La vitamina D può prevenire cadute e fratture nell’anziano. Per ridurre il rischio di cadute e fratture, ai pazienti anziani va assicurato un adeguato apporto di vitamine tramite tutte le fonti (alimenti, luce solare, integratori) tali da raggiungere livelli serici di circa 30 ng/ml. Una buona densità ossea, l’assorbimento del calcio e la funzione fisica sono tutti aspetti che richiedono adeguati livelli di vitamina D. Bassi livelli di vitamina D sono associati a debolezza muscolare, perdita di robustezza delle ossa e quindi cadute e fratture gravi con conseguente disabilità a lungo termine. Vanno discusse e riviste assieme al paziente le strategia che consentano un sufficiente apporto di vitamina D da varie fonti, considerando anche un apporto supplementare di calcio di 500 o 1000 mg al giorno. Per massimizzare l’assorbimento, gli integratori di vitamina D dovrebbero essere somministrati ai pasti, a intervalli e dosi stabilite dal medico e con eventuali controlli dei livelli, stabiliti dal medico, tenuto conto di disturbi di assorbimento e dell’uso di farmaci che interferiscono sull’assorbimento ed il metabilismo della vitamina.