VITAMINA D E AUTOIMMUNITA’ A. ANTICO Produzione di vitamina D2 e vitamina D3 VITAMINA D gruppo di pro-ormoni liposolubili derivati del ciclopentanoperidrofenantrene. due sono le forme principali con attività biologica simile: radiazione(Dsolare ultravioletta B colecalciferolo 3) (lunghezza d'onda fra 290 e 315 nm) forma naturale, sintetizzato negli animali dal 7-deidrocolesterolo per esposizione alla luce del sole ergocalciferolo (D2) Deriva da ergosterolo (lieviti e piante), forma sintetica della vitamina D2 utilizzata per vitaminizzare gli alimenti. Bikle, D. J Clin Endocrinol Metab 2009 Copyright ©2009 The Endocrine Society VITAMINA D D2 + D3 25-idrossilasi epatiche CYP27A1 CYP2R1 CYP3A4 calcifediolo - 25(OH)D3 CYP2J3 §anche in altri tessuti come paratiroide rene, e nei cheratinociti è stata dimostrata l’attività delle 25idrossilasi. REGOLAZIONE SISTEMA ORMONALE VITAMINA D Meccanismo di trasporto 1alfa-idrossilazione renale calcitriolo Interazione con il recettore specifico calcifediolo Dusso AS et al. Am J Physiol Renal Physiol 2005 MECCANISMO DI TRASPORTO Vitamin D Binding Protein (DBP) glicoproteina circolante 5% dei siti di legame accolgono vit D e i suoi metaboliti svolge un ruolo di tamponamento dei livelli ematici di vit D con sottrazione della stessa dal catabolismo e/o dall’azione Megalina è localizzata nel tubulo renale prossimale riassorbe il complesso 25(OH)D-DBP filtrato dal rene conserva i livelli circolanti di 25(OH)D favorisce l’attivazione dello stesso da parte di 1-alfa idrossilasi renale Ruolo della Megalina e DBP-3 intracellulare nella consegna e idrossilazione di 25(OH)D • 25(OH)D legato alla DBP è filtrata dal rene e captata dalle cellule dei tubuli prossimali attraverso endocitosi Megalina mediata. •La DBP è degradata e 25(OH)D rilasciato è consegnato a 1 alfa-idrossilasi da IDBP-3 o reimmesso in circolazione legato a DBP Dusso AS et al. Am J Physiol Renal Physiol 2005 BIOATTIVAZIONE VITAMINA D 1α-idrossilasi renale garantisce il ristretto range di concentrazione normale del calcitriolo: è controllata da regolatori positivi ipocalcemia restrizione dietetica di fostati PTH Calcitonina GH IGF1 regolatori negativi fibroblast growth factor 23 (FGF 23) frizzled-related protein 4 (FRP-4) matrix extracellular phosphoglycoprotein (MEPE) prodotto del gene Klotho 1,25(OH)2D3 BIOATTIVAZIONE VITAMINA D Dusso AS et al. Am J Physiol Renal Physiol 2005 BIOATTIVAZIONE VITAMINA D Siti di produzione extrarenale di 1,25(OH)2D Colon Cellule dendritiche Cellule endoteliali Cervello Ghiandola mammaria Insule pancreatiche Ghiandole paratiroidee Placenta Prostata Cute • • il gene che controlla l’espressione e l’attività di 1α-idrossilasi negli altri tessuti o cellule è identico a quello renale (locus cromosomiale 12q13.1-q13.3) in essi l’enzima è regolato molto diversamente in base alle funzioni autocrine/paracrine di 1,25(OH)2D3 prodotto localmente BIOATTIVAZIONE VITAMINA D l’espressione e attivazione di 1α-idrossilasi extrarenale 9 è controllata da fattori locali (citochine e fattori di crescita) 9 Nei macrofagi è stimolata da INFgamma, LPS e infezioni virali. 9 Nelle DC è associata allo stadio di maturazione delle stesse cellule. 9 nei macrofagi e in DC non è soggetta a un feedback negativo 1,25(OH)2D3 -mediato La sintesi di 1,25(OH)2D3 dipende dai livelli dei precursori circolanti Sistema endocrino della Vitamina D Norman, A. W Am J Clin Nutr 2008 Distribuzione tessutale di VDR 1. Adiposo 2. Surrene 3. Osso 4. Midollo osseo 5. Cervello 6. Ghiandola mammaria 7. Cellule neoplastiche 8. Cartilagine 9. Colon 10. Ovaio 11. Epididimo 12. Follicolo pilifero 13. Intestino 14. Rene 15. Fegato 16. Polmone 17. 