscopio. Si compili la tabella riportata di seguito, nella quale con Amp(Vin) ed Amp(Vout) si sono indicate rispettivamente le ampiezze picco-picco delle due forme d’onda. Freq 100 Hz 500 Hz 1 kHz 10 kHz 15 kHz 20 kHz 30 kHz 40 kHz 50 kHz 100 kHz 500 kHz Amp(Vin) Amp(Vout) G=Amp(Vout)/Amp(Vin) Università degli Studi di Ferrara Elettronica Analogica Docente: Prof. Ing. Giorgio Vannini 4) Determinazione sperimentale dello slew-rate (SR). Si configuri il generatore di funzioni per erogare una forma d’onda rettangolare di ampiezza pari a 1.6 V (picco-picco), con periodo 1 ms. Successivamente si connetta il generatore di funzioni all’ingresso (Vin) dell’amplificatore riportato in Fig. 6 e si visualizzino le forme d’onda Vin e Vout utilizzando i due canali dell’oscilloscopio. Si valuti il valore dello SR (sul fronte di salita SRs e di discesa SRd) secondo la seguente definizione: SRs=(ΔVout)/Δt = _________ V/s SRd=(ΔVout)/Δt = _________ V/s Nella quale ΔVout indica la variazione (picco-picco) della tensione di uscita e Δt l’intervallo di tempo richiesto per eseguire tale variazione.