18. 19. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. Linfociti T e B Muscolo cardiaco Muscolo embrionale Osteoblasto Cellule pancreatiche β Ghiandole paratiroidee Parotide Ipofisi Placenta Prostata Retina Cute Stomaco Testicolo Timo Tiroide Utero INTERAZIONE COL RECETTORE SPECIFICO: VDR Gli effetti biologici di 1,25(OH)2D3 sono mediati da VDR: appartiene alla superfamiglia dei recettori ormonali nucleari modulanti l’espressione genica delle cellule bersaglio È composto da una singola catena polipeptidica di 427 aa e 3 domini funzionali: ¾ C-terminale che lega l’ormone ¾ La parte DNA legante ¾ N-terminale per i processi di trascrizione Dusso, A. S. et al. Am J Physiol Renal Physiol 2005 Legame VDR-1,25(OH)2D3 Dusso, A. S. et al. Am J Physiol Renal Physiol 2005 BIOAZIONI GENOMICHE NON CLASSICHE Inibizione della crescita cellulare Regolazione dell’apoptosi Controllo della differenziazione cellulare Prevenzione della trasformazione neoplastica Controllo del sistema renina-angiotensina Controllo della secrezione dell’insulina Controllo della funzione muscolare Controllo del sistema nervoso Modulazione della risposta immune Legame VDR-1,25(OH)2D3 Norman A W Endocrinology 2006 Aspetti strutturali di 1,25(OH)2D3 Norman A W Endocrinology 2006 MODULAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNE 1,25(OH)2D3 agisce interferendo su fattori di trascrizione nucleare NF-AT e NF-kB direttamente legandosi a elementi che rispondono alla Vitamina D (VDRE) nelle regioni promotrici dei geni delle citochine Esercita effetti prodifferenziativi su: Antigen Presenting Cells (APC) Cellule dendritiche monociti macrofagi Linfociti T e B Cellule NK REGOLAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNE immunità innata La risposta immune innata coinvolge l’attivazione di Toll Like Receptor (TLR) nei PMN, monociti, macrofagi, nelle cellule epiteliali (epidermiche, gengive, intestino, vagina, vescica e polmone) L’attivazione di TLR induce la produzione di peptidi antimicrobici, la catelicidina e molecole O2 reattive che uccidono il microrganismo L’espressione di catelicidina è indotta da 1,25(OH)D sia nelle cellule della linea mieloide sia nelle cellule epiteliali Bikle, D. J Clin Endocrinol Metab 2009 REGOLAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNE immunità adattativa Induzione di DC “tolleranti” che aumentano Treg CD4+ CD25+ Foxp3 e inibiscono Th1/Th17 APC (monociti, macrofagi, cellule dendritiche) •Arresto differenziazione e maturazione delle DC e loro capacità di produrre mediatori proinfiammatori (IL-12p40 che eterodimerizza per formare sia IL-12 sia IL-23 ) •Aumento secrezione IL-10 e espressione ILT3 •Soppressione dell’espressione delle molecole MHC di classe II su APC •Soppressione dell’espressione delle molecole costimolatorie (CD40,CD80, CD86) REGOLAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNE immunità adattativa Linfociti T •Inibizione della proliferazione antigene-stimolata dei Th1 e La sintesi attiva didella 1,25 (OH)di2D secrezione citochine di 3 tipo Th1 (,IFN-γ,IL-2) IL-12, e IL-17 da parte di Th17 Modula funzione •eAumento fenotipo di APC di della produzione IL-4, IL-5, IL-10 e dello sviluppo di Th2 attraverso un Inibisce lo sviluppo dei Th1 effetto diretto su CD4+ nativi •Aumento della frequenza dei Induce Treg e T Treg NK Induce Treg e T NK Linfociti B Induzione di apoptosi e inibizione di proliferazione, generazione di B memoria, differenziazione in plasmacellule e produzione di immunoglobuline T NK Stimolazione delle funzioni regolatorie Cutolo, M. Rheumatology 2008 Livelli decisionali 1,25(OH)2D3, forma attiva dell’ormone, non è il composto ideale da dosare per valutare lo stato della vitamina D: livelli circolanti circa mille volte più bassi di quelli di 25(OH)D3 vita media di sole 4-6 ore carenza di vitamina D aumenta i livelli di PTH che normalizza i livelli 1,25(OH)2D3, rendendo il dosaggio inutile per valutare lo stato della vit D 25(OH)D3 è il metabolita usato per stabilire lo stato della vitamina D: È la forma circolante più predittiva in quanto non attiva e scarsamente regolata ha una emivita di circa 2-3 settimane Livelli decisionali 25(OH)D < 20 ng/mL : carenza 20 – 30 ng/mL : insufficienza > 30 ng/mL : valori auspicabili Sono stabiliti sulla base dell’osservazione che: L’assorbimento del calcio intestinale nelle donne in menopausa è massimo se si portano i livelli di 25(OH)D a 32ng/mL La concentrazione di PTH negli adulti raggiunge il nadir quando i valori di vitamina D sono > 32ng/mL I bambini hanno lo stesso fabbisogno degli adulti L’intossicazione da vitamina D si definisce la concentrazione > 150 ng/mL associata a ipercalcemia, ipercalciuria e spesso iperfosfatemia Holick MF, Chen TC, Am J Clin Nutr 2008 Test clinici per il dosaggio di 25(OH)D “If the medical community is to make progress in correcting widespread hypovitaminosis D, 25OHD measurement must be standardized.” Binkley N et al, J Clin Endocrinol Metab 2004 Alto grado di variabilità tra metodi e tra laboratori che usano lo stesso metodo dovute alle diverse tecnologie utilizzate, alcune delle quali prevedono purificazione del campione prima della quantificazione finale alla mancanza di materiali di riferimento su cui realizzare la standardizzazione Roth HJ et al, Ann Clin Biochem 2008 Test clinici per il dosaggio di 25(OH)D Radioimmunoassay (RIA) Cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC) Cromatografia liquida-spettroscopia di massa (LC-MS) Chemiluminescenza (CLIA) Enzyme ImmunoAssay (EIA) HPLC è considerato un metodo di riferimento ma è indaginoso e scarsamente standardizzato LC-MS si sta affermando come procedura standardizzata, strumento costoso, procedura richiede tempi lunghi CLIA e EIA sono i più utilizzati nei laboratori di medie dimensioni Assay method on LIAISON (CLIA) 25 OH Vitamin D TOTAL è un CLIA per la determinazione quantitativa di 25(OH)D Metodo diretto, competitivo • 1st incubation, 10’ 25 OH Vitamin D è dissociata da DBP e si lega ad uno specifico anticorpo in fase solida • 2nd incubation, 10’ Tracer 25 OH vitamin D è aggiunto legato a isoluminolo Gli anticorpi policlonali usati sono gli stessi impiegati per the DiaSorin RIA assays, la specificità anticorpale è simile Il totale riconoscimento dei metaboliti idrossilati D2 and D3 assicura un reale follow-up per la terapia “The 25 OH Vitamin D antibody shows no reactivity to the 3-epi form of 25 hydroxyvitamin D3 “ Singh RJ et al, J Clin Endocrin Metabol 2006 L IA IS O N 2 5 O H V ita m in D T o ta l (n g /m L Correlazione con RIA 160 A total of 109 samples was tested by LIAISON® 25 OH Vitamin D TOTAL and by a radioimmunoassay method (RIA). The resulting regression equation was: 140 120 100 80 60 LIAISON® = 1.19 (RIA) + 0.31; R = 0.95. 40 20 0 0 20 40 60 80 RIA (ng/mL) 100 120 140 Carenza di Vitamina D Aumenta l’insorgenza e la mortalità per cancro Garland CF et al. Am J Public Health 2006 Aumenta l’insorgenza di malattie cardio-vascolari Krause R et al. Lancet 1998 Aumenta il rischio di sviluppare disturbi del SNC McGrath J et al. Schizophr Res 2002 Aumenta il rischio di insorgenza di malattie autoimmuni Ponsonby AL et al. Toxicology 2002 Carenza di Vitamina D e MAI aumentato rischio per Diabete tipo I, S. M., A.R., LES - Stene LC et al, Diabetologia 2000 Ponsonby A et al, Toxicology 2002 Bambini trattati con vitamina D nel primo anno di vita, seguiti per 31 anni, mostrano una riduzione di insorgenza di Diabete tipo I del 78% rispetto a coetanei non trattati - Hypponen E et al, Lancet 2001 Donne trattate con > 400 UI di vitamina D/die mostrano una diminuzione del rischio di sviluppare S.M. e A.R. > 40% - Munger KL et al, Neurology 2004 Merlino LA et al, Arthritis Rheum 2004 Diabete autoimmune tipo I macrofagi e T citotossici CD8+ regolati dai Th1 IL-12 dipendenti •1,25 (OH)2D3 da sola riduce l’incidenza dell’insulite e previene lo sviluppo del Diabete se somministrata ai topi NOD da 3 settimane di età; • a 8 settimane è efficacie solo associata a IS Mathieu C et al, Academic Press 1997 NOD Analogo 1,25(OH)2-16,23Z-diene-26,27-6fluoro-19-nor D3 (BXL-219) capace da solo di bloccare il decorso della malattia diabetica nei NOD adulti per la sua aumentata stabilità metabolica: arresta la maturazione di DC inibisce la produzione di IL-12 e l’infiltrazione Th1 aumenta la frequenza dei Treg nei linfonodi pancreatici che inibisce la risposta Th1 vs IA-2 ristabilisce la capacità di Th1 di rispondere ai segnali che inducono apoptosi Gregori G et al, Diabetes 2002 arresta la progressione immunologica e previene l’insorgenza clinica del Diabete sopprimendo la produzione di chemochine da parte delle cellule beta capaci di richiamareTh1 effettori nelle insule pancreatiche Giarratana et al, J Immunol 2004 GASTRITE AUTOIMMUNE Th-1 effettori patogenetici CD4+ CD25riconoscono un epitopo sulle subunità dell’ATPase Hanno capacità citolitiche, perforina e FasFas ligando mediate, regolate da restrizione genica MHC indotta Causano citolisi e apoptosi di APC: le cellule parietali possono agire come APC (aumento molecole MHC, espressione CD 80 CD86) Stimolano la produzione di autoanticorpi da parte dei B presenti nella mucosa D’Elios MM, Gastroenterol 2001 GASTRITE AUTOIMMUNE Rilascio di ATPase nel turn-over cellulare Disegno dello studio: molecolare tra Hp e ATPase ? Mimetismo e/o spreading epitopico Determinare la prevalenza dello stato di 25(OH)D nei pazienti con GAI diagnosticata istologicamente ATPase ATPase confrontarlo con 25(OH)D di una popolazione di B cells riferimento delineata sulla nostra realtà MHC ATPase T cells 25(OH)D di pazienti confrontarlo con patologie gastriche correlate Anti ATPase che presentano FI B cells Anti-FI Metodo indiretto di Kairisto •Modello statistico per la stima dell’intervallo di riferimento che elabora dati derivanti da soggetti non “di riferimento” ipotizzando che gran parte dei fino a 50 risultati provenienti da pazienti non ricoverati derivano da accertamenti di Orig. distr. tutti Femmine Maschi >50 anni anni screening e si riferiscono a individui senza patologia correlata Observations: 36384 29401 6983 5157 31227 •Rappresenta un approccio stima dell’intervallo di 20,75 Mean: 21,30 interessante 21,27 nella21,24 24,35 riferimento quando è possibile utilizzare campioni molto numerosi SD: 12,76 12,44 14,13 13,74 12,52 Lower ref. Vantaggi4,9 limit: 5,3 5,3 6,4 5,2 Underl. •Lapercentile: procedura è semplice 2,72%ed economica 2,70% 2,52% 2,59% 2,69% Upper ref. •I limiti da dati ottenuti 47,4 nelle stesse 40,3 condizioni 44,5preanalitiche, 41,7 con limit: sono derivati 45 le stesse Underl.modalità analitiche e nella stessa popolazione in cui saranno utilizzati percentile: 97,50% 97,50% 97,54% 97,54% 97,53% •È possibile ripartire i risultati sulla base di variazioni biologiche (età, sesso …) Metodo indiretto di Kairisto Distribuzione di riferimento 36.384 osservazioni Cittadella (PD) 45,39° Vicenza 45,33° Latisana 45,47° Udine 46,04° Lower ref. limit: 5.42 Underl. percentile: 2.70 Upper ref. limit: 43.78 Underl. percentile: 97.5 Mean: 21,78 SD: 13.12 45.0 40.0 90% 35.0 Vit. D ng/mL 30.0 75% 25.0 Media % 20.0 50% 15.0 10.0 25% 5.0 10% 0.0 tutti percentili 90% 75% 50% 25% 10% tutti 36,0 26,6 17,1 8,7 3,0 Femmine Maschi fino a 50 anni Femmine Maschi fino a 50 anni 35,8 37,0 40,4 26,6 26,6 31,2 17,3 16,5 21,0 8,8 8,3 12,9 3,0 3,0 7,4 >50 anni >50 anni 35,1 25,9 16,5 8,1 3,0 Gruppo di controllo Range età (n soggetti) patologia Media (ng/mL) DS (ng/mL) Media percentile 67.1% < 10 anni (49) controllo 22.9 11.3 20-40 anni (79) Controllo 25,3 12,2 19.5 14.7 40-80 anni (84) Controllo Controllo 20-80 anni Nessuna (163) terapia e/o malattia 21.3 metabolica 12.2 Soggetti “living indoor” Paratormone nei limiti di norma 73.5% 58.0% 62.9% 100.0% 90.0% 80.0% rachitsmo percentili 70.0% osteoporosi 60.0% 50.0% 40.0% 30.0% 20.0% 10.0% 0.0% < 10 anni età 1 < 10 anni 2 20-40 3 40-80 4 20-80 20-40 40-80 20-80 Media ± DS ng/mL Media percentile da a 22.9 ± 11.3 25.3 ± 12.2 67.1% 35.3% 89% 73.5% 39.6% 92% 19.5 ± 14.7 21.3 ± 12.2 58.0% 10.0% 89% 62.9% 27.2% 88% Casistica Cittadella concentrazione media vitamina D Range età (n soggetti) patologia Media (ng/mL) DS (ng/mL) Media percentile 20-80 anni (163) Controllo 21,3 12,2 62.8% 20-80 anni (54) Flogosi linfocitaria aspecifica 22,2 13,5 37-80 anni (42) Gastrite autoimmune APCA + 65.4% 40% tiroide 21% Hp+ 9,8 5,6 29.5% 20-80 anni (21) Gastrite atrofica multifocale 11.03 8,4 34.3% 100.0% 90.0% 80.0% percentili 70.0% 60.0% 50.0% 40.0% 30.0% 20.0% 10.0% 0.0% control APCA+ GAI HP+ patologia media ± DS ng/mL Media percentile da a controllo (20-80) 21.3 ± 12.2 62.9% 27.2% 88% Apca+ (20-80) 22.2 ± 13.5 65.4% 26.0% 91% GAI (37-80) 9.8 ± 5.6 29.5% 11.6% 46% Gastrite Hp+ (20-80) 11.3 ± 8.4 34.3% 10.0% 59% Interazioni batterio-ospite nella patogenesi dell’infezioni da H. pylori VITAMINA D La vitamina D, liposolubile, viene inglobata nelle micelle formate dall'incontro dei lipidi idrolizzati con la bile, entra nell'epitelio intestinale per diffusione passiva dove viene incorporata nei chilomicroni i quali entrano nella circolazione linfatica. La quantità di calciferolo proveniente dagli alimenti è molto bassa e la maggior parte di vitamina D viene sintetizzata a livello cutaneo per azione della luce ultravioletta. CONCLUSIONI Holick M F Mayo Clin Proc. 2006 CONCLUSIONI La concentrazione media di 25(OH)D nella nostra popolazione selezionata è 21.3 ng/mL (63% percentile) La concentrazione media di 25(OH)D nei pazienti con gastrite autoimmune è 9.8 ng/mL (30% percentile) La concentrazione media di 25(OH)D nei pazienti con gastrite da Hp è 11.3 ng/mL (34% percentile) Ipotesi speculativa Soggetti geneticamente predisposti con Carenza/insufficienza cronica AZIONE Standardizzazione metodi livelli di 25(OH)D necessari per l’omeostasi immunologica negli adulti e bambini Vitamina D repleting Previene aggressione Aggressione autoimmune AZIONE Sperimentazione degli agonisti di VDR nell’uomo Vitamina D repleting Non blocca aggressione Malattia autoimmune PROBLEMI APERTI? RINGRAZIAMENTI Davide Giavarina Antonio Fortunato Giuliano Soffiati Graziano Kodermaz RINGRAZIAMENTI professione….. Amici